Crocifissi ai seggi: un articolo

Domani si vota, e l’UAAR rinnova il proprio invito a tutti i suoi soci e simpatizzanti a un gesto laico, chiedendo la rimozione del crocifissi presenti nei seggi elettorali (qualora vi siano, ovvio): il vademecum lo trovate sul nostro sito.
In proposito, segnaliamo su “Libero blog” un bell’articolo di Daniele Passanante, che spiega come “la battaglia per la laicità dello Stato genera situazioni a volte grottesche”. Senz’altro da leggere.

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25 commenti

Antonio

Andrò a votare in un liceo classico ( a Reggio Calabria ) dove c’è un crocifisso per ogni aula.
Ma non ditemi di chiederne la rimozione.
Sono troppo timido per farlo.

Nifft

Tristemente penso che si avrebbe più probabilità di successo (la rimozione del crocefisso) se si facesse appello alla propria sensibilità religiosa, dichiarandosi ad esempio ebrei o musulamni, piuttosto che richiamarsi semplicemente (e anche rigorosamente, dal punto di vista legale) al principio di laicità dello Stato…

Flavio

I commenti al post di Passanante fanno cadere le braccia… viene da pensare che le isitituzioni italiane siano fedele specchio della popolazione 🙁
Antonio, è solo un invito: se un cittadino vuole far valere i propri diritti, l’Uaar dà informazioni e strumenti per farlo.

rosalba sgroia

Quando sento chi dice che il crocefisso fa parte della nostra cultura, io rispondo: io voglio che si attacchi al muro la pizza, il pallone da calcio,, ecc…
Ma andiamo!!!! E poi, cultura uno trumento di tortura?

Daniele Passanante

Hai perfettamente ragione Rosalba, sarebbe meglio appendere al muro un volume della “Divina commedia” o che so io una riproduzione del David di Donatello…

Magar

Attacchiamoci allora l’effige di Martin Lutero, in fondo è un simbolo di lotta alla corruzione! (E poi vediamo se i cattolici, quelli che “il crocifisso è solo un simbolo di pace e amore”, sono d’accordo…)

HCE

quest’anno mi sono stampato il kit, e vedremo.
ma mi chiedevo: quali sono le reazioni che si incontrano protestando come suggerito? si viene regolarmente derisi e dribblati come nel blog citato?
ci sono conseguenze di qualche tipo per le proteste verbalizzate sul registro?
qualcuno ha mai provato a portare avanti in qualche modo la procedura dopo aver verbalizzato?

Silesio

Poiché la croce è anche usata come simbolo elettorare da qualche formazione (es. UDC), si potrebbe impugnare (forse) questo fatto per farla togliere dal seggio. Sarebbe insomma propaganda elettorale per un partito. Sarebbe insomma come appendere al muro del seggio falce e martello. Non so… Si potrebbe approfondire la cosa. Veda l’UAAR se la tesi può reggere.

G. C.

Io sono presidente di seggio. La prima cosa che farò all’apertura – fra circa mezz’ora – sarà quella di rimuoverlo. Spero siano in tanti a farlo.

Giovanna

@ Nifft

Anch’io la penso molto tristemente come te… A voler rimuovere il crocifisso qui in questa italietta del 3° millennio si rischia di passare per satanisti… Chi ha la mente annebbiata dalle kattosuperstizioni sembra non riuscire assolutamente a comprendere un gesto laico, civile e assolutamente innoffensivo come questo.

sinopia

Se qualcuno di voi ha deciso di non andare a votare, o di annullare la scheda, o di lasciarla in bianco potrebbe rendersi utile presentandosi lo stesso al seggio, ritirare le schede, e far mettere a verbale il proprio rifiuto di votare a causa della presenza del crocifisso.

Lo scorso anno, per le amministrative, lo fecero in tre/quattro persone e la notizia venne data dai maggiori quotidiani nazionali…

bardhi

ci ho provato, la presedente dello seggio è andato in ebolizione, ha chiamato il centro elettorale dicendo: “c’è un straniero qua che mi vuol fare togliere il croccifisso” un altra è andata a chiamare la polizia. ovviamente le due poliziote intervenute non hanno detto un bel niente
alla fine ho votato

Mario Alberto

Ho gentilmente chiesto di togliere il crocefisso, mostrando anche il pronunciamento della Corte di Appello di Perugia, il presidente ha risposto che non era compito suo, ho quindi fatto verbalizzare quanto suggerito dall’UAAR. Il tutto in un clima disteso.
Consiglio a tutti di farlo, garantisco il divertimento nel vedere i volti spaesati del presidente, segretario e scrutatori del seggio.

pierluigi

Credo di potermi definire agnostico e credo fermamente nella laicità dello Stato. Mi piacerebbe davvero che il concetto di bene prescindesse da qualunque forma di divinità ma esistono persone che si riconoscono nel crocifisso e che in esso trovano conforto .E allora non capisco questa levata di scudi nei confronti del crocifisso e tanta tolleranza verso le truppe musulmane che , col sedere per aria , affollano viale Jenner a Milano nei momenti di preghiera? A Rosalba Sgroia: io sono lombardo , che dice signora, al muro ci posso attaccare il gorgonzola? Al presidente di seggio: sig. Presidente , lei concederebbe il voto alla elettrice col velo islamico? Ci piaccia o no il Cristianesimo è parte della nostra cultura, un po’ meno l’Islam.

