Chi è senza Dio scagli il primo libro

… ovvero, come fingere sicumera e ironia di maniera, per nascondere preoccupazione e mancanza di argomentazioni. Facile la tecnica sofistica dell’uomo di paglia, ma presentare delle obiezioni sensate?

 Forse sarà capitato anche a voi, di andare a casa di un amico e all’improvviso di trovarvi tra le mani un libro di Piergiorgio Odifreddi, accompagnato da un’espressione ammiccante: «Hai visto? Te l’avevo detto che Dio non esiste». Per chi non lo sapesse, Odifreddi è un bravo matematico e un instancabile divulgatore. Negli ultimi anni ha fatto del suo meglio per convincere il mondo che «non possiamo dirci cristiani (e tantomeno cattolici)». Un ateo non devoto, insomma, o perlomeno devoto alle vendite, visto che i suoi libri si allineano in grosse pile nel circuito della grande distribuzione. Qualcosa di simile è accaduto con i libri del francese Michel Onfray e in particolare con il Trattato di ateologia, pubblicato in Italia da Fazi nel 2005.
Quando un pensiero diventa di moda e il suo prodotto si affaccia alle classifiche dei bestseller, le Direzioni editoriali si allineano. Che si tratti di omicidio seriale, di ricette a base di cioccolato o di epopea popolare afghana, poco importa. Ciò che conta è imbroccare il trend. Sfruttare il filone, finché non s’inaridisce. Si è appena affievolito, nella narrativa, l’«effetto Codice Da Vinci», e nella saggistica decolla quello che alcuni hanno definito «l’ateismo prêt à porter».

[…]

L’articolo completo di Paolo Bianchi è consultabile sul sito del Giornale

47 commenti

franco

quindi anche i libri di GP2 e Razzinga Z vendono perchè sono di moda?

Bruno Gualerzi

Da chi scrive sul Giornale non è che ci si potesse aspettare molto di più e di diverso.
Piuttosto, vorrei fare una considerazione ricavata indirettamente da questo articolo: non è che si sta esagerando – parlo in questo caso proprio per la cultura atea – con questa identificazione dell’ateismo con Odifreddi?
Non per colpa di Odifreddi, ovviamente, ma purtroppo basta poco con questa pervasività della televisione a far diventare ‘personaggio’ chiunque compaia con una certa frequenza e con un’etichetta ormai fissa in vari programmi… e l’ateismo, io credo, non ha bisogno di personaggi che si mettono in concorrenza con altri personaggi (dando il destro a questo Paolo Bianchi di scrivere la sua spiritosata), ma di prese di posizione efficaci per le idee che le sostengono… idee che nell’esposizione televisiva finiscono quasi sempre in secondo piamo di fronte, appunto, al personaggio.
L’ateismo inoltre deve qualificarsi anche – e per quanto mi riguarda soprattutto – perché non ha bisogno di rappresentanti ufficiali che facciano da portavoce di una sorta di fede, ma di testimonianze di libero pensiero. Cosa che difficilmente il tritacarne televisivo – per le ragioni dette – rende possibile.
(Certamente posso essere tacciato – e così un pò mi sento – di moralismo bacchettone per quanto detto, ma questo è ben poca cosa rispetto al rischio che sta correndo Odifreddi).

salvatore

Non appena si consolida il pensiero “forte” di qualche “ateo illustre”, subito la stampa reazionaria cerca di mostrare, con argomenti più o meno coerenti, come si tratti di fallacia, di argomenti retorici fatti apposta per vendere qualche copia. Insomma la classica mascalzonata del tipo: uno vende libri? Ma scherziamo, si fa i soldi, è un avido, altro che divulgazione scientifica. Violentano una donna? Colpa sua che aveva la minigonna.

