Il registro delle unioni civili spacca (di nuovo) il Pd

«Un registro delle unioni civili al Comune per garantire immediatamente il diritto alla casa delle coppie che convivono. Non una proposta ideologica ma l’applicazione concreta della legge regionale n.12 del 1999 che permette ai conviventi di una persona di vivere nell’alloggio da essa occupato come se facessero parte del suo nucleo familiare». Non aveva neanche finito di indicare una delle priorità del suo programma che Andrea Casu, candidato al consiglio comunale nella lista «Under 30 per Rutelli» riaccende la polemica sulla questione delle unioni civili. Un tema che era stato già al centro di uno scontro nelle ultime settimane della precedente consiliatura capitolina, tra le forze della sinistra e un’inedita coalizione di partiti composta da Forza Italia, Pd, Alleanza nazionale, Udc e La Destra, che insieme votarono contro la proposta di istituire il registro. Tra i primi a tuonare contro la proposta di Casu, proprio Francesco Rutelli. Il candidato a sindaco del Pd, all’inizio della campagna elettorale aveva più volte sottolineato che l’argomento unioni civili non sarebbe stato inserito nel suo programma, lasciando però intendere che probabilmente si sarebbe comunque svolto un confronto diretto sulla questione tra le forze politiche l’associazionismo e le altre realtà presenti nella Capitale.
«Sulle unioni civili il nostro programma è chiaro», ha precisato Rutelli dopo le dichiarazioni di Casu. Non una parola di più.

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L’articolo completo di Giancarla Rondinelli è consultabile sul sito del Giornale 

16 commenti

Grace

Mi sa che anche il mio piuttosto che sprecarlo così lo lascio nella punta della penna!

Ringo De Palma

Spero proprio che Rutelli non la spunti, piuttosto mi piacerebbe vedere la capitale in mano a una lista civica, magari anche laica.
Proprio sulla laicità ho pubblicato ieri il mio ultimo post, e puntualmente due esponenti (magari inconsci) della chisa hanno infierito… non appena gli tocchi qualcuno iniziano a strillare come matti!
Se vi piace lasciate un commento.

http://vivalacostituzione.blogspot.com

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non andare a votare è solo un modo per far vincere i partiti forti, non ha senso….

Piergiorgio

Bravo Rutelli, dalle lotte con i Radicali all’allineamento con il vaticano. Che carriera!!!!!!!!

Grace

Per — scrive:
forse hai ragione ma…quando c’ è così poca scelta chi voti? al massimo è meglio annullare la scheda non penso che un voto non espresso sia un voto regalato ai partiti forti. saluti
Grace

luigi

per grace
per l’attribuzione delle poltrone valgono solo i voti validi, le nulle le bianche e le astensioni non servono a nulla, purtroppo qui in italia ci tocca votare sempre il meno peggio
ciao
Luigi

strangerinworld

nessun partito mi rappresenta. i partiti rappresentano solo sé stessi. loro stanno tranquilli coi loro stipendi. e staranno tranquilli anche i loro figli non solo del Berlusca ma anche del Bertinotti e finanche quelli di Caruso. in italia la politica si fa unicamente per soldi ormai. però solo il pensiero di rivedere ancora Berlusconi un annetto o due (più non dura) mi fa ammalare. tra due facce di bronzo preferisco quella del Walter il tuttologo. non andrò a votare ma se ci vado il terrore della destra mi farebbe votare il PD. è una bestemmia lo so.

ren

Purtroppo anche io la penso come strangerintheworld. Non tanto perchè se tornasse l’omino al potere avrei la nausea ogni mattina per tutti gli anni del suo governo ma perchè lui e tremonti sarebbero un pericolo reale per la tenuta finanziaria del paese. Non penso che reggeremmo. Siamo già in acque agitate, figuriamoci con loro come nocchieri.

Non ho reale fiducia in Uòlter ma non l’idea di rivedere tutta quella combriccola di senza coscienza di nuovo in TV ogni sera a raccontare cose senza senso e i nostri ottimi giornalisti a reggere il loro gioco davvero mi da il vomito.

zarathustra

Mi si potrà accusare di pragmatismo ma per me problemi del genere non hanno senso di esistere. Non capisco i teodem e i cattolici che dal punto di vista legislativo si oppongono a unioni civili, aborto… perchè sono fenomeni contrari alla loro coscienza e poi affermano di non essere “integralisti” e antidemocratici. Se davvero sono laici dovrebbero lasciare via libera a tutte le diversità di situazioni che esistono in Italia, permettendo a tutti di vivere in base al proprio modo di pensare. Ma se loro si oppongono impediscono a chi non è d’accordo con loro di esprimersi e di vivere secondo la propria natura. Io credo che se un cattolico fondamentalista abbia come vicini di casa una coppia gay potrebbe dormire tranquillamente la notte senza essere assassinato o derubato. Il vero problema è che i teodem sono integralisti dalla testa ai piedi ma non vogliono ammetterlo

vico

2.4.2 I diritti di tutti

Saranno garantite pari opportunità alle persone che vivono in unioni di fatto. In tutti i regolamenti del Comune si dovrà fare riferimento alle risultanze delle convivenze anagrafiche, a prescindere dalle scelte sessuali liberamente adottate dai cittadini e dalle cittadine. Di fronte ai profondi cambiamenti con cui si misura la realtà delle persone che convivono, l’Amministrazione comunale dovrà garantire loro sia il diritto di accesso ai servizi, comprese le graduatorie per l’accesso alle case popolari e al sostegno per il canone di affitto, sia il diritto ai programmi di agevolazione.

L’Amministrazione comunale promuoverà iniziative per sottrarre la condizione omosessuale a qualsiasi discriminazione. Promuoveremo un protocollo d’intesa con tutte le Organizzazioni sindacali per contrastare la discriminazione sessuale nei luoghi di lavoro, con un servizio di patrocinio legale gratuito contro il mobbing. Un altro protocollo d’intesa sarà siglato con la Questura di Roma e con le Istituzioni garanti dell’ordine pubblico, per contrastare ogni forma di violenza e aggressività rivolta agli omosessuali. Saranno promossi corsi di formazione sulla discriminazione sessuale, per favorire condotte e prassi che garantiscano il rispetto e la difesa delle persone omosessuali.

Attiveremo campagne informative, servizi di Help e di Counselling, attraverso un numero verde per situazioni di crisi e di primo intervento, come anche un Servizio di “telefono amico”. Infine attiveremo servizi di informazione ai cittadini sulle iniziative culturali, sociali e sulle attività associative promosse dalle Istituzioni Comunali o dalle associazioni rappresentative delle comunità omosessuali.

Istituiremo a Roma un Centro Internazionale della Cultura Omosessuale, spazio civile di creatività, per cui ricercheremo la collaborazione con gli Atenei romani e Università internazionali, perché diventi un qualificato luogo di dialogo in materia di studi e ricerche sulla condizione omosessuale. Il centro sarà affiliato alla rete delle “Case della Cultura”, e ben illustrerà il carattere liberale e antidiscriminatorio della città.

da rutelli mi aspettavo di peggio.

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