Da Allah ad Allam: uso politico di una conversione

Che la religione possa essere instrumentum regni non ci scandalizza: tutta una tradizione politica ce l’ha insegnato. Che l’età del secolarismo sia stata seguita dal post-secolarismo, con un ritorno non già del “sacro”, ma del sacralizzato in funzione politica, lo sappiamo parimenti. Che in alcune realtà nazionali, dagli Stati Uniti all’Iran, si compia un abuso spregiudicato di fattori religiosi a fini di legittimazione e delegittimazione politica, ce l’abbiamo sotto gli occhi. E, infine, siamo via via più consapevoli della novità rappresentata dal “papa tedesco”, un modesto studioso, che alcuni spacciano per grande teologo, succeduto al “papa polacco”. Di Karol Woytila, Joseph Ratzinger sta buttando alle ortiche, insieme con il carisma di un pontefice, che pure ha responsabilità non piccole, sul piano politico internazionale, a cominciare dalla guerra che ha distrutto la Jugoslavia, anche la sua umanità, prima vigorosa, poi via via più sofferente. A differenza di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI sta trovando inaspettate sponde nei più diversi campi, a cominciare da una vasta area di nuovi devoti, collocabile a scacchiera nel quadro politico specialmente nazionale (in fondo il papato, checché ci si voglia far credere è una istituzione che fuori d’Italia non ha certo il peso che purtroppo ha sulla politica e sulla società italiane). Di “teodem” è zeppo il Partito Democratico; di sedicenti, quanto zelantissimi sedicenti cattolici apostolici romani è zeppo l’ultimo plastipartito berlusconiano, e, quel che è ancora più incredibile, ora anche la Lega Nord, caratterizzatasi fin dai suoi esordi come un movimento neopagano (forse gli insulti di Bossi a papa Woytila sono stati opportunamente dimenticati, come si ricordano malvolentieri le sue sparate contro «il mafioso di Arcore»: la memoria corta è provvidenziale, in troppi casi!). Infine, da sciami di “atei devoti” siamo infestati, tra politica e giornalismo. E de hoc satis.

[…]

L’articolo completo di Angelo D’Orsi è consultabile sul sito di Liberazione

20 commenti

Vatatze

Non è meglio dire: “…un teologo che alcuni spacciano per studioso…”? Definireste uno che fa gli oroscopi uno “studioso”?
Senza dubbio la classe politica e i media stanno facendo una magra figura.

Silesio

Il problema di base è andare ad indagare sulla “economia canaglia”. Non riusciremo a capire nulla del movimeno di “atei devoti” senza sapere quale volume di traffici passa per il vaticano e “che cosa” passa attraverso il vaticano.

Vatatze

In casi come questo più che di comunismo parlerei di realismo. Le encicliche, la “cura delle anime” su QUELLO poggiano, alla fine…

Massimo

La religione è il regno del simbolico (non certo dell’oggettivo):perciò niente viene proposto a caso e come si schiera la Chiesa cattolica è evidente solo se si ha volontà di interpretare tale simbolico (eppure c’è chi detesta l’invadenza della Chiesa ma ne accetta il simbolico latente nella “normalità del quotidiano”). Così può facilmente sfuggirgli l’essenza politica integralista di questa nuova crociata di papa B. 16 (il papa più reazionario nominato al soglio pontificio dal dopoguerra ad oggi): che attacca indiscriminatamente chi non crede e i credenti delle altre religioni. Allora si guardi meglio alla pompa magna con cui è stata celebrata la redenzione di Allam, proprio col nome di Cristiano: celebrata direttamente dal papa e non da un parroco di provincia, chiedendo al deputato di Forza Italia Maurizio Lupi, membro di Comunione e Liberazione di fargli da padrino in piena campagna elettorale.
Più chiaro di così questo messaggio non poteva essere.

Vico

@icaro
gli ultimi stalinisti che vedo in giro sono cattolici che hanno il culto della personalità per certi vescovi di Roma e qualche Forzaitaliota che adora San silvio

ren

Un coup de théâtre degno dei due. Il proseguo logico delle messinscene quotidiane. Per fortuna che almeno Allam ci ha risparmiato di indossare un paio di scarpe rosse di Prada.

