Veltroni: cambieremo legge 40, ingiusto divieto della diagnosi preimpianto

Walter Veltroni e il Partito democratico cambieranno la legge 40 sulla fecondazione assisitita cercando pero’ “una sintesi” tra le varie anime del partito. Intervistato da Radio24, a una domanda di Giancarlo Santalmassi che gli chiede se “ritiene giusto che una famiglia con un figlio talassemico non possa fare la diagnosi preimpianto per evitare di avere un altro figlio talassemico”, Veltroni risponde: “la mia risposta e’ no, non e’ giusto. E allora bisogna affrontare” la questione, aggiunge. “Ma su queste materie io cerchero’ la sintesi, la piu’ avanzata possibile nell’affermazione del principio indiscutibile della laicita’ dello stato. Ma ritengo che bisogna cercare sintesi”. “Quella citata -aggiunge Veltroni tornando al caso della diagnosi preimpianto- e’ una cosa che ha una rilevanza indiscutibile”.
‘Sui temi etici Veltroni si arrampica sugli specchi. Infatti, dimentica che in questa legislatura i veti ai provvedimenti sulle unioni civili sono stati posti proprio dal suo partito’. Lo afferma la senatrice Manuela Palermi, Capogruppo Verdi – Pdci e capolista della Sinistra l’Arcobaleno in Toscana per il Senato. ‘La sintesi tra cattolici e laici, di cui parla Veltroni, potrebbe essere possibile se non ci fossero all’interno del Pd posizioni cosi’ conservatrici come quella dei Teodem, da una parte, e quella dei radicali, dall’altra’.
‘Il Pd ha paralizzato le vere riforme rispondendo agli ordini delle alte gerarchie vaticane e adesso il suo leader sostiene di voler mettere in campo interventi su fecondazione e unioni civili. Ma di cosa sta parlando? Fino a ieri la teodem Binetti attaccava il ministro Bindi – conclude l’esponente del Pdci – e bocciava addirittura una norma che puniva le discriminazioni per orientamento sessuale’.
‘Parole sagge di un leader che ha a cuore il rispetto della vita e delle speranze delle persone’. Cosi’ Barbara Pollastrini.
‘Quando una coppia e’ portatrice di malattie genetiche gravi, perche’ – si chiede la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunita’ – impedirle oggi l’analisi preimpianto, senza la quale la donna potrebbe, domani, ricorrere all’aborto? Sono sempre stata convinta -aggiunge- che sia un dovere, e un atto di serieta’, correggere la legge 40 in alcuni punti tanto contraddittori quanto crudeli. E sarebbe grave se il futuro Parlamento rinunciasse a cercare una mediazione utile e condannasse il nostro Paese a un ‘turismo procreativo’ in aumento e che lascia sole quanti non se lo possono permettere’. Naturalmente, ‘la bussola – conclude Pollastrini – non puo’ essere che la laicita’, la responsabilita’ e l’autonomia della politica’.

Fonte: Aduc Salute

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20 commenti

Paolo Garbet

Uolter, sveglia. Ci hanno già pensato i giudici. Vedere bioetiche.blogspot.com.

MaTTiA

Aspetta, Aspetta
ma non era quello che la sua banda di cattotalebani aveva detto in occasione delle ultime elezioni?
A Veltrò ma cambia musica!!

Francesco M.Palmieri

La sintesi ??

Ma perchè non dice chiaramente che non se ne farà nulla, anche in caso di vittoria del suo partito. ?

anteo

un minimo di serietà che Veltroni non ha : la legge 40 va buttata via

occorre un testo sensato non le dementi elucubrazioni di curiosi personaggi che per fregiarsi del titolo di professore devono ricorrere a una marginale università come quella del Liechtenstein

DF1989

Fare una sintesi, cioè cercare un dialogo tra le varie parti, non è possibile se una delle parti sostiene di possedere una verità assoluta e dei valori non negoziabili.

