Nelle elezioni italiane della prossima settimana, il carismatico milionario di centro-destra Silvio Berlusconi potrebbe risorgere ancora una volta dalle sue ceneri, questa volta per sconfiggere Walter Veltroni, un baby boomer amante del rock che si è appena dimesso da sindaco di Roma. Sarà il terzo incarico di Berlusconi come primo ministro, o il primo di Veltroni.
Ma queste non sono le personalità che coinvolgono di più. Sono i soliti sospetti in uno scenario politico quasi incomprensibile per gli stranieri, dove gli stessi politici entrano ed escono, promettendo riforme e portando invece stasi se non declino.
Un candidato di nicchia è diverso.
E’ Giuliano Ferrara, un comunista che è diventato conservatore, il più lirico e vivace provocatore intellettuale in Italia. Un redattore di giornale e ex ministro di governo, Ferrara è meglio conosciuto qui come un conduttore di talk show televisivi. Combina la teatralità politica di un Abbie Hoffman con lo stile retorico di un William F. Buckley.
La vita politica italiana è sempre stata assurda, ma i recenti gesti teatrali di Ferrara vanno più nel profondo. E’ un barometro culturale, ben sintonizzato rispetto alla disperazione dell’umore nazionale. Rispetto alla realpolitik dei candidati ordinari, Ferrara, con la sua insistenza sulle idee, tocca di più le ansietà italiane sul futuro dell’Europa, sulla perdita delle identità nazionali, la crescita dell’immiagrazione, il declino della fede cristiana.
Nella sua ultima reincarnazione, Ferrara è candidato in Parlamento con una piccola lista rivolta ad un’unica questione: “pro-life”, che definisce indipendente. Un ateo e non credente dichiarato, ha invocato una “moratoria”, ma non una messa al bando, sull’aborto, per richiamare l’attenzione sul valore della vita.
“Mi piacerebbe vincere, sarebbe straordinario”, ha affermato in una recente intervista qui a Roma. “Ma non è la questione centrale. Sono un uomo in cerca di idee, non di voti. Ha importanza solo questo.”
La campagna di Ferrara è quasi certo che fallisca alle urne, ma i suoi comizi hanno fatto scaturire del sostegno – e alcune proteste. A Bologna, la settimana scorsa, giovani manifestanti gli hanno lanciato pomodori, mentre la polizia in tenuta antisommossa respingeva le folle. Ancora, Ferrara ha contribuito a porre sul tavolo questioni sociali – con molto fastidio dei favoriti, i quali temono che possa polarizzare l’elettorato. Berlusconi, da parte sua, si è rifiutato di includere la lista di Ferrara nella sua coalizione di centro-destra.
Ferrara, un giocatore di lungo corso nella tragicomedia politica italiana, era fino a poco tempo fa il conduttore di un talk show in prima serata, chiamato “Otto e Mezzo”. Ha lasciato l’incarico per la campagna elettorale, ma rimane redattore capo de “Il Foglio”, il giornale molesto che ha fondato nel 1996, con un capitale d’avviamento fornito da Berlusconi.
Il giornale tiene una linea eclettica rara in Italia, insieme neo-con, teo-con e per le libertà civili [?]; è a favore degli Usa, di Israele, della guerra in Iraq, favorevole a limitare i poteri dei giudici e vicino al Vaticano. Ma ha una inclinazione a scioccare; una volta ha stampato a piena pagina una fotografia omoerotica di Robert Mapplethorpe.
Ferrara, 56 anni, ha discusso della sua evoluzione e della sua campagna nella sua casa a Roma. Era venerdì santo, e stava piovendo; fuori dalla finestra, il Tevere scorreva di un colore verde giada. Un grosso uomo con una folta barba rossa e occhi blu chiari, Ferrara potrebbe somigliare al quarto tenore. Normalmente acceso, è però febbricitante e visibilmente stanco. Seduto in una poltrona imbottita di pelle, accende la prima di tante sigarette. “Concorrere per una carica non mi interessa per niente”, ha detto. “E’ un grosso stress”. Le idee sono un’altra faccenda.
Nato in una famiglia di comunisti di classe medio-alta, Ferrara ha passato parte della sua infanzia a Mosca, dove suo padre era corrispondente per il giornale comunista L’Unità. Verso i vent’anni, era capo organizzatore per il Partito Comunista Italiano presso la sede centrale della Fiat a Torino, quando le relazioni di lavoro erano tese e le Brigate Rosse sconvolgevano il paese. Ma Ferrara emerse tra i comunisti della linea dura, e nel 1982 lasciò il partito, diventando il suo più vociante “apostata”. Crebbe condizionato dal filosofo politico Leo Strauss, che scrisse delle tensioni tra Atene e Gerusalemme, tra ragione e fede.
