Il sacro e il profano e una speranza di vittoria. Almeno in Liguria. Si potrebbe sintetizzare così la giornata in Liguria, in particolare a Genova, di Dario Franceschini, vice segretario del Pd di Veltroni. Una giornata suddivisa tra il “sacro”, l´incontro in Curia con l´arcivescovo di Genova e segretario della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco Pd, “il profano”, nel senso del popolo del centrosinistra. […] Verso mezzogiorno si incammina per via Garibaldi e via XXV Aprile, con Francesco Garofani, candidato alla Camera, Victor Rasetto, segretario provinciale del Pd di Genova e Roberta Pinotti, capolista al Senato. L´obiettivo è la Curia Arcivescovile, dove lo attende il Cardinal Bagnasco. Dario Franceschini entra da solo, resta a colloquio per oltre un´ora. […] Di quello che si sono detti, lui e il presidente della Cei, non trapela nulla. Franceschini, taglia corto con un sorriso: «E´ stato un incontro molto lungo, molto interessante, di arricchimento personale, ma privato». Certo è singolare, che sia avvenuto a un mese dalla elezioni. Preoccupazioni nel Pd per il voto cattolico, che, secondo i sondaggi, andrebbe al 50 per cento al centrodestra?. Neppure. Perché, spiega Dario Franceschini « da anni i cattolici italiani votano liberamente, guardando i programmi, il valore dei candidati». E il Pd è nato proprio, aggiunge, come «luogo di incontro dei diversi riformismi». A Genova, da un´inchiesta di Repubblica, emerge che molti leader politici del cattolicesimo democratico, hanno scelto il centrosinistra, come alcuni sacerdoti, mentre la maggior parte del clero resta più favorevole al centro destra, pur nel silenzio ufficiale. Caso ligure o nazionale? Dario Franceschini la pensa diversamente. Da cattolico è convinto che anche «tra i sacerdoti ci sia pluralismo nelle scelte politiche e da decenni. Del resto la Chiesa si esprime facendo riferimento ai valori della dottrina, ma i vescovi hanno dichiarato ufficialmente una sostanziale neutralità». E su quella conta il Pd, per convincere altri moderati. […]
Il testo integrale dell’articolo di Wanda Valli è stato pubblicato oggi su Repubblica, cronaca di Genova
Franceschini a colloquio da Bagnasco
18 commenti
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Dario Franceschini a rapporto da Bagnasco.
Povero paese! Meglio andarsene…
Lasciate ogni speranza voi che votate il PD.
Non so se e’ peggio Berlusconi o un partito di CATTO-Confindustriali.
Ricordiamoci poi che Previti lo ha salvato il centro-sinistra con l’indulto, e che e’ stato il centro-sinistra a cacciare e a far passare per pazzi i giudici che indagavano sui lori soporchi affari (vedi la Forleo e De Magistris)…Berlusconi al loro confronto e’ un dilettatnte:)
Sbaglio o per queste elezioni abbiamo un ampia scelta fra partito fascita e partito nazista?
Beh che si può dire appena inizierannoa varare le loro belle leggi razziste a tutti glbt e non cattolici converrò chiedere asilo politico in Spagna.
Asatan ha sintetizzato il problema del bipolarismo golpista italiano…
mi sembra che stiate esagerando. io sono iscritto al PD e non credo di essere nè catto nè industriale e i fascisti li vedo in altre fila. Se invece di sparare addosso al pd cercaste come me di spostarlo a sinistra forse la situazione sarebbe migliore.
E ricordiamo con memoria da elefante che tutta questa bella gente ha votato per mantenere l’esenzione dall’ICI alla chiesa mentre tutti noi continuiamo a pagarla.
Dietro quell’aria da perbenista di Franceschini si nasconde un per-malista.
vico….
spiegami come pensi di “spostare a sinistra” (ma io mi accontenterei di spostare su posizioni non esplicitamente clericali) un partito il cui vicesegretario a a rapporto da Bagnasco… in forma privata, per carita’.
