Anne Rice: dai vampiri a Cristo

Anne Rice, la scrittrice statunitense cantrice di streghe e vampiri, ha decisamente cambiato registro. Dopo aver riabbracciato la fede cattolica, cinque anni fa, l’autrice (che ha venduto oltre 100 milioni di copie con romanzi horror) conferma infatti la sua passione per Cristo. Christ the Lord: Out of Egypt fu il suo primo libro in questo senso, un romanzo su nascita, infanzia e gioventù di Gesù narrate dallo stesso Figlio di Dio. Ora, a distanza di tre anni, esce nelle librerie statunitensi il secondo volume della serie: The Road to Cana («La strada per Cana», ed. Knopf). In questo secondo capitolo della saga cristiana, Gesù è alle prese con la pubblica predicazione del Vangelo che lo porterà alla passione e alla morte sulla croce.

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Il lancio completo è consultabile sul sito del Giornale

L’ennesimo romanzo di fantasia basato su un altro romanzo di fantasia. Niente di nuovo sul fronte occidentale e stessi circoli viziosi: Ernest Renan docet.

Scriveva acutamente Emilio Bossi, già nel 1903: “Renan, il quale, nel suo sentimentalismo mistico e trascendentale, se ha forzato la mano alla Bibbia per darci una biografia fantastica di Gesù che è un vero romanzo, e se ha sbugiardato la teologia restituendo Cristo all’umanità, in fondo non ha fatto altro che prolungare la vita al cristianesimo. […] Per Renan, Cristo non è più il Dio che scende in terra a farsi uomo, ma un uomo che dalla terra sale al cielo […] Così Cristo rimane l’ideale dell’umanità: che importa se esso è un’emanazione diretta di Dio, al modo delle incarnazioni, o se esso è un inviato straordinario di Dio, un uomo così alto da toccare il cielo e da aprirne le porte all’umanità? Dal momento che il Cristo Dio alla prima maniera, quella dei teologi, non potrebbe più reggere in quest’età positiva, Renan ha fatto di più e di meglio che tutti i teologi cristiani: egli ha tentato di salvare in Cristo l’uomo. Ma salvare l’uomo, un uomo siffatto, gli è salvare il cristianesimo, è impersonare l’adorazione dell’umanità per un uomo ideale, è mantenere in una parola il culto dell’umanità per Cristo” (E. Bossi, Gesù Cristo non è mai esistito, Ragusa, La Fiaccola, 1966, p. 58).

18 commenti

Silesio

Dal punto di vista neuroscientifico, la figura dei vari “cristi”, “buddi”, “maometti” ecc… appartengono alla psicologia umana per quanto possono essere rincondotti al fantasma infantile dell'”amico ideale”. La figura dell'”amico ideale” con cui il bambino parla, conversa, si confida ecc. appartiene alla fase di sviluppo dei processi di socializzazione. Nasce in un certo senso la figura sociale dell’Altro come momento di confronto e di sviluppo dell’Io. E’ chiaro che nel caso delle vecchie zitelle, ossia papi, preti, suore, vescovi, scrittrici ecc. questa “alterità” rimane sempre allo stadio astratto a causa di una vita sessuale malata o assente, ossia in mancanza di una alterità che si concreta. Si spiega quindi “l’amore per Gesù” ossia per la figura di una idealità sempre rimasta allo stadio infantile e ideale.

Magar

Beh, ha solo aumentato l’aspetto macabro dei suoi racconti. Sempre di non-morti si parla, in un modo o nell’altro. 🙂

seasong

@ Silesio
Eccezionale, complimenti ! il tuo commento me lo salvo e me lo rileggo una volta al giorno ! Non sò se è farina del tuo sacco ma hai perfettamente centrato il funzionamento del meccanismo !

claudio r.

Senza contare che tutte le grandi mistiche, tipo caterina da siena, quando raggiungevano l’estasi, leggi orgasmo, la raggiungevano stabilendo un rapporto intimo con lo sposo celeste,
ovverosia Cristo.

Alessandro Bruzzone

Esiste un simpatico filmetto horror demenziale della Troma (casa di produzione indipendente americana) che si chiama Jesus Christ Vampire Hunter, con il Messia che ritorna per sconfiggere una setta di vampiri viziosi e, se non ricordo male, un po’ bisex. Merita abbastanza. 🙂

jsm

la rice ha evidentemente finito le idee e si è butta su roba che scritta bene o scritta male vende sempre.

jsm-freedom

la rice ha evidentemente finito le idee e si è buttata su argomenti che vendono sempre e comunque….

black celebration

ok, Silesio, ma nn ho afferrato bene cosa centrino le scrittrici (come categoria) con “una vita sessuale malata o assente”….

Akrasias

@Silesio
Sei proprio sicuro che la vita cristiana sia per “la figura di una idealità sempre rimasta allo stadio infantile e ideale.” ?
Non dimentichi forse tutti coloro che quest’esperienza che è il cristianesimo la vivono nella quotidianianità?
O forse ciò che è diverso lo si ritiene infantile proprio perchè diverso?

Aldissimo

Anche l’autrice di Sex and the City, si è convertita dall’ebraismo al cattolicesimo.

Ovviamente questo comporta l’abbandono delle sue tematiche sexy…

Asatan

@Akrasis: senza offesa si chiama pensiero magico. Il delegare a forze occulte\superiori la responsabilità degli accadimetni del quotidiano per auto crearsi dei sistemi per poter controllare la realtà. La preghiera\sacrificio\rito per placare e compiacere l’enità X in modo che agisca sulla realtà a tuo vantaggio.
Se lo vedi dall’esterno il meccanismo è identico sia se consideri le religioni tradizionali, che le varie forme di esoterismo.

Nella mia esperienza i credenti maturi sono veramente molti pochi. Mediamente ho trovato persone che, appunto, sono molto passive e cercano sempre chi risolva le cose per loro sia esso dio o un collega o un amico. Ho nontato anche una tragica incapacità di assumersi le responsabilità per i promi meriti ed i prorpi fallimenti.

Nei casi poi di gente come la Khol o la Rice (ammesso che siano in buona fede) queste riscoperte di fede sanno tanto di “ho esaurito le idee e le chance e spero che il grande X faccia le cose al posto mio”.

nifft

La cosa divertente è che tipicamente questi “cantori” della fede, quando si lasciando prendere la mano, finiscono per avere un’alta probabilità di essere scomunicati. In fondo propongono una visione personale, indipendente ed alternativa a quella della Chiesa.

Dal punto di vista della Chiesa non è tollerabile in ogni caso un pensiero indipendente, in particolare in materia di fede. Fosse anche un romanzo fantasy,.. Visto che la Chiesa sembra non far distinzione tra fantasy e realtà (vedi la vicenda di Harry Potter o del Codice Da Vinci).

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