Là dove gay e lesbiche sono condannati a morte

Si può essere condannati a morte perché gay o lesbiche? In alcuni paesi, sì: Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Nigeria, Yemen, Sudan, Mauritania. Come Pegah Emambakhsh e Seyed Medhi Kazemi, per esempio. La prima una giovane lesbica, il secondo un ragazzo gay di 21 anni. Entrambi rifugiati in Inghilterra, paese liberale e progressista sui diritti civili ed entrambi in attesa di conoscere la loro sorte. Insieme agli amici di Arcigay chiediamo che l’Italia sia paese di asilo politico per le lesbiche e i gay. Dawood Karimi, della Associazione dei rifugiati in Iran, sostiene che “a chi arriva in Italia e mi chiede consigli su cosa fare perché omosessuale, dico di dichiararsi rifugiato politico. Perché la condanna a morte per omosessualità è un fatto politico”. Dawood è un uomo che non ha smesso di amare la sua gente e il suo essere iraniano, come la ragazza raccontata nel bel film Persepolis, vedendo il quale Dawood e noi, con lui, abbiamo pianto. Vorremmo non dovere piangere per persone che sono in Europa e qui devono rimanere. E diciamo a gran voce: siamo tutti gay e lesbiche iraniane.

Francesca Grossi, Segr. Nazionale Arcilesbica


Sottoscrivo.

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16 commenti

ccarie

Risposta alla prima domanda…..ASSOLUTAMENTE NO!!!!!!!!UCCIDERE è SEMPRE SBAGLIATO……….

ccarie

risposta alla prima domanda: ASSOLUTAMENTE NO!!!!!!!!!!!!!!!UCCIDERE è SEMPRE SBAGLIATO………………….

and the world will be as one

Sottoscrivo in pieno anch’io! Ma come può un uomo concepire l’idea di condannare a morte un altro uomo per il suo orientamento sessuale? A me sfugge completamente il modo in cui ciò tale idea possa nascere, è proprio questa idea la vera cosa che trovo decisamente innaturale, altro che l’esser gay.

davide

quest’idea nasce solo da una cosa: quando uno pretende che quello che pensa debba essere quello che pensan tutti. Ma ancora più importante è la totale mancanza culturale di uno dei principi dell’Illuminismo: la distinzione tra peccato e reato

ren

Anche prendere sul serio la domanda mi sembra una buffonata. Aggiusto la pseudo- domanda :

e trattare gay e lesbiche come vengono trattati in Italia oggi grazie all’incitamento all’odio da parte dei religiosi è giusto? E’ lecito? E’ democratico?

noone

Vi siete dimenticati Palestina…
Infatti la più grande comunità gay palestinese si trova… in Israele. Israele da anni ormai prende come rifugiati i gay palestinesi che altrimenti verrebbero messi a morte per lapidazione.

lugachov

E vi siete dimenticati che proprio qui in Italia non è passata la legge anti-discriminazione per i gay a causa dell’ostruzionismo dei parlamentari cattolici, che temevano che venisse usata contro il PAPA ?

Aldo

Massimo rispetto per chi ha attitudini omosessuali e le esercita con la dovuta riservatezza. Ritengo però che accettare l’ipotesi di offrire asilo politico per ragioni legate alle attitudini sessuali sia veramente troppo. In definitiva, l’omosessualità non è un carattere stampigliato sulla fronte, e si può essere attivamente omosessuali (o appassionati di qualsiasi altra pratica sessuale) senza che nulla trapeli, dunque senza alcun rischio concreto.

baudolino

ma perchè la chiesa non fa sentire anche la sua voce? ha forse paura o preferisce tacere per convenienza diplomatica?

Ernesto

@ Aldo
Perché non ci provi tu a nascondere la tua eterosessualità? Vediamo se ti riesce e sopratutto se puoi vivere soddisfatto.

Mitra

effettivamente, aldo, la questione qui non è offrire asilo politico sulla base dell’orientamento sessuale… ma che in alcuni paesi l’orientamento sessuale è stabilito per legge e se “sgarri” ti ammazzano (per legge).
ora
vogliamo salvarla la vita a ‘ste persone? oppure riteniamo normale la condanna a morte per omosessualità?

noone, a quanto mi risulta nei territori palestinesi la pena di morte si applica per legge nei seguenti casi: omicidio, stupro, collaborazione con le FF.AA. di israele per l’assassinio di palestinesi.

Kaworu

eh si aldo, sai che bello dover nascondere il fatto di avere una compagna anzichè un compagno… e tutte le piccole grandi cose di un rapporto. tanto per dire la convivenza.

e poi “attitudini omosessuali” che cosa vorrebbe dire scusa?

non è che è come avere l’attitudine alla matematica.

per cortesia, aggiornati che siamo nel 2008 e non nel 1008.

Magar

@Aldo
Spero che tu scherzassi. Oppure per te la “dovuta riservatezza” con cui bisognerebbe esercitare le “attitudini omosessuali” sarebbe più meno “don’t ask, don’t tell”??

Già che ci siamo, a ripensarci, forse pure la Francia doveva negare asilo a chi scappava dall’Italia fascista: in fondo, che gli costava, ai fratelli Rosselli, dire “Viva il Duce”? 🙁

Asatan

@Magar: come si faceva un tempo. Omo e bisex si sposavano, fingevano di essere etero, per poi in segreto riempire di corna la “foglia di fico” con persone delle stesso sesso. Così il cattolicume può vivere sereno, illudendosi che tutti siano normali. Il classico ” si fà ma non si dice” dove tutti devono avere un’apparenza sociale normale e felice e poi, di nascosoto e in privato, si fà veramente di tutto.

nifft

@Aldo
“Ritengo però che accettare l’ipotesi di offrire asilo politico per ragioni legate alle attitudini sessuali sia veramente troppo.”

E’ vero. Se occorre un asilo politico per “attitudini” sessuali vuol dire che il mondo è veramente impazzito, proprio alla frutta…

Ora te lo spiego meglio: In un mondo senza religioni un asilo “politico” di questo tipo non solo non sarebbe necessario, perché un reato sulle preferenze sessuali non sarebbe proprio contemplato, ma sarebbe anche ridicolo. Il concepire il sesso come reato è un’aberrazione mentale che solo un meccanismo perverso come la religione poteva partorire.

Lo sai che esistono molti omosessuali, anche italiani, che preferiscono emigrare in paesi più liberali e laici perché la loro vita in patria è assurdamente boicottata per queste aberrazioni mentali che prendono il nome di “religione”?

ren

Eh si Aldo, perchè non provi tu a nascondere il fatto che sei etero? Ci riusciresti? Che razza di vita sarebbe? Bella risposta da qualunquista la tua. Hai fatto proprio un bello sfoggio di intelligenza e sensibilità. Quando non si provano le cose sulla propria pelle è facile sparare soluzioni così a casaccio. Tanto non soffri tu. Tutto quello che non si vede è risolto vero? Ma non vedi che è proprio quello che chiede il vaticano. Se i gay e le lesbiche “non praticano” allora possono essere considerati esseri umani, diversamente no.

Clicca qui, per ricordarti la fine che fanno costantemente, esseri umani come te in Iran.

http://isna.ir/Main/PicView.aspx?Pic=Pic-556874-1&Lang=P

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