Invece di pagare una pena pecuniaria di 572 euro, pari ad oltre il doppio della sua pensione, a cui e’ stata condannata dal Tribunale di Vibo Valentia preferirebbe andare in carcere per quindici giorni.
La protagonista della vicenda e’ una pensionata, Caterina Cardamone, di 60 anni, condannata per aver bloccato la celebrazione di due messe proprio per attirare l’attenzione sulla sua situazione economica. Il pubblico ministero del tribunale di Vibo Valentia, Enrica Medori, al termine del processo – secondo quanto riporta il Quotidiano della Calabria – aveva chiesto la condanna della donna alla pena di quindici giorni di carcere da convertire nella pena pecuniaria di 570 euro.
Quando la donna si e’ vista recapitare il decreto di pagamento ha manifestato la sua impossibilita’ ad effettuare il versamento perche’ percepisce una pensione di 250 euro mensili. La donna, che e’ invalida civile, non ha esitato a dirsi contrariata dall’applicazione della pena pecuniaria sostenendo che avrebbe preferito scontare i quindici giorni di carcere. L’Amministrazione Comune di Monterosso Calabro sta intanto cercando di aiutare la donna per farle pagare la somma di denaro.
Una pensionata condannata a 500 € di multa preferisce il carcere
27 commenti
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Magnanimità sopranaturale deve aver mosso il celebrante o qualche molto devoto a denunciare il fatto per far si che un giudice arrivasse a questa sentenza.
La carità cristiana degli appartenenti alla genia cattolica non ha limiti. Io non ho parole.
O_O Cioè la poverina è andata in chiesa a chiede aiuto perchè muore di fame e il prete la denuncia O_O Avrà anche interrotto una messa ma, ekkekavolo, un po di compassione e misericorida!!!
ma da che gente siamo giudicati
Disturbare un rituale magico, può infatti causare dei danni incalcolabili per la comunità. Il dio offeso potrebbe non mandare più la pioggia, rendere aridi i campi, causare una moria delle vacche e sopprimere i primogeniti del villaggio.
….. il rogo no?
Silesio scrive:
20 Marzo 2008 alle 17:40
normalmente son cose di cui si occupa il demonio
Penso che Enrica Medori, il PM, sia una povera mentecatta, e me ne assumo la responsabilità, visto che è una mia dipendente. Anzi, ne chiedo il licenziamento in tronco e che le venga, cristianamente. negato il diritto alla pensione.
Almeno pago meno tasse e mantengo una credulona in meno.
Ciao a tutti
emaldi gianluca
In realtà nessun rito religioso (di qualsiasi religione) dovrebbe essere interrotto, sennò si rischia di essere denunciati (almeno per legge – e sinceramente sono d’accordo).
Ciò che mi stupisce, non è tanto la condanna o la vicende del carcere, quanto il sapere CHI HA FATTO LA DENUNCIA e se si doveva proprio arrivare a tanto…..
@N2RT….
scusami N2RT, ma vivere non è la massima espressione di un rito divino (sempre secondo il cristianesimo) e in esso non si espleta la preghiera di ringraziamento al “signore”?
ma se è così, non ti sembra che non consentire il proseguimento del rito(dare la possibilità di vivere alla signora Caterina con una pensione adeguata) sia una colpa ancora più grave e che il denunciante andrebbe mandato in galera per 15 anni? altro che 15 giorni.
e noi atei dovremmo sopportare questi “maestri di vita”? d’altra parte da un dio perfido e vendicativo, un clero parassita ed egoista cosa ci si poteva aspettare di diverso?
Chiederei al Giudice e alla Sig. Caterina di farsi spiegare dall’officiante il significato delle parole “dio, bontà infinita”
in un contesto ateo la Signora Caterina non avrebbe avuto nulla da temere, al contrario, avrebbe avuto la solidarietà.
Comincio a pensare che a volte Berlusconi quando attacca la magistratura non ha tutti i torti …
Concordo pienamente con Nero, Gianluca e Fabio
viva la famosa carità cristiana…
Difficile commentare con cosi’ pochi dati a disposizione.
Il problema sta tutto nella eventuale occhi di riguardo per riti religiosi, che invece andrebbero trattati come qualsiasi altra riunione di cittadini.
Il altre parole, se la stessa persona avesse interrotto la riunione del circolo UAAR locale si sarebbe beccata la stessa pena? Temo di no…
Roberto Grendene
@ Roberto Grendene
Io comunque non sono contraria al fatto che si possa (non che si debba) denunciare l’interruzione di un rituale, che esso sia un matrimonio cristiano o un funerale indù, ecc (certo lo stesso dovrebbe valere anche per altre situazioni slegate dalla religione, ad esempio il funerale laico, ma per personale ignoranza non so come funziona da questo punto di vista).
