“Ultima cena” omosessuale in Austria

VIENNA – È l’«Ultima cena di Leonardo, restaurata da Pier Paolo Pasolini», l’opera che di gran lunga ha suscitato il maggior scalpore a Vienna. Esposta all’interno del Museo della Cattedrale cattolica, si vedono gli apostoli, sdraiati sulla tavola mentre si masturbano gli uni con gli altri. Pur sapendo che avrebbero dovuto affrontare pesanti critiche esponendo una versione omosessuale dell’«Ultima cena», i curatori del museo non erano pronti a una reazione così forte. Oggetto della discussione – che i media austriaci hanno paragonato alla vicenda delle vignette di Maometto – è una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi artisti del Paese: Alfred Hrdlicka, che quest’anno ha compiuto 80 anni. Il direttore del museo della Cattedrale e il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, sono stati oggetto di pesanti critiche da parte di alcuni visitatori e siti Web cattolici.

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L’articolo completo è consultabile sul sito del Corriere 

29 commenti

Enrico

Concordo con le critiche. Risulta a mio parere inaccetabile pernsare che durante l’ultima cena durante la quale è stato istituito il sacramento dell’eucarestia sia siano compiuti atti di omosessualità.

Invito questo eroico Hrdlicka a fare lo stesso con una statua di Buddha oppure ciò non è politicamnete corretto?

pincopallo

L’arcivescovo cattolico di Vienna ha dato il permesso di esporre nel museo della caddedrale gli apostoli che si masturbano l’un l’altro? Ho capito bene?
Ma allora siamo messi male solo noi in Italia coi cattolici?
Tempo qualche minuto e Ratzi lo scomunica! (non potendo metterlo al rogo)

Rosario Amico Roxas

Scherza coi fanti e lascia stare i santi.
Non fosse altro che per rispetto dei credenti; immagini come quelle descritte non dissacrano la religione, ma documentano la povertà dialettica di chi vorrebbe opporsi.

Silesio

Se Dio è diventato anche “vero uomo” credo che abbia dovuto confrontarsi con queste cose. Come si soddisfacevano sessualmente Pietro, Matteo, Taddeo, Giacomo, Giovanni? E’ un bel problema teologico da sottoporre al Vaticano.

Giovanni Bosticco

Sono ateo, ma non applaudo qualsiesi atto anticristiano,
se si può facilmente ritorcere contro di noi.
La decenza ha i suoi limiti, che si parli degli apostoli o
di 12 soci della UAAR.
Diversamente diffondiamo l’idea che l’ateismo cancella
qualsiesi forma di civiltà.

Stefano Bottoni

@ Enrico

L’eucarestia non è nata dall’ultima cena, ma è un’invenzione successiva (dovuta a una non adeguata traduzione di “corpo” e “sangue” dall’originale greco).

@ Silesio

Dando retta a ciò che è scritto nei vangeli, gli apostoli per la maggior parte avevano la loro famiglia, e dunque si soddisfacevano senza problemi. Così come tutti i primi cristiani. Solo in seguito (a causa di una persona molto disturbata di nome Agostino) venne poi introdotto il celibato.

@ Giovanni Bosticco

Non la penso come te. L’arte deve disturbare. Se ciò che si rappresenta o si dice non disturba nessuno, non si è rappresentato o detto nulla. Si può essere d’accordo oppure no con le intenzioni dell’autore (ci mancherebbe altro!), ma se si rimane indifferenti davanti a un’opera d’arte, allora non è arte. Estasi o disturbo… ma un sentimento deve essere provocato.

Toptone

Quello che non capisco è l’atteggiamento del arcivescovo di Vienna.

Che abbia voluto lanciare il sasso e poi nascondere la mano, o cosa? Cioè, far scoppiare uno scandaletto ben calcolato per poi vedere i risultati?

Riguardo al dipinto, io queste boutade artistiche proprio non le capisco. Inoltre il dipinto lascia intendere – ancora una volta – che l’omosessualità sia sempre e comunque tutta sesso e tutta concentrata solo sul sesso (nel senso proprio di rapporto sessuale), e che non esista altro. E che la sua rappresentazione debba essere sempre e comunque “blasfema”.

L’esposizione del dipinto in una chiesa sembra fatta apposta per suscitare QUEL tipo di scandalo e lanciare QUEL tipo di messaggio.

Se è così, furbetto il cardinale e scemi i gay che eventualmente applaudono!

