Dai topi una speranza per contrastare il morbo di Parkinson. Nonostante il veto della Chiesa cattolica. L’equipe di Lorenz Studer del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York ha curato con successo topolini malati di Parkinson con un trapianto di neuroni creati per la prima volta con cellule staminali embrionali su misura ricavate da embrioni geneticamente identici al ‘paziente-topo’ e ottenuti con la clonazione terapeutica. Si tratta di uno degli utilizzi delle cellule staminali vietati in Italia e messo al bando dal Vaticano.L’esperimento è raccontato sulla rivista Nature Medicine. Gli esperti hanno usato il metodo della clonazione con cui nacque la pecora Dolly (trasferimento nucleare da cellule somatiche) per produrre cellule staminali embrionali su misura dei topi malati di Parkinson. Trasformate in neuroni e trapiantate nel loro cervello, queste staminali migliorano il quadro della malattia, oggi incurabile, senza problemi di rigetto essendo perfettamente identiche ai neuroni dei topolini.
Il metodo Dolly consiste nel prendere cellule di pelle dalla coda del topo, isolarne il Dna (il nucleo), introdurlo in cellule-uovo precedentemente enucleate. Poi l’uovo viene avviato alle prime fasi di sviluppo embrionale, e giunto allo stadio di ‘blastocisti’ da esso vengono estratte le staminali embrionali.
Possibilità di sperimentare la stessa metodologia sugli uomini? Al momento nessuna vista che finora non è stata dimostrata la possibilità di ottenere staminali embrionali umane con il metodo del trasferimento nucleare. Senza contare poi i problemi di ordine etico: ottenere le staminali in questo modo significherebbe comunque creare embrioni umani ad hoc da ‘sacrificare’ a fini terapeutici.
Entusiasti i Radicali, da sempre in prima fila sull’utilizzo delle cellule staminali per scopi medici priomo tra tutti quello della curta delle malatie neuro-degenerative come Parkinson e Alzheimer a oggi incurabili. “Da oggi siamo più vicini ad una
potenziale cura del morbo di Parkinson grazie alla ricerca con le cellule staminali embrionali” commenta entusiasta Donatella Poretti, eletta nella scorsa legislatura con la Rosa nel pugno e una dei nove radicali candidati nelle liste del Pd. “Pur essendo ancora lontani dall’applicazione sull’uomo di questa tecnica – aggiunge – lo studio Usa dimostra ancora una volta l’importanza di lasciare agli scienziati libertà di azione”.
Le staminali clonate sono state trasformate in ‘neuroni dopaminergici’, quelli che muoiono nel morbo di Parkinson; i nuovi neuroni sono stati trapiantati con successo nel cervello dei topolini. “I miglioramenti clinici ottenuti nei topi dopo il trapianto sono notevoli – ha raccontato Studer intervistato dall’Ansa – con una serie di test abbiamo visto che i nuovi neuroni risolvevano il deficit cerebrale del neurotrasmettitore dopamina e che a ciò corrispondeva un miglioramento sostanziale dei sintomi del morbo; i topolini riacquisivano capacità di movimento e coordinazione”.
La clonazione terapeutica è un metodo da anni al centro dell’interesse di ricercatori in tutto il mondo: l’aspettativa è creare una riserva personale di cellule staminali, potenzialmente utili per guarire malattie oggi incurabili come le neurodegenerative, Parkinson e Alzheimer per esempio, in cui i neuroni cerebrali muoiono progressivamente. Con le staminali su misura un giorno addirittura si potrebbero creare in laboratorio organi da trapianto perfettamente immunocompatibili col paziente e quindi ‘anti-rigetto’.
La Chiesa cattolica però continua ad opporsi alla clonazione per motivi terapeutici e alla conservazione e all’uso delle cellule staminali per motivi scientifici. Le polemiche raggiunsero il culmine quando Dolly nacque in laboratorio. Di recente è stata trovata una strada alternativa a quella degli embrioni: creare cellule staminali embrionali riprogrammando, cioè facendo tornare bambine, normalissime cellule adulte. E lo stesso papà di Dolly, Ian Wilmut, si è dichiarato a favore di quest’altra tecnica ‘etica’ per creare staminali embrionali.
Uno degli argomenti usati dalla chiesa contro l’uso delle staminali per curare malattie come il Parkinson era che fino ad ora non avevano dato alcun risultato, solo speranze!!!
Ma loro stanno fermi e la scienza avanza …….
Bruna Tadolini ha scritto:
Ennesimo esempio di coerenza cattolica: l’argomento proposto è quasi la stessa cosa che si potrebbe criticare a loro. Fino ad ora non hanno portato alcun risultato, solo false speranze.
