La poligamia nascosta tra gli islamici d’Italia

BRESCIA – Per Baba Kar è la cosa più naturale del mondo: “Ho due mogli. E vivo con loro in Italia. Lo so che qui è proibito dalla legge, ma questo riguarda voi italiani, non noi: io sono musulmano e il Corano dice che posso avere fino a quattro mogli. Seguo la mia religione. Del resto con lo Stato italiano non ho mai avuto nessun problema”. Senegalese, 33 anni, in Italia da 9, da 7 ben radicato a Brescia, il signor Kar è la punta di un iceberg dalle dimensioni misteriose, quello dei poligami italiani. Musulmani – immigrati, ma anche italiani convertiti – che usufruiscono della possibilità, prevista dal Corano, per un uomo di avere fino a quattro spose.

In assenza di statistiche, qualcuno parla di poche centinaia di casi, altri di decine di migliaia: cifre non confermate né confermabili. Quel che è certo però, è che il fenomeno esiste e che negli ultimi anni è aumentato, proporzionalmente all’aumento del numero degli immigrati musulmani che hanno scelto di risiedere nel nostro paese: oggi, secondo la Caritas, sono poco più di 1.200.000 i musulmani che vivono in Italia.

[…]

L’articolo completo di Francesca Caferri è consultabile sul sito di Repubblica

26 commenti

chiericoperduto

Ho ucciso il mio vicino perchè era ateo e lapidato mia moglie perchè mi faceva le corna, tutto regolare…la mia religione lo impone.

San Gennaro

La poligamia (cioè poliginia, giammai poliandria) è un istituto ben noto ai Patriarchi (Abramo, Giacobbe), ai mormoni, a certi ebrei ultraortodossi (se non erro) e ai musulmani.
Ovvio che oggi si parli solo di questi ultimi.
Per me non c’è ragione al mondo perché un uomo non possa avere più mogli (a me una basta e avanza!); ma non c’è ragione che possa vietare alle dette mogli di avere un secondo e un terzo marito (uomini e donne => pari diritti), e così via. Alla fine si creerebbe una catena (anzi, una ragnatela) coniugale ingarbugliatissima, talché la monogamia semplifica la vita ai tribunali, agli avvocati, ecc.

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Flaviana

Cio´che mi ha svonvolto, e´che Paesi come Gran Bretagna e Germania offrono facilitazioni fiscali a coloro che hanno piu´di una moglie!

Bruna Tadolini

Per inquadrare il fatto

I rapporti “organizzativi” fra sessi hanno una base genetica finalizzata ad aumentare il più possibile la sopravvivenza dei figli e quindi del DNA di entrambi i genitori. Ma la fisiologia dei maschi e delle femmine è però diversa: mentre i maschi possono, avendone l’occasione, fare miliardi di figli (di spermatozoi ne fanno a raffica), le femmine hanno poche possibilità (meno ovuli e le lunghe gestazioni rendono limitato il loro possibile numero di figli). Teoricamente è quindi più probabile che un maschio passi alle generazioni successive il proprio DNA (tantissimi figli .. qualcuno sopravviverà pure!). Al contrario questa possibilità è molto più limitata per la femmina.
Per aumentare le proprie possibilità le femmine hanno la tendenza genetica a scegliere il maschio che più di tutti può aiutarle a far sopravvivere i loro (delle femmine) figli. Cercano perciò il più forte, il più bello (che geneticamente significa sano!), il più ricco, quello con la famiglia più ricca, il più intelligente, quello che ha più probabilità di far carriera, uno più vecchio e che quindi sa già come cavarsela ecc…..
I maschi ricchi, belli, maturi ecc. hanno perciò la possibilità di grande scelta e/o di “accaparramento”. La poligamia è quindi per loro un grande vantaggio!!!!!

Ma poichè nascono circa il 50% di maschi ed il 50% di femmine, se pochi maschi si accaparrano un numero di femmine superiore ad uno ….. dei maschi rimangono senza femmine! Questo è uno dei motivi per cui la poligamia non è tanto diffusa (e lo è soprattutto in società tremendamente verticistiche e non democratiche o poverissime). Sono i maschi “sfigati” che non la vogliono

Quindi la poligamia è contro gli interessi dei maschi e non delle femmine! Che, come lasciava intendere qualche giorno fa B… , sarebbero in massa pronte a condividere il suo ricchissimo figlio pur di vivere una vita agiata/e di avere figli in tutta tranquillità.

