[…] Il Tar Emilia Romagna, con ordinanza n. 10 del 10 marzo 2008, decidendo i ricorsi proposti dal Comitato Scuola e Costituzione di Bologna contro la legge 52/1995 – approvata sotto la presidenza Bersani – ha ritenuto non manifestamente infondate le questioni di illegittimità costituzionale della legge che prevede il sistema integrato pubblico-privato e i contributi pubblici alle scuole private, chiedendo l’intervento della Corte Costituzionale, cui spetta il potere di annullare le leggi incostituzionali. La 52 prevede il contributo pubblico alla scuola materna dell’Emilia Romagna, prefigurando il sistema integrato previsto poi dalla legge sulla parità tra scuola pubblica e scuola privata (62/2000). Le scuole private ricevono finanziamenti da 3 canali: nazionale, regionale e comunale, raggiungendo cumulativamente un miliardo di euro l’anno. Una cifra notevole, soprattutto se si considera che la Finanziaria 2007 ha tagliato 4 miliardi di euro alla scuola statale, incrementando nel contempo di 50 milioni il finanziamento alle private, già aumentato di 100 milioni con la Finanziaria precedente. Cifre incomprensibili, se si ricorda che l’art. 33 della Costituzione afferma infatti che “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”. […]
“Scuola privata, illegittimi i fondi pubblici”
23 commenti
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Si sa…Quando ci sono di mezzo gli interessi di Mammona..ops del Vaticano volevo dire, non c’è ragione che tenga.
Adesso ci arrivano. Ma non c’era scritto da qualche parte, forse sulle istruizioni della carta igenica, che “la scuola privata può esistere a patto che non comporti un onere per lo stato”?
Me lo sarò sognato? BOh.
Le scuole private sono aziende e come la mia azienda che produce stampe se la deve cavare da sola!
Ivo Mezzena
Io sarei per l’abolizione totale della scuola privata, almeno per gli anni di formazione obbligatoria.
le scuole private sovvenzionate dallo stato (come la sanità privata, i giornali privati ecc) dovrebbero essere consiferati non illegittimi…ma VERGOGNOSI PIU dalla destra ke dalla sinistra!
i liberali specialmente prima dicono MENO STATO E PIU ECONOMIA e poi si sukkiano tutti i fondi statali ke riescono a trovare!
VERGOGNA
speriamo bene, certo che la situazione è veramente grottesca, tolgono soldi alla scuola pubblica per darla a quella privata che inteoria non dovrebbe prendere nemmeno un euro dallo stato
la situazione, oggettivamente, non è così semplice.
in questo caso l’ente pubblico ritiene che convenga sostenere economicamente le materne private sia più vantaggioso che gestire direttamente quei servizi.
configurandosi come istruzione, però, non mi stupisce che ci siano dei seri dubbi di costituzionalità.
inoltre esiste un forte problema di laicità, poichè, nelle materne private, non ci vanno certo piano con Gesùbambino.
Ottima decisione. I finanziamenti pubblici devono toccare solo alle scuole pubbliche. Io direi che questo dovrebbe essere fatto anche per le università
saluti
il problema è che in emilia romagna ci sono pochissime scuole materne. a bologna ormai i bimbi non sanno dove metterli. la soluzione però dovrebbe essere sociale.
Ad ogni modo, ieri ho avuto la bella notizia. Pur andando fuori corso di soli 3 MESI ( TRE ! ) dovrò pagare alla Alma Mater Magnorum di Bologna TUTTO l’anno accademico (tot: 2100 euro), mentre fino all’anno scorso si pagava solo la prima rata (800 euro).
Grazie e vaff*****o all’istruzione come fondamento della dignità umana.
Ma perchè da quando c’ è il finanzionamento, io che mando mio figlio alla scuola privata ho sicuramente risparmiato un sacco di soldi.
Ma perchè da quando c’ è il finanzionamento, io che mando mio figlio alla scuola privata ho sicuramente risparmiato un sacco di soldi.
Il fatto è che purtroppo l’art 33 comma 3 della costituzione recita: “Enti privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
Probabilmente in origine lo scopo della norma era esattamente quello di evitare la situazione esistente al giorno d’oggi e sicuramente chi faceva parte della costituente aveva una visione della politica improntata al rispetto di un’etica che mantenesse il Paese al riparo da situazioni gravi come quelle che si erano vissute fino a quell’epoca.
Siccome poi si è visto che le leggi possono essere interpretate a piacimento giocando sulle parole, si è notato che stando alla norma, le scuole private, se non richiedono oneri per lo stato hanno tutto il diritto di aprire e svolgere il loro lavoro e verrebbe punito chi glie lo dovesse impedire. La norma però non crea nessun impedimento allo stato di erogare volontariamente fondi per queste scuole e l’inghippo sta proprio qui!
