Arezzo, 17 marzo 2008 – Li vedi salire uno a uno da via Cesalpino o dalle scale mobili, confondersi con i turisti riapparsi ieri dopo il letargo invernale. Puntare il portone del palazzo vescovile, di domenica sempre chiuso: ma ieri spalancato. Spalancato, come la porta della chiesa aretina davanti ai divorzxiati e ai risposati. Il Vescovo li ha invitati su, accanto al Duomo, all’ora del caffè: non gli offre un caffè ma forse qualcosa in più. E per questo sono così tanti. Oltre trecento.
Le seggioline pieghevoli del Vescovado, in parte accostate alla parete di fondo, si aprono una dietro l’altra. Quando Bassetti si avvicina al microfono c’è gente anche seduta in terra, e altri nella saletta accanto, che puntano le orecchie. Molti separati, ma non tutti: ci sono anche sacerdoti, qua e là, e ci sono famiglie, a cominciare da quelle che sono l’anima del consultorio diocesano. Ci sono perfino dei bambini, che dalle prime file ascoltano incuriositi. L’apertura del Vescovo ma soprattutto il racconto della gente.
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L’articolo completo di Alberto Pierini è consultabile sul sito della Nazione
O ma guarda che pieta’ cristiana che dimostra questo vescovo che accoglie i peccatori divorziati -).
Quello che mi fa tristezza che tutti questi divorziati sentano il bisogno del perdono della chiesa.
Bisognerebbe che qualcuno dica loro che non hanno commesso nulla di male. Che arma potente che e’ il senso di colpa!
Lo scopo del vescovo è riportare le pecore nere nell’ovile.
Prima le incontra, le circuisce – e questi sono già pronti visto che non hanno un filo di dignità personale: se hai divorziato, ti sei già posto fuori dalla chiesa cattolica – e poi proporrà loro la soluzione al loro peccato: TORNARE dai rispettivi coniugi.
L’articolo non spiega però se si tratta dei coniugi che hanno subito il divorzio, perchè spesso è solo uno della coppia a chiederlo.
Comunque, mi fanno pena: hanno ancora bisogno di una mamma/papà più adulti che dica loro cosa è giusto o sbagliato. Minorenni fino alla morte…
Che immensa tristezza!!!
ma questi incoerenti babbei, non possono semplicemente cambiare sottosetta cristiana?
anzichè cattolici che si facciano valdesi o che ne so.
Ma quando impareranno le persone a prendersi la responsabilità della propria vita?!
E c’erano anche berlusca, casini e fini? no, fini no, lui ha un figlio fuori dal matrimonio…
Già, fatevi i calcoli, Fini ha messo incinta l’amante mentre preparava il family day: come si fa a votare ancora questa gente?
Che noia…
* Kaworu
Sottosetta? ti ricordo che quando uno è battezzatto non può cambiare sottosetta cosi da un giorno all’altro. il battesimo è un impegno che dura tutta la vita.
e chi cavolo chiede di essere battezzato quando ha pochi giorni di vita? Ma per favore!
“Un battesimo è per sempre”? 😀
@enrico
immagino che a un anno o meno uno sia pronto per prendersi un impegno per la vita…
suggerirei a questo proposito quindi di dare ai feti il diritto di voto già che ci siamo.
spero che la tua fosse solo una battuta…
ma non c’ è un modo per mettere la religione fuori legge ?
all’inferno dovrebbero andare, altro che dal vescovo. fuoco eterno per i peccatori
a Eugenio…..così sarebbe una dittatura, ma se è questo che gli atei vogliono……..
@ Eugenio
il modo per mettere la religione fuori legge c’è: basta chiederlo ai cinesi o a qualche ex o post comunista dell’ex URSS e paesi satelliti. Lì ci sono riusciti, se ti piace così…
@ nas
non esageriamo con l’inferno, una separazione spesso avviene per cause tali che impediscono la giusta prosecuzione di un rapporto che intaccherebbe gravemente la dignità di una persona. Meno male che il Padreterno ha un metro di giudizio diverso dal nostro.
solo chi non conosce la vera natura del sentimento incappa nelle trappole della chiesa
@nas
vedo che i cattolici sono sempre bravi a vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro anzichè la trave nel proprio. e a giudicare soprattutto.
non è un po’ in contrasto con quel che predicava un vostro capo?
* Kaworu
Il battesimo che è un dono che i genitori fanno al piccolo comporta un impegnp per tutta la vita perchè i genitori ed i padrini promettono che il piccolo rispetterà quanto loro promettono in sua vece.
@enrico
indi per cui è circonvenzione di incapace.
come tale vale meno di un soldo bucato.
come regalo comunque, dai miei genitori ho preferito la moto al battesimo, se devo essere sincera
@Enrico
Ma falla finita! Quando mia madre e mio padre mi hanno battezzato non mi hanno fatto un regalo, ma hanno fatto quello che ritenevano giusto secondo le usanze di allora, le tradizioni ed il lavaggio del cervello fin da piccoli. Quando sono andato dal prete a sbattezzarmi (altro che raccomandata, in faccia volevo guardarlo!) mi ha urlato che io DISONORAVO i miei genitori, perchè buttavo via il regalo che mi avevano fatto.Ti assicuro che i miei genitori, che conoscono bene la mia visione del mondo, non si sono minimamente arrabbiati, il prete sì. E vedere un prete che passa dal falso tranquillo al turpiloquio solo perchè argomentavo con razionalòità le mie scelte è stata una vera godura.