vico

La senatrice Palermi, invece di dare responsabilità ad un partito che si presenta la prima volta si impegni a sostenere le idee di Veltroni e vedrà che un eventuale voto contrario della Binetti non sarà significativo.
Mi sembra che i ministri dei DS e della Margherita e RnP che oggi si riconoscono nel PD (Pollastrini, Bindi, Turco, Bonino) siano una sufficiente garanzia di laicità che nessuno può mettere in discussione.
E, per l’ennesima volta, ripeto che il grado di laicità di un partito è dato dalla somma dei laici che lo compongono. Più saremo più peseremo e non è detto che il gruppo di opinione “laico” che evocava il prof della PdL potrà veramente incidere sul governo del paese.

davide

a DF1989
Certo non è poi il massimo, ma d’altronde è meglio non farsi illusioni, dato che i partiti che fanno della “laicità radicale” un loro fondamento a stento arriveranno al 10%. E poi credo che se i vari teodem vorranno fare i fighi e votare no contro cose tipo testamento biologico, Cus e fecondazione assistita dato che sono nel programma dovranno renderne conto alla base del PD. Quindi ne dubito che stavolta i binettiani avranno totale campo libero

Sergio

@ Anteo

Rocco è ordinario in una università italiana (Teramo). Quella di Vaduz è una succursale del Vaticano senza importanza (anche se sponsorizzata tra gli altri da Francesco Cossiga).

emmanuele

@vico

Sono assolutamente d’accordo: non serve un “partito della laicità”, servono partiti laici, serve una cultura plurale in materia di concezioni del mondo!

Questo stesso sito costituisce una spinta sociale alla laicità; il miglior modo che abbiamo per
promuovere il nostro diritto a vivere in uno stato laico è diffondere il nostro pensiero, promuovere iniziative come fa l’UAAR ecc ecc.

Non serve “convertire” la società, basta portare alla luce l’assenza di libertà di cui (non)godiamo e gli effetti che ciò comporta. Purtroppo per fare questo è necessaria una costanza incrollabile, date le resistenze mediatiche di cui i teocon godono.

Silesio

Tra V.troni e B.sconi hanno ormai promesso di tutto. Uno ha promesso circa 30 cose, l’altro 40. L’ideale è che facessero un governo insieme così potremo fare 30+40=70 cose

Toptone

Seeh seeh, bla bla bla bla.

Sto aspettando di leggere i rigurgiti di (s)Bobba per (ga)Binetti in risposta a quest’uscita di Veltroni…..

Scommettiamo che domani alle 8 ci sarà un comunicato che parla di “preoccupanti derive laiciste”?

Wait and see.

piersky

@davide, ma dove vivi? da quando i politici rendono conto alla base?
Ma qualcuno si ricorda che la Binetti ha votatao contro l afiducia a Prodi per non far passare una legge invisa al vaticano. I cattolici nel PD non sono 2 o 3 ma ben di più…e dopo la fuoriuscita di Mussi e del Correntone hanno maggior peso relativo….poi tanto Veltrusconi sa già che perderà, quibdi può dire quello che vuole!

Vatatze

Vico ha scritto: “E, per l’ennesima volta, ripeto che il grado di laicità di un partito è dato dalla somma dei laici che lo compongono. PIU’ SAREMO PIU’ PESEREMO…”
Vico, facci sapere quando entri nel direttivo del PD! E fatti valere, neh! E di a Veltroni da parte mia che per essere un avvelenatore di pozzi ha una faccia simpatica…

Stefano Bottoni

@ piersky e Davide

Purtroppo il sistema delle liste bloccate consente a chi viene eletto di non rispondere minimamente del proprio operato (per questo piacciono tanto alla casta, e temo che rimarranno anche se sarà cambiata la legge elettorale). Se fosse possibile tornare alle preferenze, penso anch’io che la Binetti non sarebbe rieletta: è vero che in Italia i cattolici sono ancora maggioranza, ma i cattolici integralisti come lei sono per fortuna pochi, anche se rumorosi e molto ben appoggiati.

