LONDRA – Un bagno turco dove rilassarsi dopo il lavoro, musica islamica al posto del solito pop da jukebox e menu a base di kebab e cibo indiano invece che hamburger e fish and chips. E poi ancora il biliardo, le freccette e l’immancabile serata con i quiz. C’è tutto questo nel primo pub islamico aperto in Gran Bretagna. Il locale si chiama Halal Inn e sembrerebbe molto simile al tipico olcale inglese se non fosse per l’assenza di alcolici.
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C’È ANCHE UN LUOGO DOVE PREGARE – A parte l’assenza di alcolici, le uniche differenze che si notano entrando all’Halal Inn sono la musica e il menu. Il locale islamico fa anche un passo in più rispetto ai pub tradizionali: oltre al ristorante, l’Halal Inn ha anche un bagno turco dove rilassarsi dopo il lavoro e, ovviamente, una sala dove pregare. «È un punto d’incontro per gli islamici osservanti – ha detto Khan – ai quali non piace andare in posti dove si servono alcolici. Per questo motivo piacerà di più ai musulmani, anche se è aperto a tutti».
Bagno turco, musica islamica, assenza d’alcolici e di fish & chips ? Ma era proprio il caso di definirlo pub? … Se poi si aggiunge anche una sala per pregare e molto probabilmente (anche se l’articolo mi pare non ne faccia cenno) che sia interdetto alle donne non fa che applaudire per la trovata geniale … Bene islamici, continuate così che riuscirete sicuramente a convincere sempre più occidentali sulla vostra modernità e moderazione!!!
si infatti non vedo cosa ci azzecchi con un pub…
Kebeb, cibo indiano e fish and chips?! sto correndo! Datemi l’indirizzo!!
bè… bagno turco, kebab, cibo indiano, musica araba, tutto molto piacevole, solo io baratterei la saletta per pregare con tre o quattro birre medie 🙂
Embè?
Mi risulta che esistano già da molto tempo locali cinesi, indiani etc., ora perché un locale islamico no?
se è un locale pubblico e non un club, come fanno a impedire l’ingresso alle persone di sesso femminile? (uomini e donne non possono avere contatti…)
Vediamo di capirci: io non accetto il pub islamico, perchè non accetto il pub cattolico o il pub anglicano o il pub calvinista o il pub taoista o il pub luterano o il pub greco-ortodosso o il pub animista etc. Il pub è un pub E PUNTO: NON DEVE TRASFORMARSI IN UN LOCALE DI PREGHIERA.
Io non credo, ma non per questo apro un pub ateo, dove si bestemmia per tutto l’orario d’apertura, si tirano freccette contro le foto dei capi religiosi, si ascolta Odifreddi da un altoparlante come sottofondo musicale, si mangia maiale coi cibi kasher, si compilano sbattezzi o si fa proselitismo ateo.
Il culto si pratica negli edifici appositi: qui si sta creando una situazione molto prossima ai locali per negri-inferiori/bianchi superiori, dove i “negri” stavolta sono gli “infedeli”, i “deviati”, i “tubi digerenti con utero e vagina”.
Presto troveremo un cartello alla porta con scritto: VIETATO L’INGRESSO AI CANI E AGLI INFEDELI (tranne quelli che si vogliono convertire: subito dopo l’ingresso a destra, sala preghiera, mullah presente dalle 17.00 alle 23.00)
@lacrime e sangue
questa volta temo che ti sia lasciata prendere la mano.
Non conosco la legislazione inglese, ma quella italiana (in particolare D.Lgs. 114/1998) parla di vendita al pubblico (indifferenziato), e ciascuno vende ciò che gli pare, nei limiti dell’autorizzazione concessa dal comune. Ovviamente non è il venditore che può discriminare i clienti, né tantomeno chiedere di che fede sono. Sta ai clienti scegliere dove fornirsi. Se a me piace la carne di maiale non andrò al Halal Inn, ma non posso querelarne i titolari perché non me la vendono. Non credo nemmeno che si possa vietare l’ingresso alle donne (certo non in UK), ma credo che saranno ben poche le donne smaniose di conoscere che aria tira lì dentro. Quanto al locale di preghiera non vedo il problema: nessuno ti chiede di pregare, ma se ne hai voglia puoi fruire di un ulteriore servizio compreso nel prezzo.
“Il culto si pratica negli edifici appositi”
Dalle mie parti a maggio si recita il rosario nel cortile dei condominii: nessuna legge vieta di farlo e nessuno ti obbliga a parteciparvi: per me si può pregare dappertutto, purché non si disturbino le attività altrui.
Se il locale è strutturato come un club, e prevede iscrizioni, possono tranquillamente non fare entrare le donne perchè possono iscrivere chi vogliono.
Anche in Italia la legge funziona così.
Voglio quel pub ateo!!!
Ecco che lo chiamino club ma non pub!!!!
@Giovanna:
L’ariticolo è molto generico è in media il giornalista italico non credo sappia distinguere fra pub, inn e tavern… figurarsi un club.
Bisognerebbe vedere l’atto costituitivo e il regolamento del locale.
By the way stavo solo facendo un’ipotesi.