Quindi venne il socialismo. Verso la metà degli anni Ottanta, Ferrara divenne consigliere del leader socialista Bettino Craxi, che credeva potesse portare avanti in maniera seria delle riforme in stile “terza via”. Ma agli inizi degli anni Novanta, Craxi venne spodestato da un pesante scandalo di corruzione. Il collasso del vecchio regime aprì la strada a Berlusconi, l’uomo più ricco del paese, per entrare in politica. Ferrara divenne un fidato consigliere di Berlusconi nel nascente partito di Forza Italia e, nel 1994, portavoce e ministro nel primo breve governo Berlusconi.
Nel 2003 Ferrara causò aspri dibattiti scrivendo su Il Foglio che verso la metà degli anni Ottanta era stato un informatore pagato dalla CIA il cui compito era spiegare la politica italiana all’agenza americana. (Un portavoce della CIA ha detto che l’agenzia “come regola, non risponde pubblicamente a questo tipo di dichiarazioni”.)
Questa traiettoria politica poteva essere possibile solo in Italia, dove i confini tra politica e giornalismo, idee e atteggiamento, apparenza e realtà, sono labili. Per i suoi estimatori, Ferrara ha ammirevolmente applicato su di sè dei cambiamenti che il suo paese è stato incapace di fare; plaudono a lui per il suo tentativo di introdurre le idee in un regno machiavellico di pura politica. Per i suoi critici, è un opportunista, un consigliere [in italiano nel testo, nel senso machiavellico di servile e approfittatore, n.d.t.], in cerca di un nuovo principe, un misogino ficcanaso che prova a togliere voti cattolici alla sinistra.
“Sembra un flip-flop, sembra una inclinazione ad avere un’avventura”, ha detto Ferrara della sua traiettoria. “E invece è integrità. Sono una persona tremendamente noiosa. Le mie idee sono sostanzialmente le stesse, dalla mia educazione come giovane comunista alla mia vecchiaia da ratzingeriano”, ha detto riferendosi a papa Benedetto XVI, l’ex cardinale Joseph Ratzinger. La sostanza, ha detto, è la stessa: “Odio l’ipocrisia, odio il medacio.” Cita Churchill: “Preferirei essere nel giusto che coerente.”
Ad ogni modo, però, la campagna pro-life di Ferrara sembra sconcertante. Con tutti i problemi che l’Italia sta affrontando – un’economia stagnante, l’aumento del costo della vita, il crimine organizzato – l’aborto e la ricerca sugli embrioni dovrebbe essere l’ultimo dei suoi problemi. Ancora una volta, una breve panoramica sui maggiori candidati può spiegare l’impulso per le pose teatrali radicali, se non forse proprio le stesse idee di Ferrara.
[…]
Da questo punto di vista, la campagna di Ferrara sembra un grido per la vita in un paese che scivola verso la morte e il declino. Ancora, la campagna può essere surreale. Quando un ispettore di sanità ha scoperto che un aborto […] è stato attuato su un feto con la sindrome di Klinefelter, i cui sintomi includono testicoli atrofizzati e grandi seni, Ferrara ha detto che non c’erano basi per l’aborto. Ha detto, inoltre, che poteva aveva questa sindrome – e che se qualcuno dubitava poteva dare un’occhiata. Ma Ferrara non è un crociato pro-life credibile; ha ammesso che verso i vent’anni, tre delle sue compagne hanno compiuto aborti.
Infatti, nessuno sembra capire esattamente a che cosa punti Ferrara. Comincia la sua strana crociata proprio quando “Otto e Mezzo” gli ha dato una credibilità intellettuale a livello nazionale, anche a sinistra. La campagna causa perplessità anche tra gli amici stretti, come l’opinionista ed ex radicale di sinistra Adriano Sofri, che ha scritto un libro, “Contro Giuliano”, rimproverandolo.
Una domanda ovvia è se Ferrara si stia orientando verso la Chiesa come se questa fosse l’ultima migliore speranza per la politica e le idee. Nega ciò. “Non sto chiedendo il loro supporto, in nessun modo”, ha detto. “Certo, è anche vero che non lo ho”. Infatti, tre pubblicazioni cattoliche di punta hanno criticato la campagna di Ferrara, dicendo che materie di fede dovrebbero rimanere private. Ma in una visita recente in una chiesa, nelle vicinanze della casa di Ferrara, a Roma, papa Benedetto XVI gli ha stretto la mano. Ferrara ha detto in una intervista che ha una “relazione” con la Chiesa, ma non legami politici.
