«La valutazione della vita umana è quello che oggi veramente divide l’umanità. L’aborto non è solo una questione che riguarda le donne: non devono essere lasciate sole davanti al dramma dell’aborto. Gli uomini, dopo trent’anni in cui si sono voltati dall’altra parte, devono riprendere in mano la responsabilità di partecipare anche a questa decisione». Ne è convinto Giuliano Ferrara, leader della lista «Aborto no grazie», che ha incontrato in videochat i lettori di Corriere.it. […] Al lettore che gli chiede perché la campagna antiabortista trovi nuovo vigore solo oggi, a trent’anni dall’entrata in vigore della legge 194, Ferrara replica che a quel tempo le nuove norme erano necessarie «per combattere gli aborti clandestini che comportavano forti rischi per la salute delle donne». «Ma che l’aborto sia stato legalizzato – puntualizza – non significa che sia anche legittimo. Oggi nel mondo si corre al ritmo di 50 milioni di aborti all’anno, solo in Italia sono circa 140 mila. E quindi c’è un problema culturale da affrontare. La legalizzazione dell’aborto doveva essere una soluzione all’aborto clandestino, invece è diventata la certificazione di una abitudine a cui si resta indifferenti». Il direttore del Foglio ribadisce poi che non cambierebbe la legge 194, «è una questione che non c’è nei dodici punti del mio programma elettorale». E questo perchè in realtà si tratta di «una legge di compromesso» che «purtroppo è stata applicata e governata in un contesto di cultura e di civilizzazione sempre più degenerato, fino al punto che gli aborti vengono fatti senza che ci sia tutta la parte di prevenzione che doveva rendere dialogato e sociale il processo che porta alla decisione di abortire». Per questo Ferrara non ha remore nel definirla un «abortificio». «Nelle intenzioni di chi l’ha varata non doveva essere questo – dice ancora il giornalista -. Bisogna mantenerla ma applicarla a fondo, per rovesciare come un guanto la realtà attuale». […]
Il testo integrale dell’articolo di Alessandro Sala è stato pubblicato su Corriere.it
Dunque non parla di eliminare l’aborto. C’è da aggiungere che l’aborto è ancora clandestino, come dimostra il caso del medico che, vistosi scoperto, si è ammazzato. L’abprto è un affare colossale, e i soliti primarioni dirottano i pazienti verso le strutture private, molto più lucrose.
“Dialogato e sociale il processo che porta alla decisione di abortire”? Se fossi una donna mi darebbe estremamente fastidio dover far passare una simile decisione, riguardante solo me e il mio corpo, per le forche caudine di una intensa pressione psicologica da parte di estranei affinché io non abortisca. Magari la cosa mi spingerebbe pure a rivolgermi clandestinamente ad una struttura privata, per non subire tutto ciò.
“Che l’aborto sia stato legalizzato non significa che sia anche legittimo”? Balle, è assolutamente legittimo, l’embrione non è persona. E tentare di delegittimarlo è uno schifoso liberticidio.
Bloccare la Ru486 è un bieco stratagemma per mantenere l’aborto il più traumatico possibile, come disincentivo.
Aborto? Se la donna incinta lo valuta opportuno, sì, grazie.
@Magar
L’embrione non è persona, hai ragione! S
Io mi chiedo, ma non erano i cristiani a distinguere fra carne e spirito?
io la prescriverei obbligatoriamente per lui, magari sgrava qualche chilo di ciccia
se fossi ministro bloccherei Ferrara.
Cit.: «La Chiesa ha nella propria natura il fare proseliti e molti dei grandi santi sono stati in realtà dei convertiti – fa notare l’Elefantino -. E’ giusto, dunque, che sia stato un evento pubblico.»
Cioè, hanno intenzione di far santo Allam? E’ stupefacente l’illogicità di quest’uomo…
Cit.: Non c’è nessuna contraddizione, spiega infine il direttore del Foglio, tra la difesa della vita con la battaglia antiabortista e il sostegno ad alcuni interventi militari, «perché quelle di cui ho riconosciuto la validità sono guerre, contro le dittature, contro il terrorismo o per il ripristino della legalità». Ovvero «guerre contro la cultura della morte», lo stesso spirito che anima la campagna per la moratoria degli aborti.
Peccato che le guerre colpiscano soprattutto cittadini innocenti ed inermi. In base a quale azigogolo questa non dovrebbe essere “cultura della morte”? E, soprattutto, un embrione abortito muore in che senso? Nello stesso del poveraccio che finisce sotto un bombardamento? Io penso che quest’ultimo, dotato di coscienza e personalità, differentemente dall’embrione soffra un bel po’.
