Show di Gentilini: “Via gay, lesbiche e Dc”

Gentilini show alla presentazione dei candidati di Lega e Pdl per le prossime elezioni comunali. Il prosindaco ha tuonato: non voglio democristiani (dimenticando che del Pdl fa parte anche la Dc di Rotondi). Lo Sceriffo ha dettato le regole ai candidati leghisti e alleati ed è tornato ad attaccare gay e lesbiche.

[…]

L’articolo completo di Alessandro Zago è consultabile sul sito de La Tribuna di Treviso 

72 commenti

davide

capite che in caso di vittoria del PDL saranno questi qui a comandare e che l’unico partito in grado di arginarlo è il PD oppure vi si deve aprire il cranio e ficcarvelo in testa?

Ernesto

davide,
gli elettori di sx sono intimamente masochisti. Altrimenti sarebbero di dx: a sfruttare gli operai, evadere le tasse e girare in yacht in mezzo a ragazze seminude.
Per questo la maggior parte di loro non voterà mai il PD: potremmo addirittura vincere, estrema vergogna!

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@ davide
e che differenza c’è fra le dichiarazioni di Gentilini e quelle della Binetti?

Giuseppe Murante

@davide:
non era roba vostra il generale che voleva aprire i bordelli per le truppe?
E’ sicuramente roba vostra quel tipo che vuole abolire lo statuto dei lavoratori.
E’ pure roba vostra la frase
“Noi concepiamo la laicita’ non come il luogo di una presunta [sic] neutralita’, ma come rispetto e valorizzazione del pluralismo degli orientamenti culturali, e quindi anche come riconoscimento della rilevanza, nella sfera pubblica e non solo privata [sic], delle religioni[…]”.
Sta nel manifesto dei valori.

se mi sbaglio sul generale, mi scuso…. con tutti gli sforzi che posso fare, PD e PDL proprio non li distinguo tanto.

se mi apri il cranio, mi ci ficchi anche la sana laicita’ della binetti?

Paolo

Se non far comandare “questi qui” è la priorità allora Veltroni ha sbagliato tutto!
A questo giro l’unica speranza è un “pareggio” al Senato, e poi si vedrà.
Per questo voterò la SinistraArcobaleno.

stefano

la differenza fra la pdl e il pd di fatto è tutta qui; mentre la prima candida un gentilini la seconda candida del vecchio e la binetti quindi invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia; sono 2 destre, una più estrema e l’altra più “morbida”, ma rimangono antitetiche entrambe a quei valori che si ispirano alla laicità e al progresso scientifico e sociale.

miro99

Piu’ si avvicina il momento del voto e piu’ sento la PUZZA di tutti questi candidati, dovro’ fare un grossissimo sforzo tappandomi
tutti gli orifizi che ho per poter votare e votero’ PURTROPPO il PD alla Camera e SA al senato.
Non voglio altri anni con Berlusca è vomitevole.

andrea

No dai il sindaco non può essersi ramollito al punto di usare le parole come “gay” o “lesbiche” 🙂

@davide

Ma credi che questi soggetti siano molto peggio del soldatino Del Vecchio che vuoi contribuire ad eleggere?

dadaLito

@ giuseppe Murante

la binetti è candidata alla camera. Questo significa che:
-se vince il PDL, avrà il 55% dei seggi e quindi sarà ininfluente per il PD;
-se vince il PD, allora lui avrà il 55% dei seggi, ovvero la binetti non conterà NULLA.

non era roba vostra il generale che voleva aprire i bordelli per le truppe?
meglio che fargli stuprare civili o farli giocare con i genitali dei nemici

E’ sicuramente roba vostra quel tipo che vuole abolire lo statuto dei lavoratori.
Altolà. Abolire non è sinonimo di rivedere. Calearo ha espresso un’idea condivisibile: lo statuto riflette una situazione del mercato del lavoro che non è più attuale. Cosa c’è di male a rivedere lo statuto, aggiornandolo? Questo mica implica di eliminare i diritti dei lavoratori!

io aggiungerei, sempre dal manifesto dei valori
Il principio costituzionale della laicità dello Stato appresenta un valore essenziale dell’impegno
del Partito Democratico. La laicità dello Stato garantisce il rispetto di ogni persona nelle sue convinzioni più profonde e assicura a ciascuno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Allo stesso modo, tanto più in un’epoca contrassegnata da nuove conquiste di civiltà, ma anche da antichi e recenti fondamentalismi, la laicità dello Stato garantisce che le istituzioni appartengano a tutti e che le decisioni democratiche siano assunte in modo libero e autonomo.

Ma, anche per completare la tua citazione:

La laicità presuppone uno spazio pubblico di libero confronto: noi concepiamo la laicità non come il luogo di una presunta neutralità, ma come rispetto e valorizzazione del pluralismo degli orientamenti culturali, e quindi anche come riconoscimento della rilevanza, nella sfera pubblica e non solo privata, delle religioni, dei convincimenti filosofici ed etici, delle diverse forme di spiritualità. Le energie morali che scaturiscono dalle esperienze culturali, spirituali e religiose, quando riconoscono il valore del pluralismo e del dialogo, rappresentano un elemento vitale della democrazia.

La nuova storia che si sta spalancando davanti all’umanità pone alle coscienze di tutti problemi etici e interrogativi inediti. La laicità è la condizione perché culture e concezioni ideali diverse non solo convivano, ma si ascoltino, così da produrre nuove visioni e nuove sintesi in vista della riflessione e dell’azione che questi problemi rendono quanto mai indispensabili.

Io di differenza tra PD e PDL ne vedo. Eccome. Basti pensare alla lega nord, alla lotta all’evasione, alle differenze di vedute tra Bersani e Tremonti.

Se io ti aprissi il cranio (che brutta espressione) provvederei a toglierci tutti i pregiudizi sul PD.

stefano

x andrea

esatto, hai colto nel segno! è questo il punto che cerco di far capire anche ad amici convinti che il pd sia l’unica alternativa alla pdl e cioè l’assoluta omogeneità dei 2 schieramenti sui valori di base, improntati ad un rigido clericalismo anni ’50.

viva Zapatero.

Silesio

La lega esiste perchè la tolleriamo. Se i personaggi fossero regolarmente denunciati alla autorità giudiziaria e condannati, credo che ben presto il movimento sarebbe quasi per intero agli arresti domiciliari.

dadaLito

@andrea

Ma credi che questi soggetti siano molto peggio del soldatino Del Vecchio che vuoi contribuire ad eleggere?

Del Vecchio non ha l’esperienza politica di Gentilini (che pensa a quello che dice), oltre al fatto che ha fatto un mea culpa esemplare a seguito della dichiarazione infelice.

Tu hai mai sentito Gentilini scusarsi? Allora, la prossima volta che devi accusare PD e PDL di essere uguali, pensa.

Alessandro Bruzzone

Votare una forza politica solo per evitare (cosa improbabile) che vinca l’altra è estremamente squallido. E mi sembra che siano già troppe volte che la “””sinistra”””, o meglio quel che ne resta nel PD, punta su questo alibi per fare proseliti.
Qui si sta profilando la trappola del bipolarismo americano: 2 partitoni oligarchici che si disputano con la propaganda i seggi, salvo poi essere sempre più simili uno all’altro. Con buona pace della laicità e della pluralità di orientamenti.

