Gli ulema: “No a una chiesa in Arabia”

C’era da aspettarselo. Le voci di una trattativa tra la Santa sede e l’Arabia Saudita per la costruzione di una chiesa cattolica nel regno wahabita, culla dell’Islam conservatore, hanno già provocato un’ondata di polemiche e «un no categorico, dettato da considerazioni religiose, sociali e demografiche». È quanto scriveva ieri il sito web della tv satellitare Al Arabiya, che ha raccolto i pareri di diverse «personalità ufficiali, religiose e dei media». Il sito della tv Al Arabiya, di proprietà dello stato saudita, riporta le affermazioni di autorevoli personalità come Anwatr Al Oshqi, presidente del Centro Medio Oriente per gli studi strategici in Arabia saudita: «Nel novembre scorso ci sono stati colloqui in tal senso, ma la nostra risposta al Vaticano è stata che noi riconosciamo la fede cristiana e nel nostro signore Gesù Cristo e crediamo in tutti i messaggeri celestiali». Tuttavia, ha aggiunto, «abbiamo detto alla Santa sede che solo se il Papa e tutte le chiese cristiane avessero riconosciuto il profeta Maometto, allora sarebbe stato possibile trattare per la costruzione di una chiesa in Arabia Saudita».

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L’articolo completo è consultabile sul sito del Giornale 

12 commenti

unbeliever

Mmmm… L’alleanza tra due delle religioni più potenti del mondo mi inquieterebbe non meno dell’inciucio tra Berlusconi e Veltroni!

Vash

Tanto la questione come la metti la metti è sempre un macello perchè se si uniscono ci sarà un integralismo ancora peggiore di quello che c’è già e se invece le cose rimangono come sono ci saranno sempre guerre. L’unica soluzione è che le due religioni cessassero di esistere ma è praticamente utopia!

claudio r.

Non c’e pericolo che si uniscano, come dice il proverbio: due galli in un pollaio………
Figuriamoci, ciascuna delle due ha la pretesa di essere depositaria della verita’ assoluta.

Peppe

Figurati se il papa riconosce Maometto… sarebbe una auto-martellata sulle palle di quelle colossali… non succederà mai. Certo che questi arabi comunque sono veramente arguti… sarebbe come dire che in Italia bisogna fare le moschee solo se i musulmani riconoscono che Gesù E’ Dio… e quando succede?

MetaLocX

Conosco gente di Forza Italia contraria alle moschee in Italia perché “l’Italia è un popolo a maggioranza cattolica”, quindi questo articolo proprio non mi può stupire in nessun modo.
Però devo ammettere che gli ulema si sono dimostrati più aperti: «abbiamo detto alla Santa sede che solo se il Papa e tutte le chiese cristiane avessero riconosciuto il profeta Maometto, allora sarebbe stato possibile trattare per la costruzione di una chiesa in Arabia Saudita».
Senza parole…

ccarie

è impossibile riconoscere maometto come profeta di Dio: certo fu un religioso e un uomo santo, sì, ma n profeta no, l’ultimo fi San Giovanni Battista…allora non bisogna cedere: se cedessimo sarebbe vera eresia, e allora meglio non avere una chiesa in Arabia, paesaccio non molto migliore di Cina, Iran e Cuba….

dadaLito

ccarie: ti ricordo che in iran ci sono libere elezioni (poi, ovvio, quel “libere” ha in sé un che di eufemistico), e che cuba ha il miglior sistema sanitario mondiale ( e anche i migliori dottori).

Magar

… Ma pensa! Anche lì ci sono dei fanatici che adottano il verde come colore simbolico, e non vogliono concedere alle religioni minoritarie il diritto di costruirsi luoghi di culto! 😀

ren

Per me possono scornarsi quanto vogliono fra fanatici religiosi. Mentre litigano almeno ci lasciano un po’ in pace.

Stefano Bottoni

E’ ovvio che una religione monoteista e autoproclamatasi rivelata non potrà mai accettare l’esistenza di altre religioni. Il cosiddetto “dialogo” si riduce a questo: -Parlate pure, poveretti, siamo pure disposti a farvi fare qualche luogo di culto perchè siamo tanto buoni, oh quanto siamo buoni ad ascoltarvi, ma alla fine abbiamo ragione noi, cicca cicca!-.
Almeno i politeisti, credendo nei loro svariati dei, ammettevano la possibilità che esistessero anche degli altri dei. E i condottieri che conquistavano una città nemica stavano attenti a non farli incavolare, non si sa mai…
Ma chi possiede la verità rivelata (che è tale perchè è scritto nel libro, e il libro non mente perchè è la verità rivelata, dunque essendo la verità rivelata il libro non può mentire, dunque è la verità rivelata…) quale tolleranza può avere nei confronti di chi non aderisce a tale verità?
Ennesima domanda retorica.

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