Per la cosiddetta pillola del giorno dopo non c’è obiezione di coscienza che tenga. Non è un farmaco abortivo ma un anticoncezionale e perciò nessun medico può rifiutarsi di prescriverlo. Lo ha ribadito a chiare lettere anche il consiglio regionale toscano appena un mese fa con una delibera che avverte i medici che non fornire la pillola a chi la chiede si configura come un reato: quello di interruzione di pubblico servizio. Ciò nonostante a Pisa ci sono dottori che quella pasticca non la vogliono dare. Adesso rischiano grosso: una sanzione disciplinare dell’azienda sanitaria locale e soprattutto una denuncia alla magistratura. Sono i dottori della guardia medica e del pronto soccorso in cui si sono imbattute due ragazze che, dopo rapporti sessuali a rischio, avevano bisogno di quel tipo di anticoncenzionale. Le loro esperienze – una risale alla vigilia di Pasqua, l’altra alla notte tra mercoledì e giovedì scorso – sono state segnalate all’Asl 5 che ha immediatamente avviato un’indagine interna. La prima storia vede protagonista una studentessa poco più che ventenne. È la vigilia di Pasqua, la ragazza insieme al fidanzato si reca alla guardia medica del villaggio “I Passi” ma davanti al portone trova un cartello che dice più o meno così: “Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo”. […] C’è un fatto che potrebbe risultare decisivo nella definizione delle responsabilità su quello che è successo. Da poco più di un anno, come ricorda il presidente dell’ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini, il comitato di bioetica ha introdotto la possibilità di una cosiddetta clausola di coscienza: ovvero – fermo restando che la pillola del giorno non è un farmaco abortivo e perciò appellarsi all’obiezione di coscienza non è consentito – chi proprio non se la sente di prescriverla può non farlo purché metta in condizione il paziente di ottenere quello che chiede nei tempi e nei termini stabiliti. Ma questo presuppone una preventiva comunicazione all’azienda. Nessun medico però – spiegano dall’Asl – ha mai comunicato ufficialmente il suo disagio rispetto a questo tipo di prescrizione né tantomeno si è appellato alla clausola di coscienza.
Pisa: la pillola del giorno dopo? Arrangiatevi
32 commenti
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I medici obiettori per quanto riguarda la “pillola del giorno dopo” meritano di essere condannati poiché agiscono contro la legge dello stato laico (sic) italiano.
di fronte ad un cartello del genere foto e denuncia all’autorità di PS
Arrestateli TUTTI !!!!!!!!!
sono proprio dei medici ignoranti se non sanno che la pillola del giorno dopo non è abortiva, oppure sono in malafede?
@ Daniela
Secondo me sono in malafede. Mi pare improbabile che un medico non lo sappia.
Che schifo! Allora questi medici sono contrari anche:alla pillola anticoncezionale,la spirale,il preservativo,etc
Strano che cose del genere succedano proprio qui a Pisa.
Mi aspetto che questi “medici” vadano in galera.
E’ il minimo che possa capitare, in un Paese serio.
Mi sa che c’è qualcuno che sta pensando di organizzare un bel mercato nero…. Il farmaco è liberamente acquistabile su internet, visto che in altri paesi (a noi limitrofi) è un farmaco da banco. Più obiettori ci sono e più è possibile importarlo e venderlo sottobanco al doppio del prezzo. E’ ovviamente solo una ipotesi teorica.
Ho appena visto la notizia su Repubblica online.
Una bella foto al cartello e poi dritti in Questura e poi alla ASL. Oppure, se non c’è cartello ma il medico dice di no, 113 o 112 e poi vediamo come la mette davanti ai caramba o ai poliziotti!!
Questa gente deve andarsene in Iran. E già che ci sono, si portino dietro anche il loro papa!
