Ancora un episodio di violenza ai danni della comunità cristiana in Iraq: sabato a Baghdad un prete è stato assassinato a colpi di arma da fuoco vicino alla sua abitazione, nel centralissimo quartiere di al-Karrada. Lo hanno reso noto fonti delle forze di sicurezza irachene. Uomini armati non identificati a bordo di un’automobile hanno aperto il fuoco sul sacerdote che usciva dalla sua abitazione. Il sacerdote è morto sul colpo. L’agguato è avvenuto intorno alle 12 locali (le 11 italiane) e gli aggressori sono riusciti a fuggire.Il corpo della vittima è stato trasportato all’ospedale Ibn Nafis, uno dei principali nosocomi di Baghdad.
Il 13 marzo scorso era stato ritrovato il cadavere di monsignor Paulos Faraj Ranho, arcivescovo caldeo di Mosul, che era stato sequestrato il 29 febbraio.
Fonte: L’Unità
Lo scontro di religioni in iraq è un danno collaterale di una guerra voluta da un idiota che per fermare il terrorismo islamico bombarda lo stato + laico del medio oriente.
A me spiace dirlo… ma per tenere a cuccia certe bestie idrofobe ci vuoe un dittatore forte, con una struttura militare potente.
E’ inutile illudersi le violenze in iraq finiranno quando uno dei contendenti avrà schiacciato o eliminato gli altri, imponendo de facto la sua pazzia agli altri.
@ vico
Purtroppo lo scontro di religioni non è un effetto collaterale, nè nella guerra in Iraq, nè in qualunque altra guerra, ma è solo uno strumento usato per giustificare la guerra e nasconderne i veri motivi
bravo vico. d’accordo!!!!
Le egemonie religiose sono il fondamento delle guerre, legate alle questioni economiche e politiche. E’ un impasto ESLPOSIVO!
Classica bordata ipocrita dei media. Chissà quanti altri esseri umani, molti dei quali donne e bambini innocenti hanno fatto la stessa fine laggiù senza che si sentisse l’esigenza di farlo notare.
Si ma quì è l’uccisione di una persona che professa un idea diversa dalla propria il fatto grave, nessuno sta cercando di sminuire la morte di innocenti.
No, questa è una notizia falsa…
Dio in persona ha ordinato a Bush di invadere l’Iraq (ipse dixit), e dunque come potrebbe Dio permettere la morte di un suo prediletto servitore?
Beh, certo, sono morti centinaia di migliaia di iracheni, ma chi se ne frega, loro sono generalmente musulmani.
Sono morti più di quattromila soldati americani, ma chi se ne frega, sono martiri cristiani e quindi sono in Paradiso.
Sono morti un sacco di innocenti, ma chi se ne frega, anche Dio fece lo stesso col diluvio universale (è scritto nella Bibbia, ergo è vero, perchè la Bibbia è la parola di Dio, ed è la parola di Dio perchè è scritto nella Bibbia), Lui saprà discernere i buoni dai cattivi.
Spero che avrete capito il sarcasmo delle mie parole, e che qualcuno non provi a prenderle sul serio.
Anche se non pochi hanno detto le stesse cose in modo assolutamente serio.
secondo i cristiano-fascisti americani la guerra in iraq è quella con la nuova babilonia, altro segnale dell’apoalisse imminente dopo la fondazione dello stato d’israele. sono felici perchè fra un pò si salveranno….e hanno decine di atomiche in mano.
in iraq la categoria più falciata dalla violenza religiosa è comunque quella dei professori universitari.
Purtroppo sono convinto, a proposito di scontro di religioni, che questo finirà soltanto quando le religioni non esisteranno più.
Bellum omnium contra omnes. Chi ha progettato la guerra in Iraq voleva appunto questo, ossia che tutti si ammazzassero tra di loro per poter trafugare il petrolio gratis. Se nessuno si ammazzasse più, la gente si volterebbe in giro e si accorgerebbe che la stanno fregando. Quindi è d’obbligo che ogni giorno scoppi una bomba, esploda un kamikaze, uccidano un prete e così via. Fa parte della strategia di occupazione militare. Sta scritto anche sui manuali.
Le basi per un proficuo protettorato americano sono state gettate: non ci deve essere violenza capace di interferire con l’estrazione del petrolio o con nuove perforazioni petrolifere là dove saranno necessarie, quando saranno opportune, ma ci può essere violenza (e di qualsiasi matrice) nella misura in cui giustifica la presenza (magari, in futuro, più discreta) delle truppe USA. Ah! l’esportazione della democrazia! Pensate a quanti membri della società civile hanno fatto una brutta fine, professori, sindacalisti e altro ancora… e non un accenno dei media. Ma se muore un mago cristiano…
La cosa interessante, anche se mi rammarico di notarla in questa occasione è che per avere asilo in Italia basta professarsi cristiani, ma non basta essere gay, anche se il rischio per la vita è lo stesso.
Inoltre mi sembra che si rischi di fare risaltare di più i morti cristiani degli altri… Senza nulla togliere a quanto sia già stato detto: la guerra in Irak è stata proprio un gran successo.
I generali in capo sono Bush che parla con Dio, e Blair, il suddito di sua Maestà neoconvertito alla chiesa di Roma.
@and the world will be as one
credo che per questa guerra il dio fosse nero, e liquido
se non avessi un figlio di 10 anni che dovrà vivere in un mondo diviso tra mostri come i cristiani e islamici, esulterei. e direi anche il sacerdote (di qualsiasi religione) buono è quello morto. ma non lo dico.
per fortuna qualcuno che ragiona c’è pure in iraq. ad esempio l’ Iraq Freeom Congress. per informazioni: http://www.ifcongress.com/English/. lasciamoglielo volentieri magdicristianoallam, io preferisco questi, con queste persone l’alleanza di civiltà sgorga spontanea, d’altronde chiedono solo di poter: “Working For a Democratic, Secular and Progressive Alternative to both the US Occupation and Political Islam in Iraq” nè sunnit sciiti, semplicemente esseri umani.
Quando si parla di crocefissi o di costruire moschee in suolo italiano allora i cattolici amano ricordarci che sono la maggioranza.
Purtroppo in questi paesi i cattolici non sono la maggioranza, e vedo che i mussulmani in fatto di maggioranze la pensano più o meno come loro.
quoto Silesio
Non sono le religioni a dovere essere abbattute. Semmai è un sistema economico di tipo capitalistico ad dover essere abbattuto. Semmai…
Avete notato una cosa?
Quando c’è un incidente, una castrofe naturale o simili la prima notizia è “Non ci sono vittime italiane” oppure “Ci sono state X vittime italiane”. Come se la non appartenenza ad un adto gruppo rendesse un morto meno morto oppure il dolore delle famiglie meno reale.
Ok un sacerdote è morto… è solo a me che spiace per i morti civili a prescindere dall’etnia o religioe di appartenenza? Uno scita morto è morto quanto un caldeo o un sunnito. La sua famiglia soffer quanto quella di un cattolico o di un curdo. Sono scema io?
ASATAN, guarda che a me dispiace immensamente dei morti, in particolare bambini (le migliaia morti in Iraq per l’embargo prima e la guerra santa di Bush poi), di ogni dove e di ogni credo. Il problema non è la gente comune ma chi la domina : religione, finanza, politica sempre corrotta, militari. Quella è la genie che meriterebbe lo sterminio.
@Ivano
Se il problema fossero solo le religioni saremmo a buon punto, il problema è che l’uomo,religioso o meno, l’aggressività e l’odio ce l’ha dentro.