Pisa: aperta un’inchiesta

In due ambulatori di Pisa alcuni medici in servizio di guardia si sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo a due ragazze; scattano l’inchiesta interna della Asl 5 di Pisa e un’indagine della procura della Repubblica ma anche le polemiche. Il primo episodio e’ avvenuto alla vigilia di Pasqua quando una ragazza di circa 20 anni e’ andata, insieme al fidanzato, alla guardia medica del villaggio ‘I Passi’ e sul portone ha trovato un cartello sul quale c’era scritto ‘Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo’. Il secondo caso segnalato all’Asl e’ accaduto nella notte tra mercoledi’ e giovedi’ scorsi quando una ragazza si e’ fatta accompagnare da una amica al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara. Qui le hanno detto di far riferimento alla guardia medica perche’ c’erano troppe emergenze in corso. ‘Abbiamo telefonato alla guardia medica – ha raccontato la ragazza – ma ci hanno risposto che era meglio restare al pronto soccorso perche’ nessuno dei medici ci avrebbe prescritto il farmaco’. Secondo Alessandro Capriccioli, membro di Giunta dell’Associazione Luca Coscioni e’ ‘incivile’ il comportamento dei medici del servizio pubblico che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo mettendo cosi’ in atto quotidianamente un diverso tipo di soccorso, in favore del fronte confessionale.
‘Pisa e’ una citta’ a rischio di deriva clericale – aggiunge Marco Cecchi dei Radicali di Pisa -. Rifiutare la prescrizione di questo farmaco e’ un tipo di obiezione di coscienza particolarmente odioso che mette in difficolta’ moltissime persone senza neppure una motivazione ideale di supporto dal momento che la pillola in questione non e’ un farmaco abortivo ma contraccettivo seppure di emergenza’.
Di diverso parere il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni secondo il quale ‘La liberta’ di coscienza afferisce a qualcosa che e’ sancito con grande chiarezza nella Costituzione italiana’. ‘Le inchieste sui valori costituzionali mi sembrano una cosa fuori luogo. Penso che decidere cio’ che e’ appropriato e opportuno vada lasciato alla professionalita’ e alla competenza dei medici’. ‘Penso che sia stata presa una pericolosa china in questo nostro Paese, sicuramente non appropriata, quando si pensa di dover affidare al Parlamento la prescrizione e la stesura delle ricette e stabilire quando un farmaco, in Italia come nel mondo, e’ appropriato per la propria utilizzazione’.

Fonte: ADUC Salute

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16 commenti

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Ma Fioroni che c’entra con la medicina? Possibile che sti cattolici non si imparano mai di lasciare ad ognuno il proprio mestiere? Cesare fa Cesare, Dio fa Dio, e i medici fanno i medici…

Aldissimo

io questi proprio non li capisco! perchè non trovano un altro lavoro?

è come se un carabiniere volesse fare l’obiettore di coscienza e rifiutarsi di imbracciare la mitraglietta.

monica

Infatti Aldissimo, è proprio così. Quando il servizio militare era obbligatorio a chi si dichiarava obiettore erano precluse molte professioni che prevedevano l’uso delle armi. Invece gli obiettori medici possono scegliere di fare proprio i ginecologi: in principio il problema si poneva solo sull’aborto ma ora si va estendendo anche alla contraccezione. Se si consente l’obiezione di coscienza, ovviamente sarà difficile stabilirne i limiti. Per un cattolico la contraccezione è peccato quasi come l’aborto e quindi, perchè limitare l’obiezione alla sola interruzione di gravidanza? Se non si interviene impedendo la possibilità di obiettare rispetto ad una scelta che le leggi dello stato ti consentono questa storia peggiorerà sempre di più. Inoltre l’obiezione di coscienza aveva un senso per i militari, proprio perchè il servizio militare era obbligatorio. Non mi sembra ci sia una legge che obblighi qualcuno a fare il ginecologo!

Capitan Spaulding

Poi mi chiedo se la sventurata (in quanto vittima di medici talebani) non riesce a trovare qualcuno disposto a prescrivere la pillola che fa? abortisce? A quel punto le loro cattocoscienze come se la passano?
Oppure sperano che non trovi neppure un ospedale con medici non obiettori per abortire e che debba tenersi il pupo?

Spero che l’inchiesta si concluda con qualche bel licenziamento in tronco.

druso

Quando capiranno i cattomedici che la pillola in questione non è abortiva? È un anticoncezionale: impedisce la fecondazione. Possibile che un ginecologo non sappia che dall’accoppiamento alla fecondazione passa del tempo?
La sanità pubblica è al servizio del cittadino, non di CL e compagnia! Se vogliono fare gli obbiettori (ammesso che non sia una scusa per dirottare i futuri aborti nelle proprie cloniche private) vadano a farlo altrove, magari in qualche ospedale privato della curia, ma lascino perdere la sanità pubblica!
Siamo noi cittadini a pagare il loro stipendio ed è giusto che si prodighino verso i propri dipendenti, fornendo il miglior servizio possibile.
Il medico è obiettore? Cambi mestiere, vada a fare l’ortopedico (con tutto il rispetto per gli ortopedici), ammesso che l’utilizzo del gesso o di altri presidi non vada contro la morale cattolica… Se così fosse, vada a fare l’avvocato: aiutare pedofili, deliquenti e feccia generica rientra tra le opere clericali.

Asatan

Ma sopratutto chi pone l’ipotetica domanda “ehma se il concepimento è avvenuto e si impedisce l’annimento” quando capire che lo spermatozoo non viaggia alla velocità della luce?