Molti italiani hanno notato una rimonta del conservatorismo religioso dalla elezione di papa Benedetto XVI nel 2005. Quell’anno, il governo Berlusconi ha fatto passare una legge restrittiva in materia di inseminazione artificiale, e i giornali cattolici hanno con successo spinto gli italiani a respingere un referendum per rendere di nuovo più accessibili tali pratiche. Lo scrittore inglese e esperto di questioni italiane Tim Parks, nel “New Statesman” del 2006, ha osservato che “il cambiamento cruciale” nella vita italiana dal 2001 è stato “il collasso di ogni grande idea politica”, mentre i politici di tutti gli schieramenti “hanno entusiasticamente dichiarato le loro credenziali cristiane”.
Da parte sua, Ferrara dice che è rimasto ateo. “Non mi sono convertito al cattolicesimo”, ha detto. “Sono ancora un non credente, anche se la mia idea di ragione è l’idea di una ragione che è aperta al mistero.” Quali siano le sue motivazioni, la sua nuova crociata dice molto sia sul vuoto di potere in Italia, sia sul potere. Dopo tutto, come il critico Nicola Chiaromonte ha osservato verso la fine degli anni Quaranta, “in Italia, la Chiesa offre non tanto paradiso, quando protezione di fronte al diretto impatto della storia”
L’articolo completo in inglese di Rachel Donadio è consultabile sul sito del New York Times
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E io c’ho sempre il chiodo fisso che Ferrara somigli al Mussolini giornalista e attivista politico…
Qui siamo abituati alle baracconate di Ferrara e Berlusconi, non ci facciamo quasi più caso ma all’estero in paesi civili queste cose sono pugni negli occhi continui. Sanno però che metà degli italiani almeno vorrebbero vivere in un paese normale. L’altra metà segue i vari Catilina, simulatori e dissimulatori … In Svezia, Danimarca o Inghilterra questa destra non avrebbe vita facile.
E dagli con sto ferrara ateo!
Per quanto ne so anche ratzinger è ateo ma mica lo dicono sempre in giro…
Aaaaahhhhh… finalmente qualcuno se n’è accorto. D’altronde si parla del boa che si strangugia inghiottendo il caimano (un altro, non quello dell’articolo), perché non di Ferrara?
Scusate, ma è proprio sicuro che il direttore del Foglio continui a dichiararsi non credente? A me sembra di ricordare che di recente ha fatto l’offeso a sentirsi ripetere il solito “ateo devoto”… boh, per quello che mi importa… scoppiasse una buona volta per eccesso di gonfiore dell’ego!
P.S.: però qualcuno dovrebbe informare la redazione del NYT che Il Foglio è finanziato anche con denaro pubblico.
Giusto su un giornale estero si può leggere un’analisi così completa e (nel complesso) precisa dell’elefantino (ve lo immaginate un articolo del genere sul Corriere o sulla Stampa?). Certo, vi sono domande che non possono avere risposta se non essendo stati costretti a vivere nello stesso Paese dell'”uomo di peso” per così tanti anni.
Ad esempio: come fa “esso” ad affermare di continuare ad essere ateo dopo tutte le battaglie pro-clero e anti-vita (es: appoggio alla guerra in Iraq) che ha sostenuto? Io credo che si tratti di un mero opportunismo, caratteristica fondamentale nell’arco di tutta la sua esistenza. Probabilmente è ateo. Ma certi appoggi moooolto in alto fanno sempre comodo…
“Sono un uomo in cerca di idee, non di voti”. Ok, basta mettersi d’accordo sul significato delle parole. Evidentemente per l’elefantino le idee hanno tagli da 1 e 2 per le monete, e da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 per le banconote. D’accordo su questo, d’accordo sulla sua onestà intellettuale.
Poi, certo, aggiunge: “Odio l’ipocrisia, odio il mendacio”. Giusto: a chi non è capitato di odiare se stessi almeno una volta nella vita?
Scusatemi ora, amici di post, andate avanti voi che mi viene da ridere.
