Michele Serra: perché essere contenti della vittoria di Zapatero

Tutti i reazionari di tutte le epoche e di tutte le latitudini sono sinceramente convinti che ogni cambiamento sia una catastrofe e un attentato all’Ordine. In questo senso è perfettamente reazionaria la Chiesa spagnola (ottima interprete del dettato ratzingeriano) quando annuncia che la vittoria “laicista” di Zapatero porterà alla “disgregazione nazionale”, all’immoralità e alla “falsa libertà”. A ben vedere l’idea di Nazione, di morale e di libertà che la Chiesa vede intaccata dalla “rivoluzione laicista”, come ogni sistema di valori, è parziale e transeunte. Storicamente parlando non ha niente di assoluto, niente di eterno, niente che possa davvero valere per tutti e per sempre. Ma la forza dei reazionari è la convinzione appassionata che al di fuori del proprio ordine non ne possano esistere altri, anzi esista solo il disordine.
Finché questo convincimento rimane all’interno della comunità che ne è portatrice, non sarebbe un problema grave. Lo diventa quando questa comunità, le sue istituzioni, i suoi intellettuali pretendono di imporre a tutti, attraverso il controllo o il condizionamento dello Stato, il loro ordine “privato”. Questo si chiama assolutismo, e non ha molti gradi di parentela con la libertà delle persone. Per questo sono molto ma molto felice che Zapatero abbia vinto, e la reazione abbia perso.

Michele Serra, “Repubblica” di oggi

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28 commenti

ren

Concordo. E poi la vittoria di Zapa avrà qualche conseguenza anche da noi anche se il 50% degli Italiani è refrattario al buon senso.

Stefano Grassino

Prima o poi, sperando prima che poi, anche da noi arriverà uno zapatero con una grossa base di elettori dagli occhi aperti.

Lucy Van Pelt

Ma perchè il PD anzichè il prefetto Serra non ha candidato Michele Serra? Gli avrei assicurato il mio voto!

Daniela

è esattamente ciò che penso io, la chiesa cattolica è fondamentalista, le religioni non possono per loro stessa natura essere moderate o rispettare la laicità, esse sono in aperto contrasto con questo principio.

Sergio

Serra (Michele) candidato? Ottima idea, correrei a votarlo. Anche se ho dovuto constatare che appena hanno uno straccetto di potere i nostri eroi si convertono all’istante (vedi Rutelli e Pera – da atei a filopapisti).

vico

semplicemente perfetto. Con Serra sboccia l’intelligenza. Quoto lucy e sergio lo metto nella lista dei candidai che avrei voluto nel PD: Odifreddi, Hack, Flamigni,Viroli Luzzato…

laura

@Sergio
Oppure, se in buona fede, sono costretti ad andarsene (vedi Oddifreddi)

Toptone

Signori e signore, scordatevi di vedere un intervento simile in uno qualsiasi dei giornali della destra. Semmai la solita sbrodolatura di Volonté e compari sulla “morale cattolica in pericolo”.

Ma stavolta lo schiaffone a Nazinger e Ruina è arrivato ben forte, e già Bagnasco ha messo le mani avanti.

Tutta Europa se ne impippa altamente di questa gentaglia reazionaria e bigotta (e divorziata!), l’unico feudo rimasto ai clericalisti è questo scarpone sfasciato.

Ma non durerà per sempre (e questo Nazinger lo sa)….

Massimo

Grazie a Michele Serra, questo vuol dire parlar chiaro e centrare il problema di cosa veramente sia quella “dittatura conto terzi” che è la Chiesa cattolica e, in genere, tutte le religioni, soprattutto monoteiste, quando addirittura non esercitano o non esercitato più direttamente le loro sopraffazioni.

Barbara

La Chiesa non è assolutista è fondamentalista ed integralista.

