Polemiche intorno a fiction Bbc su crocefissione di Cristo

CITTA’ DEL VATICANO – Contrordine della Bbc sulla Passione di Cristo. Secondo una fiction della tv pubblica inglese, l’iconografia classica avrebbe “falsato” la posizione di Gesù sulla croce, il quale in realtà – spiegano i curatori del lungometraggio – sarebbe morto con le gambe in posizione fetale e con i chiodi ai polsi.

È la “tesi” portante de “La Passione” che, fin dalla prima puntata – andata in onda sabato scorso sugli schermi inglesi – ha già suscitato critiche e proteste dei settori cristiani più tradizionalisti. Perplessità anche dal Vaticano, dal direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian (storico del cristianesimo); ma anche da teologi e vescovi, e persino dal regista Franco Zeffirelli, che 30 anni fa girò il famoso “Gesù di Nazareth” con il racconto della crocifissione basato sugli studi fatti da un gruppo di studiosi di cristianesimo e di ebraismo coordinati dall’arcivescovo Piero Rossano, biblista di fama e per anni ministro della Cultura del Vicariato di Roma.

Studi a cui ora fa riferimento, in parte, la Bbc specialmente per la posizione delle gambe e per i chiodi. Stando all’inchiesta – che il produttore Simon Elliott fa risalire a nuove analisi legate a ritrovamenti archeologici del 1968 in Terra Santa – invece che con le braccia stese e le gambe diritte, il Cristo sarebbe stato fissato con le braccia piegate leggermente sopra la testa, con i chiodi ai polsi (anziché nei palmi delle mani) e le gambe in posizione fetale.

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L’articolo completo di Orazio La Rocca è consultabile sul sito di Repubblica

34 commenti

Giovanna

L’unico modo per sapere a chi dar ragione sarebbe quello di trovare il cadavere …

Giovanna

Comunque, scherzi a parte, questo tipo di polemiche (sempre che davvero di polemiche si tratti) sono ben demenziali … ai credenti non cambierebbe un acca e ai non credenti assolutamente idem!

DF1989

Ma è possibile che si debbano fare delle polemiche per dei motivi così idioti? Ma chissenefrega di come aveva le gambe Gesù Cristo, ammesso che sia esistito, quando è stato crocifisso!

Vash

All’epoca non veniva crocifisso solo Gesù (se mai è esistito e nessuno lo ha mai provato), ma tutti i criminali, quindi basta trovare quegli altri cadaveri e considerando che la crocifissione veniva fatta sempre alla stessa maniera, trarre le dovute conclusioni.
@ Giovanna
A livello teologico non cambia una virgola ma se davvero la posizione di Gesù è così diversa cosa se ne faranno chiese e musei di crocifissi sbagliati ed a volte di valore economico immenso?

Drina

E’ da un bel po’ di tempo che è stato appurato che se crocifiggi uno con i chiodi nei palmi della mano non resta appeso perchè quel punto non è resistente come lo è il polso,fra ulna e radio ( come le false stigmate di san Pio).Per il resto non cambia niente,sono solo favolette.Si dice,poi,che Gesù non sia risorto ma che sia scappato in India con san Tommaso dalla vergogna per la mancata resurrezione e guardacaso proprio in India c’è la più antica comunità cristiana del mondo.Mmah!

Carlo

Non capisco quale e’ il punto. Ai credenti e non credenti cambia qualcosa sapere l’esatta posizione di Gesù sulla croce? Dove sta la polemica? Cosa si vuole dimostrare?

@Vash: nella “Creazione di Adamo” Michelangelo raffigura Dio come un vecchio con i capelli bianchi e la barba. Ora, se anche Dio esistesse, dubito che abbia la barba. Questo diminuisce forse il valore dell’opera di Michelangelo? Io ne dubito.

Se i crocifissi hanno un valore economico, non penso sia per la loro fedelta’ alla realta’ storica dei fatti.