Guardate, io penso che sia necessario distinguere tra la credenza esistenziale/personale e il lato politico: probabilmente Ferrara è ancora non credente a livello esistenziale (comunque scettico, ma di tendenza irrazionalistica – quindi aperto a tardive conversioni), ma dal punto di vista politico ritiene sia necessario un approccio religioso, allo scopo di “salvare” la società dalla crisi profonda che vive, dal “rammollimento”, o da invasioni esterne, e quindi si rifà direttamente o meno a Ratzinger e simili. In una situazione del genere possono esserci delle ambiguità: ad esempio, il dichiararsi “cristiano” dal punto di vista identitario. Ma questa non è una professione di fede (nel senso di credere che Gesù sia una divinità o cose simili), quando la constatazione di un legame di sudditanza culturale e identitaria.
Proprio come Mussolini nel suo periodo maturo, non a caso. C’è un parallelo interessante tra i due personaggi, per la comune origine intellettuale dalla sinistra e per l’approdo ad una tendenza politico-religiosa. E’ un po’ la dannazione di una certa fetta della sinistra, una “coazione a ripetere” questo scivolamento religioso, anche perchè viviamo in un paese molto cattolico, dove concezioni laiche o atee possono venir maldigerite.
Certo che all’estero facciamo una figura di…!Siamo proprio un Paese “basso”.
La vita politica italiana è sempre stata assurda, ma i recenti gesti teatrali di Ferrara vanno più nel profondo ( Dall’articolo)
Mi sa che all’estero ci usano normalmente come barzelletta….
Ma quanti complimenti a questo ferrara, l’unica sua qualita’ e’ quella di avere saltato sulle
ginocchia di zio Palmiro(Togliatti) da piccino.
Se la sua provenienza familiare non fosse quella che e’, forse il massimo cui poteva aspirare
era il precariato in un call center. (Senza alcuna offesa per precari dei call center, sia ben chiaro.)
Vorrei ricordare a questo giornalista americano che fenomeni da baraccone come Ferrara non mancano certo a casa sua…
E’ certamente vero però che solo a casa nostra un trombone stonato innamorato delle proprie stonature come Ferrara ha trovato estimatori anche fra chi avrebbe dovuto inorridire di fronte a tanta sciatteria culturale, a tanta protervia spacciata per anticonformismo. In quanto al passare disinvoltamente da una posizione all’altra in tutti i campi possibili della politica e del sapere – passaggi mai avvenuti in silenzio, naturalmente… se no chi se ne sarebbe accorto? – un precedente (finito in tragedia come si presume che questo finisca invece in farsa) già c’è stato. Si chiamava Benito Mussolini, per improponibile che possa sembrare – e che per tanti aspetti naturalmente è – l’accostamento.
Perché è anche vero che tanto consenso lo ha gonfiato fino al punto da farlo esplodere presentandosi con un programma elettorale in grado di far scappare un pò tutti i nostri piccoli ‘machiavelli’.
Ma non si sa mai.
ma il ferrara di cui si parla è lo stesso di vallegiulia? è lo stesso di bratelle rosse? è lo stesso…….
forse è il ferrara che ci meritiamo! in qualsiasi altro paese probabilmente verrebbe usato come zerbino…ops berlusconi permettendo
Che sia ateo o credente lo sa lui e Dio.Cio non toglie che la sua coscienza funzioni ancora,perchè chi è per la VITA e non per la MORTE non ha spento quello che il Creatore ha messo dentro di noi.Buona battaglia Ferrara sei nel giusto.
fra non molto la CCAR ci riproporra, come per il caso Magdi Allam, la scenetta del battesimo di Ferrara.
Un tempo si diceva che per governare l’italico popolino fossero necessarie le 3 “F”, ossia “farina, forca e fi…. (non si può dire). Oggi le “F” sono diventate 4, ossia, si è aggiunto anche “Ferrara”. Prego divulgare.
@Sergio.
Ferrara nel giusto? Quando plaude allo sterminio di civili innocenti in Iraq? Agurandosi che sempre più giovani vengano mandati là a combattere e morire solo per far ingrassare di più i conti in banca suoi e dei suoi amici? Aaaaah ma mi dimenticavo chi già è vivo e battezzato non importa se soffre e muore, tanto andrà in paradiso, gli altri sono solo cani infedeli da eliminare per far spazio al popolo eletto dei gesù.
Le morule, COSE che forse se e ma potrebbero diventare esseri umani, sono molto più importanti dei vivi da difendere… se no dove la prendete la carne fresca per l’indottrinamento?
Mi sà che è a te e a quelli come te che la coscienza è morta da secoli. Cultori di odio, dolore e morte capaci soltanto di odiare la vita, i vivi e sopratutto chiunque osi essere diverso da voi.
Sergio…. VERGONGATI: Sostenitore col tuo papa di pena di morte e pdofili. VERGOGNATI.