Alessandro Bruzzone

@ dadaLito

Del Vecchio e Gentilini non sono la totalità degli schieramenti di cui fanno parte. Quando sentirò Veltroni scusarsi per le boiate della Sapienza magari mi ricrederò. 😉

stefano

non esiste il “meno peggio” da votare per evitare il “peggio assoluto”, questo modo di pensare è deleterio per la vita politica VERA di questo paese.
gli schieramenti che si sono delineati finora sono eticamente, socialmente ed economicamente FUORI DAL MONDO; tutti avete avuto modo di ascoltare i vari leaders esprimersi sui diversi temi suddetti; tutti avete avuto modo di sentire le boiate che hanno “sparato” dai teleschermi; questi sono fermi al giurassico, non sanno nemmeno cosa sia il progresso o il rispetto per l’ambiente o cosa voglia dire vivere con 950 euro al mese quando se ne pagano 400 di affitto quindi il non voto rimane l’unica alternativa.

dadaLito

@ Alessandro Bruzzone

Del Vecchio e Gentilini non sono la totalità degli schieramenti di cui fanno parte. Quando sentirò Veltroni scusarsi per le boiate della Sapienza magari mi ricrederò. 😉

Direi che Gentilini è la totalità della lega nord: se non rappresentasse così a fondo l’idea leghista, si sarebbero inventati una carica per farlo restare dove voleva?

Io, sinceramente, non vorrei sentirlo. O, almeno, non adesso. Tutto in campagna elettorale si presta a essere distorto e strumentalizzato, ci manca solo che si vada a riaprire quel capitolo per offrire al PDL un “qualcosa” a cui aggrapparsi. Senza considerare che la nomina a presidente del CNR sia la migliore delle scuse che il centrosinistra poteva fare, non piegandosi alle urla del centrodestra e senza lanciare scuse vuote che lasciano il tempo che trovano.

@ —

La binetti è migliorata, riconoscendo che la sua ultima sparata era troppo. Ma, come ho già scritto prima, è candidata alla camera, e se il PD vincesse non conterebbe molto. Anche questo è un segno importante: dopo i “servigi” resi all’Unione la scorsa legislatura, l’hanno declassata a una postazione meno influente.
Ci dici poco? Considera che se l’avessero espulsa, il pdl o chi per lui l’avrebbe tirata su tra annunci roboanti. Così, invece, è stata annullata.

hyxcube

@ Dadalito e Davide
non vi rendete conto che sta storia del voto utile è na idiozia che serve per polarizzare i vostri voti? E’ questo che ci rende un paese “mucillagine”: l’incapacità di essere esigenti nel cercare rappresentanti che siano degni di tale nome. Cediamo a copromessi sempre piu vili con i soliti noti e dimentichiamo che le alternative ci sono e vanno incoraggiate anche a costo di far tornare berlusconi per aver fatto una scommessa “azzardata”. Avete letto il programma di PBC o di SA? penso che lo troviate condivisibile e allora votate per chi propone veri cambiamenti e non vuote proposte demagogiche.

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@ dadaLito

non mi interessa se la Binetti è capolista al senato o l’animale da compagnia di Veltroni. Finchè c’è lei, ci saranno anche le sue idee, e non voterò mai un partitio omofobo.

Fabio

Turatevi il naso e votate PD…
l’avevo gia’ sentita, mi pare…

Fabio

@DadaLito

ma la degna compare, solo un po’ piu’ timida, Emanuela Baio Dossi e’ al Senato in Lombardia.
Un po’ come si fa con i ministri che combinano troppo casini, basta spostarli di posto…

dadaLito

@ tutti quelli che mi hanno risposto

Io non voto PD perché mi sono fatto incantare. Voto PD perché sono conscio che, per quanto nobili possano essere, le nostre idee atee e agnostiche sono in minoranza. Quindi, o si scende a compromessi, o si resta all’opposizione per tutta la vita. E visto che, sia dall’opposizione, sia dalla piazza non si cambia un tubo (è brutto ma è così), ritengo il tentativo del PD fondamentale per permetterci un modo di proporre le nostre idee in un contesto che non le renda inutili o retoriche. Odifreddi l’aveva capito, poi ha lasciato. Io tengo botta, difendendo la laicità, almeno nel piccolo del mio circolo, con i denti.

Giuseppe Murante

dadaLito… quello che vuole abolire lo statuto dei lavoratori e’ Ichino.
E lo vuole proprio abolire.. ma magari ha cambiato idea sotto elezioni, come la Binetti. Oppure lo vuole abolire, ma anche no. 🙂

Quanto alla laicita’, se qualcuno propone che non sia il luogo di una “presunta” (?????????) neutralita’, allora la sta semplicemente negando, per quanti fioriti ma anche possa aggiungerci.

Senza contare che questo tipo di multiculturalismo da’ riconoscimenti alle “culture” per togliere liberta’ alle persone…
Ennesimo motivo per non votare PD.

Vico

@fabio
l’aveva detta Montanelli, ricordati anche quello che disse di Berlusconi

@per tutti quelli che ce l’hanno con il PD
sono d’accordo con voi, il PD non è il massimo in quanto a laicità, diritti dei lavoratori ecc. ma oggi è quanto di meglio sia disponibile sulla piazza per evitare una devastante ondata di destra vetero clericalfascita.
Poi mi chiedo dov’erano tutti questi brillanti difensori dei valori della sinistra ( a Forlì la angius me compreso prese il 10% e la Mussi + o – uguale) al congresso di chiusura dei DS. Ripeto a sfinimento : un partito riflette le posizioni degli iscritti, più gente di sinistra ci sarà nel PD più il PD sarà di sinistra. (Catalano docet)
Invece di lamentarvi aiutatemi a riportarlo nel suo alveo naturale.Anche xchè l’evidenza storica è che oggi solo un partito di massa di matrice socialdemocratica è in grado di contrastare le destre e non credo che dalla sinistra arcobaleno si riesca a costruire un partito di massa e men che mai un partito socialdemocratico.Se qualcuno vede soluzione diverse mi illumini.

Binetti: nel PCI c’era Cossutta ma nessuno ha mai accusato Berlinguer di essere filosovietico.La signora Binetti ha detto che voterà i CUS e rispetterà il programma del PD. Se continua così finisce che si sbattezza.

Del Vecchio : dimostrandosi un buon generale ha fatto una rapidissima ritirata sui gay, come Caldaro su San Mastella.

@—
ti sfugge che la Binetti non vuole impormi il suo cilicio e esprime un parere minoritario nel PD mentre Gentilini promette legnate ed è maggioritario nella PdL

Bruno Gualerzi

Amici atei, in questi commenti ci sono troppi “non avete capito niente”, il che fa supporre che chi lancia queste accuse evidentemente ‘ha capito tutto”. Lo so che sono espressioni retoriche, ma, chissà perché, mi richiamano altre espressioni simili proprie di chi ‘possiede la verità’…
Non si potrebbero sostenere le proprie ragioni riconoscendo che ogni scelta presenta dei limiti, e tanto più insuperabili quanto più ci si riferisce a questa assurda legge elettorale, per cui serve a poco rinfacciarseli come se ognuno fosse quello dirimente?
Mi riferisco ovviamente a chi circola in questo blog rivendicando il suo ateismo.
Per quanto mi riguarda – dopo aver valutato tante cose e conoscendo benissimo tutti i limiti della mia scelta – ritengo che esista pur sempre un ‘male minore’ (il PD) che diventa un ‘bene’ se serve per evitare un ‘male peggiore’ (il berlusconismo come ‘cultura’, senza nemmeno bisogno di pensare all’orrido Gentilini). Mi sembra più razionale… ma non vorrei essere demonizzato da chi pensa invece – da ateo razionale pure lui – che non lo sia.

davide

volglio ricordare che voto il PD per queste persone: Livia Turco, Rita Bernardini, Emma Bonino, Barbara Pollastrini, ecc. Di certo non per una come la Binetti anche se purtroppo è nella mia circoscrizione elettorale

Fabio

Lo so che lo disse Montanelli riferendosi alla DC, non so invece quando la Binetti ha detto che votera’ i CUS.
A me risulta abbia detto che non votera’ mai una legge che riconosce dei diritti alle coppie omo.
Risulta anche che abbia votato contro la fiducia su una legge sull’omofobia e non se ne sia mai pentita.
Personalmente il PD avra’ il mio voto quanto decidera’ di ammettere cio’ che e’ del tutto ovvio: coi teo-dem non si puo’ dialogare.
Ciao.

ren

Ieri sera Boselli mi è piaciuto a Conferenza Stampa. Anche se alcuni dei suoi sono impresentabili e anche se ha avuto la trovata geniale di offrire un posto a mastella.

