Quattro nuovi libri nella Biblioteca del sito UAAR:
Il racconto dell’antenato, di Richard Dawkins
Il falso Jahvé, di Leo Zen
Trattato dei tre impostori: Mosè, Gesù, Maometto
Il figlio del dio del tuono, di Arto Paasilinna
Quattro nuove recensioni sul sito UAAR
6 commenti
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Ho letto “Il racconto dell’antenato” un libro magnifico sull’evoluzione.
Servono anche edizioni on-line di testi fuori copyright per rinforzo (c’è qualcosa nel Project Gutenberg e poco altro in giro…). Perchè edizioni? Perchè molti testi non vengono più ristampati e se ne perde la memoria…
Per il resto, tutta sana pubblicità ai viventi e alla ragione
ho letto la recensione del libro di leo zen…
con rispetto, ma mi pare che chi l’ha scritta, usando termini come versione “laica, impietosa, ecc.” dà l’aria di credere di rivelare qualcosa di veramente obbiettivo e distante da quanto pensa la chiesa o lo stesso ebraismo e non si rende minimamente conto che si tratta di un riassuntone di varie ipotesi ormai già datate che da anni circolano in un sacco di libri di autori molto più compententi (ad es. il nostrano Liverani, Soggin, Lipschits, J. Bright, Cazelles, Finkelstein, R. ALbertz, ecc. ecc.: gli stessi – guarda caso – che si studiano senza problemi negli studi teologici di tutto il mondo e si insegnano nelle stesse università pontificie.
La questione di fondo, mi pare, è che ancora non si è capita da parte vostra in che senso la chiesa cattolica crede la bibbia come parola di Dio. Ci sono un sacco di libri sull’argomento, ma basterebbe leggersi il documento della Pontificia Commisione Biblica “l’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”. Lo potete trovare a questo indirizzo: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/pcb_documents/rc_con_cfaith_doc_19930415_interpretazione_it.html
saluti
Fra Pallino, il libro parla di ebraismo, la recensione parla di ebraismo, che mi viene a significare “L’intepretazione della Bibbia nella Chiesa” secondo la Pontificia Commissione Biblica? Che c’entrate voi cattolici con quel libro? Please, la Bibbia non è vostro monopolio. 😀
Nella recensione rilevo proprio il fatto che si tratti di un riassuntone, utile spunto da cui partire e per avere una sintesi agevole: non ho detto che sia un qualcosa di originale o sconvolgente (nè si propone di esserlo, a mio avviso). E’ un onesto lavoro di sintesi e aggiornamento di dati che in Italia passano difficilmente e con molto ritardo (tanto che li conosciamo solo noi appassionati o gli “addetti ai lavori”).
Il problema è che OGGI, in epoca moderna, la Chiesa e l’ebraismo – non nel loro complesso, in realtà – si sono dovuti necessariamente adeguare ad una visione più laica della storia biblica, che ne erode lo stesso fondamento religioso (o lo comprime in spazi così angusti tali da renderlo inservibile). Quella che per il credente è “apertura”, per quanto mi riguarda è il tentativo tardivo di metterci una toppa, come si dice, cercando di apparire avanzati a giochi ormai fatti… Il problema delle religioni è che di fatto devono sempre rincorrere le nuove acquisizioni storiche, per riadattarle al loro sistema ideologico: prima le combattono aspramente, come è successo fino a qualche tempo fa proprio con la questione della storia biblica, poi si rifanno il trucco accentando certi dati e ostentando apertura e progressismo. Ma il gioco alla lunga mostra la corda: quanto siano ambigue tali soluzioni lo prova ad esempio la posizione nei confronti dell’evoluzionismo (si legga il libro di D’Alpa sul tema): fino ad un secolo fa valeva il creazionismo duro e puro, adesso “evolutosi” (non a caso!) a disegno “intelligente”. Quindi in due momenti diversi valgono due verità assolute, incompatibili fra loro… Ma si troverà sempre in qualche frasetta di quell’ammasso eterogeneo che è la Bibbia (espunta dal contesto e tacitando arbitrariamente le altre in contrasto) per fondare nuove interpretazioni ad hoc.
Leggete i libri di Paasilinna, sono tutti divertenti e dissacranti e smontano certi nostri miti sui paesi nordici.
Altri titoli: L’anno della lepre, Il mugnaio urlante, Il bosco delle volpi, Lo smemorato di Tapiola, I veleni della dolce Linnea…. Piccoli suicidi tra amici è l’ultimo che ancora non ho letto ma aspetto il momento propizio. 🙂