Jean Meslier

Fatti:

1) Il ministro Fioroni e’ stato fatto ministro da una coalizione di governo (l’Unione) che comprendeva anche Rifondazione, Verdi, Comunisti Italiani, Rosa nel Pugno ecc.

2) Il ministro Fioroni e’ uno degli esponenti del Partito Democratico, partito nato dalla fusione della Margherita e dei DS, partito che questa volta “corre da solo”.

Conclusione:

dal Partito Democratico, per quanto riguarda i temi della bioetica e della laicita’, c’e’ da aspettarsi, alla luce di queste considerazioni, una posizione non meno clericale di quella del governo Prodi.

Roberto

> Spero che l’inchiesta si concluda con qualche
> bel licenziamento in tronco.

ma voi li vedete in giro tutti questi medici obiettori? in pratica dovrebbero essere 2/3 del totale… in alcune regioni si arriva al 90%… in riferimento a questo due considerazioni:

1) non si obietta sulle coscienze degli altri. come chi rinuncia(va) al porto d’armi se non fa(ceva) la leva militare, allo stesso modo un ginecologo obiettore non può essere un ginecologo. vada a fare… che so… il pane.

2) che per i partiti e’ ora di finirla di lottizzare enti, istituzioni, asl. se il direttore di un’asl milanese lo nomina formigoni, voi credete che scelga un medico cattolico (antiabortista, anticoncezionalista…) o un ateo/laico? e siccome in italia è modo comune (e scellerato!) prostituirsi sui valori, anche i medici abortisti diventano, magicamente, antiabortisti convinti…

giovanni mainetto

Dopo aver letto l’articolo del Tirreno, e aver visto la dichiarazione di Fioroni sulla liberta’ di coscienza “sancita con grande chiarezza nella Costituzione italiana”, colto dal dubbio di questa altisonante dichiarazione, che contrastava con le mie reminescenze sull’argomento, mi sono andato a cercare nella Costituzione la parola “libertà”, per verificare se qualche volta veniva associata a qualche forma di “coscienza”.
Secondo voi cosa ne e’ venuto fuori?
Assolutamente nulla. L’argomento piu’ vicino e’ liberta’ religiosa, intesa come la possibilita’ di esercitare il proprio credo in privato – ovviamente – e in luogo pubblico – altrettanto ovviamente.
Ancora piu’ ovviamente Fioroni afferma stupidaggini che si inventa di sana pianta.
Purtroppo i giornalisti non verificano mai se le dichiarazioni di un politico corrispondono a verita’, e, purtroppo, spesso anche noi siamo abituati a prendere per vere le cazzate che sparano i preti
mancati.
E’ un riflesso – credo – della sottocultura che ci viene ammanita fin da piccini. Sbaglio?
salutoni, gianni mainetto

Arcturus

Guardate, che non è un problema di coscienza. Ma solo di opportunismo. Con il sovraffollamento che c’è, per fare carriera in ospedale e nelle cliniche universitarie, è bene non inimicarsi i primari e i baroni, i quali, per fattori economici, sono legati a doppio filo alle gerarchie ecclesiastiche locali. Insomma, è una cordata: o ci stai, o sei fuori.

Daniela

questi medici sono fondamentalisti ed irrazionali, lo stato deve agire di conseguenza difendendo con rigore le cittadine private di un servizio pubblico.

forzalube

A quando la messa al bando dei preservativi e della pillola anticoncezionale?
E quanto ancora dobbiamo attendere per avere dei medici che si rifiutano di curare chi ha contratto malattie sessualmente trasmissibili al di fuori del matrimonio?
Un nuovo governo Berlusconi sarebbe sufficiente o ci sarebbe ancora da attendere?

Edoardo

Questi medici non hanno ancora capito che “poter fare qualcosa” non implica di conseguenza il “dover fare qualcosa”. Se si può avere la pillola non è obbligatorio comprarla.

vico

propongo l’istituzione di ronde di volantarie che si presentino presso le strutture che obbiettano e che al rifiuto sporgano denuncia.
per quel che riguarda Avvenire segnalare alla magistratura, e credo che sia il compito di una associazione come la nostra, l’eventuale istigazione a delinquere , reato punito dall’articolo 414 del Codice Penale “1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti. 2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.

Mulligan

Credo che dobbiamo ben renderci conto che questa situazione nasce con Agostino di Ippona. Dopo una vita debosciata il bel tomo in vista di diventare un Padre della Chiesa, reinterpreta il Genesi classificando il peccato originale commesso da Adamo nel Paradiso Terrestre come un peccato di sesso invece che di superbia (come era stato considerato fino ad allora).
Da allora la Chiesa ha elevato il sesso alla suprema posizione fra i peccati mortali commessi dagli uomini, individuandolo come il più potente strumento di oppressione del gregge e vedendo nella donna l’agente del diavolo tentatore da combattere e opprimere strenuamente.
Da lì la sessuofobia della chiesa, che accetta solo la funzione riproduttiva del sesso.
Il sesso è diventato allora la massima ossessione dell’umanità cristiana di cui l’attuale obiezione di coscienza dei medici alla sessualità libera è solo la manifestazione emergente.

Vatatze

Mulligan, grazie. Abbasso Agostino, ridateci Giuliano da Eclano! Si fa per dire…
I medici obiettori sugli anticoncezionali devono finire in galera. Ditemi che andranno in galera, vi prego…

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