E avesse più fondi avanzerebbe anche di più. 🙁
embè: noi moriremo di parkinson tra mille problemi, ma avremo in premio il paradiso!
Ci dite poco?!
Giovanni Paolo II è deceduto ridotto come una larva dal Parkinson. Chissà come avrebbe commentato questa notizia.
mi sa che fate un po’ di confusione… la chiesa non ce l’ha affatto con le staminali, ma con uno dei metodi del loro ottenimento: ossia da clonazione o altro che comporti la morte di embrioni. Ad es. il cordone ombelicale è ricco di staminali e non c’è nessuna difficoltà etica ad usarlo.
Non e’ esatto dire che GP II mori’ a causa del Parkinson.
Si’, era gravemente malato di Parkinson, ma fu un rifiuto di una alimentazione adeguata a farlo crollare. Secondo le definizioni cattoliche, fu eutanasia. Vedere:
http://www.radicali.it/view.php?id=104266
Roberto Grendene
E’ ovvio che l’Italia (causa chiesa cattolica) si è automaticamente esclusa da questa ricerca scientifica. Quando qualcuno, nel mondo, avrà raggiunto il livello di applicazione pratica, anche in Italia ci si adeguerà di conseguenza, e la chiesa dirà che il messaggio biblico-evangelico è comunque valido.
Dopo aver letto l’articolo a http://www.radicali.it/view.php?id=104266 capisco perché Ratzinger non ha voluto chiamarsi Giovanni Paolo III (vista la fine dei primi due…)
Appena la chiesa farà mente locale sulla possibilità di clonare i preti (come la pecora Dolly), cambierà certamente opinione sulla ricerca.
Ma come? Gli scienziati uccidone delle persone per curare dei topi? Ma dove ci ha portato il relativismo?
@LLL
Prego, “assassinano” delle persone, usiamo i termini corretti… 😀
“Appena la chiesa farà mente locale sulla possibilità di clonare i preti (come la pecora Dolly), cambierà certamente opinione sulla ricerca.”
ODDIO!!!! Sembra il soggetto per un terrificante film di fantascienza del filone apocalittico!!!
Altro che scenari postatomici….
x darkzero
la notizia riportata è ” …. ha curato con successo topolini malati di Parkinson con un trapianto di neuroni creati per la prima volta con cellule staminali embrionali ….” e questa non è una speranza ma un dato di fatto!
@Bruna Tadolini
Certamente, la mia critica verso i mentecattolici va letta ammettendo, ma non concedendo che la loro fosse fondata.
Per fra Pallino: non deve essere la chiesa o chiunque altro a stabilire cosa studiare dove e come ricercare, questo accadeva nel medioevo finito da molto tempo , tranne in Italia. Sono i ricercatori che stabiliscono cosa fare e come farlo.
Per fra Pallino: non deve essere la chiesa o chiunque altro a stabilire cosa studiare dove e come ricercare, questo accadeva nel medioevo finito da molto tempo , tranne in Italia. Sono i ricercatori che stabiliscono cosa fare e come farlo.
Quando la scienza curerà le malattie come il Parkinson, a tutti coloro che si erano opposti dovrebbe essere negato l’accesso a queste cure!
@liberal
Penso che la chiesa abbia il diritto di dire la sua come chiunque e di difendere e promuovere democraticamente le sue idee.
NOn so se ti sei reso bene conto di ciò che hai scritto. Pensi che essere ricercatore dia ipso facto il diritto di fare qualsiasia cosa? O che ogni ricercatore abbia una stessa etica? Su questi temi ci deve essere discussione e non una acritica (e direi quasi fideistica) delega ai ricercatori, quasi che il loro status potesse garantire loro che qualsiasia cosa fanno sia umanamente accettabile.
La scienza va incentivata in ogni modo (e quindi anche la ricerca sulle cellule staminali) ma essa è e rimane comunque un fatto umano, e non è disgiungible da un’etica il più possibile condivisa. Se tutti avessero la stessa idea di cosa è un uomo non ci sarebbero problemi, ma evidentemente non è così. Il dialogo è inevitabile, e gli insulti reciproci servono solo ad aumentare il divario tra le posizioni in gioco. Credo che sia a credenti che a non credenti stia a cuore il bene degli uomini, evidentemente concepito e cercato in modo diverso. Almeno su questo dovremmo partire per rispettarci di più.
@fra pallino
scusa fra, non venire a raccontare a noi le storie che siete abituati a raccontare ai vostri adepti, che se le bevono in quanto cresciuti dopo avete loro soppresso il senso critico con l’educazione cattolica.