La giornalista ha scritto un articolo per spiegare il fenomeno Ferrara al lettore americano.
In Europa non ci usano come barzelletta: sono preoccupati, perplessi e increduli.
Non riesco a capire questa dicotomia creata ad arte da cattolici, credenti di varie risme e atei devoti: noi siamo gli “alfieri della morte” (!), loro di “difensori della vita”. E’ un po’ come la finta differenza tra laicità e laicismo. Mah!
@ASATAN
Senti Asatan, è da un po’ che ti leggo qui.
Noto che fra tutti i commentatori sei forse una delle più arrabbiate.
e tra l’altro continui (peraltro in buona compagnia) a generalizzare, a scagliare colpe su colpe a chi colpe non ha: appena uno commenta qualcosa che possa essere vagamente “tacciato” (e il verbo tacciare non è casuale) di “cattolicesimo”, ti scagli con violenza scagliando invettive generiche senza fondamento come:
“Cultori di odio, dolore e morte capaci soltanto di odiare la vita, i vivi e sopratutto chiunque osi essere diverso da voi.”
Quindi la domanda che ti faccio è: quanti “cattolici” hai conosciuto davvero? quanti preti? con quanti ti sei confrontata personalmente?
@PER TUTTI GLI ALTRI
qualcosa da dire voi ad Asatan non l’avete? tutti d’accordo?
“Cultori di odio, dolore e morte capaci soltanto di odiare la vita, i vivi e sopratutto chiunque osi essere diverso da voi.”
Si, concordo.
F.Nietzche, l’Anticristo
ehm , ha saltato la citazione
era
“L’abitudine cristiana di considerare il mondo brutto e malvagio ha reso il mondo un posto brutto e malvagio”
Andava sottolineato il PERIODO in cui il nostro eroe apparteneva a diverse collocazioni politiche: era comunista negli anni 70 quando sembrava che il sol dell’avvenire stesse per sorgere, diventato craxiano quando il grande latitante era la tigre da cavalcare, poi berlusconiano negli anni 90 quando il piccolo uomo che volle farsi re era all’apice della sua fortuna politica e infine ratzingeriano nel primo decennio, quando il diabolico teutone ha occupato con l’associazione di cui è a capo il vuoto lasciato dalla politica. A me tanto casuali queste combinazioni non sembrano.
Dunque il titolo è sbagliato. si insiste con sto fatto della religione. Ferrara è intelligente quindi non potrebbe definirsi ateo che è una parola che non significa nulla, ma semplicemente non è credente. E si limita a difendere un valore a cui crede ragionando con la sua testa. Ma perchè è tanto difficile da capire???!!!!
@ scrive
ma da dove le prende ste bischerate! Sei in mala fede!!! Cerca la verità con la tua testa. I tuoi commenti palesano emotività. Ma che razionalista sei? sei solo un arrabbiato. Calmati un po’…
a satan cosa si può dire a uno che si firma a satan che satana e menzognerop portatore di odio e discordie.I Cristiani sono uomini come gli altri che in tanti casi fanno molti danni ma chi cerca di vivere cristianamente e totalmente contrario al loro operato.Medita………
Vedo che siete poco informati: nessuno di voi sa che Ferrara è ebreo…
@ Luca Roberto
Qualche volta sono in disaccordo con Asatan, molto più spesso invece sono d’accordo. E visto che nel post attuale ha detto cose perfettamente vere e documentate, ora non posso che essere perfettamente d’accordo. Naturalmente è tuo pieno diritto essere in disaccordo… ti faccio solo presente che questo non è un sito di credenti; i pareri discordi sono ben accetti purchè costruttivi, e dovreste essere anche grati di essere pubblicati (un sito vaticano pubblicherebbe le nostre opinioni o molto più probabilmente le censurerebbe?), ma se volete convertirci cascate male.
La stessa cosa vale per claudio.
@Claudio
solo una battuta: per citare il buon vecchio Travaglio, “ferrara è intelligente a prescidere”.
Il fatto che Ferrara sia intelligente non mi fa nè caldo nè freddo, mi interessano le sue azioni: anche se credesse veramente in quello che sta facendo, le sue azioni passate parlano per lui. E pure le sue enormi contraddizioni.
Quello che sta facendo e come lo sta facendo, serve solo ad esasperare gli animi, a dividere e a creare, ancora una volta, due “partiti”, pro o contro.
Onestamente su questo, così come su altri, argomenti FONDAMENTALI per il futuro della nostra società, lasciare che tutto possa anche solo per 1 secondo essere “ricollegato” o peggio “personalizzato” con Ferrara o con quello che lo riguarda mi fa sinceramente orrore.
