E’ indagato per vilipendio alla religione Marco Chiurato, l’artista di Marostica al centro delle polemiche per aver esposto la statua di un Cristo con il seno di donna e il pene in erezione. L’inchiesta della procura di Bassano del Grappa ruota intorno alla mostra «Sexhibitionist», allestita nell’ottobre scorso a Marostica dal giovane artista, nella quale erano esposti centinaia di calchi in ceramica che rappresentavano genitali maschili e femminili.
Espose un Cristo osè: indagato
23 commenti
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Però le vigette su Allah e Maometto si possono fare…. o si tutela la libertà di espressione in toto, oppure è ridicolo adottare 2 pesi e 2 misure.
Ma secondo me, visto che la figura di Cristo è un simbolo universale, perché un artista non può utilizzarla per una sua opera? Non è certo il primo, ma certo, se si vedono certe parti che non dovrebbero esserci, e altre che dovrebbero stare pudicamente coperte, ci scandalizziamo tutti…
SEPOLCRI IMBIANCATI
loro cristo lo hanno offeso (e continuano a farlo) vivendo nel lusso attraverso i poveri, gli
handicappati, i loro privilegi millenari… andassero a lavorare una volta per tutte, mentecatti!!!
Un paese in cui esiste ancora il reato di vilipendio alla religione non è un paese civile.
Se non erro era Epicuro nella storia della filosofia a dire che “Se Dio esiste sarà lui a dover giudicare chi l’ha offeso”.
Scusate ma alcune sentenze non hanno affermato che crocifissi e madonne sono simboli laici? Allora perchè se un simbolo laico (in questo caso la statua del Cristo) ha il fallo e le tette dovrebbe essere vilipendio della religione? Che paese di incoerenti!
Marco Chiurato e gli organizzatori della mostra Sexhibitionist hanno tutta la mia solidarietà.
Il reato di “vilipendio alla religione” dovrebbe essere sostituito con il “vilipendio alla laicità dello stato”… e la giustizia italiana collasserebbe definitivamente.
In effetti bisognerebbe abolire tutti i reati d’opinione, che peraltro sono sempre di ispirazione monoteista: cristiana, ebraica o musulmana…
mi vergogno (per l’ennesima volta) di essere italiano.
Propongo un espatrio di gruppo verso i Paesi più a nord o anche in Spagna.
Di motivi per espatriare ce ne sarebbero ben più di uno, anzi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si va da storie come questa e dell’ingerenza della religione cattolica in Italia, all’ultimo discorso di Berlusconi che ha candidamente ammesso che mantenere nelle sue liste un fascista dichiarato gli serve perchè i suoi giornali sono importanti e parlano bene del Pdi. All’opposizione poi ci sono una moltitudine di candidati fantoccio che servono solo a Veltroni per fare il figo ed in sintesi nessuno che si sia minimamente preoccupato di fare qualcosa a livello economico visto che abbiamo la pressione fiscale più alta d’Europa, con i prezzi più cari e gli stipendi e le pensioni più bassi!
Stiamo facendo la fine dell’Argentina e non lo dico perchè adesso lo dice Beppe Grillo, ma perchè lessi a suo tempo come andarono le cose in Argentina e le ritrovo in Italia!
noi giustamente ci battiamo per i principi ma in fondo è tutta pubblicità per l’artista.
domanda: su quali basi hanno identificato Gesù nell’opera?
risposta: nella malizia di vedere Gesù in tutti gli uomini coi capelli e barba lunga su una qualsiasi croce.
Al di là di svelare il misero intelletto che governa certe menti, in Italia non esiste la libertà di espressione, soprattutto in una mostra in cui puoi benissimo fare a meno di andarci.
@monicavita
il crocifisso è un simbolo magico.
è simbolo della storia d’Europa, ma non di tutta, solo quando si è fatto del bene. quindi non è certo il simbolo del massacro degli indios.
è un arredo scolastico, cosicchè i comuni devono esporlo nelle scuole come da regio decreto del ’34. ma non è un semplice arredo, quindi che a un insegnante non venga in mente di usarlo per percuotere la cattedra quando i ragazzi fanno casino (cosa che si può invece fare con gli arredi comuni come il compasso da lavagna).
infine è un simbolo laico (giustamente hai citato la delibera del consiglio di stato che riporta questo concetto, ma non nella parte in cui afferma la sua esposizione, bensì nella parte in cui difende la sua esposizione), ma al tempo stesso è un simbolo religioso (la stessa delibera del C.d.S. lo riporta).
non faccio commenti.
ma esiste davvero il reato di vilipendio alla religione??? incredibile! nella regione dovevi vivo si usano le bestemmie al posto della punteggiatura. cosa dovrebbero fare da noi? 😀
comunque l’idea di questo Marco Chiurato non è nemmeno tanto originale. già José Antonio Moreno Montoya l’aveva usata nel 1997 per la sua galleria intitolata sanctorum: http://www.jam-montoya.es/
per chi ha bisogno di vedere del bel arte sacra andate al http://www.jam-montoya.es/ colecciones – Sanctorum
@ Vash se ti può sconsolare ancora di più, mia mamma ha conosciuto un’argentina che ha confermato ciò che dici
Tutti gli atei devoti sostenitori delle vignette su maometto dove sono finiti???