Kaworu

sai che sbattimento rinnovare gli stampi per i crocefissi di plastica… 😆

Gabriele

Oltre a quotare Massimo, mi chiedo a cosa serva la polemica, se non a notare ancora una volta che la chiesa se la prende troppo.. evidentemente è troppo bello avere l’esclusiva

darik

non è per nulla vero ke queste polemike siano inutili; anzi è vero il contrario;
ovviamente sono utili per coloro ke su queste leggende “ci mangiano”.
per loro conta, più ke un piede messo in un certo modo od in un altro,
ke si faccia salvo l’atto conclusivo: “la crocefissione” e su questa si faccia il maggior
clamore possibile, ovviamente senza mettere in dubbio ke sia avvenuta.
per i signori di cui sopra, dopo l’ateismo, il nemico principale è l’indifferenza.
ben vengano dunque discussioni e polemike; basta non mettere in discussione la favola.

darik

Gabriele

@drina: la “mancata resurrezione” implica che c’è un cadavere.. come avrebbe fatto a scappare in india? 😀

Giovanni Bosticco

Se veramente è esistito un Gesù, mago e profeta, che venne crocifisso (storicamente potrebbe essere possibile), non vedo quale problema ci sia (per i credenti) nello scoprire che il suo supplizio sia stato differente rispetto ai dipinti che lo raffigurano.
Il fatto storico dello scheletro ancora fissato alla croce ritrovato in Galilea lo conosceva già da parecchi anni (“I supplizi capitali in Grecia e a Roma”, ed. BUR).
Secondo le testimonianze di storici contemporanei, le croci erano prevalentemente a forma di T; l’altezza della pedana che sorreggeva i piedi poteva essere posta a due altezze: la più bassa era posta a circa 30 cm., per fare in modo che i cani randagi tormentasero ulteriormente il condannato. Quelle più alte non superavano comunque il metro dal suolo. Dunque, nessun’asta ad altezza stratosferica come quelle delle raffigurazioni tradizionali.
Cambia qualcosa per chi crede? A mio avviso niente. Ma tant’è… Per chi crede che pregare davanti alla tomba di un cadavere (o direttamente davanti a un cadavere riesumato) serva a qualcosa, immagino che scoprire che aver pregato davanti a un quadro storicamente errato sia uno shock terribile… Il che dice tutto sulla loro fede. (“Incestuoso!!!” è stato il commento di un vescovo inglese quando è venuto a conoscenza dell’ipotesi descritta nella fiction della BBC).

Stefano Bottoni

Scusate, ma c’è un piccolo casino con il nostro server… Il commento firmato Giovanni Bosticco è mio. Conosco Giovanni, è una brava persona nonchè mio collega, e non capisco perchè ogni tanto ci sia questo scambio di nomi.
Comunque ribadisco che il post uscito col suo nome è mio.

Drina

@Gabriele La morte per dissanguamento avviene in 24-36 ore, Gesù lo hanno deposto dalla croce dopo 6 ore e tumulato nel sepolcro.Era messo male ma ancora vivo e con l’aiuto di san Tommaso fuggì.E’ una favoletta anche questa ma mi sembra la più plausibile in mezzo a tante sciocchezze fantastiche

lulalle

Da Wikipedia La croce consisteva di due pali, uno verticale e l’altro orizzontale.

Normalmente sul luogo delle crocifissioni c’era già, saldamente piantato per terra, il palo verticale (lo stipes). Il condannato si avviava al luogo dell’esecuzione portando sulle sue spalle il palo orizzontale, detto in latino patibulum (da qui la parola italiana “patibolo”), al quale sarebbe stato confisso. Il patibulum aveva normalmente a metà un foro con cui veniva infisso sullo stipes. Vi sono testimonianze che indicano come a volte venisse usato come patibulum la spranga della porta. Pare che il patibulum fosse legato alle braccia del condannato, e in questo modo (se cadeva durante il tragitto) avrebbe urtato il suolo con la faccia.

Per inchiodare gli arti superiori, i carnefici sapevano bene che conficcando il chiodo nel palmo della mano, il peso del corpo avrebbe immediatamente lacerato la mano stessa. Perciò il chiodo veniva posto in un punto del polso dove la struttura articolare riesce ad esercitare lo sforzo di sostenere il peso del condannato.

L’agonia del condannato era abbastanza lenta, potendo durare ore o anche molti giorni.