Che pena…

Mangiapreti

Cari autori del giornale, non so voi ma almeno io attribuisco un qualche valore intellettuale alle persone se quando sentono un opinione cercano un contraddittorio, un opinione diversa magari opposta.
Avete notato che un monarca di uno stato estero e capo di una religione (cioè qualcosa di opinabile visto che non tutti sono d’accordo e nessuno ha mai dimostrato niente) imperversa sui media italiani? Parla a reti unificate e con l’aiuto dei suoi sottoposti occupa pagine di quotidiani e riviste senza lasciare spazio al contraddittorio … e non tirate in ballo qualche sparuto esempio poiché è la visibilità che conta e lo spazio dedicato a voci contrarie ed opinioni diverse non è neanche lontanamente paragonabile.
Finalmente sugli scaffali delle librerie si intravede un poco di diversità e voi che fate? Cercate di screditarla per altro senza prendere in considerazione le argomentazioni proposte. Mi dispiace ma questo vi qualifica non solo come menti molto limitate ma anche come attori di parte, interessati a prevalere molto più degli autori che accusate. Certo, per voi meglio un invasato millantatore che afferma la resurrezione del cristo come verità storica accertata (non articolo di fede … a proposito perché nessuno ha obiettato a una tale bugia dal vostro Giornale?) e se qualcuno non è d’accordo, visto che a censurarlo si passa da cattivi, basta non lasciargli spazio ed arginarlo in tutti i modi possibili. Si chiama oscurantismo!

macs

“ateo non devoto” evidentemente all’articolista deve sembrare una contraddizione in termini. Chissà che choc per l’autore di questo sciapo articolo scoprire che c’è gente che pensa che, se si facesse a meno di cleri organizzati e credenze improbabili o clamorosamente ridicole, si starebbe tutti meglio. ma se uno è abituato ad obbedire senza fiatare, sapere che c’è gente che preferisce sbagliare di testa propria deve essere veramnete incomprensibile. che poveretto!!!!!!!!!!

Luca Roberto

premessa: vengo qui a commentare perchè mi interessa parlare con chi non la pensa SOLO come me. detesto raccontarmela “tranoialtri”. E tolgo il mio blog dal nome così non vengo tacciato di essere in cerca di visibilità, cosa peraltro vera; in questo caso però è solo un interesse psico-statistico.

Una domanda, senza polemica davvero e che non c’entra niente con chiesa, agnosticismo e laicità: ma è possibile contestare qualche affermazione di Odifreddi o si viene subito etichettati come inquisitori, cretini, fascisti, forzaitalioti, ecc?
tanto per dirne uno il prof. diodati
Io, statisticamente, credo che non si possa avere SEMPRE RAGIONE.
Ogni tanto ammettere di esagerare o di aver sbagliato fa bene all’ego, lo ha fatto anche il grande Travaglio (che a scanso di equivoci per me aveva ragione anche quando lui ha detto di non averla – caso Socci).
Ora io penso che Odifreddi sia un bell’uomo carismatico (anche se il suo modo di parlare mi attiva qualche circuito nervoso lo ammetto) ma c’è qualche frequentatore di questo sito che contesta ALMENO QUALCHE sua affermazione? per esempio quelle su psicoanalisi, ecc.
vabbè basta sennò divento mio malgrado polemico.
Ah moderatori, un’ultima cosa: ma perchè i miei commenti ci mettono 10 ore per essere pubblicati?

Daniela

di atei devoti ce n’è uno solo e si trova in italia, e che io mi ricordi si chiama marcello pera (l’ultima volta che ferrara ha cianciato ha detto che era credente). Comunque a parte questo insistere sugli atei devoti (che non esistono e sono un’invenzione cattolica come la differennza tra laico e laicista) che mi fa letteralmente imbestialire, dall’articolo si evince una certa suppenenza che maschera una notevole fragilità intellettuale che, questa si, mi fa sbellicare dalle risate.

Valentino Salvatore

No, no, Daniela, di “atei devoti” ce ne sono abbastanza nel panorama politico-culturale. E la pratica è diffusa da sempre (“grandi” antecedenti storici: tipo Mussolini, ecc.)… Sulla differenza laico-laicista hai perfettamente ragione!

Luca Roberto

domandone:
ma se domani Odifreddi si dichiara credente e cattolico cosa gli dite?
che è diventato senile?

bardhi

@ Luca Roberto
li direi che è diventato irrazionale, e tu cosa diresti ad un fervente cattolico che alla fine perde la fede e si ritrova ateo:
che è diventato senile?

Daniele Gallesio

ma se domani Odifreddi si dichiara credente e cattolico cosa gli dite?
che è diventato senile?

Più o meno.

Gli chiederei di scrivere un libro in cui confuta uno per uno tutti i suoi libri ateistici precedenti, con lo stesso rigore logico.
Se ci riesce, si è convertito.

Se non ci riesce, sì: è diventato senile.