E poi! noi che si fa tanto i puri….. in realtà nella nostra società la poligamia esiste e come: il divorzio ha generato una forma legalizzata di poligamia = più nozze, solo che le diverse nozze sono successive nel tempo! Inoltre l’adulterio non è più reato ……. e di triangoli …

Concludendo: accettiamo certe forme di poligamia in cui l’altra parte non è contenta (tradimento e alcuni tipi di divorzio) ma respingiamo sdegnosamente una forma di poligamia in cui tutte le parti sono contente.

Convincetemi del contrario!

Barbara

Non ci trovo niente di male se la loro religione ed i lori usi glielo consentono.D’altronde con il cambiamento in atto,l’aumento di immigrati in Italia ed in Europa anche le leggi dovranno aggiornarsi.

San Gennaro

@Flaviana
in Italia spettno detrazioni per il coniuge e per CIASCUN figlio a carico (anche maggiorenne).
naturale che si riconoscano detrazioni per CIASCUN coniuge a carico.
I paesi che tu citi riconoscono tali diritti a chi ha GIA’ una seconda moglie (sposata nel paese di origine PRIMA di migrare), ma non il diritto a risposarsi dopo la migrazione.

Stefano Bottoni

Esistono ben precise leggi in ogni Stato, e ogni residente in tale Stato si deve adeguare.
Ad esempio, se andassi (ma me ne guardo bene) in un Paese integralista islamico, saprei perfettamente che è vietato bere bevande alcoliche, e non cercherei di fare il furbo. Anche quando sono in Romania non posso bere neanche un goccetto di alcol (neppure un mini-bicchierino di birra) se devo guidare. E’ la legge, mi adeguo.
La cosa però deve valere per tutti.
Quindi, essendo la poligamia (come del resto la poliandria) vietata in Italia esattamente come in tutta la UE, nessuno può pretendere un’eccezione nel nome della sua religione.
Dunque questo Baba Kar o si adegua o va condannato.

Capitan Spaulding

Più che altro mi pare una violazione della laicità il fatto che sia vietato avere più di un coniuge.
Ovviamente nel caso in cui questo divieto sia motivato da questioni religiose/morali.

Invece sono totalmente contrario a qualsiasi sgravio fiscale per figli/mogli/cani/gatti/canarini/ecc… a carico.

Personalmente non credo che sarei capace di sopportare più di una donna contemporaneamente, ma non vedo perchè bisogna imporre la monogamia per legge.
La cosa mi puzza della tanto blaterata “famiglia naturale”.

Andrei

o si garantisce la poligamia o l’uguaglianza dei diritti, assecondare entrambe le esigenze porterebbe come si è detto ad una ragnatela coniugale che porterbbe la società al caos, la poligamia è nemica della società laica e paritaria perchè si potrebbe esplicare in presenza di una differenza nell’importanza di tutela affermata fra uomo e donna…

vietare di avere piu di un coniuge è in rispetto ad una legge dello stato, non ad un preconcetto vaticano…fa parte della nostra cultura tanto quanto l’opposizione alla tortura o il diritto di interrompere volontariamente la gravidanza

Capitan Spaulding, non sei d’accordo con me?

Vassilissa

E’ indubbiamente un problema complesso che tocca la libertà delle persone, i diritti delle donne, la mobilità dei popoli.
Se una armoniosa famiglia poligamica vuole stabilirsi in questo paese e vivere tranquillamente è giusto trattarla come famiglia a metà, di serie B? Non è un po’ come dicriminare le coppie di fatto?
D’altra parte spessissimo dietro matrimoni poliginici ci sono brutte storie di negazione dei diritti di donne (e figli) come si racconta nell’articolo.
Fosse per me abolirei il matrimonio religioso di qualsiasi tipo e renderei legali solo le unioni civili ufficialmente registrate nel paese in cui si vive. Ma questa è fantascienza.
Comunque ritengo sia importante che i paesi europei affrontino il problema, senza isterismi e moralismo, e arrivino a leggi chiare. Anche perchè solo così si potranno tutuelare i soggetti più deboli e tenere la situazione sotto controllo, senza zone d’ombra.

Capitan Spaulding

@Andrei

Credevo che fosse chiaro che intendevo anche il diritto di per una donna di avere più mariti o famiglie allargate con un imprecisato numero di mariti e mogli.