Mario Alberto

Tolleranza per tutti se rispettano le leggi, ma ricordiamoci che fortunatamente siamo in uno stato democratico e non teocratico.
Ognuno è libero di portare il crocefisso o qualsiasi altro simbolo religioso, politico, sportivo ecc.ecc., ma nel seggio elettorale al massimo si può appendere la foto del Presidente della Repubblica.

maxalber

Il mio presidente di seggio mi ha ringraziato della segnalazione e lo ha fatto togliere immediatamente, dicendomi: “Meno male che c’è qualcuno che lo fa presente”.
Peccato che non ci avesse pensato da solo…

San Gennaro

Al mio seggio c’era un santino della madonna di Lourdes e un altro della madonna di Pompei,
con contorno di ramoscelli d’ulivo (che mi pare non esista + come partito).
Se il dio cattolico è uno e trino, di madonne ce n’è una profusione e dubito che vadano d’accordo tra loro 😆
Se dico che è superstizione claudio mi risponde che è devozione multipla.
Comunque non ho voluto privare i concittadini del piacere di volgere uno sguardo alle loro madonne. Da notare l’uso della minuscola. La maiuscola la riservo alla pop star oriunda abruzzese, della cui esistenza si può star certi.
Domanda spontanea: ma non bastava una madonna sola?

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

vico

@pierluigi
Uno in via jenner ci va vestito come vuole, da buffone con cravatta e fazzoletto verde o co un caffetano e nessuno ha il diritto di sindacare su questo.
Qualcuno si definisce laico dovrebbe aver presente che lo stato è neutrale sia per quel che riguarda la visione religiosa e/o politicofilosofica. Proprio x questo è sbagliato appendere il gorgonzola perchè io, che sono emilianoromagnolo, potrei essere condizionato da questa vista e desumere che sbaglio a preferire il parmigiano. Oppure io che sono ateo e comunista(non ortodosso) potrei chiederti di appenderci un Dio non esiste o una falce e martello, e con che diritto potresti impedirmelo?
x quanto concerne il velo una volta vche il presidente riconosce l’elettore, chi sei per dissertare sulle scelte di vestiario degli altri? E non tirare fuori una legge varata ai tempi del terrorismo sul volto coperto, che non ho mai saputo che abbia procurato multe a suore o a raffreddati con passamontagna.
Cultura è rispettare le tradizione e la storia di tutti senza tenere conto da quanti anni convivono con il tuo paese. E applicando il tuo metro Constantino sbagliò a liberalizzare un culto, quello cristiano che nulla aveva da spartire con la cultura romana.

Daniele Passanante

Sono andato al seggio questa mattina. Il presidente si è rifiutato di togliere il crocifisso e di verbalizzare una mia dichiarazione. Gli sono andato incontro e gli ho comunicato che sarei passato nel pomeriggio. Quando sono tornato è venuto a più miti consigli e mi ha concesso – bontà sua – la verbalizzazione. Ma il clima non era affatto disteso. A Milano, nel quartiere San Siro, sembra siano tutti cattolici fondamentalisti. Gli sguardi nei miei confronti da parte del presidente, vicepresidente, scrutatori e di qualche elettore che passava di lì erano di disprezzo. Poco importa ma se fossimo stati in due o tre, le cose sarebbero state diverse. La prossima volta bisogna organizzarsi meglio! Un saluto, Daniele

stefano

non possiamo illuderci sulla possibilità velleitaria di “scrocifiggere” l’italia perchè a volerlo davvero siamo pochi, forse il 2% degli italiani quindi conviene fare l’abitudine a madonne santi e crocifissi vari tanto questo paese è destinato all’immobilismo clerico-culturale che del resto lo contraddistingue dal dopoguerra ad oggi.

Magar

@Rosalba Sgroia
Forse perché in realtà ricorda quasi tutti i partiti, ahimé…

tommaso

Ho fatto 1000 km per votare e sono tornato nel mio paesino di 4000 persone nel profondo sud in cui ci sono 8 feste patronali, processioni e via crucis a volontà. Tenendo conto che di fronte ad una dichiarazione di non voto, per scrivere il verbale si sono riuniti tutti gli intellettuali del luogo e l’intero schieramento della forza pubblica, armato di buona volontà ero pronto al gesto schoccante. Ma incredibilmente, recatomi nel seggio, ho riscontrato la completa assenza dei crocifissi. La notizia dovrebbe anche far piacere, ma il vero motivo della loro assenza è che qualcuno + lungimirante gli ha tolti per evitare casini e da martedì le adorate croci torneranno ad incombere sulle generazioni di bambini. Forse sarebbe stato meglio trovarlo lì e scandalizzare i devoti pastori chiedendone la rimozione. Accontentiamoci.

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