Così come mi fa orrore l’Orco.
Posso dire che personalmente che le cose che escono dalla bocca di un uomo non possono essere valutate in maniera completamente scollegata dalle sue azioni.
E tanto per chiarire, se con questa frase do il là a facili parallelismi, ormai seguendo il sito uaar le ho imparate, pazienza.
A questo si può sopravvivere e anzi credo che tutto sommato possa essere utile, agli effetti nefasti delle azioni dell’Orco no.
Ogni anno nel mondo vengono assassinati miliardi di animali (oche, galline, tacchini, manzi e agnelli) per potere cibare persone come Ferrara, Benedetto XVI, l’obiettore di coscienza ecc. Nessuna moratoria è mai stata chiesta per tale eccidio di esseri viventi e sofferenti. L’assassinio è parte della nostra prassi quoditiana. E’ una triste a amara verità Però, quando si tratta di sopprimere una cellula visibile solo al microscopio elettronico, dove qualcuno va dicendo che li dentro ci sarebbe un “essere umano” ecco che si fondano persino partiti politici, si mobilità Dio stesso in persona. Un tempo Erasmo da Rotterdam scrisse L’elogio della Follia per spiegare il comportamento umano. Nel caso Ferrara & C. trattasi di un libro molto attuale.
Ferrara?? Giuliano??
Sarebbe???
Ignoro chi sia quest’individuo 😛
uomo in cerca di idee? Piuttosto un uomo in cerca di notorietà, un inutile, inetto individuo che sinceramente ha stufato.
E’ davvero un peccato per certi strenui difensori del “diritto divino della vita” che nella Bibbia (vangeli inclusi) non esista nemmeno un rigo sull’aborto, nè esplicito nè da “interpretare”; l’unico brano che potrebbe alludervi, Esodo 21,22-25, spesso preso a solo esempio dagli apologisti, si riduce alla richiesta di un risarcimento da parte di uno dei contendenti nei confronti del padre del nascituro morto a causa del colpo, in base ad una cifra stabilita “a forfait” dai seniori, secondo la più tipica concezione che vedeva donne e bambini (già nati o meno) come dei semplici oggetti.
Non credo proprio che questa possa essere una “sanzione divina” cui potersi appoggiare agilmente (specie considerando la stazza di Ferrara), sebbene sicuramente congrua con il senso commerciale di certe trovate.
Dire che Ferrara è ateo è come dire che Jimi Hendrix o Jim Morrison non hanno mai fatto uso di droghe.
Dire che ferrara e’ intelligente e’ come dire che un teologo fa scienza. Irritante, spregevole, voltagabbana, opportunista… Mi dispiace, ma “intelligente” non riesco proprio ad associarlo al multi-intestinato.
ribadisco che Ferrara è autorizzato a fare qualunque cosa, E’ già stato punito fin troppo crudelmente sposando Anselma Dall’Olio.
@luca roberto
forse asatan perde la pazienza spesso ma mi risulta che anche Cristo di fronte ai mercanti del tempio diede in escandescenza. Serenamente fatti un esame di coscienza e chiediti quante milioni di morti sono imputabili alla tua chiesa. Chiedi a Campanella, Bruno, Galileo…chiedi ai bambini ebrei rapiti o a quelli sodomizzati, chiedi agli albigesi, ai catari, o ai mussulmani di gerusalemme, chiedi agli africani che muoiono di Aids anche perchè la tua chiesa non vuole si usi il profilattico o ai popoli sudamericani. E se permetti Sergio quando dice che lui e ferrara sono per la vita e noi per la morte le legnate “metaforiche” se le va a cercare,
Solidarietà ad Asatan, sottoscrivo il suo commento!
Su Ferrara: la sua storia parla da sé, con tutte le contraddizioni (quella del suo essere favorevole alla guerra in Iraq è davvero grossa e gli andrebbe ripetuta ogni giorno…)
Intavolare una discussione su ateismo, cattolicesimo, aborto, chiesa, idee, valori, vita parlando di GIULIANO FERRARA (!) mi sembra superfluo così come parlare di ineffabilità del destino per un rigore sbagliato al 90′. Penso che sia illuminante al riguardo la figura del Cardinal Pizarro resa celebre da Guzzanti, specialmente nella sua ultima apparizione alla trasmissione “Parla con me” della Dandini su Rai3. Anche se i vari exploit politico-elettorali di Ferrara mi ricordano molto i famosi “diversivi” del massone impersonato sempre dallo stesso Guzzanti.
quoto ripano
Secondo me ferrara è intelligente, molti pazzi sono molto intelligenti ma sono pur sempre pazzi.