E’ l’unico che ha detto che la chiesa deve pagare l’Ici sui beni immobili ad indirizzo commerciale, l’unico a dire che si dovrà fare una legge per le unioni civili che dovranno comprendere le persone dello stesso sesso. Ad oggi non ho ancora deciso se turarmi il naso per non vomitare e votare PD Uòlter o Di Pietro, sperando che serva anche perchè gente come questo Gentilini non torni al potere, oppure votare Boselli, l’unico che ha il coraggio di dire che la chiesa asfissia il paese.

Vatatze

davide, apri il cranio dei tuoi compagni di tribù, chiunque essi siano: sopravviveranno.
dadalito, PD significa accettazione del precariato. Veltroni pochi mesi fa, già leader, ha definito “seducente” una proposta di Boeri che limitava l’articolo 18. Il PD mira a svuotare il contratto nazionale e ciò porterà all’aziendalizzazione delle contrattazioni sindacali. Gli assi portanti sono analoghi a quelli Pdl; la crisi, dicono, sta arrivando e verrà usata, per come la vedo io, come scusa per inaugurare larghe intese.
Calearo vuole rivedere lo statuto dei lavoratori perché non è più attuale; ma i loro profitti vanno bene mentre i lavoratori arrancano. A qualcuno va ancora di dissertare di neoliberismo? A me no.
vico, dai! ci sei quasi, solo un altro piccolo passo… cosa ti costa?
PD? Manco morto. L’alternativa va fatta più a sinistra o non sarà mai un’alternativa. Tutti a pensare a Berlusconi (cosa legittima, per carità), senza un solo pensiero al lungo periodo, al rischio di penalizzare forze che, con tutti i loro difetti (tanti), sono le uniche a conservare un briciolo di progressismo. Voterò SA perché si è dichiarata d’opposizione. La voterò con riserva. Sulla laicità, signori, nei fatti è deserto ovunque: fossi matto, però, a votare un partito, il PD, che sull’argomento è paralizzato e lo mostra chiaramente nel programma.

Bruno Gualerzi

@ Vatatze
Sperando che non ci sia da aprire il cranio, sia pure solo metaforicamente, a nessuno (qui ci orrebbe la ‘faccina che ride’, ma non so come si fa), vorrei riprendere una tua considerazione molto seria, che però io credo debba essere rovesciata: se vince Berlusconi, ri-vince e si rafforza una cultura… perché il ‘lungo periodo’ è già cominciato da tempo e, ora come ora, non credo lo si possa interrompere con un’alternativa ‘più a sinistra’ (senza entrare nel merito di quale sinistra) in quanto questa radicalizzazione dello scontro serve solo a dare fiato a questa cultura, che punta proprio su uno scontro fine solo a se stesso.
Questo non significa svendere le proprie convinzioni, che anzi vanno sostenute con forza in qualsiasi situazione, ma bisogna identificare una situazione concreta, che la sinistra ‘più a sinistra’ del PD – anche quando presentasse proposte valide – ora come ora a mio parere non è in grado di rappresentare.

Vatatze

Senza contare poi, che ce ne vuole di ottimismo per pensare a una vittoria del PD. Il risultato sarebbe quindi duplice: fallire nel fermare Berlusconi e, cosa peggiore, ritardare la costituzione di un’alternativa; l’Italia non ha davanti solo 5 anni…

cullasakka

@ stefano,
il tuo non voto è un voto regalato ai clericofascisti, e nessuno si accorgerà della tua protesta. Allora è meglio votare il meno peggio (senza valutazioni sul “voto utile”)

stefano

x culasakka

se i “clericofascisti” stanno da entrambe le parti o cmq prevale la componente cattolica anche nel pd allora il tuo è un sofisma; il meno peggio nn esiste perchè entrambi (pdl e pd) hanno un unico comune denominatore ideologico che è il clericalismo.

vico

@ vatatze
Il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà. Stavolta faccio l’ottimista e il volonteroso: credo che tra Bersani e Calearo il peso specifico sia abbastanza diverso e il ruolo in caso di vittoria del PD oggettivamente diverso. Quanto al neoliberismo credo che i campioni della categoria, in Italia siano nel campo che sto combattendo strenuamente.Il pensiero di quello che è il mio modo di intendere il PD lo puoi trovare riassunto nelle 5 cartoline che scorrono a destra in questa pagina:

http://giovanidemocraticifo.blogspot.com/

Evidentemente i giovani che le hanno fatte loro, e molti dei miei coetanei che credono a quelle idee sono diversi da Calearo, da Colaninno, dalla Binetti….e in questo partito conteranno di più.
Il lungo periodo: una vera alternativa di sinistra oggi è improponibile, ti sfugge che le classi più deboli che un tempo erano il bacino della sinistra votano a destra? Un cambiamento epocale in un mondo dove il grande capitale controlla la comunicazione, è in grado di delocalizzare la produzione e distruggere ogni forma di resistenza al sistema? I tempi sono lunghi e implicano una crisi strutturale del sistema capitalistico, che ha ancora da bruciare prima il mercato indiano e quello cinese. Ne riparlate (xchè io probabilmente avrò la dimostrazione che Dio non c’è) tra trentanni. Nel frattempo cerco di praticare politiche di riduzione del danno.
ps scommettiamo un caffè che se vince silvio tra 5 anni ti dispiacerà di aver votato PD e ammettera di aver fatto quella che in romagna chiamiamo pataccata?

@Fabio
intervista in cui la Binetti dice che voterà i Cus
http://www.manuelaghizzoni.it/?p=279
Francamente mi fido assai poco comunque della Binetti e c. ma 5 deputati teodem se vinciamo con il premio di maggioranza alla camera saranno assolutamente ininfluenti.
La battuta su Montanelli non voleva essere saccente, era solo per ricordare i suoi giudizi su chi vincerà in alternativa al PD.

DavideS

Provo un profondo disprezzo per Binetti e simili, ma ritengo che per vincere la guerra della affermazione della laicita’ dello Stato occorra prima vincere la battaglia di scalzare il berlusconesimo. Lasciare l’Italia in mano al nano ridens ed ai suoi deprimenti e pericolosi compagni di merende vorrebbe dire trovarsi in una posizione impossibile per quanto riguarda l’attuazione dei principi laici che ci stanno cuore, Una vittoria del PD non garantirebbe certo la laicita’, ma permetterebbe di sicuro di affrontare il problema da posizione molto piu’ vantaggiosa. Piu’ ripenso a Bossi, Calderoli, Ciarrapico, Carlucci, etc., e piu’ mi convinco che il meno peggio esiste.