Stefano Bottoni

“Pronto, casa Iscariota?”
“Si.”.
“C’è Giuda?”
“No. E’ fuori per una cena.”.
“Di nuovo?”
“Si, ma è l’ultima.”.

Stefano Bottoni

Chi è il furbo che ha scritto quella vecchia barzelletta col mio nome?
Firmato: il VERO Stefano Bottoni

Asatan

@Stefano Bottoni

Concordo l’arte deve disturbare e fare riflettere, altrimenti è solo merchandise di bassa lega per ottundere idioti.
raga poi ricordiamoci che se molti degli apostoli erano sposati, Gesù non lo era e stava sempre apccicato ad un ragazzino effemminato (vedasi tuttta l’iconografia cristiana in merito) di nome Giovanni. Il suo “amico prediletto”.

Vico

per giudicare un’opera d’arte bisogna vederla e a parte questo filmato non ho trovato foto di dimensioni adeguate.
http://www.artsblog.it/post/1662/lultima-cena-omosessuale-di-alfred-hrdlicka-censurata

|Comunque credo che l’arte non debba mai essere censurata, e sono piacevolmente sorpreso dall’apertura mentale dimostrata dal direttore del museo e dal cardinale di Vienna.

@piccolo uomo
x una sorpresa buona…parecchie cattive. Ricordo la senatrice Bianconi che scandalizzatizza, protestò per un video proposto in una mostra forlivese in cui l’artista si masturbava, salvo poi farsi sorprendere la settimana dopo mentre usava le sue mani per votare per un collega assente…
ma sai..«Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te…» Mt. 5, 29-30

Massimo

Io sull’arte e sul sesso la penso così: fate l’amore e non la guerra!
Fermo restando che sesso e amore sono piaceri da godere in intimità.
La dove, anche pubblicamente, il sesso e i suoi umori sostituiscono il sangue e il dolore, perché chi si bea di celebrare sangue e dolore dovrebbe offendersi delle mie rappresentazioni e non io delle sua?

Francesco

Anche se non sono cristiano credo che questo sia stato un gesto molto stupido. E non è nemmeno molto lusinghiero nei confronti degli omosessuali che vengono sempre raffigurati in attività sessuali, come se essere omosessuali significasse solo quello.
Lo trovo un gesto denigratorio nei confronti di tantissime persone, meno invece nei confronti della chiesa cattollca che forse era l’obiettivo che si voleva realmente colpire.
Beh che dire…la chiesa cattolica è fonte di ignoranza, ma chi appoggia questo gesto non è da meno. Direi a entrambi solamente di vergognarsi e fare un salto di civiltà in avanti.

jacopo

Al limite capisco chi crede in qualcosa che non esiste ma non comprendo il suo scarso senso dell’ironia.
Paura di accorgersi che in mano non si stringe nulla?

Pessimista Cosmica

Non concordo sull’idea di arte espressa, per me l’arte ha numerose funzioni e numerose manifestazioni, relegarla al ruolo di disturbatrice significa far fuori miliardi di capolavori.
L’arte può anche disturbare ma questa è solo una delle sue infinite potenzialità, e se poi si ferma soltanto a questo…
Personalmente prediligo l’arte che rapisce, incanta, sconvolge per la su bellezza, un’arte paragonabile ai grandi spettacoli della natura piuttosto che alle piccole ribellioni masturbatorie di qualche nullafacente e sedicente artista (tipo il microcefalo che ha esposto un cane che moriva di fame). Questo comunque lo dico a prescindere dall’opera incriminata che al di là di ogni opinione su di essa ha ugualmente il diritto di esistere perchè Gesù e soci non sono proprietà intellettuale dei credenti, fanno parte della cultura mondiale, della cultura laica, della cultura atea. Sono sacri ed intoccabili per i credenti, e sono mitologia per gli altri, e quindi come un artista è libero di rappresentare Anubi che sollazza Apollo così lo è di fare altrettanto con gli apostoli.

Ernesto

mah, non mi sembra nulla di così sconvolgente. che sia forse desensibilizzato da tutta questa empia libertà occidentale in cui sono cresciuto?

Asatan

@Pessimista Cosmica

L’arte dovrebbe essere un significato etico vicolato da un significante estetico. Dovrebbe far pensare, dare spunti o quanto meno trasmettere qualcosa della cultura in cui nasce… permettimi di dirlo per il 90% dell’umanità queto è profondamente disturbante.
Poi è ovvio che esiste tutta una serie di pirla che “provoca” perchè fà “trendy-trasgressivo” e vende, tipo Fontana, l’art-sensation (quella delle pecore in formalina) o il pirla che fà i quadri pucciando i lombrichi nella tempera.