Te lo chiedo seriamente, anche se mi scappa una forma un po’ polemica.
Ti ricordo che Bagnasco e’ il tale del family day, del non possumus sul riconoscimento delle coppie di fatto, eccetera.. eccetera…eccetera
ps: se non fosse chiaro, un partito che riconosce il ruolo pubblico della religione nel proprio statuto e’ un partito clericale nel senso del termine che si trova nei dizionari.
caro Giuseppe se al primo congresso la maggioranza del partito proporrà e voterà per i candidati che sono laici e di sinistra il problema sarà ampiamente risolto.
penso che la laicità di un partito non si misuri da chi si va a visitare, ma dalle cose che si fanno. certo non apprezzo che nel mio partito ci siano Rutelli e la Binetti, ma ho la certezza che se me ne vado, come hanno fatto molti amici miei, abbandono nelle mani di questi un capitale di storia e di voti a cui non hanno diritto. Noi laici dobbiamo, passami il termine fare un’opa sul PD. La base elettorale, te lo garantisco, è più vicino a noi di quelli che costituiscono i vertici. Con tutte le critiche più che giuste, le incertezze e le perplessità non vedo percorsi alternativi per evitare lo strapotere di una destra che fa paura.
Il pluralismo di scelta politica tra i sacerdoti è limitato: chi si dichiara fedele alla destra-tricolore, PdL od al limite al PD, non ha problemi.
Se un povero prete di periferia dice di votare Sinistra Arcobaleno, viene subito spedito a dir messa a Lampedusa.
Menomale che il PD si dichiara come aggregazione di tante diversità di pensiero. C’è da aspettarsi che Franceschini vada “privatamente” a colloquio anche da qualche rappresentante dei Valdesi, dei Testimoni di Geova, dei Musulmani, e perchè no… anche dell’UAAR!!!
Più che spostare il PD a sinistra, bisognerebbe spostarlo verso la laicità.
Lo stesso si dovrebbe fare con il PDL: la religione non deve centrare con la politica, dovrebbero e possono esistere partiti di destra o di sinistra entrambi laici. Una spinta in questo senso non può che venire dai rappresentanti politici, dagli iscritti ai partiti e dalla società in generale.
E’ per questo che associazioni come l’UAAR sono importantissime: serve una spinta culturale per spostare tutto l’asse politico distante dalla religione, per renderlo più razionale.
Faccio una predizione. Fra qualche anno PD e PDL si fonderanno. Ormai sono quasi speculari. Tutti agli ordini di Bagnasco e contro l’Italia.
@Vico, il capitale di storia del quale parli se lo son giocato a tresette da un pezzo.
@ Emmanuele
Invece i politici tutti ce l’hanno messo in quel posto non votando per cambaire la legge elettorale è questo che si deve fare.Noi cittadini abbiamo il DIRITTO di decidere chi ci governa altrimenti non si può parlare di democrazia ma di una dittatura cattolica.
@ ren
spero tu mi legga, vista l’ora, ti garantisco che quella che è stata la base dei DS sa ancora da dove viene e dove vuole andare e quei valori e quella storia ce li teniamo ben stretti, anche perchè da noi in romagna si gioca a Maraffone e non a Tresette (scusa ma è il mio gioco preferito, un Tresette con le briscole) e solitamente vinco io.
Ciao, ti ho letto tardissimo, son tornato a casa adesso. Spero che tu abbia ragione. Io sono in sardegna invece (il Tibet Italiano, a sentire gli indipendentisti 🙂 ) e anche noi siamo retti dal centrosinistra ma dentro al PD ci finisce proprio di tutto. Alludo a livello nazionale sopratutto e a gente come la Binetti.
E Veltroni che era un DS allora? Anche da poco si è detto d’accordo con bagnasco, una mossa proprio poco dignitosa. Non ho ancora deciso ma quasi sicuramente non voterò PD. A me interessa che facciano le unioni civili e non hanno alcuna intenzione di farle. Certo se torna al potere l’omino siamo proprio persi. Questo lo so. Ma non ne posso più di votare i meno peggio.