Luciano

@ Vatatze
Hai ragione, dopo i 5 anni di Berlusconi come premier, ce ne saranno infatti altri 7 di Berlusconi presidente della repubblica, perchè, se non l’hai ancora capito, è questo quello che ci aspetta in caso di vittoria del Pdl. Prosit.

Davide

Provo profondo disprezzo per Binetti e simili, ma ritengo che estirpare il berlusconesimo sia condizione neccessaria per vincere la battaglia sulla laicita’. Pensare a Dell’Utri, Previti, Calderoli, Carlucci, Ciarrapico (la lista potrebbe estendersi a dismisura) mi convince che il meno peggio esiste. Nano ridens & C. al potere fanno diventare la laicita’ un problema di ordine superiore rispetto, ad esempio, alla collusione mafiosa, al mostruoso conflitto di interessi, ed al vuoto culturale che essi propinano.

Sandra

Gli imprenditori non sono enti caritatevoli, lo scopo e’ il profitto!
A me sindacalisti, comunisti, ecc. ricordano tanti i preti. Dicono un sacco di frottole senza concretezza (paradiso o eguaglianza sociale….ssse’), non lavorano (bertinotti, giordano, ratzinger, hanno mai cercato un lavoro vero?), pero’ hanno un sacco di vantaggi economici per il loro blablabla (stipendio minimo 800 euro e casa garantita, esenzione ici piu’ 8 per mille – bertinotti 23 mila euro lordi, …trattenuta in busta paga per il sindacato automatica): gli uni si impicciano nel governo italiano, istillando paure di islamici invasori – favorendo berlusconi – gli altri facendo cadere il governo alleato – regalando l’italia a berlusconi. I preti parlano di famiglia senza mai averne gestita una, i comunisti (o post-comunisti) parlano tanto di governo senza mai essersene prese le responsabilita’.

In termini di lavoro, e’ ora di cercare soluzioni piu’ moderne. In tutta europa c’e’ in precariato! Nessuno vuole investire in italia nelle condizioni attuali. Le ditte di servizi e di tecnologia vanno nell’europa dell’est, il costo del lavoro e’ inferiore e l’operaio non ha solo diritti. Se non lavora bene o se non serve, lo si licenzia. (Del resto anche i politici che lavorano male, negli altri paesi, li si manda a casa). Oppure vanno dove la tassazione e’ inferiore. Ci sono strumenti per aiutare chi ha perso il lavoro, ma non a spese di tutti gli altri a fondo perduto. Come si puo’ pensare che il lavoro a tempo indeterminato sia proponibile? A spese di chi? Non certo dell’imprenditore, che se ne va. Resta lo stato. Quindi di nuovo al cittadino. Basta vedere l’alitalia, per citare l’ultimo dinosauro mangiarisorse. Pagare tasse per mantenere posti di lavoro ingiustificati non e’ una furbata (a parte per i sindacati). Non si possono far venire fuori i soldi da dove non ci sono, a meno che non si creda ai miracoli. Invece di finanziare questo inutile spreco per tutti questi anni, sarebbe stato piu’ lungimirante investire nella formazione, o nella ricerca, nell’ambiente e nel turismo, creando altri posti di lavoro e un potenziale per i giovani. E invece siamo qui, con un’azienda che perde un milione di euro al di’, un ferro vecchio. Chi ha favorito questo gioco? I lavoratori? Naaaa, via, siamo seri, e’ qualcun altro che ci ha mangiato per anni. I soliti che si sono spartiti il potere, destra sinistra e sindacati. Un po’ di razionalismo anche in fabbrica, please.

Fabio

x vico: grazie per l’intervista della Binetti, non la conoscevo. Ma condivido il tuo giudizio: ci credo quando lo vedo che vota DiCo, Cus o simili.
Circa le citazioni di Montanelli, figurati, non c’e’ nessun problema.
Circa l’opinione su Berlusconi credo sia ampiamente condivisa da chi votera’ PD, SA, PS e via dicendo.
Piu’ che altro a me sembra interessante notare come il PD stia prendendo il posto della DC nel raccogliere voti dati turandosi il naso…

Ciao.

Giuseppe Murante

Sandra…
evidentemente la Scandinavia sta su Marte, dato che ha una pressione fiscale piu’ alta della nostra, lavoratori garantiti, stato sociale che funziona, e il PIL migliore d’europa (posto che il PIL sia misura di qualcosa).

Detto cio’.. su queste Ultimissime ho cercato di concentrarmi sul problema della laicita’, dato che so benissimo che su altri temi politicosociali tra di noi non deve (ne deve esserci!) accordo.
Da questo punto di vista, ricordo ai sostenitori del PD che in detto partito, Binetti a parte, c’e’ Dario io-vado-a-rapporto-dal-vescovo-ma-solo-in-privato Franceschini, che fa il vicepresidente, mica il peone; c’e’ Fioroni UNICO ministro del governo uscente che e’ sceso in piazza contro il medesimo (sui dico per il family day), altro che storie; siamo (siete?) ridotti ad appellarci alla Bindi (d.i.c.o., alla BINDI!) come campionessa di laicita’. Manifesto dei valori a parte.

Facendo eccezione ed uscendo dal tema della laicita’ si potrebbe parlare di pensiero unico neoliberista, che vegeta felice nelle file piddine, di Veltroni che vuole aumentare le pensioni ai poveracci ma solo adesso e non quando lo aveva proposto la sinistra, etc etc etc… ma d.i.c.o., perche’ mai dovrei votare questa gente? Perche’ se no Davide mi apre il cranio? (Davide lo so che era solo un’espressione infelice, perdonami, e’ la vis polemica che sta parlando 🙂 )

Pero’ a Sandra vorrei tanto chiedere
1. da dove ti viene la singolare idea che la SINISTRA abbia facco cadere Prodi 2; Bertinotti, che in questo momento non stimo particolarmente, ha ingoiato fior di rospi per l’amico Romano, mi risulta che la sfiducia l’abbiano votata Dini Mastella &c. che non mi risulta abbiano in tasca la tessera con falceemartello; e Fausto lo paghera’ tutto e lo paghera’ caro, il suo senso di responsabilita’, perdera’ una marea di voti, alla faccia della mancanza di responsabilita’, che a scriverne quasi quasi lo rivoto al posto di Ferrando;
2. da dove ti viene l’altrettanto singolare idea che per certe cose “i soldi non ci siano”, molto piddina (a parte in campagna elettorale, eh..), quando da 12 mesi si parla di tesoretti ed ancora abbiamo le aliquote sulle rendite finanziarie al 12.5% contro il 20 di media europea, mentre il FMI giusto oggi ha invitato gli STATI a coprire le perdite dei MERCATI (Agnelli docet… socializzare le perdite e privatizzare i profitti);
3. ero iscritto CGIL ed ho restituito la tessera, mica e’ impossibile, sbattezzarsi e’ piu’ complicato; sono comunista e lavoro da quando ho 24 anni, finita l’universita’, non mi sono fatto un giorno da disoccupato/assistito in vita mia, nella ricerca certo, o e’ lavoro solo se sono imprenditore di me stesso?? quanto al paragonarmi – in quanto comunista – ad un prete… beh sono in piena vis polemica anche io, e mi auguro che la tua frase solo quello fosse.

Sempre con simpatia a tutti e con il massimo di apprezzamento per la discussione, anche accesa ma mai troppo fuori dalle righe, che sta avvenendo sul sito – sia chiaro.