Silesio

Lo IOR da il 12% di interesse sui fondi depositati, senza che la finanza possa mettere il naso. Per aprire un conto lì occorre essere molto introdotti. Avanti dunque, tenori, cantanti, calciatori, attori, parlamentari dal lauto conto, imprenditori… convertivevi. Tutti in fila a baciare l’anello. Il Liechtenstein non è più sicuro.

ateo

@Grendene

Che il cosiddetto ateismo di stato “configuri uno stato non laico” è tutto da discutere e non può essere posto come un dogma, in una maniera così ultimativa e poco dialettica, soprattutto da chi si dice razionalista.
L’ateismo è la normale condizione dell’essere umano e il fatto che uno stato decida di farlo proprio non è che una semplice adesione alla realtà.
Mi spiego meglio citando un brano dell’ultimo libro di Sam Harris:

“L’ateismo non è una filosofia, non è nemmeno una concezione del mondo: è semplicemente un’ammissione dell’ovvio. In effetti ‘ateismo’ è un termine che non dovrebbe nemmeno esistere. Nessuno, infatti, ha bisogno di identificarsi come ‘non astrologo’ o ‘non alchimista'”. Non c’è nessuna parola per descrivere le persone che dubitano che Elvis sia ancora vivo, o che gli alieni abbiano attraversato la galassia. L’ateismo non è altro che la reazione delle persone razionali di fronte a credenze religiose prive di giustificazione”

alfredo

b16 , battezzando allam ,(giornalista di una certa fama e stimato da molti)e dando all’evento ampia diffusione, ha lanciato un messaggio ai mussulmani residenti in europa, che dall’islam si puo’ benissimo passare alla religione cattolica.
Gli e’ servito come modello APRI-PISTA per i futuri mussulmani che accorrerano numerosi quando vedranno arrivare i numerosi privilegi per chi sostiene la “giusta causa”. E le “pecorelle” non si fanno scrupoli , quando c’e’ da guadagnare……
Non ha mica battezzato il primo mussulmano disoccupato o ignorante….

Roberto Grendene

@ ateo
(stai rispondendo qui ad una questione sorta altrove)
Io non parlo per dogmi, esprimo pareri. Stessa cosa assumo faccia tu.

Ma veniamo al punto: io intendo per “ateismo di stato” l’opposizione attiva dello stato ad ogni forma di religione. Questo e’ diverso da uno stato laico, in cui lo stato e’ neutro rispetto a religioni e associazioni filosofiche non confessionali, e si occupa che i cittadini abbiano pari diritti a prescindere dalle convinzioni religiose o filosofiche non confessionali.

Io non ho nulla da obiettare a cio’ che hai riportato di Harris.

Forse non ci intendiamo su cio’ che e’ “ateismo di stato”.

Ciao
Roberto Grendene

Giol

Beh, c’è chi si dà all’alcol, chi si dà all droga, e chi si dà al Cristo. Ognuno ha il suo vizietto consolatorio. Solo, non si capisce per quale motivo Allam debba farlo sapere in mondovisione…

Francesco M.Palmieri

Per chi ancora avesse dubbi,

sulla dimensione politica del fatto,

nella trasmissione “Otto e mezzo” dedicata alla conversione
di Magdi Allam, il protagonista non ha MAI pronunciato le parole Gesù o Cristo ma ha parlato solo del Papa

Giovanna

@ Giol
Perchè, soprattutto di questi tempi, chi è particolarmente ambizioso e vuole visibilità a tutti i costi ritiene particolarmente vantaggioso sbandierare la propria devozione ..

Marco.g

Bush ha già cambiato chiesa due o tre volte, ma nessuno ne ha parlato. Certo, non è Magdi Allam…

Giovanna

@ Marco.g
Forse Bush non ha fatto tanta notizia perchè è pur sempre rimasto in ambito cristiano.. Voglio tuttavia ricordare che anche il caro giorgetto doppiavù non ha mai perso occasioni per farci sapere quando piange sulla spalla di dio e ama farsi riprendere all’uscita di funzioni religiose… Forse sarà solo un po’ confuso e non sa ancora bene a quale “parrocchia” appartenere, data la serrata concorrenza di confessioni cristiane negli USA, tuttavia per lui dio esiste eccome e con lui ha un rapporto molto intimo…

Marco.g

Bush non ha fatto notizia per due motivi: negli USA, perché queste cose da quelle parti non fanno notizia, non l’avrebbe fatta nemmeno Magdi Allam. In Italia, perché da noi si parla solo di chi diventa cattolico (Blair, Allam), tutti gli altri non fanno notizia. Se Bush diventasse cattolico ne parlerebbero.

Paolo

Io non mi scandalizzo e neppure disapprovo l’uso politico della conversione. Sono sincero. Se Allam si fosse iscritto all’UAAR sarei stato molto contento del rilievo che con ciò sarebbe stato dato all’UAAR stessa. Comune propaganda ideologica, e io sono favorevole alla propaganda ideologica.

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