Ben vengano articoli come il succitato di Michele Serra

Stefano Grassino

@Daniela

Diciamocela tutta cara amica mia: se i preti potessero, a quelli come noi, farebbero fare la fine di Giordano Bruno. Purtroppo per loro e buon per noi, l’Illuminismo e sua figlia la ghigliottina prima ed il Pensiero Socialista dopo, gli hanno dato una bella calmata. Adesso tocca all’integralismo Islamico (i mezzi non ci mancano). Auguriamoci intanto che i generali Turchi tengano ingrassati ben bene i cingoli dei loro carri armati perché davanti all’intolleranza ed alla follia non resta che la forza, quella più spietata.

Silesio

In ogni caso la CCR rimane una “palla al piede” fissa, monolitica, proiettata su tempi assai pià lunghi e capace di fagocitare qualsiasi rivoluzione. Basta un cambio di brezza elettorale ed ecco che in un attimo recupera tutto quello che ha perduto in mezzo secolo. Se questa struttura andrà in rovina sarà per una implosione interna e non per l’azione di forze esterne. Ciò che la corrode dall’interno è la progressiva “perdita di fedeli” dovuta ad una incompatibilità della sua cultura con quella del progresso civile e scientifico. Però di questo se ne fa un baffo per quanto essa può contrapporre alla fuga dei fedeli la saldezza della sua gerarchia. La sua forza consiste in questa disciplina e cieca obbedienza dei suoi ministri stretti attorno ad un patrimonio da difendere di entità non indifferente. Però potrebbero nascere ancora molti “Martin Lutero”… Non si sa mai.

euskotarra

Il campione dei diritti civili Zapatero, è stato ripetutamente richiamato dall’ONU (fonte El Pais), da Amnesty e Human rights watch per non avere mai fatto nulla per bloccare l’uso della tortura diffusissimo nelle carceri. Il campione del laicismo Zapatero ha finanziato al chiesa cattolica (scuole, università, esenzioni dalle tasse) più di quanto ha fatto il governo Aznar (fonte El Pais).
Durante l’utlimo anno in tutta la Spagna sono state autorizzate (come non accadeva da moltissimi anni) manifestazioni neonaziste con esplicito contenuto razzista e omofobo e che si sono spesso concluse con aggressioni e vittime (Carlos Palomino ucciso a Madrid l’11 novembre).
Se prendiamo certi individui come modelli (ammesso che sia necessario avere modelli) non credo che faremo molta strada.

Bruna Tadolini

Quella del conservatorismo opposto all’innovazione è un fenomeno complesso che ha le sue origini nella nostra evoluzione.

Cito da “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” libro liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti

pag 161 “… L’altra considerazione riguarda i ruoli distinti che svolgono i diversi membri della società nell’acquisizione e nel trasferimento della conoscenza. Il trasferimento è geneticamente affidato ai vecchi che fungono da depositari della cultura; l’hanno appresa dalla generazione precedente e la trasferiscono a quella successiva. L’acquisizione è fatta dai giovani che geneticamente sono più curiosi. L’introduzione nella cultura del gruppo delle nuove scoperte segue un percorso alquanto tortuoso. La sua diffusione avviene in modo rapido fra i giovani ma trova enormi resistenze fra i membri maschi più anziani. Il motivo non è tanto la difficoltà di apprendimento quanto l’atteggiamento psicologico che i vecchi hanno nei confronti dei giovani che, da milioni di anni, attentano alla loro posizione di dominanza. L’atteggiamento antagonista degli anziani maschi nei confronti dei giovani, atteggiamento che non si è mai completamente sopito anche nelle specie sociali, si esprime anche sotto questa forma di boicottaggio. Solo quando i giovani diventano anziani e dominanti le loro scoperte possono essere da loro insegnate e divenire parte della cultura del gruppo.
Questi comportamenti istintivi (gli anziani conservatori ed i giovani innovatori) sono stati geneticamente selezionati come i più adatti per assicurare la sopravvivenza dell’uomo nella realtà che egli ha incontrato durante la propria evoluzione biologica. Infatti, nelle primitive società umane la vita dipendeva più dalle conoscenza acquisite che non dalle novità e non c’era fretta di verificare l’utilità di una nuova scoperta. Ma nella nostra moderna società, il cui benessere si fonda sempre più sulla capacità e rapidità di produrre e vendere innovazione, questi comportamenti sono controproducenti, in particolare nelle strutture finalizzate all’acquisizione e alla applicazione di nuove conoscenze…”