G.

ps: Bruno: la faccina che sorride si fa duepunti/meno/parentesi chiusa : – ) 🙂

Vatatze

Bruno, innanzitutto hai ragione sul tono, aggiungo ora la faccina che sorride all’incipit del mio primo commento: 🙂
La sinistra in passato è stato presidio dei ceti più deboli, poi è avvenuta la mutazione antropologica, quella che Veltroni in passato attribuiva al PSI di Craxi. Guarda, mutazione antropologica è proprio l’espressione giusta: non il “mutamento del mondo” dietro al quale tutti si nascondono (muro di Berlino, ecc.), ma un mutamento della classe dirigente del PCI, l’ambizione di andare al governo grazie alle opportunità offerte da uno scenario politico in crisi grazie a Manipulite. Da allora, dati alla mano, la situazione dei ceti più deboli è peggiorata, le imprese invece hanno realizzato bei profitti. L’unica forma di anti-berlusconismo possibile parte dalla ricostituzione del presidio a sinistra: solo una forza radicata tra i lavoratori può svolgere, nei suoi limiti, un’efficace forma di opposizione a qualsiasi destra e una tenace autodifesa, bisogna avere la memoria corta per affermare che le opposizioni non servono a nulla, non credi? La differenza tra PD e Pdl sta nel punto di origine, ma la direzione verso cui sono lanciati è la stessa: fanno una fatica indecorosa a scontrarsi nella sostanza, e non a caso si parla di intese. Come possa essere considerato lungimirante premiare Veltroni in funzione antiberlusconiana per me è un mistero. Con questo non voglio incensare la SA, me ne guardo bene: la voto e poi vediamo, la situazione è fluida.
Luciano, che percentuale di adesione raccoglierà nel PD la presidenza di Berlusconi? 🙂
Che fortuna avere avuto per anni DS e Margherita tutti intenti a fare opposizione dura contro il Berlusca! Ironia a parte, prodesto (dopo un po’ di purgatorio, ma lo credo fermamente).

Giuseppe Murante

ps: NON ditemi che devo votare PD perche’ senno’ torna l’uomo nero che potrei arrabbiarmi sul serio.. e postarvi una lunga e dettagliata disamina su come in senato, data la legge elettorale, in Piemonte – la mia regione – qualsiasi voto non a destra e’ contro Berlusconi anche se il partito votato prende solo quel voto li’ – lo faccio, eh! 🙂

watchdogs

mah, io credo che una sana batosta con buon risultato degli schieramenti davvero laici avrebbe magari contribuito a un PD più laico, se invece molti votano (ancora una volta, la quarta?) per non vedere berlusconi al governo, beh se il PD arriverà vicino al pareggio, sarà la morte delle battaglie per i diritti civili in italia.

PS: quanti di quelli che sostengono il PD lo avrebbero fatto senza i radicali? è una curiosità mia, non una domanda provocatoria

Vatatze

Mentre rispondevo senza fretta a Bruno avveniva lo scambio più divertente.
Giuseppe, apprendo che abbiamo le stesse tentazioni a sinistra.
Sandra, posto che il mercato tende a regolare poco visto che tutti i paesi “progrediti” adottano la politica dei finanziamenti statali alle imprese almeno dai tempi della II Guerra Mondiale (altro che libero mercato!) mi spieghi allora perché ci si deve ostinare sul “liberismo” nei rapporti di lavoro e permettere che si gonfino i profitti sulla pelle dei lavoratori precarizzati? Suggerimento: “Perché altri lo fanno” non è una buona risposta.

Sandra

1. Non parlavo di prodi 2, ovvio, del resto mettendo il numero 2 ti sei risposto da solo. Parlavo del 98, e se Bertinotti avesse avuto un mininmo di responsabilita’ ci saremmo risparmitati berlusconi e tutto il resto. Ma si sa, e’ comodo fare l’opposizione. Responsabilita’….ma per piacere!!! I rospi li avrebbero ingoiati in tanti, in cambio dello stipendio e della carica e della pensione di Bertinotti, e invece li hanno dovuti ingoiare a secco, e tanti!
2. Io non ho visto niente. Quindi non ho idee su quello che non so per certo.
3. Ovviamente parlavo di quelli che sulle parole ci vivono, non di quelli che, da una parte o dall’altra e loro malgrado e piu’ o meno a loro insaputa, le pagano, e salate. Cioe’ noi.

La svezia non e’ Marte, semplicemente a differenza di noi non e’ cattolica, e cio’ ha avuto un impatto devastante. C’e’ una mentalita’ di mobilita’, flessibililita’. La capacita’ di adattarsi ai cambiamenti sara’ la carta vincente. Non credo che Bertinotti & C. abbiano detto o proposto niente di nuovo, l’ultima volta che l’ho sentito vaneggiava di scala mobile (pero’ l’ha chiamata agganciamento).

Giuseppe Murante

..sono contento di vedere la tua risposta Sandra 🙂

Partiamo dal fondo e qui siamo completamente d’accordo, a parte l’interpretazione della mentalita’ mobile e flessibile.. gli svedesi non sono mica tanto flessibili, la loro destra aveva un programma che in Italia manco Bertinotti, qui l’avrei votata a occhi chiusi, l’han segata perche’ voleva ridurre leggermente lo stato sociale.
Secondo me e’ puro senso dello stato, ma sull’influenza negativa della chiesa, nessun dubbio.

Sul ’98 – che e’ un po’ lontano, comunque – non so quanto sai, io allora facevo politica nel PRC e so cosa disse D’Alema ai deputati PRC il primo giorno di seduta. Lo so direttamente, da uno di loro.
Le parole esatte furono:
“Mi dedichero’ a distruggervi”.
Mi pare che sia stata una scelta forzata. Responsabilita non vuol dire volonta’ di martirio. Specie se pensi di rappresentare qualcuno.

La tua risposta al punto 2. e’ un po’ difensiva… solo questo… non avrai visto il tesoretto.. ma le aliquote.. quelle? 🙂 La notizia sull’FMI e’ sui giornali (beh – almeno era su cnn.com)

Per quanto riguarda 3., beh, vale per tutti i politici, da Santanche’ a Ferrando, e non mi pare che tu possa escludere Uolter, o lui guadagna meno? 🙂

Sandra

Io li licenzierei tutti, mi sembra cosi’ strano che ci sia gente che si accapiglia per loro. Veltroni fa pena, non e’ niente. Ma perche’ sentendo parlare male di bertinotti salti all’idea che allora io sia del PD? E’ uno strano modo di ragionare, scusa, siamo ancora ai comunisti e agli anticomunisti, quelli di destra e quelli di sinistra. Ma guarda che sono d’accordo da decenni… Franceschini domenica sera non ha saputo dire quanto era il PIL….tremonti fa ridere gia’ da solo, perche’ interromperlo se sa di non essere competente? I comunisti sono semplicemente ridicoli, siamo gli unici in europa ad averli ancora tra i piedi. Ma svegliamoci. Abbiamo un futuro premier che da’ del kapo a un collega parlamentare…abbiamo andreotti colpevole di mafia. Abbiamo dei politici che sembrano degli attori, ridono delle loro battute, le provano in continuazione da anni. Passano ore in televisione. Una volta c’erano i polpettoni tv. Adesso scaldiamo la sbobba.
Sulle rendite finanziarie, si’ e vero, ma guarda che ci ha tanti soldi, non ci mette niente a spostarli, e solo in svizzera, dove berlusconi ha iniziato la sua ascesa, il tasso sul capital gain e’ zero. Poi ci sono i paradisi fiscali di bahamas, e adesso sta andando forte dubai…tutte facilities, con fondazioni e strumenti finanziari….insomma, non so se ci conviene far scappare ancora altri soldi. C’e’ una cosa chiamata concorrenza, nel mondo oltre il bel paese.
La laicita’ e’ un lusso, a questo punto, abbiamo perso il treno. Berlusconi vincera’, e poi sara’ fini con berlusconi presidente della repubblica. Repubblica…chissa’ per quanto. Non era meglio essere un po’ piu’ responsabili allora?
Dall’economist, di aprile, sulle elezioni: http://www.economist.com/displayStory.cfm?story_id=10970996

Sandra

ah, sulla svezia, mi diceva un amico che pare inizi una certa fuga dalla scandinavia, di cervelli un po’ piu’ “fini”, che iniziano a scocciarsi di pagare tante tasse (e poi li’ e’ pure freddo, chi glielo fa fare?). Quindi l’eguaglianza sociale e il senso dello stato, si’, ma c’e’ un limite anche per gli svedesi. Poi non hanno problemi a spostarsi, parlano l’inglese perfettamente e la cucina di mamma non e’ poi sto granche’.