Giovanna

@ Daniela.
Sono d’accordo con te, tuttavia io non me la sento di sbellicarmi troppo per quella che tu chiami “fragilità intellettuale”. Questo tipo di approccio denigratorio verso la cultura laica infatti fa molta presa su chi trova sempre consolante rifugiarsi nella fede religiosa e comunque nella tradizione e guarda con sospetto chiunque vorrebbe fargli aprire gli occhietti. Il panorama intellettuale dell’italiano medio è veramente desolante.

Jean Meslier

Comunque, a parte qualche commento sarcastico e qualche banalizzazione, a parte la scelta strategica di non discutere nel merito, nemmeno brevemente, le tesi dei libri che elenca, bisogna dire che l’articolo completo presenta una carrellata di pubblicazioni interessanti, seppure parziale, sui temi dell’ateismo e della laicità, molte delle quali io non ne sospettavo neppure l’esistenza.

Jean Meslier

molte delle quali io non ne sospettavo neppure l’esistenza.

Mio(non)dio… che orrore: “di molte delle quali io non sospettavo neppure l’esistenza”

Bruno Gualerzi

Caro Luca Roberto
anche il mio commento ha tardato a comparire, e non so se hai fatto in tempo a leggerlo (ammesso che ne avessi voglia)… ma qualche critica, sia pure di natura diversa da ciò che auspicavi tu, al pur ottimo Odifreddi provavo a farla.
Così, per la precisione.

Luca Roberto

Ah che bello avere dialettica! come sei fortunato Bruno! (non è ironico)

@ Bruno Gualerzi
quoto totalmente quello che dici tu!

peraltro lo auspico anche per il Vaticano.
Purtroppo il sense of humor sta scomparendo. Ovunque. si lo so sembra un ossimoro.
Spero vada in paradiso. 😀
Senti Bruno, ma tu non trovi un po’ confusivo unire laicità, agnosticismo?

Alessandro Bruzzone

Cit: “Ma non finisce qui. L’ateismo da banco novità si pasce anche di un corollario inevitabile: il darwinismo. Vale a dire: se Dio non c’è, l’uomo discende dalla scimmia, e in ogni caso la seconda constatazione conduce alla prima.”

Nell’articolo ci sono passaggi di sublime idiozia come questa, in cui si cerca per l’ennesima volta di mischiare discorsi molto differenti tra di loro, a uso e consumo di tutti coloro che, lungi dal voler capire, vogliono solo lanciarsi verso l’ennesima caccia all’eretico.
In generale, le opere (malamente e scioccamente) citate sono solamente ridicolizzate, mai una volta che i contenuti vengano seriamente analizzati. Livello bassissimo, indegno della parola “giornalismo”.

Alessandro Bruzzone

@ Luca Roberto

Anch’io, da studioso di filosofia, amo il dialogo tra “differenti”, che è e deve essere costruttivo e importante per tutti. Ma leggiti quanto scrivo sopra: se nell’articolo qui pubblicato intravedi solo una, dico UNA critica logica e bon argomentata, e non invece soltanto un’accozzaglia di mezzi insulti travestiti da recensione (che poi è più un excursus da giornaletto scandalistico: una recensione decente non la fai su 3000 testi, e molto differenti), per favore indicamela.

E pure te: se hai critiche da portare, e non lamenti della serie “non accettate critiche” falle. Poi vediamo insieme se le accettiamo o meno, no?

Giovanna

@ Jean Meslier

Sono d’accordo con te sul fatto che l’unico pregio di questo articolo di quart’ordine sia quello di fare involontariamente una rassegna bibliografica piuttosto interessante (ovviamente ad esclusione del “Codice da Vinci”). Chissà che le opere citate possano solleticare la curiosità di qualche devoto lettore del Giornale …

Alessandro Bruzzone

Non è contraddittorio unire laicità e agnosticismo, almeno nel senso seguente. Le istituzioni in uno Stato laico devono porsi in equo distacco da tutte le ideologie religiose, in modo tale da non imporne nessuna sulle altre e, più largamente, da non imporne nessuna sui cittadini tutti (il che equivarrebbe alla fine dello Stato laico). Qualcuno scrisse che si dovrebbe avere un “agnosticismo dello Stato” (cosa, come capirai, ben diversa da un agnosticismo DI Stato).