Per il resto le solite boiate. Fortuna che ormai, in fatto ad audience, il Ferry è in netta fase calante
Ma ormai di Ferrara si parla solo qui. O sbaglio?
“La valutazione della vita umana è quello che oggi veramente divide l’umanità”.
Questa è l’UNICA affermazione che mi trova d’accordo con Ferrara in quanto penso che l’epoca attuale è caratterizzata da una assenza di umanità,dalla mancanza dell’impegno di porre al primo posto il benessere e la dignità delle persone.
E’ la donna (diretta interessata) che deve essere libera di poter decidere, e questo diritto va garantito.
Ed è con questa logica, che si deve lasciare libero Ferrara di ingrassare come un maiale da macello.
La tutela nei confronti della vita ci porterebbe altrimenti a costringere Ferrara a mettersi a dieta, perchè è un dato di fatto che chi è talmente grasso è molto più a rischio di patologie normali di chi è longilineo.
Pura illusione caro Ferrara!
@ Andrea
Son d’accordo!! Se io fossi ministra della salute costringerei i satolli a perdere peso …
Posso fare una domanda a tutte le donne?
Ma perché non vi arrabbiate sul serio contro questo aspirante ministro?
Almeno voi! Su un argomento che non lascia dubbi perché essere pro o contro l’aborto significa esse pro o contro l’autodeterminazione della donna.
Attenzione ai burka virtuali, sono più pericolosi di quelli che indossano le afgane, almeno quelli si vedono.
“L’aborto non è solo una questione che riguarda le donne: non devono essere lasciate sole davanti al dramma dell’aborto.”
Chi ha mai sostenuto il contrario? Anzi: spesso sono i consultori a lasciare non soltanto da sole le donne davanti a questa drammatica scelta, ma anzi contribuiscono a colpevolizzarle. Questo a causa della non integrale applicazione della 194.
“Ma che l’aborto sia stato legalizzato – puntualizza – non significa che sia anche legittimo”
Mio caro “uomo di peso”, il fatto che sia legalizzata la libertà di parola (per fortuna!) non implica che tutto ciò che tu dica sia legittimo!
“La legalizzazione dell’aborto doveva essere una soluzione all’aborto clandestino, invece è diventata la certificazione di una abitudine a cui si resta indifferenti”
La 194 ha fatto molto per ridurre drasticamente la piaga degli aborti clandestini. Eliminarli, purtroppo, non sarà mai possibile finchè non si abrogherà la possibilità dell’obiezione di coscienza da parte dei ginecologi, che dopo 30 anni dall’approvazione della legge non ha più motivo di esistere.
Sul fatto che la 194 sia una certificazione di un’abitudine e ci si resti indifferenti, vecchio elefantino senza proboscide, questo lo pensi solo tu.
Ferrara ha affermato : “Sulle porte delle cliniche abortiste dovrebbe esserci lo slogan “Abort macht frei” così come all’ingresso di Auschwitz c’era scritto “Arbeit macht frei” .-
Ma un arguto lettore del Manifesto gli dà del fesso: aborto in tedesco si dice abtreibung.
“ Abort macht frei “ significa “ La latrina rende liberi ”.
Speriamo che Ferrara segua il consiglio……
Vorrei esprimere la mia opinione su questa delicata questione-premetto che sono ovviamente ateo ed orgoglioso di esserlo-e vorrei preliminarmente farvi riflettere tutti sul fanatismo ideologico che vi sta coinvolgendo al pari delle religioni da cui dissentite.Intanto a Stefano Bottoni che dichiara di volere eliminare l’obiezione di coscienza per i ginecologi rispondo che è un’ipotesi soltanto ridicola in uno stato che,reputandosi laico,nessuna censura dovrebbe consentire:proprio tu che,giustamente,critichi la chiesa per i bavagli intellettuali che ti mette vorresti metterli tu a chi ti manifesta il proprio dissenso?In secondo luogo vorrei porre una domanda a tutti e in special modo alle donne che si sono appoggiate a questo presunto alibi(la loro libertà individuale)per combattere questa vergognosa battaglia femminista:ma vi rendete conto che l’aborto non coinvolge solo voi ma anche un’altra persona,a prescindere se possa essere definita tale?Ma credete che il bambino che portate in grembo vorrebbe morire se solo aveste la sensibilità di immedesimarvi per un attimo nei suoi sentimenti anche se non è ancora una persona?Lo diventerà un giorno o forse lo sarebbe diventato se voi non vi foste comportate da assassine,e venite pure a parlarmi di istinto materno!La verità è che l’aborto viene usato soltanto come mezzo di contraccezzione al pari di un qualsiasi preservativo.Lo spirito della legge era nobile,serviva a tutelare la salute della madre e del bambino,è stata purtroppo sistematicamente disattesa per la malvagità disarmante delle persone.In tutte le specie viventi il genere femminile possiede un immenso e splendido potere,quello di selezione naturale.In natura l’equilibrio è mirabilmente raggiunto,nella specie umana le donne stanno usando molto male il loro potere.Vi consiglio di riflettere tutti.Grazie per l’attenzione.