Vatatze

vico, Calearo e Bersani condividono il programma PD che accetta il precariato; attacco all’art. 18, depotenziamento del contratto nazionale, aumento della produttività e lavoro a cottimo sono discussi nel partito senza che nessuno si indigni, ci lavorano sopra Ichino, Calearo, Damiano, Treu: grandi nomi (e piccole persone). Tutto quello che ho citato è espressione di un’approccio neoliberista: liberismo nei rapporti di lavoro (ma finanziamenti statali alle imprese!). Sulla laicità abbiamo un dato certo: il timidissimo programma del PD che dà una chiara idea del peso specifico rilevante di Binetti&Co.

“ti sfugge che le classi più deboli che un tempo erano il bacino della sinistra votano a destra?”

No, non mi sfugge ma non votano tutti a destra; e a te sfugge il perché, votano spesso a destra perché buona parte dell’ex-PCI ha cominciato a difendere altri interessi per andare al governo.

“Un cambiamento epocale in un mondo dove il grande capitale controlla la comunicazione, è in grado di delocalizzare la produzione e distruggere ogni forma di resistenza al sistema?
I tempi sono lunghi e implicano una crisi strutturale del sistema capitalistico, che ha ancora da bruciare prima il mercato indiano e quello cinese”

Come ha detto un noto pensatore radicale contemporaneo, non siamo in grado di fare previsioni accurate sul tempo meteorologico che ci sarà tra 10 giorni, men che meno di delineare con grande anticipo i futuri scenari sociali, politici ed economici. vico, perditi pure tra le evoluzioni letterarie di qualche economista (con ogni probabilità neoliberista).

“Nel frattempo cerco di praticare politiche di riduzione del danno”.

Prego? Se vuoi contribuire alla costituzione di un’alternativa, rimandando le fai perdere terreno.

Un caffè non si rifiuta mai. Bei tempi quelli in cui i pataccari venivano solo da Arcore…

Ernesto

Tante parole per negare a noi stessi una semplice verità: vincere è di destra.
Uno di sinistra vuole stare all’opposizione e, se possibile, contemporaneamente essere vittima d’adulterio da parte del(-la) consorte.

Sandra

Vatatze, scusami, non avevo visto la tua domanda. Se il gioco mondiale e’ sul liberismo, che senso ha che noi ci si ostini a parlare di opposizione al precariato? La capacita’ di una persona (o di un paese) e’ di fare la scelta migliore date le condizioni di partenza. Parlare di comunismo aveva senso all’inizio del 1900. Adesso e’ francamente un po’ ridicolo. Abbiamo economie emergenti, dall’estremo oriente, con miliardi di persone che chiedono lavoro. Siamo in un libero mondo. Cosa conti di fare, proteggere il lavoro in italia, eliminando il precariato? Quale investitore straniero, o anche italiano, verra’ qui?
Non e’ poi esatto quello che dici sui paesi progrediti che appoggiano le imprese: dipende, in italia si appoggiano imprese fallimentari da anni, senza alcun beneficio a lungo termine per gli operai. Negli altri paesi non c’e’ questo stillicidio. Un’alitalia sarebbe stata gia’ liquidata, guarda la sabena, la swissair…hanno chiuso, senza fare tutto il casino che fanno qui, per un semplice senso di realismo economico.
Tornando al tema del precariato e del costo del lavoro, mi sarebbe piaciuto controbattere a Bertinotti (eh si’, sempre lui) quando a ballaro’ ha detto che il problema non e’ il costo del lavoro altrimenti in germania gli operai verrebbero lasciati a casa. Giusto poco tempo prima avevo ricevuto un messaggio di un mio amico tedesco che da anni lavora in westfalia: la Nokia chiude lo stabilimento (produzione e sviluppo di telefonia, prodotti innovativi,quindi, non radio a transistor), 2300 a casa (http://www.nokia.com/A4136001?newsid=1182125), e la nokia va a riaprire altrove!! E bertinotti davvero non lo sa, questo? Con tutti i soldi che prende non puo’ fare la fatica di leggere un giornale di economia ogni tanto?
Non so poi cosa guadagni Walter, pero’ per ora l’aereo di stato per andare in vacanza, mi risulta l’abbia gia’ fatto Bertinotti.

Giuseppe Murante

…gia’, le economie progredite non appoggiano le imprese…
infatti non e’ in U.S.A. che la prima banca del paese si e’ comperata la quarta, che stava fallendo, coi soldi della Federal Reserve.

Ma per favore.
Questa e’ chiacchiera… come Bertinotti che va in vacanza con l’aereo di stato..
Il peggiore qualunquismo grillista.

Sandra

Non appoggiano le imprese in perdita.
Questa del qualunquismo e’ vecchia. E’ come parlare di giustizialismo. Comunque l’aereo di stato per farsi i fatti propri l’hanno preso anche mastella gasparri e rutelli: un po’ per ciascuno, non fa male a nessuno. Non risultano smentite o querele. Vedi:
http://www.lamescolanza.com/Temp=2006/92006/bertinotti_ammette_ma_non=1292006.htm

Basta farsi un giro in europa e vedere dove si vive meglio, dove il consumatore e’ piu tutelato, dove la classe politica e’ senza privilegi, dove la scuola funziona Si vede che oltralpe sono tutti qualunquisti .

Silesio

Da profano, credo che il problema tasse vada valutato nel rapporto “tassa pagata/servizio ottenuto” e non facendo un calcolo assoluto sulle aliquote fiscali. Infatti in un modo o nell’altro i servizi si pagano sotto varie forme a prescindere dal fatto che l’esattore sia lo stato o l’istituzione privata. Il problema Italia è però diverso, in quanto ci troviamo con un debito pubblico altissimo accumulato in decenni di malgoverno, sprechi e ruberie. Quindi, le “tasse” non servono più per erogare servizi, bensì ad impedire che il debito continui a salire vertiginosamente. Per questo è giusto dire che da noi i servizi “si pagano due volte”, ma solo per la ragione suddetta.

Mad God

@watchdogs
L’ultima volta ho votato radicale, e dato che a mio parere i deputati radicali hanno lavorato e mi hanno rappresentato bene (direi all’80%), avrei continuato a votarli.
Ora i radicali sono nel (minestrone) PD e penso di votare PD al Senato, mentre alla Camera sono indeciso tra PD e IDV.