L’espressione “etsi deus non daretur”, peraltro derivata da un pensatore cristiano, sintetizza bene il senso della laicità in uno Stato: fare le leggi senza agevolare un’ideologia dogmatica particolare.

Silesio

L’intento di voler trasformare il problema dell’ateismo (ma sarebbe bene parlare di crisi irreversibile delle confessioni religiose) è una operazione ridicola. Così è ridicolo voler far passare la cosa come se fosse da addebitare al successo di Odifreddi. In realtà, un tempo solo un uomo “di studio” e di cultura, con una biblioteca a disposizione e conoscenza delle lingue antiche, poteva scoprire la buggeratura delle religioni, la falsificazione dei testi, la totale assenza di prove dell’esistenza di Gesù, Maometto, Budda, Giove e Minerva. Voltaire aveva già scritto tutto nel suo Dizionario, ma nessuno era in grado di leggerlo. La massa era completamentre analfabeta e aveva un solo maestro di paese: il prete. Adesso le cose sono mutate radicalmente e chiunque tra una fede che promette e non da nulla e una serie di strumenti più efficaci, sceglie ovviamente questi ultimi.

Luca Roberto

Dirò cose ovvie ma a me sembra tanto che i giornalisti (molti, moltissimi, quasi tutti quelli che leggo) stiano facendo come un bambino che conoscevo una volta alle elementari: M.
quello che diceva, a B. e a A.: picchiatevi! e lui stava a guardare.
B sapeva che era una stronzata ma quell’imbecille di A no (ma si sa alle elementari si è manipolabili) . Quindi per quanto B cerchi di far capire ad A che è una stronzata picchiarsi e ancor più lo è solo perchè qualcuno lo dice, A. cercava comunque di menare B.
B. Attaccato si difendeva.
Ora: vedendo A e B picchiarsi senza sapere il ruolo di M. è possibile dare ragione ad A o B?

Ecco secondo me molti giornalisti e conduttori fanno come M.
e cattolici, laici, agnostici, credenti, persone, B16, Odifreddi, ecc si comportano come i due.
Solo che nessuno è B, sono tutti A.

No?

PS: oh non è che voglio incitare alla violenza contro i giornalisti, ma ogni tanto ignorare le provocazioni sarebbe d’uopo.
almeno è così che si è risolta anche la nostra storia tra A, B e M (il primo ha metterla in atto è stato B comunque)

“Posso non essere d’accordo con te, ma difenderò fino all’ultimo il tuo diritto di stare zitto” Daniele Luttazzi

Luca Roberto

oh Alessandro non sto evitando la tua esortazione.
ci tornerò presto.
sorry per l’attesa che sono sicuro sarà per te trepida!

:-))

Vash

L’articolo mi stava incuriosendo sempre di più finchè non ho letto che proviene da “ll Giornale”. Ormai non fanno più notizia….

Bruno Gualerzi

@ Luca Roberto
Personalmente mi considero ateo in quanto agnostico, nel senso che ritenendo di non potere mai in alcun modo conoscere una qualsiasi ‘causa prima’ del mondo (chiamiamola pure ‘dio’) – pur ritenendo questa un’esigenza propria della condizione umana, quella che per me ‘spiega ma non giustifica’ il sorgere delle religioni – trovo quanto meno contraddittorio vivere ‘aspettando’, ritenendola possibile, una qualche rivelazione (come di fatto viene anche inteso ‘agnosticismo’).
Premesso ciò, faccio sempre molta fatica a comprendere come si possa essere credenti e laici nello stesso tempo. Se sono credente, ma credente sul serio, non per ‘tradizione’ o, peggio, per convenienza, non potrò mai accettare – per fare un esempio non certo caso – una legislazione che ammette pratiche che vanno contro ciò in cui credo. Parliamoci chiaro, se l’aborto è considerato assassinio, accettarlo sarebbe, per un vero credente, come accettare che non si consideri reato l’assassinio. E se comunque lo accetto in nome del riconoscimento di altre concezioni (ciò che normalmente si intende per laicità), io, credente non per convenienza, lo faccio solo a rischio, ma sì, della mia salute mentale!
Questo per dire fino in fondo come la penso, per non nascondermi dietro un dito.
Tutto ciò è conflittuale (e io considero l’essere ateo lo stesso che essere non violento)? Ben venga ogni tolleranza e ogni sforzo di mediazione, purché non serva solo per ‘rimuovere’ (in senso psicanalitico) il problema. Ciò che lo farebbe esplodere – come in parte sta accadendo – al di fuori di ogni controllo.