Ma è proprio vero che la pillola del giorno dopo non è abortiva? Se per caso il concepimento avviene poche ore dopo il rapporto sessuale dopo un giorno o due ci può già essere un embrione e l’uccisione di un embrione è un aborto o no? La pillola del giorno dopo non uccide l’embrione se l’embrione è già stato appena concepito?
Altro discorso: voi sostenete che il diritto di obiezione dei farmacisti è illegale perchè la pillola del giorno dopo non è abortiva, ma comunque non è che per caso voi dell’UAAR o giù di li vorreste mettere fuorilegge anche il diritto di obiezione di coscienza per lo stesso aborto? Ma negli altri stati europei dove l’aborto è permesso dalla legge come si regolano con l’obiezione di coscienza dei medici? Sarà proprio solo l’Italia a contemplare il diritto di obiezione di coscienza per l’aborto?
In galera.
@camomil
io personalmente sono contro l’obiezione di coscienza per i medici.
sai che fare il ginecologo comporta anche praticare aborti e non vuoi farlo?
perfetto, vai a fare l’ortopedico oppure il neonatologo.
ormai la generazione dei medici che erano già tali all’introduzione della legge sull’aborto, penso sia andata.
la nuova generazione sa perfettamente che cosa comporta il mestiere.
quindi, sceglie: o così oppure le specializzazioni sono tante.
@Camomil
>ma comunque non è che per caso voi dell’UAAR o giù di li vorreste mettere fuorilegge
>anche il diritto di obiezione di coscienza per lo stesso aborto?
No.
Però:
1) l’obiettore di coscienza (parlo della 194) deve prendere meno soldi di un non obiettore o avere incarichi sostitutivi obbligatori (che oggi non ha).
2) ogni struttura deve avere ALMENO un non obiettore a disposizione del pubblico 24h/24h (il che non accade)
3) l’obiezione per le pillole NON ESISTE, è una c*****a ideologica dei medici cattolici, ed è ILLEGALE… interruzione di pubblico servizio, falso ideologico, … chi vi si appella va denunciato e condannato.
4) gli obiettori in pubblico che fanno gli abortisti in privato vanno RADIATI.
Uno che ha gli scrupoli di coscienza in violazione di legge, a danno dei comuni cittadini che hanno DIRITTO alle prescrizioni mediche e alle medicine, semplicemente cambiasse mestiere… non facesse nè il medico nè il farmacista. Se sono vegetariano non mi metto a fare macellaio e poi mi rifiuto di dare la carne ai clienti!
I farmacisti cattolici che si fanno venire le mosse epilettiche per tirare fuori uno scatolino dal bancone rimettessero la concessione/licenza al comune e andassero a zappare la terra: chissà che non giovi alla loro coscienza e alla nostra salute.
@ Camomil
la PDGD è un contraccettivo. Punto. Cito da wikipedia;
“L’efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale a rischio. È dimostrato da uno studio dell’OMS che l’assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio ha un’efficacia del 95%, che scende al 9% entro le prime 72 ore.
Se invece la pillola viene assunta dopo che l’impianto dell’embrione in utero è già avvenuto, essa non disturba la prosecuzione della gravidanza.”
E’ necessaria la prescrizione medica in Italia e Spagna; negli Stati Uniti, Messico, Sudafrica, Israele, nella maggior parte dei paesi europei e in altri che non ricordo è medicinale da banco (negli USA si trova anche nei supermercati)
Ma wikipedia, google e quei miliardi di pagine web che esistono a fare? Il pc lo sapete usare?
@ Camomil La pillola del giorno dopo non ha effetto abortivo, poiché, secondo la Cassazione, la nozione di gravidanza recepita dalla 194 è quella fase del processo riproduttivo che inzia con l’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero.
La pillola del giorno dopo agisce o impedendo l’impianto o, ancora prima, impedendo la stessa fecondazione. Quindi non è un farmaco abortivo.
L’obiezione di coscienza deve essere prevista dalla legge per essere invocabile. In mancanza, come in questo caso, si tratta di interruzione di pubblico servizio.