Fortuna che eisitono artisti pregnanti come Orlan o Franco B, che usano un linguaggio esteticamente scioccante per spingere a riflessioni non indifferenti.

Il bello per il bello è tutto sommato un esercizio onanistico, che poco lascia alla posterità.
Se ci ricordiamo di gente come Leonardo, Michelangelo, ecc non è solo perchè i loro quadri sono belli (sfido chiunque a dire il contrario). Ce li ricordiamo perchè sono straordinarie testimonianza delle speranze, dei sogni, delle gioie, dei dolori, dei conflitti della loro epoca. E si anche delle trasgressioni di questi artisti andati incontro a tante polemiche per innovare (vedi la Vergine delle roccie).

Il quadro in questione disturba perchè pone in dubbio la visione canonizzata di alcune cose e propone interpretazioni alternative. Non tanto che gli apostoli potessero essere gay (ekissenafreagapoi) quanto che i gay possono essere ersone buone quanto gli apostili. Anche se sono gay, anche se fanno sesso.
Si può essere d’accordo o meno, ma no si può negare che ponga degli spunti di riflessione interessanti.

Teniamo poi conto che nell’arte la linea fra orrore e bellezza è veramente sottile sottilissima. Spesso del tutto inesistente come dimostrano geni del calibro d Bosh o Geiger.

Stefano Bottoni

Sono Giovanni Bosticco.
Ho scritto io la barzellette di chi
cerca Giuda per telefono.
Da allora in poi i miei commenti
sono attributi a Stefano Bottoni.

Giovanni Bosticco

Sono Giovanni Bosticco
Come Nome e E-mail mi viene sempre
riproposto Stefano Bottoni.
Ho provato a rettificarli e vi mando questo
messaggio per vedere a che nome viene
pubblicato.
Giovanni Bosticco

Stefano Bottoni

Giovanni, ci deve essere un problema col server. Ho dovuto correggere nome e e-mail perchè ora mi appaiono a nome tuo (avrete capito che siamo colleghi di lavoro, e scusate l’off-topic)

macs

il modo migliore per non sentirsi disturbati o offesi è evitare di andare a guardare l’opera in questione. sarebbe meglio ancora evitare di pensare al sesso, sia quello fatto in comunità che da soli, come qualosa di vietato, sudicio, peccaminoso, non ci sarebbero artisti provocatori e l’industria del porno avrebbe serie riperussioni sul fatturato.

Senofane

molte cavolate su come l’arte dovrebbe essere, in questi commenti.
ho cercato qualche immagine di quel quadro, pensavo fosse più esplicito, ma non ho trovato molto.
l’arte è un linguaggio, il non capirlo porta a fraintenderlo, come al solito.
a me l’idea piace.
se mai c’è stata un’ultima cena di quel gruppo terroristico che poi è stato fatto passare per pacifista, chi ci dice che non fosse realmente così? la carenza di prove storiche porta il re vaticanE ad imporre la storicità della resurrezione e gli altri a fare le più diverse congetture, l’unica aria non fritta è quella artistica.

Andrea

Io credo che l’arte sia arte, e basta. Io quel dipinto non lo appenderei in casa per lo stesso motivo per il quale non appenderei la gioconda, cioè che la pittura non mi interessa minimamente. Per il resto, se l’artista si immagina l’ultima cena in quel modo, non vedo dove possa essere il problema, come già detto da altri nessuno è obbligato ad andare ad ammirarlo il dipinto.

Ciao a tutti

cesare

Io sono continuamente infastidito e spesso offeso nella mia sensibilità di ateo da quello che dice il papetto, ma non per questo ritengo sia giusto tappargli la bocca. Allo stesso modo mi aspetterei che quelli che sono offesi nella loro sensibilità di credenti da espressioni divergenti dalle loro, le accettino (con cristiana rassegnazione). Scherza coi fanti e lascia stare i santi non mi garba affatto. Stabilisce a priori che i santi sono al di sopra delle criche. Ma la storia insegna che la la santità è un campionario di patologie sessuali. La sessualità è una componente essenziale delle religioni. Basta vedere come nei secoli le varie religioni l’hanno esaltata (i culti misterici) o repressa (cristianesimo e islam). Forse il quadro in questione vuol farci riflettere su questo. Condivido pienamente in proposito l’opinione di Asatan.

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