Roberto

Come per tutti i giornali di questo mondo non e’ che quello che scrive El Pais e’ oro colato. A quanto mi risulta (e la forte campagna anti-Zapatero della CEI spagnola in campagna elettorale parrebbe confermarlo) il governo Zapatero ha operato in vari modi per ridurre privilegi e ruolo nella scuola pubblica della casta ecclesiastica. Quanto alle manifestazioni neonaziste a contenuto razzista e omofobo e’ risibile prendersela con Zapatero visto che non le ha certo organizzate lui. Il suo governo ha prodotto fatti, non chiacchiere, sulla lotta al razzismo, ad esempio ponendo sullo stesso piano legislativo le unioni eterosessuali e quelle omosessuali e dunque combattendo con atti concreti l’omofobia, che e’ una forma di razzismo. Francamente se c’e’ un modello di politico in giro in Europa che mi piacerebbe vedere in Italia e’ proprio Zapatero.

Stefano O

E se lo dice Serra,uno dei massimi intellettuali viventi(gli daranno il nobel?),potete fidarvi.
Ma è ancora in giro?

nasoblu5

>Durante l’utlimo anno in tutta la Spagna sono state autorizzate (come non >accadeva da moltissimi anni) manifestazioni neonaziste con esplicito >contenuto razzista e omofobo

Scusa ma le ha autorizzate zapatero ?
E poi perchè anche loro non dovrebbero manifestare, solo tu puoi farlo ?

>e che si sono spesso concluse con aggressioni e vittime (Carlos Palomino >ucciso a Madrid l’11 novembre).

E’ stato ucciso da Zapatero ?

>Se prendiamo certi individui come modelli (ammesso che sia necessario >avere modelli) non credo che faremo molta strada.

Invece con il settarismo ideologico di nicchia avremo un luminoso avvenire
pardon, il sol dell’avvenire…

pietro

anche io ho esultato epr la vittoria di zapatero.
anche i miseri politici italiani sono saltati sul carro dei vincitori, dimenticando che ai tempi della legge sui matrimoni dei gay e del ritiro dall’avventura irachena, da parte di zapatero, la parola d’ordine dei polticanti nostrani era: “Non faremo come zapatero”.
I migliori complimenti ai olitici nostrani che sono riusciti a peredere sempre pur non facendo come zapatero!

Python

@nasoblu5

Hai pienamente ragione, e per maggiore precisione, la manifestazione neonazista durante la quale venne ucciso Carlos Palomino si era svolta a Madrid ed era stata autorizzata dall’amministrazione comunale, a guida Partido Popular.

claudio r.

Piuttosto che di settarismo, parlerei di presenzialismo da bruno vespa per quelli che:
“loro si che sono comunisti puri e duri”.
D’altra parte Zapatero fa e qualche volta falla quindi piace poco a quelli delle ricette onnicomprensive in grado di sistemare le storture dell’universo, ma a discorsi.

Lorenzo G.

“E poi perchè anche loro non dovrebbero manifestare, solo tu puoi farlo ?”

Su quest’ultimo punto mi permetto di avere ben più di un dubbio: che senso ha – a prescindere da Zapatero e da quello che ha fatto o non ha fatto – permettere manifestazioni naziste, razziste e omofobe? Cosa può avere a che fare questo con la democrazia (oltre a essere socialmente nocivo, mi pare)?

salvatore

Ma la forza dei reazionari è la convinzione appassionata che al di fuori del proprio ordine non ne possano esistere altri, anzi esista solo il disordine.

Quanto è vero…

Giol

Serra mostra per l’ennesima volta grande intelligenza e grande lungimiranza politica.

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