Sembri dimenticare che quella espressa dalla tua ccar non è una semplice opinione, ma una pressione politica che si trasforma facilmente in legge attraverso i vostri accoliti che infiltrano le istituzioni.
Quelli che esprimi sono principi teoricamente condivisibili, ma la loro lontananza dalla realtà italiana la puoi vedere ad esempio dal VECCHIO documento (+ di 2 anni) che allego qui sotto.
Quella che tu chiami “etica condivisa” in realtà è solo la vostra etica.
Siamo alle solite: nessuno vieta ai cattolici di fare ricerca solo su staminali somatiche o sul cordone ombelicale: ben venga.
Ma quello che volete voi è IMPORRE agli altri la vostra visione etica, impedendo filoni di ricerca che si mostrano invece molto promettenti.
Che differenza c’è col vecchio divieto all’effettuazione delle autopsie o dei vaccini?
Cambiano i tempi e voi siete costretti dall’evoluzione scientifica e culturale a fare slittare le vostre posizioni.
Ma restate sempre proibizionisti con l’anima violenta dell’imposizione.
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Elena Cattaneo: «Sarebbero sufficienti per studiare le staminali»
ROMA – Elena Cattaneo, lei studia all’Università di Milano le cellule staminali applicate alla cura della Corea di Huntington. Quindi è favorevole a usare gli embrioni orfani per la ricerca?
«L’importante è che sia stabilita una finalità, che non restino a marcire nei congelatori, sarebbe la via peggiore. Quindi anche l’adozione sarebbe una buona scelta. Certo per i ricercatori quei 400 embrioni costituirebbero una risorsa preziosa. Le staminali dell’embrione sono un ottimo campo di studio grazie alla loro stabilità. Capiremmo meglio i meccanismi che regolano le staminali adulte. I due filoni di ricerca non possono essere distinti, è questo che non si vuol capire. L’uno è necessario all’altro».
E allora che ne dice della proposta di legge di Rutelli che stanzia 50 milioni solo per studi sulle cellule staminali adulte e vieta l’impiego delle linee cellulari embrionali già esistenti?
«È una proposta folle, senza basi scientifiche, in antitesi con l’universalità della ricerca e incompatibile con i programmi dell’Unione Europea. Speriamo che non abbia mai seguito. Oltretutto viene stanziato un milione per informare i cittadini italiani sulle potenzialità terapeutiche delle staminali adulte».
Sarebbero sufficienti 400 embrioni come materiale per la ricerca?
«Sono un buon numero per far derivare nuove linee cellulari, perché le tecniche sono sempre più efficienti».
Corriere della sera Data: 8 Gennaio, 2006 – 12:00
@maxalber
non so se te ne rendi conto… ma tutte le tue accuse sono perfettamente rovesciabili: evitami la fatica di farmele riscrivere per favore, sei sufficientemente intelligente per capirlo credo.
Vivendo quindi in uno stato comune di cui tutti noi paghiamo le tasse sarà meglio che cerchiamo di metterci d’accordo, visto che come ben sai voi vi lamentate tanto dell’8xmille ma dimenticate che sono anche gli stessi cattolici italiani che con i soldi delle loro tasse finanziano tutte le pratiche abortive che si praticano secondo la legge negli ospedali italiani…. con il tuo ragionamento si potrebbe dire: volete l’aborto, prego… fatelo pure ma pagatevelo solo voi. Non ti rendi conto che i cattolici potrebbero forse sentire questo stato di cose come una vostra imposizione che contribuiscono a mantenere con le proprie tasche????
Siamo in una casa comune invece, e bisogna venirci incontro senza svendere i propri principi ma cercando di promuovere pacificamente le proprie idee… tanto sono sicuro che “da un albero buono vengono solo frutti buoni e viceversa”.
Sarebbe bene che i quotidiani italiani, Repubblica in testa, si astenessero del tutto dal pubblicare notizie su scoperte scientifiche. Questo modo grossolano, fazioso e confuso di mescolare i fatti e le polemichette politiche nostrane è quanto di più deleterio per l’immagine di chi fa scienza (oltre che per Repubblica, va da sé)
Siamo onesti, se Avvenire o Famiglia Cristiana avessero pubblicato un articolo del genere ce li saremmo mangiati vivi.
Ora ci tocca leggere saggi di cialtroneria giornalistica come questo, dove un presunto progresso nella cura di malattie neuronali (presunto come lo è ogni scoperta scientifica fino a che non sia stata confermata da ulteriori studi) viene completamente sommersa da una pletora di dichiarazioni e di considerazioni assolutamente fuori luogo e tendenziose.
La Repubblica al livello del TG2. Veramente abominevole:
E poi via con le considerazioni dei politici, secondo la tipica tradizione italiana che non conosce la separazione tra fatti e opinioni, e che butta tutto in caciara cialtronesca.
