Betori (CEI): “Non accettiamo giudizi di cristianesimo di minoranza”

“Non accettiamo giudizi di cristianesimo di minoranza, se per cristianesimo intendiamo la sopravvivenza della vitalità degli elementi cristiani nel nostro popolo”. Così mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha risposto alla domanda di un giornalista sul rapporto tra il cristianesimo e i “lontani”, al centro dell’annunciata Lettera della Cei ai “cercatori di Dio”. Secondo il segretario generale della Cei, “gli elementi cristiani nel nostro popolo sono più forti di quanto la cultura egemone trasmette attraverso i media, che tendono a creare una cesura più profonda tra Vangelo e sentire della gente”. “Più profonda”, invece, è la “frattura tra Vangelo e vita, la discrasia tra Vangelo e convinzioni profonde delle persone”. I vescovi, in particolare, sono “preoccupati” perché “c’è una lontananza tra la fede come residuo di convinzioni etiche”, e la fede come “adesione al Vangelo e a Gesù come persona”. In altre parole, ha spiegato Betori, “la sopravvivenza culturale del cattolicesimo è molto più forte di quanto sia la fede reale, vissuta dalle persone”. Di qui l’iniziativa della “Lettera ai cercatori di Dio”, “non pensata in ordine alle elezioni”, ha precisato il segretario generale della Cei,m “ma frutto di un lungo lavoro della Commissione episcopale della dottrina della fede” per sviluppare, “in chiave di sussidio concreto”, la Nota della Cei sul “primo annuncio”.

Lancio SIR

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15 commenti

Silesio

“la sopravvivenza culturale del cattolicesimo è molto più forte di quanto sia la fede reale, vissuta dalle persone”… Certo con tutti i soldi che si beccano anche dai non credenti, possono propagandare qualsiasi prodotto. Credo che Cristo sia uno dei prodotti più venduti dopo il telefonino,

Kattochè?

Scusate io non ho capito. Sbaglio o Betori sta dicendo che il cristianesimo sta rantolando? Ossia i cristiani credono per “inerzia” e il vangelo lo sanno per sentito dire e comunque non se lo “filano” affatto? Cioè credono un po come ca##o gli pare?

PS …non ho capito davvero 🙁

emmeesse

“la sopravvivenza culturale del cattolicesimo è molto più forte di quanto sia la fede reale, vissuta dalle persone”

La sopravvivenza culturale di una religione, quando e’ piu’ forte della fede reale vissuta dalle persone nei confronti di tale religione si chiama, se non erro, SUPERSTIZIONE…

@Silesio: Cristo non viene venduto, viene dato in comodato d’uso…

rosalba sgroia

“cercatori di Dio”= “cercatori d’oro”

Mi piacerebbe sul serio vedere i monsignori, i vescovi e tutta la loro sacra famigghia, lavorare sodo per la società e poi darsi alla religione per hobby, eh!!!!
Invece…hanno paura di perdere i troni! Altro che.

Silesio

“Cristo non viene venduto, viene dato in comodato d’uso…” E’ molto vero. Però, non possiamo fare molto contro un potere roccioso che ormai viene considerato perché “roccia” (Pietro come pietra) ossia come mera potente istituzione, che non per le chicche teologiche che diffonde. Mi sembra che il monsignore abbia in fondo detto questo “con parole sue”. Sono una potenza incastonata nella realtà così saldamente che quasi non importa più niente al cardinale o al papa se tizio o caio vanno o non vanno in chiesa, o se la gente crede o non crede… Oggi, la chiesa, con meno credenti, è ancora più potente di prima…

AndreCas

Sono felice che Betori si accorga che il cristianesimo sia in forte declino, spieghiamolo a Ferrara, Casini etc,etc che invece pensano di essere in una fase di rinascita del pensiero cristiano…semmai siamo in una fase critica dove la chiesa cerca in tutti i modi di invertire quello che natura sta facendo declinare per usura….

Toptone

Probabilmente Ferrara e Casini già lo sanno /o lo subodorano), ecco perchè stanno facendo il divaolo a quattro per cercare di rinverdire i vecchi fasti, con i trucchi più osceni (Ferrara che si fa passare per laico ateo difensore della fede, quell’altro divorziato come paladino dei cattolici, quando ha appena pascolato del giardino dei radicali…).

Mettiamoci pure il curriculum e le ultime interviste di CiarPapico, fascistissimo corrottissimo condannato in Cassazione, e il quadretto è completo.

Se qualcuno s’illudeva che i delinquenti conclamati non venissero più eletti nel “nuovo” Parlamento, eccolo servito.