Kull.
L’UAAR non può offrirsi di tutelare l’artista? Ci sono i presupposti giuridici per rifiutare il reato di vilipendio alla religione, magari con tentativo di risonanza mediatica?
Invito avvocati vari a esprimere il proprio parere.
A me sembra più che altro un reato al buon gusto.. comunque se non piace li l’opera allora non la guardino
a michele fabbri…allora saresti favorevole anche all’abolizxione dei reati fi apologia di fascismo e razzismo?!?
a leonardo….MAI VERGOGNARSI DI ESSERE ITALIANI!!!
“…il seno di donna e il pene in erezione…” Artista un po’ confuso. Avrebbe dovuto aggiungere anche il “pancione” della gravidanza per essere coerente e per esprimere così un simbolo davvero universale.
dal “Il giornale di vicenza”, Mercoledì 12 Marzo 2008
IL CASO. Dopo la mostra-scandalo a Marostica
Accusa di vilipendio all’artista Chiurato
L’indagato avrebbe offeso la religione dello Stato esponendo un’effigie di Cristo giudicata blasfema
Lo scorso ottobre la mostra “Sexhibitionism”, con oltre 500 calchi di ceramica raffiguranti seni, sederi, genitali maschili e femminili esposti, oltre ad un Cristo blasfemo e altre opere che richiamano temi religiosi, come un quadro con foglie di marjiuana intitolato “Maria Vergine”. Ora l’iscrizione nel registro degli indagati per il marosticense Marco Chiurato, che nella sua abitazione di via Battisti aveva allestito la mostra.
A inguaiare lo scaligero è la Procura della Repubblica di Bassano. Il sostituto Giovanni Parolin ha aperto un fascicolo a carico di Chiurato in cui si ipotizza il reato di “offese alla religione mediante vilipendio di cose”. Oggetto incriminato è una statua riproducente Cristo con una corona di spine, il seno e un pene eretto coperto da preservativo. Un fatto che aveva scatenato furiose polemiche a Marostica e dintorni, oltre che aver accesso i riflettori sull’attività artistica di Chiurato. Duro era stato l’intervento di mons. abate Renato Tomasi che aveva stigmatizzato l’esposizione parlando letteralmente di “entrata a gamba tesa” nei confronti della fede. A Marostica era stata anche organizzata una via Crucis “riparatoria” alla quale avevano partecipato molti marosticensi, offesi dalla mostra di via Battisti che aveva goduto pure del patrocinio dell’amministrazione cittadina. «Abbiamo concesso il nostro patrocinio – aveva detto il sindaco Alcide Bertazzo – come segno d’incoraggiamento ad un giovane artista locale e perché allegata alla domanda c’era anche la presentazione firmata da un sacerdote diocesano». «Non si può invocare la libertà di espressione “artistica” – si leggeva in una nota pastorale del Vicariato di Marostica diffusa a fine ottobre – per giustificare qualsiasi oltraggio».
«Non volevo offendere nessuno – si era difeso dal canto suo Chiurato -. Intendevo solo rappresentare un’allegoria di Dio che non vuole procreare». Ora però dovrà spiegarlo al magistrato.
Il buon gusto è una cosa assolutamente relativa (un ossimoro?). Ossia, una cosa può piacere oppure no. Sono e devo essere libero di apprezzare un’opera d’arte oppure no. Questo non deve comunque essere un vincolo per nessun altro: ciò che non piace a me può piacere ad altre persone, e viceversa. E’ sempre stata una battaglia continua, prima con mia madre (e ancora prima con mia nonna… ma non intendo scrivere il mio curriculum vitae), poi anche con mia moglie, anche se lei ha alla fine ha imparato a non criticare più i miei gusti, così come io non critico i suoi.
Dunque, la censura è sempre deleteria. Basta un minimo di curiosità e di apertura mentale, e si può cercare di spiegare a un’altra persona perchè qualcosa incontra o respinge i nostri gusti. Ciò che è importante è ascoltare le tesi di chi ti spiega perchè qualcosa possa essere un’opera d’arte oppure no. E rispondere con ragionamenti opportuni. “Ragionamenti”, ho scritto, NON dogmi.
In ogni caso, ogni produzione dell’ingegno umano dovrebbe essere resa di pubblico dominio. In modo tale che chiunque possa implementarla, rifiutarla, confutarla, respingerla, accettarla, etc…
Si alla critica.
No alla censura .
Invece la religione esalta i simboli di morte, ma aborrisce i simboli di sesso.
E, dunque, non è certo un caso e le società più ipocritamente censorie sono anche le società più violente.