Alessandro Bruzzone

Nessuna attesa trepida, caro Luca, semplicemente quando posso passo.

Fare le leggi senza agevolre un’ideologia dogmatica particolare: per esempio, una legge che nel nome di un’astratta sacralizzazione di processi biochimici vietasse l’aborto, sarebbe una pessima legge. Di parte, e sai bene te quale (Chiesa e sottoposti vari, compresi certi “atei devoti”). Inteso? Ad ogni modo per i dettagli leggiti Rusconi, fai prima. Il mio maestro certo è più esaustivo di 2 righe su un blog.

Per il resto mio giocondo compare, attendo le tue famose critiche, che tardano ad arrivare. Mi pare che per ora ti limiti a stuzzicare e stop. Poca roba direi. Ossequi.

Luca Roberto

arrivano arrivano, sto finendo il libro dell’Odi
e comunque io non stuzzico.
Tra l’altro lavoro anche tra un post e l’altro 🙂
ps: ho un post al vaglio dei moderatori a quanto pare.

domanda:
ma se io come cittadino italiano esprimo il parere che SECONDO ME si potrebbe rimettere mano a una legge devo per forza essere tacciato di indottrinamento cattolico?

Se dico che PER ME l’8×1000 è solo una legge come le altre e come tale non è per nulla “uno scandalo” sono automaticamente un servo del vaticano o un cretino ottenebrato?

Io credo che a voler a tutti i costi mescolare gli aspetti e i temi sotto un’unica egida, o un’unica etichetta o organizzazione come fa anche, e ovviamente non solo, Odifreddi ma anche in parte l’uaar, si rischia di fare confusione e si rischia soprattutto di trovarsi SEMPRE e SOLO su parti contrapposte.
Non può essere tutto sbagliato.
non può essere tutto giusto.
non si può aver sempre ragione.

Ecco. Cominciamo da questi tre postulati.
Un po’ per uno magari.

Luca Roberto

alessandro non è che mi dai un riferimento più specifico su Rusconi?
scusa ma è un po’ generico.
e poi … ma non hai un sito o un blog? mi ispiri serenità, al contrario di altri commentatori

laura

@ Luca Roberto

Guarda che saremmo stati atei anche se non lo fosse stato Oddifreddi.
Se si parla di religione, ovvio che siamo d’accordo con lui. Se parla di matematica, ho solo da imparare. Quando è entrato nel PD molti di noi lo hanno criticato. Vuoi sentirci dire che non dovrebbe esprimere le sue opinioni filosofiche perchè il suo lavoro principale è quello del matematico?

Luca Roberto

@laura
@Alessandro

L’Odi non ha espresso opinioni filosofiche: ha presentato il libro in questione come critica, fondata e ragionata (letteralmente) di ciò che in qualche modo riguarda l’ambito religioso, specialmente cattolico.
Non discuto sullo stile che può piacere e che in parte giustifica le simpatie a spada tratta, così come peraltro le antipatie sull’autore.
Tuttavia, anche se paragoniamo bibbia e vangeli a un’opera letteraria, a nessuno credo verrebbe in mente di scrivere un libro “esegetico” (parole del PGO) sull’opera di leopardi giustificandosi con un “beh ne scrivo perchè l’ho letta, non tutta peraltro”.
Come minimo ci si aspetta almeno una laurea in letteratura! anche se al giorno d’oggi laurea e titolo non garantiscono quasi nulla, ma almeno sono un prerequisito se si vuole fare i “dotti”. Sennò ci si limita, più modestamente, alle chiacchere da salotto e da bar.
Ecco leggendo il cv di Raffaele Carcano, se l’avesse scritto lui un libro così poteva essere meno fuori luogo e “Ragionevolmente” credibile ovviamente.
Se invece il Piergy vuole essere un nuovo a-crociato, beh in bocca al lupo!

Luca Roberto

Oh scusate ma questa proprio non posso non dirla: lo sapevate che l’Odi è stato insignito, pare, con il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana che comporta anche una “una croce appesa al nastro da portarsi appesa al collo, uguale a quella della seconda classe”.
Che si fa si scrocifigge anche lui?