Oltre a plaudere alla piccola operazione di esportazione di democrazia in Iraq il nostro sembra quasi farsi un vanto del fatto che tre delle sue compagne di gioventù hanno abortito…Secondo me ha inventato questa leggenda metropolitana per far credere di essere stato un playboy (un po’ come la volpe dell’uva).
enrico mini
non male questa interpretazione Enrico
ot prendo atto dei ritardi clamorosi con cui vengono postati i post
Per vico: ti ho risposto ma non è ancora pubblicato
Ci tengo aprecisare.Ma perchè pensate che sia cattolico? Solo perchè non parlo male del papa ma ragionando credo dica cose apprezzabili per un laico. Io sono un laico e parlo da laico. Che non condivido le vostre idee spesso, i toni soprattutto è evidente. Sulle mie credenze religiose non ve ne farò partecipi: ne che io le abbia , nè su quali siano: sono COSE PRIVATE! Qui, RIPETO, parlo da laico con la ragione. Vi basti questo!!!! A me non interessa convertirvi, ma riflettere con voi da un punto di vista razionalmente diverso. CErto non sono ateo perchè secondo me è una espressione che non vuol dire nulla e piena di contraddizioni!!! Capiscoagnostico…ma non certo l’ateo.
@ luca roberto
Penso che la battaglia di ferrara sia giusta. Certo non condivido la sua scelta di creare un partito politico ad hoc, perchè la politica deve occuparsi anche di altro. Certo non mi piace perchè rischia a volte di strumentalizzare la sua battaglia. Se queste battaglie si politicizzano troppo, vengono svalutate.
Saluti
@ Claudio
Bischerate??
Se non hai mai studiato filosofia in vita tua e non sai chi è Nietzche, non venire a fare la predica a me
@claudio
per aiutarti a capire:
Nella sua accezione più ampia, il termine ateismo (dal greco “atheos”, “senza dio, privo di dio”, composto dall’alfa privativo α- e da θεός, dio) definisce la posizione sia di chi non riscontra nell’esistente alcun soggetto dotato di proprietà superiori o soprannaturali, sia di chi afferma positivamente l’impossibilità dell’esistenza di siffatti soggetti; si contrappone al teismo.
Non è difficile su fa un piccolo sforzo, ce la puoi fare.
Sulla laicità la risposta è molto semplice, non sai neanche dove sta di casa. Se tu fossi laico diresti sono contrario all’aborto ma su un tema del genere non posso imporre il mio volere agli altri. Se tu fossi laico diresti :sono cristiano ma in un luogo pubblico non devono essere esposti segni di una qualsiasi religione e/o filosofia/politica ecc.
Per capirci io sono ateo ma sono laico x cui non mi passa neanche per la testa di impedirti di praticare una qualsiasi religione anche se per quasi tutte sono convinto della nocività x la società, neanche se mi ritrovassi ad avere la maggioranza assoluta im questo paese. Non mi sembra che la chiesa cattolica e ferrara condividano la mia opinione
è vero, ateo non significa molto, pensa che io sono ababbonatalico e agrandepuffico…
@ scrive
ehhhe! Sulla fatto che non abbia mai studiato filosofia ti sbagli di grosso, ma proprio di grosso! Ti suggerisco di leggere con attenzione l’autore che tu citi! Mi fermo qui!
@ Vico
Ti aiuto a capire:
uno spunto rapido ma spero risolutivo. Come puoi affermare in maniera empirica qualcosa che è al di là della sensibilità. Qualcosa che non è materia ma spirito? Lo diceva anche Kant che non è possibile, per come conosce l’uomo, apprendere le verità soprasensibili, perchè strutturalmente inidoneo il modo in cui l’uomo conosce. (Cito Kant così facciamo contento Scrive a cui piace la filosofia). E’ per di più un atto di presunzione pensare che l’esistente sia tutto ciò che l’uomo può vedere, toccare o sperimentare. Quanto meno dovrebbe condurre tutto ciò, a sospendere il giudizio. Se non altro perchè tu non puoi scientificamente dimostrare che ciò che esiste sia solo quello che allo stato conosci.
Esistente (diverso) da conosciuto/sperimentato. Le onde elettromagnetiche e ultrasuoni li vedi ? no! Solo ora che hai gli strumenti li puoi cogliere ma non prima che tali strumenti fossero inventati. Eppure ci sono sempre stati. Non si può dire con certezza assoluta che non ci sia qualcosa che ancora non conosci, am che potresti conoscere. Se fosse già tutto noto la scienza sarebbe per altro inutile!