Schifo, schifo, schifo.
@fra Pallino
1) Beh, i Radicali da anni chiedono che l’aborto sia consentito anche nelle strutture sanitarie private, a volerlo confinare negli ospedali pubblici furono proprio i cattolici.
2) Avere la possibilità di non proseguire una gravidanza indesiderata è uno di quei diritti che lo stato non può esimersi dal garantire. È parte di un diritto fondamentale, quello all’autodeterminazione del corpo, e ciò giustifica la spesa pubblica per quel servizio, che i contribuenti siano ideologicamente d’accordo o meno.
Altrimenti io, che personalmente non ho la benché minima intenzione di riprodurmi, potrei dire: “Volete figliare? Andate a farlo a spese vostre nelle cliniche private!”, e via così…
3) La libertà di coscienza non può essere limitata con una decisione a maggioranza, un accordo fra le parti sociali, o una contrattazione di sorta. È un diritto inalienabile degli individui, come la libertà di parola. (Da questo punto di vista, il CNB rappresenta un abominio, la “parlamentarizzazione” dei diritti civili.) Dunque, stabilire divieti in base ad una presunta “etica sostantiva di stato” non è giusto: ciò che non leda i diritti di una terza persona va consentito sempre, anche se la maggioranza degli elettori, o dei contribuenti, ha delle obiezioni morali a tal proposito.
@magar
ti rispondo brevemente, dopo aver letto il post di jean meslier con il quale concordo pienamente e che per me chiude la discussione (in questa sede, che non mi pare adattissima per un dibattito che richiederebbe molto più tempo e spazio).
1. perchè i cattolici con le loro tasse non pagano pure gli ospedali pubblici?
2. …È parte di un diritto fondamentale, quello all’autodeterminazione del corpo, e ciò giustifica la spesa pubblica per quel servizio… detto così è ne più nè meno un dogma, mi pare. Il fatto è che proprio affermazioni come queste non sono per nulla pacifiche e condivise da tutti. Non mi pare onesto farla facile come la fai tu, visto che proprio il concetto di vita umana e del suo valore a partire dal concepimento è materia di ampio dibattito. Per me infatti e per moltissimi altri credenti e no non si tratta di sacrosanta autodeterminazione del proprio corpo (come se l’embrione fosse come un pezzo di pelle o un membro del proprio corpo!), ma di un corpo altrui. Tu la vedi certamente in modo diverso ma non puoi pensare che la tua opinione sia pacifica per tutti.
3. …ciò che non leda i diritti di una terza persona va consentito sempre… vedi sopra. Il punto è proprio questo!! che gran parte dei cittadini del nostro stato pensano (a mio parere a ragione) che si tratta proprio di ledere i diritti di una terza persona. COme poi la libertà di coscienza leda o no i diritti di un’altra persona nemmeno questo è così semplice come tu la metti, pensaci un po’.
tutto questo comunque per dire che la questione è complessa ed esige parecchio dialogo e riflessione. SOno contro gli irrigidimenti ideologici, da qualunque parte essi vengano. saluti
e’ inutile curare il Parkinson basta chiedere un miracolo a Woityla:
http://www.uaar.it/news/2007/03/21/wojtyla-guarito-suora-malata-parkinson/
@fra pallino
farei una distinzione: i cattolici italiani sono favorevoli in maggioranza all’aborto, al divorzio,agli anticoncezionali, all’eutanasia (68%). Se non ci credi i risultati di sondaggi e referendum dovrebbero farti ricredere, anche perchè, nel nostro paese credo che i cattolici siano ben più del 51%.
(e non citare il referendum sulla fecondazione assistita, era troppo complesso e di scarso interesse x la maggior parte dei cittadini e comunque i si hanno vinto,)
la chiesa cattolica difende attualmente posizioni che non riflettono il parere dei propri fedeli
Pallino, l’ampio dibattito sussiste solo perché una delle parti in causa arriva alla discussione con un carico di preconcetti di natura ideologica e dogmi religiosi, al posto della disponibilità a ragionare, altrimenti l’accordo per risolvere il 90% dei problemi posti dall’aborto si troverebbe in cinque minuti. Non siamo noi che dobbiamo inquadrare sempre le nostre posizioni in materia di bioetica nel dogma della “sacralità della vita”, noi seguiamo liberamente argomenti razionali.
In un paese con una maggioranza di Testimoni di Geova, sarebbe oggetto di ampio dibattito la liceità delle trasfusioni di sangue… (“Insomma, le trasfusioni ve le fate anche con i soldi dei contribuenti geoviti, bisogna che ci mettiamo d’accordo!”)