Occhi puntati sul cardinale Francis Bernard Law. Che cosa farà l’arcivescovo emerito di Boston, ora arciprete nella basilica romana di Santa Maria Maggiore? E’ quasi da esludere che martedì salga sul volo papale diretto a Washington. Forse lo precederà in modo più discreto? E ci sarà anche lui il 16 aprile tra i diciassette cardinali americani che festeggerranno a pranzo con Ratzinger il suo 81esimo compleanno, poche ore dopo lo storico incontro alla Casa Bianca tra il Papa e Bush? Che cosa mai potrà escogitare il cardinale per trattenersi a Roma proprio mentre Benedetto XVI si reca nel suo Paese? Finora quando è tornato a casa lo ha fatto in modo molto riservato per non suscitare clamori.
Che cosa decida di fare la prossima settimana non è un dettaglio irrilevante per l’opinione pubblica degli States, meno ancora per i cattolici dello Snap, “Survivors network of those abused by priests” e del “Voice of the faithful”, le due organizzazioni che difendono le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti e religiosi. Benché la diocesi di Boston non sia stata l’unica a finire in bancarotta per i risarcimenti finanziari a causa di queste brutte faccende, è appunto il suo ex arcivescovo ad essere diventato il simbolo di quei prelati che hanno coperto i preti corrotti. Dal 2003 al suo posto, a tentare di raddrizzare i rapporti con i fedeli, c’è Patrick O’Malley un vescovo che va in giro vestito da frate, ma nei sei giorni di visita americana papa Ratzinger eviterà Boston. Si limiterà a Washington, per obblighi di protocollo, e a New York dove interverrà al Palazzo di vetro, prima ragione del suo viaggio. Il Papa pregherà anche nel grande cratere-cantiere di Ground Zero.
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L’articolo completo di Fulvio Fania è consultabile sul sito di Liberazione
Qualcuno oserà chiedere a b16 di parlare dei preti pedofili in diretta TV?
Ma quando mai…
Qualcuno obietterà che i risarcimenti dovuti dalla ccar a causa dei preti pedofili saranno pagati dall’8%1000 degli italiani (tutti coloro che pagano le tasse, di cui tanti non sono cattolici)?
Ma quando mai…
Nel 2002 il Boston Globe ha vinto il premio Pulitzer per lo scoop sulle migliaia di casi di pedofilia nel clero coperte dalle gerarchie ecclesiastiche. Frank Keating, che era governatore dell’Oklahoma e poi è stato nominato capo della commissione laica di indagine sull’operato dei vescovi americani in quel frangente, ha paragonato il clero omertoso ai boss mafiosi. Secondo il Dallas Morning News, 2/3 dei vescovi americani (111 su 178) hanno permesso a preti pedofili di continuare a lavorare pur sapendo di che cosa erano accusati, e tra questi c’erano 8 cardinali e 40 vescovi. 7 vescovi sono stati indagati dalla magistratura e molti si sono dimessi. Per esempio l’arcivescovo di Lexington in Kentucky accusato di molestie da un ex chierichetto; l’ausiliario di New York che ha confessato rapporti con donne; e poi il più celebre, il cardinale di Boston, Bernard Law, che ha confessato di avere protetto per vent’anni i sacerdoti pedofili, compresi i rei confessi, poi ne ha cacciati 200. Law è stato indagato, si è dimesso, e nel 2004 papa Wojtyla lo ha chiamato a Roma: ora è arciprete in Santa Maria Maggiore.
da Lettera a Giulio Andreotti, 8 marzo 2007, di Marco Travaglio
sì,sarà molto interessante vedere che cosa chiederanno al papa durante il suo soggiorno negli USA: e soprattutto sentire cosa e se risponderà…..
* Stefano
Io sono certo che nessun soldo delle mie tasse servirà a risarcire vittime della pedofilia negli USA.
Cetamente esiste un serio problema di pedofilia nel clero cattolico.
magari, oltre che chiedergli qualcosa, ascolteranno anche le sue parole…
FALSO! Non esistono preti pedofili, mentre si sa che ci sono i “bimbi pervertiti” posseduti dal demonio…
…sono i genitori di questi che dovrebbero risarcire il vaticano che nella sua immensa bontà mette pure a loro disposizione fior fior di esorcisti…
non so io, c’ avete i figli “posseduti” e fateli curare no… ‘stardi 🙂
@ Enrico
Beato te che ci credi. Se non fosse per i soldi del vaticano un sacco di parrocchie cattoliche in USA avrebbero già chiuso i battenti con tutti i risarcimenti che hanno dovuto pagare.
E i soldi al vaticano li diamo noi. Con l’8×1000 e (non dimentichiamolo) pagando noi tasse che invece dovrebbe pagare la ccar (esenzione dal’ICI in primis).
….e se Enrico conoscesse un inglese un pochettino migliore di quello insegnato nelle scuole italiane, potrebbe andare direttamente alle fonti e vedere da se’ il disastro apocalittico combinato dalla chiesa cattolica in America con la faccenda dei preti pedofili.
Contemporaneamente, si accorgerebbe della messe incredibile di notizie su quello che combina la chiesa all’estero, notizie che vengono puntualmente censurate in Italia.