Il concetto di “nostra cultura” mi inorridisce quasi quanto quello di “famiglia naturale”.

Oltretutto non sarebbe obbligatorio e sicuramente non sarebbe la norma. Chi si sente legato a una certa cultura continuerebbe a seguirla senza però che nessuno fosse costretto a farlo.

Penso che nessuna legge debba impedire alcunchè a nessuno a meno che non leda i diritti di altri. Se un gruppo di persone decidono di formare una famiglia di qualsiasi forma non vedo in base a cosa impedirglielo.

Naturalmente se all’interno di una famiglia vengano violati dei diritti devono essere presi provvedimenti adeguati, ma non vietare il tipo di famiglia in generale.
Se così fosse la famiglia monogamica sarebbe fuorilegge da un pezzo.

Fabio

@ Stefano Bottoni:
guarda che il tizio in questione non sta violando nessuna legge: ufficialmente lui ha una moglie. L’altra e’ una tizia che vive in casa con loro.
Per quale reato vorresti condannarlo, adulterio?
Ciao.Fabio.

demos

NOn avete tenuto conto del commento del signor Beba Kar, “la legge riguarda solo gli italiani”, quindi secondo il suo pensiero le leggi italiane per lui non valgono.
Questo è preoccupante

lulalle

Il punto non è se sia giusto o meno avere più mogli piuttosto che più mariti:nel momento in cui in un paese c’è una legge che vieta determinati comportamenti è accettabile che questa legge possa venire ignorata da una parte della popolazione ? Una legge può essere giusta oppure sbagliata,nel qual caso sarebbe utile abrogarla,ma deve comunque valere per tutti.Nel momento in cui si decide di stabilirsi o anche solo visitare un paese straniero bisognerebbe informarsi delle sue regole e,se non le si ritengono accettabili,molto semplicemente evitare di andarci.

Boniomo

Dove vanno a finire i diritti reali della donna?
Una delle due , male che vada, è più importante e comanda, l’altra deve subire.

lacrime e sangue

@Bruna Tadolini
La maggior parte delle donne non vive più nelle caverne e le tigri coi denti a sciabola sono estinte… Applicare un meccanismo preistorico alla società industriale odierna è antiscientifico.
La donna oggi, in Europa, può guadagnare tanto e talvolta di più del compagno e si mantiene benissimo da sola.
La donna oggi, in Europa, non cerca di riprodursi facendo una valanga di figli in quanto la maggior parte delle malattie mortali infantili è stata debellata e non serve più conigliare. Meno figli più seguiti.

Lei e le altre devono ancora farsi mantenere dal maschio capo-branco come una semideficiente e semiparalitica fino alla maggiore età dei figli?!

Nell’islam e nei monoteismi patriarcali la pratica non ha origini genetiche, ma di potere: io ho più capre/cammelli/soldi e mi compro le mogli, uteri con tubo digerente da “ARARE”, così dice il Corano, in quanto ci si deve buttare il seme…

Nessuna donna economicamente autosufficiente vuole condividere il partner: rischio maggiore di malattie sessuali, rischio di maltrattamento perchè preferisce la gnocca più giovane, rischio di lotte intestine tra le femmine per scegliere il figlio al quale trasmettere il potere del padre (mica si diventa tutti capofamiglia: “ne resterà uno solo…”, rischio di aggressioni e tensioni familiari moltiplicate per 4 e per il numero dei figli…
A proposito, una donna convinta dalla culla ad essere un utero da arare, non sceglie liberamente la poligamia.
Debelliamo la poligamia!!!! E’ schiavismo sessuale!!!!

Asatan

@Bruna:

la mia sostanziale critiche alle attuali forma di poligamia è che non si basano sulla libera scelta e sulla parità fa i contraenti. Si parla di contesti culturali dove le donne sono meri oggetti e sottoposte nel migliore dei casi ad un massacro sociale se non si adeguano… nei peggiori alla morta (Vedi alla voce Hina).

Se la poligamia\poliandria è posta in atto da adulti consenzienti…. beh cavoli loro. liberissimi di vivere come meglio credono.