@Pietro2
L’interruzione di un rito non significa “denuncia automatica”: deve esserci qualcuno che effettivamente chiama il 112 o va in caserma a denunciare l’interruzione. Ciò che mi chiedo è CHI HA FATTO LA DENUNCIA? Con questa domanda intendevo dire che il soggetto ha agito in un modo a mio avviso assurdo: come si può fare una cosa del genere ad una persona così? E mi chiedo anche per quale motivo il prete (o la parrocchia) non sia intervenuto in modo da aiutare la signora, anzichè arrivare addirittura ad una sentenza del genere?
Alla faccia della carità cristiana…. Comunque bisognerebbe capire meglio come sono andati i fatti….
Comunque sia sono d’accordo con te 😉
La legge è legge e il giudice la fa applicare. Pensate a chi la crea, non a chi legge le scemenze inventate da altri e le fa valere.
Cmq spettacolare il concetto di carità e pietà espresso dal celebrante e/o tutta la cricca che lo seguiva..(o lui o loro hanno fatto la denuncia, immagino).
Un ottimo esempio da citare questa domenica^^
@Gabriele
E’ importante ricordare quanto accadde il 4 e 5 dicembre 1947, durante l’Assemblea costituente mentre si stava discutendo il seguente comma aggiuntivo all’art. 54:
“ Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione. La resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino”.
Il relatore Merlin fece osservare che Tomaso D’Aquino scrisse: “Bisogna dire ce il regime tirannico non è giusto perché non è ordinato al bene comune ma al bene privato di colui che governa. Per tale ragione il sovvertimento di questo regime non ha carattere di sedizione”. Il deputato Mastino propose di trasformare il “diritto di resistere” in “dovere di reagire” contro l’oppressione.
Ma alla fine l’Assemblea respinse il comma aggiuntivo ovviamente per non sancire un principio rivoluzionario. Tuttavia bastarono quelle discussioni per implicitamente ammetterne la cittadinanza, con saggezza, in una libera democrazia.
un bell’esempio di carità cristiana, davvero.
Vorrei capire come ha interrotto la messa:
Se ha rovesciato l’acqua santa, urlato, strattonato il prete e fatto cadere l’altare potrebbe essere denunciata semplicemente per lesioni personali e all’edificio.
Se invece a chiesto aiuto a dio come un zoppo che vuole tornare a camminare allora dovrebbe trattarsi di routine per il prete.
Bene, è più importate una festa religiosa che non una vecchietta che muore di fame, anzi, la “vecchiaccia” viene punita con una condanna penale così alta da farla morire di fame ancora di più perchè ha osato vilipendere una funzione religiosa per via dei suoi vizi personali (mangiare). Ci credo che preferisce il carcere, infatti li non solo mangerebbe tutti i giorni ma i pranzi e le cene glie li cucinerebbero le cuoche, sarebbero serviti ben caldi ed anche l’alloggio sarebbe gratuito e comunque peggio di come sta, non potrebbe stare!
La magia ha una antica origine piu antica della fame, e’ puramente spirituale, continuano a riproporsi nella mente supertiziosa, e’ un mondo parallelo al nostro che sempre minaccia d’irrompere nella nostra vita cotidiana, senza educazione laica, senza un Stato socialista democratico come possiamo far vedere la realta’ che riteniamo tangibile
@ Fabio
I giudici non fanno altro che applicare le leggi. Berlusconi cerca di affondare la giustizia perchè sa che se i giudici, facendo valere le leggi, lo manderebbero in galera
Carità, perdono, porgi l’altra guancia, non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te…
Ipocriti e cialtroni, campioni di incoerenza che poi pretendono di possedere il primato della “morale” sventolando al mondo i loro “valori cristiani”.
Questi cattolici predicano bene e ratzingano male…
Per parecchi, la vera galera è la vita quotidiana.
E senza neppure i benefìci previsti dalla legge Gozzini.
Così la vecchia avrà imparato dove andare a chiedere aiuto…
Ma la chiesa fa proprio ribrezzo.
infatti… non capisco perchè prendersela con un magistrato che applica una legge di m… e non con la legge di m… medesima.
inoltre mi chiedo: chi è stato solerte al punto di chiamare le forze dell’ordine e denunciare cotanta terrorista? immagino l’ineffabile sacerdote, alla faccia della carità e della misericordia…
beh almeno avra’ 15 giorni di vitto e alloggio pagato