Liberal

Attualmente c’è un partito dichiaratamente clericale ed è l’UDC di Casini: dicono infatti di mettere prima di ogni altra cosa la difesa dei valori, cioè i valori cattolici: famiglia, no aborto, no divorzio, no, no, ecc. Ebbene i seguaci del Papa e dei vescovi sanno per chi votare. Coloro che invece pur professandosi cattolici votano per altre formazioni non hanno evidentemente queste priorità ma altre e quindi non possono essere annoverati fra i papisti genuini. Dopo il 14 aprile faremo i conteggi.

ren

Nei paesi forti economicamente, vedi adesso la tigre celtica irlanda dove finalmente è arrivato il benessere e dove hanno investito molto per innalzare il livello culturale della popolazione in generale la chiesa è in caduta libera. Si sa che la pratica religiosa è strettamente collegata al livello economico – se non hai problemi (e i soldi risolvono tanti problemi!!) non hai bisogno di pregare un Dio perchè ti aiuti, perchè è lo stipendio che ti da l’aiuto. Così ragionano gli irlandesi adesso. Alla chiesa conviene che l’Italia sia in perenne stallo economico, così gli ingenui avranno sempre bisogno di dedicarsi ai santi, buttare i pochi soldi in offerte per messe, appellarsi a preti, maghi, superenalotto e gratta e vinci …

Andrei

@ ren

la penso allo stesso modo, ma è interessante venire a conoscenza che il processo non vale per i credenti mussulmani, leggevo infatti mesi fa di una ricerca sociologica su fedeli mussulmani e crescente benessere economico (lo trovi sul sito di lavoce.info nella categoria immigrazione mi pare)…
mi ha preoccupato alquanto, sembra quasi che in quel caso non ce se ne liberi cosi facilmente…

chiericoperduto

più che di fatto culturale parlerei di fatto abitudinario. si va a pranzo tutti insieme a Natale e Pasqua perchè “si usa così”.
Io da piccolo notavo tutti i miei parenti che mangiavano panettoni e colombe ma che nessuno prima era andato a messa in quelle mattine. Tutti cattolici solo sul certificato di battesimo o per definizione generica, anche qualcuno ateo.

Marco.g

In questo discorso si potrebbe quasi ravvisare la teoria (dopo la pratica che è in atto da un pezzo) di una “conversione” definitiva della chiesa cattolica da istituzione religiosa a istituzione prevalentemente politica. Poiché la pratica religiosa non interessa più a nessuno, i vescovi hanno deciso di raccattare i rimasugli di catechismo radicati nell’identità nazionale, trasformarli in programma politico, reimpacchettarli, e rifilarli (un po’ come i derivati obbligazionari dei mutui subprime) ai partiti come strumento ideologico di consenso.

Valentino Salvatore

Costui parla di “cultura egemone”? Ma se le televisioni e i giornali (un po’ meno) sembrano le succursali del Vaticano…

Toptone

Per Andrei.

Sfido io che non vale per i musulmani! Da loro la separazione tra chiesa e stato non è mai avvenuta (e guarda in che condizioni sono), ERGO la religione loro non la possono nè ignorare nè snobbare n+ disubbidire, altrimenti il meno che può succedere è l’apartheid o il linciaggio da parte dei vicini di casa, il peggio è di finire appesi per “blasfemia”.

Ti ricordi quanto era difficile la vita per le persone “non allineate” nei piccoli centri cattolici negli anni ’50? Segnati a dito, pettegolezzi velenosi, ostracismo nei negozi……. Eh?

Da noi la musica è cambiata perchè ci siamo presi la LIBERTA’ di dire NO al prete di turno.

Loro queste (e altre) libertà le vedranno col binocolo, fintanto che i preti saranno al potere.

E di cosa i preti siano capaci lo abbiamo visto i giorni scorsi con le elezioni-farsa in Iran.

ren

@Andrei

Quoto Toptone. Infatti quanto più i religiosi si insinuano nello stato tanto più le economie degli stati vanno a farsi friggere. Eccezion fatta per i paesi arabi che vivono di petrolio che è solo fortuna, non frutto di lavoro o buona organizzazione dello stato.

Avessimo la forza di mandarli tutti a lavorare anzichè vivere sul lavoro degli altri i religiosi diventerebbero una parte produttiva della società e aprezzerebbero di più sè stessi. Invece con tanto tempo a disposizione diventano sempre più annoiati e iene. Devil finds work for idle hands … , diceva Miss Marple.
All’inizio Bossi teorizzava il fatto che “i vescovoni” andassero a lavorare, era l’unica cosa giusta che diceva. Poi ha perso l’imput iniziale …

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