Non tutti sono unanimi sulle cause della morte: sopravveniva per collasso cardiocircolatorio (dovuto anche all’ipovolemia causata dalla perdita di sangue e di liquidi) o asfissia. Infatti, per respirare, il condannato doveva fare leva sulle gambe; quando, per la stanchezza, o per il freddo, o per il dissanguamento, il condannato non poteva più reggersi sulle gambe, rimaneva penzoloni sulle braccia, con conseguente difficoltà per respirare oppure tutti questi movimenti dolorosissimi portavano al cedimento del cuore.

I carnefici lo sapevano, e quando dovevano accelerare la morte rompevano con un bastone le gambe del condannato, in maniera che il soffocamento arrivasse in breve.

Pensate se invece di crocefiggerlo lo avessero impalato….

Vito

Non mi sorprende che queste “novità” della ricerca storica creino perplessità e sgomento.
Vorrei condividere con voi alcune riflessioni ispirate dal mio amico Dario Colosi:

-Postuliamo che Gesù Cristo sia esistito, come d’altronde sostiene la maggior parte degli storici;
-Postuliamo che l’uomo avvolto nella Sindone (crocifisso con i chiodi conficcati sui polsi) fosse Gesù Cristo;
-Postuliamo che Gesù Cristo, alla luce della riflessione precedente, sia stato crocifisso con i chiodi conficcati sui polsi o tutt’al più sugli avambracci;

Allora, per quale ragione ad illustri uomini di “Santa Mater Ecclesia”, come padre Pio, sono apparse le stimmate sui palmi delle mani conformemente all’iconografia cristiana e non alla realtà storica? Ho impressione che “Santa Mater Ecclesia” non potrebbe rispondere con argomenti razionali a tale quesito. Pazienza! Forse si tratta degli imperscrutabili disegni di Dio (o di chi per lui), di cui io, povero miscredente dubbioso, non dovrei occuparmi.

Cordiali saluti.

Silesio

E’ una questione vecchia, che risale al ritrovamento dei resti di un condannato nel 68 e non si capisce perché se ne discuta ora. C’è da rilevare che il mito della croce (l’icona) è una icona solare – la croce sono i 4 raggi del sole – che poi si fonde nella fantasia popolare con la rappresentazione di un dio crocifisso (ovviamente mai avvenuta). Quindi l’iconografia nasce come sviluppo di una fantasia iconografica e non come sviluppo di un fatto realmente avvenuto. Un’altra cosa è la palese contraddizione delle stimmate che si manifestano (per processi di origine isterica) in luoghi del corpo che non corrispondono ai luoghi reali in cui venivano piantati i chiodi della crocifissione.

Rudy

Effettivamente sarebbe interessante sapere come venivano messi a morte circa 2000 anni fa (secoli o decenni più, secoli o decenni meno) i nemici dello “stato”, i criminali, i ladri, i profeti, i sovversivi, e chi più ne ha più ne uccida.

Silesio

La crocifissione di Gesù è il racconto di un gioco che si faceva presso l’esercito romano in occasione delle feste dei saturnali. Si prendeva una vittima e lo si vestiva da re, gli simetteva una finta corona in testa, un canna i mano e si faceva finta a tutti gli effetti che fosse un “re per tre giorni”. Lo stesso rituale si trova anche ad Alessandria dove, per dileggio, si prendeva lo stupido del villaggio (che aveva un nome assai simili a quello di Barabba) e lo si incoronava re. Tengo a far presente che il “Gesù che patì sotto Ponzio Pilato” è l’allegoria dell’eclisse di sole del 29 in Palestina, dove appunto il sole (Gesù) fu coperto (Pileatus) fino poi a ritornare a risplendlere. Quindi…

Stefano Bottoni

@ Silesio

“Un’altra cosa è la palese contraddizione delle stimmate che si manifestano (per processi di origine isterica) in luoghi del corpo che non corrispondono ai luoghi reali in cui venivano piantati i chiodi della crocifissione.”