Io personalmente preferirei la celebre “coppia aperta” per me stessa.

lacrime e sangue

Demos ha colto anche l’altro aspetto della faccenda…

Se le leggi italiane non valgono per il nostro islamico, significa che le donne per lui possono tranquillamente venire uccise, sgozzate o lapidate, oppure vendute al miglior offerente come campi, ops volvevo dire mogli, da arare e seminare…
Significa che se un infedele lo insulta, lui si sente autorizzato, Corano alla mano, a ucciderlo.
Significa che dove calca il piede, quello è suolo del Dar Al islam…

Bruna Tadolini

Come dicevo, ho inquadrato il fatto perchè fossero ben chiari i motivi per cui esiste la poligamia. Ed ho anche detto quali sono i contesti in cui compare questa struttura familiare.
Se volete vi racconto quelli che stanno alla base della struttura familiare monogama …. che non sono meno “animali”!!!!!

Essendo una estimatrice della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo penso che non si tutela l’individuo debole classificando e generalizzando (poligamina no, monogamia sì) anche perchè, come ho cercato di dimostrare, le classificazioni sono spesso ipocrite!!

La dignità si tutela dando a tutti gli strumenti culturali ed anche ECONOMICI per scegliere!! Come diceva giustamente lacrime e sangue, l’uomo ha cambiato il mondo in cui vive e perciò molti degli strumenti genetico/culturali che gli sono stati forniti dal suo/nostro passato non sono più adatti. Ma solo capendo cosa c’è dietro possiamo fare delle vere scelte e non solo seguire delle nuove regole/imposizioni/mode.

Magar

Al di là del manifesto menefreghismo per le leggi mostrato dal signore, sottoscriverei le parole di Asatan, niente in contrario alla poligamia (tanto poliginia che poliandria) tra adulti che lo scelgano liberamente (che poi non è un particolare da poco).

@lacrime e sangue
Capisco il tuo punto di vista, però quel genere di libertà lì non si conquista con i divieti di legge ma con la crescita culturale, e con la diffusione di un’autentica cultura femminista anche tra le donne immigrate: insomma, spetta più alla società civile che non ai tribunali favorire una vera emancipazione anche di quelle donne che vengono da contesti tanto beceramente maschilisti.

Del resto, paradossalmente, si potrebbe dire che maschi e femmine non scelgono liberamente nemmeno la monogamia, visto che vengono bombardati fin da piccoli con l’idea che tutti si debbano accoppiare e riprodurre: che facciamo, obblighiamo tutti a rimanere single fino alla morte?

Marduk

lacrime e sangue…

…le vorrei fare notare che il concetto della donna come “solco da arare” c’è anche nel “De Rerum Natura”, che lei certamente considererà pietra angolare della cultura europea e italica…

nei suoi commenti vedo del razzismo che vuole mascherarsi da amore del progresso e della libertà…

sottoscrivo in toto le affermazioni di Bruna Tadolini, Fabio e Vassilissa…

Giovanna

Vassilissa scrive: “Fosse per me abolirei il matrimonio religioso di qualsiasi tipo e renderei legali solo le unioni civili ufficialmente registrate nel paese in cui si vive.”
Sottoscrivo in toto: il matrimonio andrebbe visto essenzialmente come accordo civile stipulato tra due sole persone, entrambe consenzienti, di sesso opposto o dello stesso sesso.
Chi volesse far “benedire” religiosamente la propria unione, lo faccia pure, ma senza pretendere per tale benedizione alcuna valenza legale in un paese civile e laico.

lacrime e sangue

@Marduk
Che NOIA ‘sta storia del razzista contro chi attacca il Corano: magari lo urlo, così mi si capisce (?) > BIBBIA E CORANO, TUTTI E DUE SCHIFEZZE PATRIARCALI.
E poi, gli unici libri che considero pietre miliari dell’occidente sono Una stanza tutta per sè, di Virginia Woolf; Hard Times di Dickens, Canti e Operette morali di Leopardi, De rerum natura di Lucrezio; Carmina di Catullo, Perchè non sono cristiano di Russell, le povere pagine di Olympia de Gouges; la Dichiarazione dei diritti umani (non certo la presa in giro della dichiarazione dei diritti umani islamici)…

A proposito, cerchiamo di non usare il termine razzismo impropriamente, si fa la figura dello scolaretto dell’asilo che cerca di farsi bello: razzismo=odio per una razza; l’odio per un libro sarebbe al massimo un “librizzismo”…

lacrime e sangue

E nel De rerum natura c’è ben di più del solco da arare…

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