Giovanna

@ Luca Roberto

Forse non sai che una croce è anche e soprattutto una decorazione … non solamente un simbolo religioso cristiano …

Valentino Salvatore

Il problema di fondo è che il commentatore del Giornale in questione non presenta alcuna critica argomentata, nè obiezioni, come ho specificato nel commento, ma si limita a fare battutine riducendo all’osso il senso di certe opere e facendo una sorta di minestrone.
Niente feticismo nè per Odifreddi, nè per qualsiasi altro. Il resto, sono critiche evidentemente pretestuose.

raphael

* Luca Roberto
Se dico che PER ME l’8×1000 è solo una legge come le altre e come tale non è per nulla “uno scandalo” sono automaticamente un servo del vaticano o un cretino ottenebrato?

Si perchè neghi l’evidenza….. o forse solo non informato. Informati allora…

Luca Roberto

@raphael
Caro, “l’evidenza” è quello che c’è scritto sul foglio delle tasse.
Ribadisco, come per tutte le altre leggi.
Se poi non ti piace questo sistema, “legge” peraltro, basta modificarla o farla modificare dai tuoi eletti. Come è stato fatto a suo tempo con la “congrua”.
Che poi molti politici siano incompetenti lo penso anche io ma o non li si elegge più o si fa una bella rivoluzione.
Oh e il dovere di informarsi ce l’hanno tutti.
Poi se trovi liberatorio inveire contro chi la pensa diversamente, padronissimo.
Divertiti.

Luca Roberto

Per informarsi basta la legge.
e leggere quello che c’è scritto su quello che firmiamo.
Poi…se una legge non piace, basta cambiarla.
Eleggete politici più capaci.

raphael

L’evidenza è che una legge scritta da un monsignore ed approvata da una maggioranza di cattolici obbliga NOI atei ed altri credenti non cattolici a finanziare la TUA chiesa.
E voi invece di correggere questo effetto distorsivo sdegnati preferite incassare il maltolto e passare per ladri
complimenti

Luca Roberto

beh sai la maggioranza in democrazia E’ LA DEMOCRAZIA! ripassati la costituzione!
Laicamente parlando ovvio!
Ora poi c’è il 5×1000 e giustamente l’uaar si sta dando da fare per essere ammesso.
Ma sicuramente solo le associazioni “cattoliche” “ruberanno” quella fetta.
Prometto che se l’uaar e altre confessioni riconosciute dallo stato
si fanno annettere all’8×1000 non protesto!
FORZA ALTRI CI SONO RIUSCITI!

YOU CAN!

raphael

Avete approvato democraticamente una legge che vi autorizza a rubare….e non ve ne vergognate
di nuovo complimenti

raphael

così come per l’ultima chicca dell’Ici….in pratica ve la pagheremo noi (in parte sia chiaro…

raphael

e ci fate pure il predicozzo…..
alto (non)senso morale non c’è dubbio

Alien

Vedo che il mio post precedente è stato (giustamente direi) censurato dai moderatori UAAR.

Chiedo scusa, mi sono lasciato prendere dall’emotività.

Luca Roberto

oh vorrei precisare che A CASA MIA io pago l’ici come te,
non sono un prete e vorrei fosse chiaro!
quindi l'”avete” “fate”, ecc puoi rivolgerlo alle gerarchie vaticane. forse sarebbe più utile invece di inveire in posti dove nessuno ascolta, tranne un poveretto come me che cerca solo dialogo.
Infine io non faccio nessuna predica, ESPRIMO UN’OPINIONE. PUNTO.
e tu non rispondi.
e usi slogan senza senso come: “Avete approvato democraticamente una legge che vi autorizza a rubare”.
Il paese è quello che è, anche a me non piace molto, ma forse esasperare il conflitto peggiora solo le cose. (rileggi la mia storia sui bambini poco sopra).
Attaccare a 360° in questa maniera mettendo sullo stesso piano 8×1000, aborto, cristiani cretini, ici, ecc darà il destro a gente furba e maligna come l’Orco Giuliano per fare ciò che vuole chiudendo il dialogo e butttando tutto in melma.
Io la penso così. Credo ci voglia dialogo e le intolleranze generalizzate peggiorano solo le cose.
detto questo, il post sta per chiudersi e non mi risponderà nessuno.
un’altro discorso sprecato.
amen

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