Sandra

da l’Unita’, 6 aprile:

“… Peccato che in concomitanza con le sue bordate contro Veltroni e Prodi e a favore della lotta con classe (cfr. il cachemire) esca l’attivo dei rimborsi elettorali dei partiti e partitini. Rifondazione Comunista: spese accertate in milioni di euro 1.636, contributo in 5 anni per le due Camere 34.932. In proporzione nessuno come lui. E vai, questo sì è l’esempio di una gestione attiva. Chapeau, Fausto, ora rifonda l’Alitalia…”
Oliviero Beha

Silesio

Il “bullismo” politico – fatto di boutades, insulti, appello ai fucili, trasformazione del parlamento in “bivacco” – ha recato danni irreparabili nel paese in quanto ha scatenato una serie di imitazioni impressionante, sopratutto nei giovani (chi vive nella scuola se ne è accorto). Ora si chiede come mai, mentre si cerca di arginare il bullismo nella società, come mai non lo si sanzioni penalmente proprio nei luoghi di massima visibilità in cui tali comportamenti sono generati e diffusi.

piersky

@Sandra “Non appoggiano le imprese in perdita” a Sandre che dici, qui in GB lo stato ha messo un mucchio di soldoi per salvare LA Northern Rock, e adesso la banca verrà temporaneamente STATALIZZATA..si si proprio STATALIZZATA!
Il libero mercato è un invenzione (il vero mercato è quello del più forte), l’anticomunismo è serva da facciata per difendere i privilegi di pochi e il PD è la più grande discesa in campo che la cvonfindustria-potere finanziario abbia mai fatto…Ma secondo te perchè il Corriesre è così pro Veltroni, persino Il Msnifesto è pro PD (sarà mica perchè è strangolato di debiti dalle banche, le quali fano parte dei poteri che stanno spingendo il PD)..

macs

@ sandra
non so se il lavoro a tempo indeterminato sia ancora proponibile. so per esperienza personale che grazie ad un contratto garantito posso fare valere anche i miei diritti, prima dovevo solo stare muto. anche gli imprenditori hanno dei doveri, primo fra tutti quello di rispettare la mia dignità. non è accettabile il ricatto o così o a casa, altrimenti come si fa a dire che tutti si nasce liberi ed uguali. diceva Franklin Delano Roosevelt: ” The first truth is that the liberty of a democracy is not safe if the people tolerate the growth of private power to a point where it becomes stronger than their democratic state itself. That, in its essence, is fascism–ownership of government by an individual, by a group, or by any other controlling private power.” candidare uno come calearo contribuisce a creare un altro gigantesco conflitto di interessi. che farà il capitano di impresa qualora si dovranno varare leggi per limitare le pm e i gas serra delle sue imprese per esempio.

Bruno Gualerzi

Silesio definisce come meglio non si potrebbe (‘bullismo politico’) uno dei caratteri cositutivi – forse il principale – di ciò che io chiamo ‘berlusconismo’, e che sta inquinando la comunità in modo forse irreparabile… e proprio perché si è traferito armi e bagagli nell’istituzione che dovrebbe formare i futuri cittadini, cioè nella scuola (altro che colpa del ’68 o del ‘sei politico’).
Non fosse che per questo (come se poi fosse poco!) la priorità nella circostanza di queste elezioni dovrebbe essere data al ‘voto contro’, sperando di poter ‘votare per’ in un altro momento.

Vatatze

Sandra, articolo meglio il mio pensiero (per carità mica solo mio né innanzitutto mio!). Il neoliberismo è una foglia di fico: si pretende che venga applicato nella pratica ma solo nel mercato del lavoro; semplicemente spacciato per vigente, invece, tra le imprese private. La truffa è tutta qui. La logica neoliberista è sostenuta dalle imprese private, non solo dallo Stato Statalista Statalisticheggiante :-). Dove sta scritto che il profitto sta nella libera competizione? Usando una semplificazione, che però rende bene l’idea in poche parole, potremmo dire che la Grande Depressione del 1929 ha mostrato tutti i pericoli del libero mercato: la soluzione che sposava il profitto con le esigenze politiche dei “fascismi” fu il finanziamento pubblico alle imprese. Il liberismo non c’è nei fatti, se non per i lavoratori nelle politiche violente dei neoliberisti. Il liberismo coerente non piace a nessuno, tranne a chi che del tutto legittimamente disserta di economia, magari su internet 🙂
L’economia classica in cui il lavoratore compete o muore è solo una teoria, divenne popolare quando in Inghilterra la borghesia ebbe interesse nell’abrogare antiche tutele sociali, favorire l’urbanizzazione del proletariato e lanciare l’industria, poi è stato abbandonato per via dello sviluppo dell’opposizione sindacale e dei suddetti pericoli dell’eccesso di competizione. Rinasce recentemente come arma di lotta classe. Sopravvive nella sua purezza solo nei libri e non penso sia un male perché è un’ideologia brutale. Tutte le economia “progredite” si sono sviluppate grazie al protezionismo, al finanziamento pubblico, a una qualche forma di pianificazione statale. E’ un dato di fatto oggetto di studi serissimi. I tuoi controesempi sono economicamente irrilevanti: da uno studio del 1995 risultava che delle 100 prime multinazionali tutte avevano usufruito di finanziamenti pubblici e 20 erano state salvate dal disastro dallo stato. Il protezionismo è stato l’innesco dell’economia statunitense, le Tigri Asiatiche sono un altro caso tipico.

Sandra

In teoria avete ragione, ed e’ vero che lasciato in mano al liberismo sfrenato si fanno gli interessi di pochi ricchi. Ma d’altra lo stato non puo’ obbligare qualcuno a investire il proprio denaro dove non rende! Finora il comunismo non ha funzionato, e il liberismo all’inglese ha creato un forte divario (che storicamente comunque c’e’ sempre stato, si e’ mantenuta una tendenza, Londra e’ casa di strumenti finanziari ad hoc per ricconi), e va mediato. Pero’ con gli assolutismi non si va da nessuna parte. Il lavoro garantito secondo me non ha piu’ senso, il lavoro per sempre dove lo si vuole non c’e’ e non ci sara’ piu’.
Poi anche citi Roosevelt, ma sappiamo benissimo il potere delle lobbies economiche negli usa. Non si puo’ ragionare in modo cosi’ ideale, il potere e’ e sara’ sempre mosso dai soldi grossi. Non si puo’ far cambiare il mondo su questo. E’ sui diritti, sul senso civico, sulla coerenza che bisogna agire, e in fretta. I cinesi sono molti, e non hanno molti scrupoli quando si tratta di soldi. Sono estremamente competitivi, ma estremamente, tutto si misura sulla riuscita, sulla gara, gia’ da bambini. Ci saranno presto paesi emergenti, ma emergenti dal fango, dall’africa. Non credo che si possa parlare di uguaglianza sociale e di diritti dei lavoratori, sara’ tanto se si riuscira’ a parlare di diritti minimi delle persone. Secondo me non e’ onesto crescere un’altra generazione sulle favole con cui siamo cresciuti noi, non funziona piu’. Non dico che mi piace, dico che bisogna essere piu’ realisti, e rassegnarsi a vedere la vita cambiare, in peggio, e iniziare a pensare ad adattarsi.