DUBBI DI COSTITUZIONALITA ???? 😈
il terzo comma dell’articolo 33 dice
“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”
per avere dubbi dopo aver letto una cosa del genere bisogna essere completamente idioti !
Si sbrigassero ad annullare quelle norme con effetto retroattivo e a riprendersi i soldi dati ai privati !
@ Vash
perdonami, ma dissento leggermente dal tuo ragionamento.
Per me, volontario o involontario, un onere resta sempre un onere.
Se ti invitano a cena e tu decidi di pagare la tua parte, tu paghi.
La Costituzione dice senza oneri, il che presuppone proprio quelli volontari, visto che lo Stato è sovrano.
@Claudio100:
vuoi buttare soldi in una scuole privata, liberissimo di farlo. Ma non pretendere di vampirirzzare i nostri tramite le tasse per mantenere le tue frivolezze. Frivolezze visto che recenti studi han fatto saltare fuori il fatto che gli studenti delle private sono MENO preparati di quelle delle pubbliche, non c’è nemmeno la scusante della qualità quindi.
Ogni soldo BUTTATO per consentire a quelcuno di mandare i suoi figli in una masdra (per quello sono scuolo o confessionali o entiche ghettizzanti) è tolto alla scuola pubblica e a centinaia di migliaia di studenti.
Se vogliono mandare i loro figliin scuole ghetto perchè non si contaminino con eretici\stranieri (anche le varie scuole svizzere, tedesche, americane, islamiche, ecc sono ghetti) non devono preendere che glieli paghiamo noi.
Io direi di palare di scuola statale ( non pubblica) e di scuola privata.
Se diciamo scuola pubblica comprendiamo anche le private che, a detta degli interessati, svolgono un servizio pubblico.
La terminologia è importantissima.
Quindi, sovvenzioniamo solo la scuola STATALE! Le scuole private si mantengano con i soldi di chi le frequenta.
Se molti si lamentano del fatto che non ci sono scuole per l’Infanzia e che quindi si deve per forza ricorrere alle private, allora lo Stato deve costruire altre SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI o COMUNALI. Ma si sa, si preferisce costruire CHIESE con i soldi dello Stato attraverso le tasse elargite con l’otto per mille. Insomma chi ne fa le spese, in tutti i sensi, sono i cittadini che pagano le tasse e non usufruiscono dei servizi essenziali!
Jeezuz: “[…] ci sono pochissime scuole materne. A Bologna ormai i bimbi non sanno dove metterli.”
A casa con uno dei genitori?
Penso che sia da sempre il solito trucco, prima si mette in sofferenza la struttura pubblica, poi si dice che questa è inefficiente per colpa dei dipendenti, poi si elogia il privato, si fa la convenzione si dirottano risorse e noi cittadini la prendiamo nel solito posto mentre qualcuno “ingrassa” a nostre spese.
Io sono contrario alla privatizzazione dei servizi pubblici e alle sovvenzioni ai privati. Non solo per la sanità e l’ istruzione ma anche per: acqua, energia, telecomunicazioni, i trasporti e se poi vogliamo fare le cose in grande esageriamo: banche ed assicurazioni.
Noi cittadini dobbiamo tornare ad esserne i proprietari. Ma mi sa che faranno il contrario… 🙁
Il solo fatto che esistano scuole private mi fa rabbrividire.
Il fatto poi che prendano pure soldi dallo Stato, fregandosene altamente della nostra Costituzione repubblicana, è oggettivamente un indecenza… impossibile da ignorare!
Kattochè?, hai ragione.
Molti magari ignorano che se le scuole private o parificate allo stato costano meno, e’ perche’ i dipendenti vengono pagati con salari da FAME, e magari gli fanno firmare di percepire buste paga regolari, per poi magnarsi la differenza. Mi e’ capitato spesso di venire a conoscenza con amici o clienti di situazioni del genere, quindi via i privati dai finanziamenti pubblici, siano liberi di stare sul mercato con le loro gambe senza incentivi.
@giovanna
dipende…se si aprisse una scuola veramente laica?
Io ce li manderei , i miei figli
“Senza oneri per lo STATO”: la norma è chiara; da qui si può capire il grande pericolo di delegare parte dell’istruzione agli enti locali, poichè questi ultimi potrebbero giocare sulle parole e finanziare le scuole private, senza spendere fondi “statali”, bensì delle regioni o dei comuni, come già in parte avviene.