Buonasera,mi chiamo Elisa Cecchi e sono la giornalista pisana che ha lanciato l’inchiesta riguardante le mancate prescrizioni della pillola del giorno dopo. Sia per interesse personale che lavorativo, vi pregherei di contattarmi per consentire a me e alla testata per cui lavoro, “Il Tirreno”, di continuare l’inchiesta, nel caso aveste testimonianze utili per rendere più completo il quadro della situazione. Sono disposta a fornire recapito redazionale ed indirizzo email per eventuali contatti, nel frattempo informo che a breve, forse già domani, “Il Tirreno” pubblicherà l’intervista ad uno dei medici in questione. Grazie,
di seguito metto il link al mio blog nel caso qualcuno volesse approfondimenti sull’argomento
http://modulozero.splinder.com/
E’ indubbia la malafede dei medici, la pillola del giorno dopo non e’ abortiva, e’ un metodo di contraccezione d’emergenza in quanto blocca l’ovulazione. Non e’ garantito il suo effetto: se presa entro le 24 ore e’ efficace al 95%, entro le 72 l’efficacia scende al 9%, esattamente perche’ non e’ abortiva!!
Sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ e’ detto chiaramente che non provoca aborto: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs244/en/
Negli altri paesi funziona cosi’:
Dal 2002 una Risoluzione del Parlamento europeo sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi raccomanda ai governi degli Stati membri e dei paesi candidati di agevolare l’accesso alla contraccezione d’emergenza a prezzi accessibili.
Stati Uniti
Dal 2006, per decisione della Food and Drug Administration, la pillola del giorno dopo è liberamente venduta tra i medicinali da banco e quindi non solo nelle farmacie ma anche nei supermercati. Tutte le donne che abbiano compiuto i 18 anni possono acquistarla senza prescrizione medica. Permane per le minorenni l’obbligo di presentazione della ricetta.
Francia
È disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica. È inoltre disponibile gratuitamente nelle scuole anche per ragazze minorenni, senza l’obbligo di dichiarare la propria identità.
Spagna
La pillola del giorno dopo è disponibile previa prescrizione medica. Tuttavia, poiché la legge spagnola permette ai Comuni libertà di scelta rispetto a tali ambiti regolamentari, in alcuni centri, tra i quali Madrid, la distribuzione della pillola del giorno dopo è libera e gratuita.
Svizzera
Dal 2002 è disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica.
Regno Unito
È disponibile senza la prescrizione medica in tutto il territorio britannico, alcune città come Manchester hanno iniziato in via sperimentale la distribuzione gratuita.
La pillola del giorno dopo è inoltre disponibile senza prescrizione medica nei seguenti paesi: Sudafrica, Albania, Algeria, Belgio, Canada (Québec), Cile, Danimarca, Finlandia, Grecia, Israele, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Svezia.
O brava Elisa, complimenti per l’inchiesta.
Com’è che al Tirreno hanno assunto una giornalista vera?
Si sono distratti?
Non c’è niente da fare: il semplicissimo concetto che “la legge è uguale per tutti” e va rispettata da TUTTI indipendentemente da scrupoli “superiori” di coscienza, evidentemente nella testa di certa gente non riesce proprio ad entrare.
Sono d’accordo con chi sostiene che quei medici vadano condannati e radiati.
Come faranno poi a campare?
Che preghino il signore, lui provvederà… Non è ciò che è scritto nel vangelo?
L’obiezione di coscienza al giorno d’oggi e RIDICOLA E RIPUGNATE.
Capisco che ai tempi in cui la 194 fù introdotta c’era già ci faceva il ginecoloco ed aveva accettatto la specializzazione\lavoro in cui esso non comrendeva l’aborto.
Al giorno d’oggi si sà che specializzarsi in ginecologia comporta anche il praticare IVG. Non ti paice? La medicina offre decine di altre specializzazioni da scegliere.