Basta già questo. Ma se esistono enti spirituali credo che difficilmente il metodo sceintifico, così come oggi lo conosciamo, potrà sperimentare tali realtà. Si possono apprendere con metodi di conoscenza diversi, non scientifici.
Altro esmpio. Io non credo agli alieni. Mi sembra una scemenza. Ma non posso escludere che in altre galassie ci sia vita. Certo sperimento ora che non ci sono dati per farci pensare che esistono(dico dati serii), ma non potrei mai escluderlo.
Per quel che riguarda l’aborto. Ma chi l’ha detto che un laico deve ritenersi favorevole all’aborto? Io laicamente difendo la legge 194, ma laicamente dico che è giusto che si faccia di tutto culturalmente e socialemente per ridurlo. (era anche l’intenzione della legge, se non altro argomentando dall’affermazione secondo cui essa non è un mezzo di controllo delle nascite). Sui crocefissi nelle aule e edifici pubblici, sai che siamo d’accordo!!! Non però come fanno in Francia per cui è proibito anche portare segni sacri sulla propria persona visibili. Ma se uno fosse non d’accordo con noi, mica potrei definirlo non laico se argomenta razionalmente. Chiaro che se argomentasse con motivazioni di fede certo sarebbe diverso.
saluti
Spero di esser stato chiaro.
@Luca Roberto
o mi hai insultato o il commento si è perso attendo un ripost
ciao vico
@claudio
quello che stai usando è un:
“Un argumentum ad ignorantiam , una fallacia logica che implica l’affermazione della falsità o verità di una proposizione, basandosi sull’ignoranza esistente sulla proposizione discussa (cioè una premessa è vera o falsa finché non è provato il contrario). Un argumentum ad ignorantiam ha la seguente struttura:
si afferma A;
non si hanno prove per confermare o confutare A;
pertanto A è vero.
Esempio:
A: Gli dei esistono. Puoi provare che non esistono?
B: No
A: Allora esistono” fonte wikipedia
è peraltro reversibile:
A: Gli dei non esistono. Puoi provare che esistono?
B: No
A: Allora non esistono”
ma non mi permetterei di usarlo.
Per quanto concerne onde elettromagnetiche forse non le vedo ma se metto il mio gatto nel micronde qualche effetto potrei notarlo, idem per la pulizia ad ultrasuoni del dentista. Gli dei in generale hanno meno applicazioni utili, da cui posso desumere che non esistono.(ho generalizzato,possiamo passare secoli a discutere, ma non avremmo argomenti tali da farci cambiare parere).
Sulla laicità
“Per quel che riguarda l’aborto. Ma chi l’ha detto che un laico deve ritenersi favorevole all’aborto? Io laicamente difendo la legge 194, ma laicamente dico che è giusto che si faccia di tutto culturalmente e socialemente per ridurlo. (era anche l’intenzione della legge, se non altro argomentando dall’affermazione secondo cui essa non è un mezzo di controllo delle nascite).”
Come ti ho già detto un laico può essere assolutamente contrario all’aborto. Ciò che non può e non deve fare è imporre il suo punto di vista agli altri.
Questo è un paese in cui si è persino arrivati ad imporre x legge una metodica medica, quella dell’impianto di tre embrioni a prescindere dall’età della donna, che qualsiasi ginecologo definirebbe stupida.
Comunque prendo atto della tua volontà di ridurre l’aborto. Potremmo fare 2 ore di educazione sessuale a partire dalla 3a media e insegnare l’uso degli anticoncezionali ai giovani e agli extracomunitari. Cosa ne pensi?
Ciao. Molto probabilmente il mio primo commento non è arrivato. Volevo solo dire questo: Per me Ferrara è un mestatore truffaldino. Non gli interessa niente degli embrioni e nemmeno delle donne che praticano l’aborto, del perchè lo fanno e delle conseguenze che la loro scelta avrà sulle loro vite. Il bravo informatore della C.I.A cerca di gettare fumo negli occhi degli italiani per favorire la corsa del suo benefattore al potere.
Per quanto mi riguarda Ferrara ha una religione; quella del potere.
@ vico
secondo me il discorso lo rendi sofstico. Lascia stare queste proposizioni sofistiche. Pensaci su onestamente.
sull’educazione sessuale non sono d’accordo del tutto. Bisogna capire come la si fa. Io dico che innanzitutto è necessaria educazione sentimentale.
saluti