Giovanni leone, sarai anche ateo ma le argomentazioni che porti sono da catto troll (gia discurre e smontate in vari altri topic, qui e nel forum).
“Intanto a Stefano Bottoni che dichiara di volere eliminare l’obiezione di coscienza per i ginecologi rispondo che è un’ipotesi soltanto ridicola in uno stato che,reputandosi laico,nessuna censura dovrebbe consentire”
Nessuno obbliga una persona a diventare ginecologo, se sai che il tuo lavoro ti porterà a dover fare cose che tu PERSONALMENTE non approvi, pensaci prima e specializzati in geriatria o in emodinamica.
Se invece diventi ginecologo FAI IL TUO LAVORO, l’hai scelto tu.
E’ una forma di prevenzione anche questa.
“ma vi rendete conto che l’aborto non coinvolge solo voi ma anche un’altra persona,a prescindere se possa essere definita tale?Ma credete che il bambino che portate in grembo vorrebbe morire se solo aveste la sensibilità di immedesimarvi per un attimo nei suoi sentimenti anche se non è ancora una persona?”
Qui degeneri nella schizofrenia.
Come fa a VOLERE o ad avere SENTIMENTI SE NON E’ ANCORA UNA PERSONA?
Parlando di embrioni, senza la minima traccia del sistema nervoso, non c’è alcuna differenza con lo spermatozoo eiaculato o l’ovulo mestruato.
E anche i feti di pochi mesi non credo abbiano una sensibilità superiore a quella di un girino. Una mucca macellata soffre di più.
Inoltre non ho mai sentito urlare alla catastofe per i miliardi di zigoti-…-gartrule-…-embrioni riassorbiti o abortiti SPONTANEAMENTE (i due terzi dei “concepiti”).
La differenza sta nella DECISIONE VOLONTARIA di interrompere la gravidanza. Non ho mai visto un processo mediatico e non per le madri che hanno avuto un aborto spontaneo: potrebbero chiedersi “fumava?”, “si drogava”? “ha messo male la cintura di sicurezza?”.
Ma non lo fanno.
Allora una donna, se le cose continuano così, dovrà impastticcarsi o buttarsi per terra pur di non essere inquisita.
Preoccuparsi di più delle POSSIBILI condizioni FUTURE di un embrione invece di concentrarsi su ciò che E’, non è diffeente dal dire “povero spermatozoo, SE si fosse unito ad un ovulo, e SE si fosse impiantato nell’utero, e SE non avesse avuto anomalie genetiche e SE, SE, SE, SAREBBE DIVENTATO un essere umano.”
Troppi SE.
Per l’embrione calano, ma restano comunque.
E resta il fatto che dire “SE nascesse DIVENTEREBBE un bambino” implica il fatto CHE ORA NON LO E’.
Un po’ di razionalità, grazie.
“il genere femminile possiede un immenso e splendido potere,quello di selezione naturale”
SE dici così dubito che tu sabbia anche solo lontanamente cosa sia la selezione naturale.
La elezione naturale è atta dall’AMBIENTE, non dalle donne (in qualunque modo tu potessi intenderlo): le donne sfornano tutti i figli che possono e la natura stabilisce chi sopravvive e chi no.
L’aborto (ma prima ancora ogni forma di contraccezione) serve a evitare MORTI e DOLORE, ad assicurare ai bambini EFFETTIVAMENTE TALI di nascere in situazioni ottimali, o comunque meno difficoltose possibili. Ma il citerio su cui si basa questa decisione SPETTA ALLA MADRE. E BASTA.
T’e Capi?
Vero, come qualcuno dice questo sito sta pubblicizzando troppo Ferrara ben più che nei media