Aggiungiamoci anche che la maggioranza delgi obiettori poi nelle cliniche private\ambualtori pratica aboorti clandestini in cambio di forti compensi economici. Dimostrando che l’obiezione c’entra con tutto men che con la coscienza. Le iene ci aveva fatto una bella inchiesta.
Mi ero perso questi dichiarazioni del catto____a Fioroni
>Di diverso parere il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni secondo il quale
>«La libertà di coscienza afferisce a qualcosa che è sancito con grande chiarezza nella
>Costituzione italiana. Le inchieste sui valori costituzionali – ha proseguito il ministro – mi
>sembrano una cosa fuori luogo. Penso che decidere ciò che è appropriato e
>opportuno vada lasciato alla professionalità e alla competenza dei medici».
>«Penso – ha proseguito Fioroni – che sia stata presa una pericolosa china in
>questo nostro Paese, sicuramente non appropriata, quando si pensa di dover
>affidare al Parlamento la prescrizione e la stesura delle ricette e – ha concluso –
>stabilire quando un farmaco, in Italia come nel mondo, è appropriato per la
>propria utilizzazione»
In particolare, rileggete dove dice “decidere ciò che è appropriato e opportuno vada lasciato alla professionalità e alla competenza dei medici”… “La libertà di coscienza afferisce a qualcosa che è sancito con grande chiarezza nella Costituzione italiana” ma andasse a ca___e!!!
Cioè Fioroni parla di “china pericolosa” PERCHE’ una persona che ha bisogno di un farmaco – che ha diritto ad avere – CHIEDE che glielo si dia in barba ad uno stXonXo rifiuto ideologico? Ma questi stanno fuori… e questa gente del PD dovrebbe cambiare l’Italia?
Yes I can Veltroni… I can vote anyone else but you!
@peppe mi puoi linkare questo articolo?
non capisco se si riferisce alla pillola? perchè la pillola non è un abortivo…
scusate, ma secondo voi certi medici leggono quello che dicono i loro colleghi dell’OMS? Se un prete dice che quella pillola è abortiva è abortiva punto, le prove che non è così si possono tranquillamente trascurare. D’altronde se credono a uno che camminava sull’acqua e seccava i li alberi di fico solo perchè non faevano frutti fuori stagione non si può pretendere che si comportino razionalmente.
@franco dice: la PDGD è un contraccettivo. Punto.
Meno male che non sei cattolico: saresti il peggior esempio di dogmatismo fideistico.
Citare wikipedia sarebbe saper usare il pc? poveri noi. Ma la conosci l’affidabilità di quello che citi? mi sa di no.
Cito invece al volo il parere di un medico, non certo cattolico, ma con un modo di porsi molto più rispettoso di molti commenti che si leggono qui.
Come sottolinea giustamente, la pillola del giorno dopo può anche impedire l’annidamento di un ovulo fecondato, il che per i cattolici significa aborto, il che di conseguenza pone il problema dell’obiezione di coscienza. Ovviamente se giocate sulla definizione di aborto le cose cambiano. Se per voi l’aborto è solo l’IVG di un ovulo fecodanto già impiantato in utero, ovviamente la PDGD è solo un cotraccettivo. Basta intendersi insomma. Il fatto è che per un cattolico impedire volontariamente l’annidamento di un ovulo fecondato non è la stessa cosa di impedire la fecondazione di un ovulo (contraccezione): se per voi è la stessa cosa…
http://www.salutedonna.it/pillola%20del%20giorno%20dopo.htm
E’ capitata la stessa cosa a una mia amica, pochi giorni fa. SI è vista rifiutare la pillola dal primo medico (perchè obiettore) e l’ha ricevuta da un altro, ma così facendo ha perso tempo. In pratica ora ha l’80% di non rimanere incinta, mentre se il primo medico non avesse fatto il bastardo avrebbe avuto il 95%….speriamo bene.