Asatan

Ha ragione Stefano Bottoni. Purtroppo con le liste bloccate possono stra-fregarsenee della base di elettori. Secondo voi perchè, malgrado le belle promesse di entrambi gli schieramenti, non si è masso mano al porcellum? Perchè fà comodo.

anteo

@Sergio

eppure qualcosa non torna: se cerco Prof.Giorello, università statale di Milano, trovo orari, programmi, ecc insomma le notizie connesse all’attività universitaria, se invece cero Prof. Buttiglione, università di teramo, non trovo una riga sui corsi, orari, programmi. Evidentemente i corsi di Buttiglione sono riservati agli iniziati.

p.s.
perdonate il fuoritema

Vico

@VARATZE
nel mio piccolo a 46 anni (e dopo 26 in cui il mio impegno in politica era piuttosto rarefatto) mi sono candidato a Forlì per il direttivo comunale e mi hanno eletto. Questo vuol dire che ogni qualvolta si parlerà di legge 40 o di 194 o di qualsiasi tema di quelli di cui abitualmente parliamo noi io alzerò il mio ditino e cercherò di convincere qualcuno della giustezza delle mie opinioni. E se oltre al ditino mio, quello di Emanuele, Davide (penso e mi scusino se ho frainteso) e di tanti altri ci fosse anche il tuo avremmo una possibilità in più.
PS non sono innamorato di Veltroni, ma definirlo avvelenatore di pozzi mi sembra un po’ eccessivo al massimo è uno spacciatore di figurine panini, ma secondo te lo scenario politico tra cui possiamo optare offre grandi statisti? Se ci si arrocca su posizione massimaliste, non solo non otterremo mai nulla ma finiremo per incidere negativamente sulla laicità dei partiti.

Lorenzo G.

@emmanuele

“per fare questo è necessaria una costanza incrollabile”

Quoto e sottoscrivo. E’ necessaria come in parecchie altre cose della vita.

Vatatze

Vico, non ironizzavo sulla tua carriera politica (di cui nulla sapevo e per la quale ti auguro ogni bene), pensavo agli elettori del PD in generale: chi vota il PD vota il suo programma, non i desiderata della sua corrente laica: un voto al PD è un voto a un programma incerto sulla laicità. Non esistono forze rilevanti del tutto affidabili su questo tema, ma la Sinistra Arcobaleno ha, almeno, parole chiare in proposito. La critica della deriva moderata e clericale del PD si esercita non votando il PD, ovviamente. Il PD, con la sua scelta di correre da solo, non si è candidato alla guida del paese, bensì a fare il pieno di voti, una cosa ben diversa: non si agiti dunque lo spauracchio di Berlusconi. Ti raccomando assai il tuo consiglio sul massimalismo: in base alla tua logica “militanti” di ogni tempo avrebbero dovuto arrendersi di fronte all’ineluttabilità di cose come lo schiavismo, il potere temporale dei papi ecc. Si è creato un corto circuito tra Palazzo, media e impresa, all’interno del quale si forgiano politiche economiche e sociali molto interessate e si avverte il pericolo per la “governabilità” rappresentato dalla pluralità delle idee. Fortuna che molti, nonostante le picconate di Berlusconi prima e Veltroni poi, hanno ancora ben chiara la differenza tra un’idea, un principio che non si negozia, e un’ideologia, tra il precariato di massa, l’aziendalizzazione delle contrattazioni sindacali, il militarismo “compassionevole”, la cementificazione e nuclearizzazione del paese, l’ossequio alle gerarchie vaticane, il populismo (sì, lo so, il Berlusca è ancora più populista e clericale) in cantiere nel PD e la melassa che Veltroni ci versa sopra delirando in nome della concordia nazionale. Questo è avvelenamento di pozzi. I care, we can, hub… uazz american! per dirla con Sordi. Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
P.S. No, non ci sono grandi statisti, Bertinotti neanche ci arriva vicino; e allora?

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