Alla destra del padre: cattolici ed elezioni

FRA Chiesa e politica il rapporto, da qualche anno, è più complesso e conflittuale. Soprattutto da quando è divenuto Papa Joseph Ratzinger. Attento a marcare i confini dell’identità cattolica, in modo costante.

Nella difesa della famiglia, della vita, nel rapporto fra scienza e morale. Per questo è interessante capire in che misura la “questione cattolica” si rifletta sull’orientamento degli elettori, in vista del voto del 13-14 aprile. Il sondaggio condotto da Demos per “la Repubblica” suggerisce che le polemiche degli ultimi mesi non abbiano provocato fratture evidenti negli atteggiamenti dei cittadini.

La fiducia nei confronti di Papa Benedetto XVI è sullo stesso livello di un anno fa. Anzi: è salita un poco. (Oggi è espressa da oltre il 55% degli italiani. Giovanni Paolo II era 20 punti sopra. Ma è difficile mettere a confronto un Papa-teologo con un Papa-pastore, icona della sofferenza).

Il credito attribuito alla Chiesa: è calato lievemente, negli ultimi due anni (anch’esso si è attestato intorno al 55%), ma è risalito rispetto allo scorso novembre.
L’insegnamento della Chiesa, inoltre, continua ad essere considerato importante, per la morale e per la vita delle persone. Ma si tratta di un riferimento. Che gli individui interpretano e praticano in modo autonomo, in base alla propria coscienza. Ciò conferma la religiosità flessibile degli italiani. Che trattano Dio in modo “relativo”. Attribuendogli, però, uno spazio centrale nella loro vita. Nel loro orizzonte di valori. Lo vediamo anche nel rapporto con la politica. Da cui, secondo la maggioranza degli intervistati, la Chiesa dovrebbe tenersi fuori. Limitandosi a intervenire sulle questioni che riguardano da vicino la religione. Gran parte degli italiani ritiene, inoltre, che gli uomini politici si facciano influenzare troppo dalla Chiesa.

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L’articolo completo di Ilvo Diamanti è consultabile sul sito di Repubblica

11 commenti

piersky

Sui risultati dei sondaggi mi permetto di avere qualche dubbio. Preciso, dal punto di vista matematico, un soddaggio puo’ essere fatto in modo da analizzare un campione che corrisponde con alta probabilita’ alla popolazione. In passato, pero’, come studente, ho collaborato alla realizzazione di alcuni sondaggi e conosco chi fa di mestiere l’intervistatore. Beh, quante interviste fasulle si fanno! Molte persone non rispondono ai sondaggi o agli exit poll elettorali, cosi’ si compilano le schede o si fanno le interviste a se stessi! Ecco perche’ glio exit poll funzionano bene quando il risultato e’ scontato!
Bisogna anche dire che una parte dell’Italia (nminoritaria) e’ realmente cattolica, ma la maggioranza e’ CATTOLICA per INERZIA. O meglio, dice di esserlo, ma poi si comporta in modo completamento di verso da quello che gli i precetti cattolici prescrivono. Siamo, comunque, un paese di ignoranti e provinciali, quindi certe cose non dovrebbero stupire!

Stefano Bottoni

@ piersky

La tua analisi è veramente corretta. Mi ricordo che vari anni fa fui intervistato da un giornalista del bollettino del quartiere. Erano prossime le elezioni amministrative, mi fece qualche domanda su cosa intendevo votare, mi fotografò (col mio consenso).
Quando venne distribuito il bollettino, ritrovai la mia foto con un nome totalmente inventato, e un’intervista totalmente inventata anch’essa, assolutamente differente da ciò che avevo detto.
Cui prodest? (non c’entra niente con Prodi, per chi non conosca il latino…)
Semplice: c’è un grosso numero di italiani che fanno i pecoroni: sempre pronti a correre in aiuto al vincitore. Così, basta che un candidato a un’elezione dica con assoluta certezza: -Vincerò io!-, per attrarre a sè un gran numero di voti.
Io comunque, quando ricevo una sgraditissima telefonata per un sondaggio, mi vendico e mi diverto a dire esattamente il contrario ci ciò che penso e di ciò che farò nella cabina elettorale.

Francesco M.Palmieri

La Chiesa si dovrebbe occupare esclusivamente dell’aldilà, invece si preoccupa troppo dell’aldiqua

Silesio

Il fatto che la chiesa perda senza che venga mai data alcuna voce alla controparte è un fenomeno assai eloquente. La chiesa perde per il semplice fatto di esistere. Mica male!

Lorenzo G.

“Quando venne distribuito il bollettino, ritrovai la mia foto con un nome totalmente inventato, e un’intervista totalmente inventata anch’essa, assolutamente differente da ciò che avevo detto.”

Roba da querelarli o almeno esigere una ritrattazione. O comunque da sputtanarli il + possibile in giro.

non possumus

per la maggioranza dei sedicenti cattolici si può dire , citando Guccini, “fedi fatte di abitudini e paure”, e per questo penso che in Italia il problema della laicità non si risolverà a breve, chi segue una religione per inerzia difficilmente si pone il problema della laicità, molto probabilmente neanche si rende coto delle ingerenze clericali e comunque risolve dicendo ” è sempre stato così”

Barbara

@ Non possumus

Giusto!!!!!!!!!!

La maggior parte degli italiani cattolici sono religiosi per INERZIA.

Ivo Mezzena

gigio scrive:
La Chiesa interviene il giusto che serve.

Caro Gigio, se desideri che La Chiesa detti le regole della tua vita liberissimo di farlo, ma non credere che questo valga per tutti, o peggio che le regole della Chiesa siano giuste per tutti, perchè sennò sei un integralista, ma non tu non lo sei, vero?
Ivo Mezzena

ren

Certo, se la maggior parte della gente non legge i giornali, interpreta confusamente le notizie in tv, non capisce una mazza di quasi nulla fa fatica a stabilire cosa sia meglio per la nazione. Meglio affidarsi a un padre spirituale “infallibile” (secondo il suo modesto parere).

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