Noi siamo isolati da mondo quasi come Cuba, caro mio…………………
* Toptone
Scusa ma io negli USA ci sono stato a Phoneix e Santa Fè Springs più volte negli ultimi mesi per lavoro e quindi posso dirti che il mio inglese mi consente di comunicare con persone madrelingua. Lo scandalo della pedofilia nel clero usa lo conosco e ne sono informato.
Segnalo a tutti il nuovo blog dedicato al problema della pedofilia nel clero, http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/
I guai della chiesa cattolica in US non sono solo quelli. Esistono infatti iniziative legali per togliere alla chiesa cattolica i benefici fiscali concessi agli enti religiosi, in quanto la chiesa cattolica violerebbe i diritti civili più elementari e assumerebbe comportamenti razzisti, impedendo ad esempio il sacerdozio femminile. Non è cosa da poco. Una ricerca su questo problema può essere fatta battendo su google “US catholic tax-exempt status”.
Un’altra cosa di cui i nostri giornali non parlano, ma quelli americani sì (per sapere davvero qualcosa su questo viaggio di B16, bisogna leggere questi ultimi), è l’incontro previsto con i rettori delle università cattoliche. Ci si aspetta un richiamo ai “valori” cattolici nell’educazione, soprattutto considerando il fatto che molte di queste istituzioni, a cominciare dalle più prestigiose come Notre Dame e Georgetown, ormai non si distinguono più in nulla dalle loro concorrenti protestanti e non confessionali. Un articolo che ho letto faceva riferimento al fatto che il cartellone teatrale di una ventina di queste include “I monologhi della vagina”.
Una questione particolarmente spinosa se si considera quanto l’educazione superiore negli USA sia basata sulla competitività. Gli insegnanti che sentissero minacciata la loro libertà di insegnamento potrebbero cercare impiego altrove, e da quelle parti spesso perdere parte dello staff significa perdere prestigio, il che a sua volta porta ad una perdita di fondi, in un circolo vizioso che si conclude in breve tempo con la retrocessione nelle serie minori della piramide accademica.
@Enrico:
il problema della pdofilia nel clero non rigurda solo USA e Irlanda, questi sono semplicemente i due paesi dove (giustamente) la gente ha reagito con più forza. Evidentemente la scomunica per violazione del segreto vaticano non gl fà paura.
Il problema nasce a monte fichè il diritto canonico considerà come di pari gravità il crimine di pedofilia e il “crimine” di dissacrazione” di un ostia (lettera di Ratzinga del 2001) dubito che si arrivarà ad una soluzione. Visto poi che lo scopo\politica della CC è di tenere tutto segreto, senza reali punizioni, intimidendo le vitime per ridurle al silenzio (e poi criticano il Fair Game di scn).
Se la CC adottase il sistema luterano\valdese per cui il sacerdote indagato per crimini viene sospeso dalle sue funzioni fino ala sentenza, poi se colpevole cacciato se innocente reintegrato non potrei che esserne felice.
Dico sei Don XXX si becca una denuncia per pedofilia la CC durante indagini e processo potrebbe sopostarlo a fare un lavoro non a contatto col pubblico (e nell’amministrazione curiale ce ne sono) in modo che non possa fa danni e poi, a seconda dell’esito del processo, decidere se reintegrarlo o rifilargli una bella scomunica.
Tu, come cattolico, non saresti felice di una politica più trasparente? NOn ti sentiresti più tranquillo per te e per i tuoi cari?
quoto Asatan
nel documentario del BBC gli autori hanno fatto questa premessa, se la chiesa riesce ad insabbiare crimini del genere in paesi dove la legge funziona come USA, Irlanda, figuriamoci in paese dove regna la povertà e l’illegalità cosa succede. Hanno fatto solo l’esempio del prette in brasile ma quanti altri ci saranno. Le mele marce esistono ovunque e non c’è niente da fare, ma quando queste mele marce vengono coperte dal alto, per qualsiasi motivo, è l’intero sistema che non funziona.
Nonostante la regione Lombardia (il “formigonaio”) abbia stanziato 10 milioni di euro per “potenziare” gli oratori, vedo che negli oratori – luogo potenziale di caccia per i pedofili – non ci sta andando quasi più nessuno. L’informazione in ogni caso è servita.
Silesio, non voglio rovinarti la serata, ma sei proprio sicuro che in oratorio non ci vada piu’ nessuno? E anche se, guarda che nessuno ha chiesto dati di frequenza prima di dare una mano alla chiesa (in moda da lavarsi le proprie).
“Nel contesto di un rinnovato interesse nei confronti del mondo dell’Oratorio da parte del mondo civile, è sempre maggiore l’attenzione che le istituzioni dedicano a circoli giovanili, oratori parrocchiali e patronati, formulando normative e stanziando finanziamenti a loro favore.”
“Il primo articolo del Concordato recita: «Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani». Con quest’affermazione si riconosce che le attività di culto e di religione, anche quando ad esse è riconosciuta una funzione pubblica proprie della Chiesa, possono svolgersi senza ingerenze né controlli da parte dello Stato.”
da: http://www.oratori.org/progetti/?sezione=9
E’ ancora d’obbligo la domanda: i partiti cosiddetti laici, dov’erano quando fu approvata questa legge (che ha consentito al furmigun l’abile mossa di cui sopra)?
@Gianni
“magari, oltre che chiedergli qualcosa, ascolteranno anche le sue parole…”
Bastano anche solo quelle del suo avvocato… 🙂