Iran: elezioni “purgate”

A centinaia di riformisti è stato impedito di candidarsi. Si teme che si ripeta l’alto tasso di astensione del 2004.

TEHERAN – Urne aperte oggi in Iran per il rinnovo del parlamento. «Oggi la nazione iraniana ancora una volta mostrerà la sua maturità politica» ha commentato la radio statale iraniana questa mattina dando la notizia dell’apertura dei seggi alle 8 (le 5.30 in Italia). Alle urne sono chiamati 44 milioni di cittadini sopra i diciotto anni per eleggere 290 deputati su 4.500 candidati.

Le previsioni indicano un’affermazione dei conservatori oggi al potere, anche perché a centinaia di riformisti è stato impedito di candidarsi adducendo l’assenza dei requisiti necessari Circa 1.700 riformisti sono stati cancellati dalle liste dei candidati perché giudicati insufficientemente leali all’Islam o alla rivoluzione. I riformisti hanno riferito che non hanno potuto presentare candidature per 200 dei 290 seggi.

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Il lancio completo è consultabile sul sito del Corriere

5 commenti

Daniela

bello è vincere le elezioni così? La democrazia e i progressisti hanno vita dura laggiù.

Peppe

Mi ricorda la pubblicità del gratta e vinci: ti piace vincere facile? Lascia a casa i riformisti! Certo, pure Saddam insegna: quando era al potere e sulle schede elettorali c’era il partito unico, vinceva sempre lui… chissà come mai, eh?

Asatan

E’ veramente triste, sopratutto se si considera quanto la società civile iraniana sia anni luce avanti rispetto al pretume governativo. Povero Iran lo Sicà prima (che non era certo un fiorellino) la rivoluzione tradita nel sangue da Khomeini e poi anni e anni di questa vita.

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