Scienziati californiani testano farmaco anti-Alzheimer (APCom).
Implementato robot-anestesista (La Stampa).
Neuroscienze: studi su decisioni e consapevolezza (La Stampa).
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Implementato robot-anestesista (La Stampa).
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La notizia della Stampa, relativa a “decisioni e consapevolezza” presenta al pubblico italiano i risultati di uno studio del neurofisiologo Beniamin Libet del 1976. Tale è comunque il ritardo del nostro paese sul resto del mondo.
“Questa attività, che interessa la corteccia prefontale e parietale, ‘prediceva’ quale pulsante ogni partecipante avrebbe schiacciato ANCHE DIECI SECONDI PRIMA (sottolineatura mia) che i volontari fossero PIENAMENTE CONSAPEVOLI DI AVER PRESO UNA DECISIONE (idem)”.
Solita domanda del solito profano: questo può voler dire allora che, agendo in qualche modo sulla ‘corteccia prefrontale e parietale’, la decisione potrebbe essere modificata?
Spero di aver posto una questione senza senso per chiunque ne sa di queste cose, disposto senza problemi ad essere messo in ridicolo… ma se la mia domanda non fosse del tutto fuori luogo, non sarebbe il caso di inquietarsi?
Lo scopo di queste ricerche sul funzionamento della mente è strettamente correlato alle sue applicazioni mediche. Apparentemente. Siccome però certe scoperte sono perfette per la manipolazione delle masse (vedi le immagini subliminali degli anni ’60, poi vietate) e per usi militari (come si mente, come si costringe a confessare, etc.), capisco il dubbio di Gualerzi.
Ci sono scienziati che parlano apertamente di una nostra evoluzione: dal mondo biologico-naturale al mondo dei chip (o quel che è).
Io non mi preoccupo: le religioni ci riporteranno agli allevamenti caprini, quindi di che ci agitiamo?