Rinviato a giudizio don Gelmini

ROMA – Una decina di ragazzi sarebbero stati costretti a subire le sue attenzioni, obbligati a soddisfare i suoi desideri particolari. Tra loro, anche due giovani che all’epoca dei fatti erano minorenni. La Procura di Terni chiede il rinvio a giudizio di don Pierino Gelmini. Un anno dopo l’avvio degli accertamenti sul suo conto, sollecita il processo per il fondatore della comunità Incontro per violenza sessuale.

I magistrati ritengono dunque attendibili i racconti di quegli ospiti della struttura di Amelia, in Umbria, che cercavano di uscire dalla tossicodipendenza e hanno affermato di essere stati «molestati, palpeggiati, costretti ad atti sessuali». E chiedono che vengano giudicati anche i collaboratori più stretti, Giampaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca. Li accusano di favoreggiamento per aver tentato di convincere i testimoni a ritrattare.
«Pressioni in cambio di soldi », dice l’accusa. E per sostenere la fondatezza di questa circostanza elenca i viaggi e i contatti con le presunte parti lese. Ma chiede anche il processo per Patrizia Guarino, la madre di uno dei ragazzi che avrebbe subito le violenze. La donna avrebbe avvertito don Gelmini delle indagini in corso e avrebbe poi accettato denaro per condizionare il figlio. In particolare è stata trovata traccia di un vaglia online di 500 euro.

[…]

L’articolo completo di Fiorenza Sarzanini è consultabile sul sito del Corriere, notizia anche sull’Unità 

9 commenti

Stefano Bottoni

Suggerirei di aspettare la fine del processo prima di trarre conclusioni. La presunzione di innocenza è alla base di ogni diritto civile, e ho già conosciuto un uomo ingiustamente accusato di aver abusato della propria figlia, e che passò vari mesi in carcere, prima che venisse stabilito che si trattava di falsità che la bambina disse costretta per vendetta dalla madre, che si stava separando dal marito (ma intanto fu un uomo rovinato).
Inoltre gli accusatori non sono certo degli “stinchi di santo”, come si suol dire, quindi, ripeto, andiamoci con i piedi di piombo.
Se poi risultasse tutto vero, beh, non ci sarebbe limite all’indignazione, e occorrerebbe una condanna esemplare.

Paolo Garbet

500 euro mi sembra un buon prezzo. Quindi non sono vere le storie secondo cui dietro le questioni religiose c’è sempre il denaro e il potere eccetera. Che ci fate oggi con 500 euro, miscredenti senzaddio blasfemi laicisti ateisti?

groucho

don Gelmini NON è uno stinco di santo: risulta una bella condanna per assegni a vuoto e bancarotta (it.wikipedia.org/wiki/Pierino_Gelmini)

il paragone tra stinchi di santi non funziona, la faccenda attiene ad altri stinchi,
comunque il sesso con minorenni stinchi o non stinchi è un reato, aggravato dalla posizione di soggezione dovuta al ruolo.

giovanni

Credo sia opportuno leggere il libro inchiesta
VIAGGIO NEL SILENZIO di Vania Gaito

Rudy

Direi che in questo caso esiste più che altro la presunzione.

Marco

Ha dato la notizia addirittura il tg1 delle 20:00, incredibile.
Chi l’ha sentita?
Ultima notizia, dopo lo sport e il gossip, 10 secondi d’orologio e vai di sigla.

giovanni

il libro in oggetto ( Viaggio nel silenzio ) trascrive le testimonianze con nomi e cognomi dei pedofili e le stestimonianze della vittime, lo scandalo successo in particolar modo in America ( Stati Uniti ) da parte dei sacerdoti e nel mondo , e in questo caso viene documentato, in un capitolo, da parte di un sacerdote vittima di abusi la denuncia degli scandali di don Gelmini.

Qui non si tratta di essere o non credenti a solamente di dire la verità.
Nel libro viene riportata una frase del Cardinale Joseph Ratzinger, 2005 :
” Quanta sporcizia c’è nella chiesa… Signore, la veste e il volto così sporchi della tua chiesa ci sgomentano, ma siamo noi stessi a sporcarli ! ” L’ autrice termina il suo libro come segue:
viaggio nel silenzio è un libro che dà voce e dignita a chi ha subito abusi. Mi auguro che venga letto soprattutto dai sacerdoti.Da chi deve avere il coraggio di assumere una posizione chiara e responsabile rispetto a chi ha commesso abusi e rispetto alle vittime. Ci vuole uno scatto , una reazione forte. A tutti i livelli gerarchici. Perchè tra i vari meriti di questo libro, c’ è pure il desiderio di restituire dignità laddove devianza e criminalità hanno offuscato la fede……. e termina così:
quanto a voi lettori, rivolgo una richiesta a nome dei troppi bimbi abusati: fate leggere questo libro a quanta più gente possibile. diffondetelo nelle scuole e nelle biblioteche. Perchè il pedofilo ha paura di chi combatte contro il silenzio. Lui complice di un’ omertà di origine mafiosa, vive nell’ ombra, nelle parole non dette, nel tutti sapevano ma nessuno parlava, nell’ insospettabilità di facciata, confidando sul fatto che è più difficile credere ai bambini che ai preti…….
Comunque ognuno creda quel che vuole ma i fatti parlano da soli.

giovanni

In risposta a Rudy.
Il capitolo riferito a don Gelmino riporta la testimonianza di sacerdoti sulle violenze subite e il giro di affari del don , con nomi e cognomi. Se è presunzione aver il coraggio della scrittrice di far conoscere una verità che si fà di tutto di tenere nell’ ombra evviva l’ omertà, purchè succeda sempre a qualcun altro.Il libroo inchiesta per chi non sapesse riporta due frasi:

“quanta sporcizia c’è nella chiesa….Signore, la veste e il volto così sporchi della tua chiesda ci sgomentano, ma siamo mnoi stessi a sporcare “”
Cardinale Joseph Ratzinger, 2005

“… e più difficile credere ai bambini che ai preti.”

Poi ognuno creda que che vuole ma la verità non cambia.

Commenti chiusi.