In effetti è interessante notare come le cosiddette stimmate comincino ad apparire da Francesco di Assisi in poi, ossia da quando la chiesa dette la propria approvazione alla diffusione di immagini della crocifissione. Immagini che, perdutasi ormai ogni rimembranza del supplizio così come avveniva, erano puramente opera di fantasia. Da qui la croce di un’altezza stratosferica e i chiodi piantati nei palmi delle mani.
In quanto alla ferita al costato, è un particolare riportato solo dal vangelo di Giovanni, filologicamente dimostratosi come il più apocrifo di tutti i vangeli.
Ora, guarda caso, tutti gli stigmatizzati hanno le ferite ai palmi delle mani, e qualcuno addirittura al costato.
Certo, nel passato si può parlare di piaghe provocate da isterismo.
Poi è venuto l’acido fenico…

Stefano Bottoni

@ Silesio

Interessante il tuo intervento delle 18.15. Sai dirmi da quale fonte lo hai ricavato?

Akrasias

@Stefano Bottoni
Leggiti anche altri libri, non solo Luzzatto,il confronto con più fonti è alla base della scienza.V.Padre Pio l’ultimo sospetto, Saverio Gaeta-Andrea Tornielli,Piemme.

Vatatze

Akrasias, ovviamente è quel Saverio Gaeta che vanta la fatica letteraria dal titolo “Medjugorje è tutto vero”, nel quale vengono proposte le “prove scientifiche” delle apparizioni. Poveri noi che ci ostiniamo a negare fatti di scienza…

beppe

Credo che quello che per noi è fattore di poca importanza per la chiesa invece riveste una importanza fondamentale.
Soprattutto perchè non si possono assolutamente confutare le ipotesi della chiesa, importanti o meno che siano, non si può e basta.
Se jesus di Nazareth è stato crocifisso in piedi a 20 metri di altezza, rigorosamente più in alto dei ladroni, è cosi è basta ! E deve pure essere con i capelli lunghi e la barba, e bianco per giunta !!! Pensate se era calvo, scuro di carnagione e crocefisso in posizione fetale, oppure non crocefisso proprio…. DOvrebbero rifare tutte le chiese, con i nostri soldi naturalmente.
Beppe

Bruno Gualerzi

Scusate l’intrusione con un ‘fuori tema’ in un post che per altro è l’unico ad avere una qualche attinenza con ciò che intendevo rilevare.

Iera sera ho assistito – come immagino tanti di voi – alla trasmissione di Gad Lerner che aveva come tema ‘la resurrezione di Cristo’ cui partecipavano esponenti di varie fedi religiose e, come rappresentante della posizione atea, c’era Flores D’Arcais. Ebbene, ci sarebbero tante considerazioni da fare, ma la più urgente mi sembra questa: la vedo molto brutta per le persone razionali! Perché questo mi è balzato davanti agli occhi con paurosa evidenza:
da un lato c’erano gli esponenti delle varie religioni impegnati nell’improba impresa di cogliere il ‘vero significato’ di un evento – la resurrezione – di cui nessuno poteva dire con certezza se, quando, come, si fosse verificato, ma sfruttando proprio questa indeterminatezza per dire tutto e il contrario di tutto… accomunati alla fine dalla sola vera formula in grado di unificare tutte le fedi religiose, cioè il fatidico ‘credo quia absurdum’;
dall’altro c’era il povero Flores D’Arcais che inutilmente tentava di rifarsi alle realmente disponibili testimonianze storiche che, appunto, non potevano che certificare questa totale indeterminatezza… ma che per questo veniva zittito da tutti – con in testa il conduttore della trasmissione – quasi fosse uno scolaretto poco intelligente che si ostinava ad andare ‘fuori tema’.
Questa è la situazione: si spremono le meningi per trovare un significato ad un evento che si presta a tutti i significati in quanto interpretabile come ad ognuno più aggrada (come più aggrada al ‘credo’ in cui ci si rifugia protetti dal fatto che lo si considera ‘tanto più vero quanto più è assurdo’), mentre non si considera speculativamente rilevante porre l’accento sulla attendibilità o meno dell’evento da interpretare.

Vatatze

Bruno Gualerzi, è vero. Bisognava leggere 2 righe da Flavio Giuseppe e poi chiedere a Lerner di passare all’argomento successivo. “Come Gad?! NON c’è un argomento successivo? E di cosa parliamo per 2 ore??!!”

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