Vatatze

Sandra, l’analisi che fai contiene elementi di verità, la preoccupazione è legittima, ma non puoi trarre quelle conclusioni: dire che non funzionerà mai niente di differente (non si capisce bene da cosa) è rovesciare, con medesima irrazionalità, la tesi per cui le cose si metteranno a posto per forza, per loro stessa natura (marxismo). Lo stato c’è e interviene; si avvicinano tempi difficili? Un motivo in più per prendere il timone, e nessuno si illude che sia facile. La pianificazione statale (non il regalo all’impresa) è una scelta obbligata, il “socialismo” dell’URSS (che aborro) non lo è; a puro titolo di informazione aggiungo che nel 1990 la Banca mondiale ha definito l’URSS un modello economico di relativo successo; appena si esce dall’ambito della propaganda anticomunista e si passa a quello dell’informazione tecnica, come vedi i giudizi cambiano non poco.
Sulla circolazione di capitali mi piace ricordare che in Corea del Sud (del SUD) fino a pochi anni fa, forse ancora adesso almeno in teoria, per chi trasferiva capitali all’estero c’era la pena di morte: una delle ragioni di un’economia robusta. Sul fatto, se ho ben capito, che secondo te il liberismo coerente è in teoria nocivo ma in pratica inevitabile, vorrei ribadire che 1) il liberismo coerente nell’ambito delle economie più forti compare solo sulla carta, 2) che è una posizione generalmente impopolare e 3) che è una posizione sviluppata in un’economia dove il capitale era per lo più immobile e il lavoro mobile, mentre oggi tendenzialmente è vero il contrario. Nei fatti sei molto, molto più utopista di me. 🙂

Sandra

Nel frattempo mi sono letta la notizia sul fmi sul sito bbc. Mi sembra piu’ completo sulle motivazioni di quello di Liberazione:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/7336744.stm

Non credo di essere utopista, credo che nella societa’ valga in mancanza di regole la legge della sopraffazione. Chi ha soldi cerca il profitto. Non lo deve fare a spese dei diritti altrui. Ma il lavoro non e’ un diritto, o per lo meno, non lo puo’ piu’ essere, era sostenibile quando l’europa e l’occidente erano una specie di isola, ma non e’ piu’ cosi’, il gioco e’ cambiato, stanno cambiando i giocatori (e sono tanti, ma tanti!), ed e’ meglio per noi adattarci a questi cambiamenti, prima che ci travolgano, dandoci non ricette infallibili, ma regole nuove, senza cullarci nell’illusione che il passato, quello del boom economico del dopoguerra quando il piena crescita il lavoro era ovviamente garantito, possa tornare. I politici che raccontano ancora queste storie (e non ce ne sono tanti di questo tipo quanti in italia) sono in malafede.

vico

@varatze
pataca e e per estensione patacata è un termine meraviglioso e romagnolo Si usa x indicare un errore in buona fede, una ingenuità, un eccesso di buonismo. E si usa tra amici. Lo zio di Titta in Amarcord è un pataca e il termine è usato tra cevoli e rossi nell’ultima pubblicità di fastweb.
Secondo me uno di noi due domenica farà un pataccata ma solo il tempo dirà chi era il pataca.
I pataccari, come quello di arcore sono un’altra cosa.

Però stavolta proprio non ti capisco:
“ti sfugge che le classi più deboli che un tempo erano il bacino della sinistra votano a destra?”
No, non mi sfugge ma non votano tutti a destra; e a te sfugge il perché, votano spesso a destra perché buona parte dell’ex-PCI ha cominciato a difendere altri interessi per andare al governo.
Se ritengo che il PD sia diventato di destra voterò SA o PS o Sinistra Critica non PdL.
Il problema è la totale incapacità della sinistra di comunicare valori al proprio bacino elettorale dopo il crollo dell’Urss. (questo vale per tutte le formazioni l).

Per quel che riguarda il ritardare la nascita di una forza di sinistra, tranquillo, se vince Berlusconi 5 anni saranno più che sufficienti per creare un grande partito di sinistra (e spiegami come farlo senza i tre quarti di quelli che voteranno PD). Però non capisco, un grande partito ce l’ho già. Non faccio prima a convincerlo che è di sinistra?

Sull’economia belle parole su cui siamo d’accordo. Ma mi spieghi dove è più di sinistra SA quando c’è da privatizzare le municipali e mettere nei consigli i suoi? Io vivo in romagna non in veneto qui rc governa con noi ex ds, non me la vendi come tanto + dura e pura. E se fossimo così diversi come mai siamo alleati a roma e in sicilia?

@piersky
applicando il tuo criterio anche alle elezioni passate Corriere e Stampa appoggiarono la coalizione di cui faceva parte RC e CI, deduco che Bertinotti è a libro paga di confindustria. o + semplicemente chi conosce Berlusconi fa di tutto x evitare che vada al potere.
Il fatto che anche il manifesto non veda di cattivo occhio il PD non ti fa venire qualche dubbio? Dare dei venduti al giornale storicamente più di sinistra e indipendente del nostro paese mi sembra un’iperbole.
Teorizzi che chiunque appoggia il PD è di destra o in mala fede? Mi ricordi un caro compagno che arrivò a ipotizzare che la pubblicità della Fiat con gli all black neozelandesi fosse un inno al fascismo subliminale.

Vatatze

Sandra:
liberismo coerente, “lasciar fare”, lo stato che non si immischia, nessuna regola; questa è la teoria a cui alludi: è sorpassata, impopolare, disattesa;
neoliberismo, a parole una riedizione del precedente, in realtà perpetua il finanziamento pubblico alle imprese private: per i suoi sostenitori, assai incoerentemente, solo il lavoro deve sottoporsi al libero mercato; come diceva Giuseppe: socializzare le perdite e privatizzare i profitti. Le regole ci sono, sono quelle dell’assistenza statale (che però tende a non chiedere nulla in cambio): aggiungi la supervisione dello stato sulla condotta dell’impresa, la valutazione dei risultati, una forma di controllo democratico, e hai la pianificazione, unica bussola affidabile nel mondo in evoluzione repentina. A mio parere il tuo atteggiamento è più pessimismo dell’anima che realismo dell’intelletto 🙂
Alla prossima.

Vatatze

vico, sulla patacata mi sei maestro; “pataccaro” voleva essere solo un’assonanza ed era riferito a Veltrusconi 🙂
Sì, la crisi riguarda quasi tutta la sinistra, anche Rifondazione, ma obiettivamente di meno. Quello dei valori è un tema caro ai moderati, io preferisco pensare ai diritti dei lavoratori: la fine dell’URSS ha inciso in primis sulla classe dirigente, se avessero mantenuto la prua puntata sui diritti le cose sarebbero andate un po’ meglio, ma l’ambizione ha suggerito altre strade.
E’ a mio parere naturale chiedersi quali siano i principi in cui si crede, valutare i programmi e votare di conseguenza; a mio parere è meno logico, decisamente più tortuoso, aderire a un programma che non è di sinistra (e questo significa inevitabilmente appoggiarlo) e invertire una rotta che è stabile da 15 anni; l’unico motivo che potrebbe indurre un ripensamento nel PD è la crescita di una forza alla sua sinistra, non sei tu che ti appelli a un sano realismo?
Spero che i pessimi fatti che si svilupperanno in seno al PD (dei quali se ho ben capito sarai testimone diretto) leniscano l’imbarazzo che ti creano le mie “belle parole sull’economia” 🙂
Rifondazione e privatizzazioni negli enti locali: che dire? Se non ricordo male Giordano le ha ostacolate nell’ostilità generale, ha ottenuto qualcosa sull’acqua e poi le ha votate cercando di spostarle sul versante delle liberalizzazioni. Cedimenti a Roma, a maggior ragione localmente. Quando dico che SA è a un giro di boa, che la voto con riserva mi riferisco anche a quello. La tua critica è buona, specialmente se portata da sinistra: che dici, si vota Ferrando?

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