@ Elisa
Ho appena finito di leggere il tuo articolo, per il quale mi complimento con te: abbastanza scioccante, direi. Nell’Italia del 2008.
Ragazzi, se ne abbiamo la possibilità aiutiamola x l’inchiesta.
A quando un “medico” che in perfetta scienza e Coscienza non prescriverà la morfina a un malato terminale in quanto sostanza stupefacente? Poi magari si farà un bel quartino di rosso, che fa bene alla circolazione, e si metterà al volante dove può fare un po’ meno bene alla circolazione!
@ fra Pallino
Già, sono stato troppo drastico nello scrivere quel post… allora te lo chiedo così
sarei fondamentalista anche perchè chiedo che i medici / farmacisti rispettino le leggi?
se vogliono fare gli obiettori lo facciano; e se ne assumano tutte le conseguenze (che potrebbero evitare andando a fare il minatore)
mi sembra anche che non ti sia preso la briga di leggerti i post di Camomil (al quale rispondevo), 6 domande in 10 righe che chiedevano cose facilmente rintracciabili su internet
io non ho mai detto che chi non sa di wikipedia non sa usare il pc
ma se si usa il pc per avere risposte che si possono trovare anche da soli
Per Fra’ Pallino.
Quindi bisogna sempre piegarsi alle fisime fideistiche dei medici cattolici, buono a sapersi.
Ergo, se tanto mi da tanto, il giorno che qualcuno incoccerà in un medico Testimone di Geova che si rifiuterà di praticare una trasfusione, che dovremmo fare?
In quel caso, Avvenire interverrà a difenderlo o farà il pesce nel barile come sempre fa quando il caso strappa la maschera cattolica?
Infine le faccio notare, caro Pallino, che PER ORA la legge non ammette – in questo caso – l’obiezione di coscienza, quindi i cartelli in corsia e il rifiuto del medico sono assolutamente illegali. Specialmente quando in servizio non c’è un medico non obiettore (cioè, sempre).
Mi rendo conto che la chiesa è abituata a declinare il concetto di illegalità sempre a suo esclusivo uso e consumo a seconda della bisogna, perciò non pretendo che Lei capisca.
Qui sarebbe forse il caso d’intendersi una buona volta su un punto. Che anche se l’uovo fosse fecondato non si potrebbe in nessun caso parlare di embrione, viste le risultanze scientifiche e la semplice osservazione al microscopio. Ma per chi ragiona col cervello di Sgreccia e Ruini neanche l’immagine sul monitor è sufficiente (direbbero che il monitor mente).
Invece fa comodo dire che l’uovo appena fecondato contiene già l’embrione. E ‘taca banda!
Meno male che la chiesa non decise in illo tempore che l’anima è già contenuta nell’ovocita e/o nello spermatozoo, sennò sai che cancan………
A propo, il sesso degli angeli l’avete poi deciso? Avete trovato un accordo? E le donne, hanno finalmente l’anima o no?
Tornando a bomba, o le ASL si decidono a imporre ai loro medici la legge oppure aggirano il problema assicurando per ogni turno la presenza di un medico non obiettore (l’extra costo a carico del Vaticano e di Avvenire).
Oh, mi scusi Fra Pallino, dimenticavo: il post di Franco è sì perentorio, ma lui ha semplicemente citato l’OMS. Allora anche l’OMS è “fondamentalista”?
Perchè una cosa è certa: se la pillola non è abortiva, allora è un anticoncezionale! Non serve a curare il raffreddore o la stipsi, quindi o l’uno o l’altro.
Infine, è assurdo che il parere non vincolante di un organismo consultivo come il Comitato di Bioetica (dominato dai cattolici) sia un viatico per disattendere una legge.
Dura lex, sed lex? Per i cattolici no, salvo ci sia il placet del Vaticano.
Sembra il teatro dei burattini, con Pinocchio, Mangiafuoco e i due imbroglioni.