Turchia: i giudici mettono sotto processo il partito di Erdogan

Lo scontro fra i valori della laicità voluti e imposti da Ataturk e la rinascente anima islamica della Turchia diventa da oggi istituzionale. La magistratura, che di questi valori laici è, insieme ai militari custode talvolta spietato, ha scelto, attraverso la Corte Costituzionale, di dare il via libera al processo contro l’Akp, il partito islamico moderato del premier Recep Tayip Erdogan e del presidente Abudllah Gul.
Gli undici giudici della Corte hanno accolto all’unanimità il ricorso presentato dal procuratore generale della Cassazione, Abdurrahman Yalcinkaya, che ha chiesto di sciogliere «per attività contrarie alla natura secolare dello Stato» l’Akp (Partito della Giustizia e dello Sviluppo). Secondo il procuratore il partito governativo è diventato «un covo di attività che vanno contro la laicità dello stato». Non solo. L’alto magistrato vuole che i supremi magistrati mettano al bando per cinque anni 71 esponenti dell’Akp, tra cui lo stesso Erdogan e Gul, destituendoli dalle rispettive cariche.

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L’articolo completo è consultabile sul sito de La Stampa

13 commenti

AndreCas

Anche in Italia serivirebbe un Ataturk perchè altrimenti rischiamo di finire in brutte acque, da noi la magistratura è sostanzialemente di ispirazione laica ma i militari non penso (quantomeno non tutti).
Qui al massimo abbiamo Livia Turc(o)….e ho detto tutto.

Andrei

qualcuno informato sui fatti, mi saprebbe dire in che modo si è comportato l’Akp per meritarsi una causa giudiziaria?
e poi quali sono i valori della laicità voluti e imposti da Erdogan? C’è una distinzione molto sottile, non riesco a coglierla e questo fatto sembra contradittorio…imponi laicita poi vieni accusato di attaccare il secolarismo, non mi è chiaro

Guidus

Brutto italiano. “La magistratura, che di questi valori laici è, insieme ai militari custode talvolta spietato”. Come minimo, va riscritta: “La magistratura, che insieme ai militari e’ custode talvolta spietata di questi valori laici”, …

darik

come ho scritto altrove e pur sapendo di urtare la suscettibilità di alcuni, io ke sono ostile alle religioni, islam e cristianesimo in primis, non nascondo una certa simpatia
per tutti coloro (militari compresi) ke si oppongono all’erosione strisciante della costituzione turca da parte del partito islamico.

darik

p.s. mi viene pure da pensare ke queste iniziative laike siano una manovra concertata dai vertici del paese per calmare le inquietudini degli stati occidentali per una espansione islamica.

Roberto

@ Andrei

> mi saprebbe dire in che modo si è comportato
> l’Akp per meritarsi una causa giudiziaria?

l’articolo della Stampa dice che la pietra dello scandalo sia stata la legge che ha abrogato il divieto di indossare il velo islamico nelle universita’. Che, nello specifico, io credo sia un atto legittimo e anche condivisibile: per me, uno stato laico deve permettere la pratica della propria religione, e non censurarla. Ovviamente, è lo stato stesso che ne sancisce i limiti, dettati dal buon senso e dalla pubblica sicurezza. (che so… andare in giro in burqa senza essere riconoscibili mi pare da sanzionare; il velo mi sembra eccessivo… che lo indossa anche mia nonna)

c’e’ anche da dire, in ogni modo, che la fermezza con cui la magistratura agisce (insieme ai militari) è da inserire nel contesto socio-politico della nazione.

Rapanui

Guarda guarda, se non ho capito male in Turchia la magistratura difende a spada tratta la LAICITA’, proprio come da noi.

ren

@ Guidus

Mi pare di ricordare però che in italiano in presenza di sostantivi maschili e femminili, nella concordanza di aggettivi e participi prevale il maschile… Spietato poi può anche concordare con custode anzichè con magistratura nella frase.

ren

Potresti obiettare che è una cosa da maschilisti far prevalere il maschile 🙂

Ivano

Ritengo invece che la corte costituzionale turca abbia fatto benissimo ad accogoliere la richiesta della magistratura di mettere al bando l’Akp perchè sulla laicità non si transige, altrimenti si finisce come in Italia.

Ulv

Non è la prima volta che accade in Turchia. Sul finire degli anni ’90 venne messo fuori legge dalla Corte Costituzionale un altro partito fondamentalista, Refah Partisi, il cui ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo valse solamente a confermare lo scioglimento.

@ Guidus

Ha ragione ren: “spietato” DEVE concordare con custode, non con magistratura.

@ Ren

Hai ragione, è da maschilisti! Anche se mi pare di ricordare che la regola è più complessa… Può prevalere il maschile, oppure, se non ricordo male, anche il genere dell’ultimo dei sostantivi nominati.

dadaLito

mi sa che fra un po’ strasburgo accoglie ankara e ci scarica noi…

darik

# dadaLito scrive:
1 Aprile 2008 alle 20:12

mi sa che fra un po’ strasburgo accoglie ankara e ci scarica noi…

tenendo conto del merito; sicuramente sì!

darik

Asatan

Non credo che la denuncia sia nata solo dalla liberalizzazione del velo (cosa fra l’altro giusta), ho il mezzo sospetto che i piani dell’Akp vadano been oltre questo e ben oltra quel che credeva la gente quando li ha votati.

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