Il popolo è sovrano e ha scelto. Ne prendo atto. Ammetto la sconfitta elettorale e politica, ma non posso cedere alla sconfitta morale perché nemmeno il voto plebiscitario è fondamento di verità. Spesso la verità è appannaggio di minoranze e a volte di singole persone. A me non interessano i giochi partitici e di potere per guadagnare uno strapuntino. Non ho lottato per un tornaconto, ho vissuto per una visione di Paese e di Nazione che questo voto nega e rinnega.Il popolo italiano ha affidato la cassa di famiglia ad un evasore e ladro. Ha consegnato la legalità alla mafia che ha incoronato legislatore. Ha affidato i precari e i poveri alla elemosina dei miliardari. L’Italia tornerà in guerra e alla grande in Iraq, mentre in Afghanistan aumenterà la presenza a danno forse del Libano. Viene la voglia di dire: chi si contenta gode. I cattolici o più in generale i cristiani hanno consegnato a mani giunte il loro senso del “bene comune” e la loro strutturale solidarietà alla xenofobia e al particolarismo della Lega di Bossi.
Sono tornati i lanzichenecchi, i mafiosi e gli inquisiti e condannati che da oggi diventano il modello dell’Italia del 3° millennio. Ne prendo atto. Il malaffare ora governa e l’Italia diventa un «bordello» istituzionale. Gli Italiani non hanno più scusanti: hanno consegnato l’Italia a Berlusconi, chiavi in mano e a Bossi come suo manovratore.
Non contesto la vittoria elettorale, semplicemente non accetto questa Italia, nella quale mi sento «extracomunitario» moralmente e spiritualmente. Ha prevalso l’egoismo e ancora una volta l’interesse di parte e spesso individuale. Ha vinto uno che si è dichiarato «anarchico» riguardo ai temi etici, ha vinto il populista, il vuoto, l’effimero, l’impresentabile, l’amorale. Ha vinto la feccia d’Italia. Il primo tema messo in agenda a urne ancora calde è quello della «giustizia» perché ora comincia la «vendetta-2».
La sinistra può dirsi felice di avere messo alle corde il governo Prodi e Bertinotti potrà bersi quel brodino che augurava a Prodi. Per la seconda volta la sinistra regala l’Italia a Berlusconi. Sì, l’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Non avere previsto che il governo Prodi era l’ultima chance, significa non avere capito nulla di politica per cui alla fine è un bene che questa sinistra sia scomparsa «motu proprio» perché pur di avere uno sprazzo di visibilità momentanea non ha saputo cogliere il sentimento, ma neppure il malessere di interi strati sociali. Hanno solo litigato sulle spoglie di un «non-programma» per affermare lo 0,0000x%. Ora, se fossero onesti, ma ne dubito, tutti i dirigenti, da cima a fondo, dovrebbero dimettersi e ritirarsi a vita privata per fallimento manifesto: non vivranno da poveri, perché avranno la misera pensione da deputati e senatori che hanno maturato anche quest’anno. Scompaiono, ma con le tasche piene. Sarebbe bene che oggi questi tizi ex sinistri tacessero e andassero a coltivare zucchine: ci risparmino per favore le loro analisi e i loro mestrui pseudo-intellettuali.
Coloro che, date le circostanze e in queste condizioni e allo stato delle cose in questo preciso momento storico della nostra nazione, non hanno votato Veltroni, nonostante sia Walter o Uolter, e si sono dispersi in mille rivoli o hanno disertato le urne, ubriachi di se stessi, oggi hanno perso il diritto di parola, di critica e di protesta: possono solo tacere. Coloro che hanno favorito il «regno» di Berlusconi devono tacere per la durata dell’intera legislatura. Lo esige la decenza.
Per quanto mi riguarda continuerò a prendere l’antidoto contro il virus del berlusconismo, specialmente ora che dilaga come la peste in tutto il Paese. Non mi rassegno all’immoralità di una politica asservita a biechi interessi capitalistici. Non mi rassegno alla logica del mercato, il nuovo idolo, di chi difende solo i suoi interessi. Non mi rassegno né mi consegno nelle mani di Bossi e continuerò a vivere e a praticare il vangelo anche in pieno deserto.
Queste elezioni sono la sconfitta del cristianesimo e particolarmente del cattolicesimo che rinnega i principi costitutivi della sua stessa esistenza: i cristiani che hanno votato Bossi hanno consegnato affogato Cristo nelle fogne del «dio-Po». Ne guadagna la gerarchia che ora presenterà il conto del finanziamento delle scuole private con buona pace dell’art. 7 della Carta costituzionale.
Berlusconi regna, Bossi governa. Si vede già all’orizzonte (credo con il sostegno del PD) lo stravolgimento della Suprema Carta e fra tre o quattr’anni avremo Berlusconi al Quirinale, despota d’Italia. Non era questo il sogno delle Italiane e degli Italiani? Buon giorno, Italia! Buon risveglio.
Da parte mia, torno nella foresta a resistere, resistere, resistere.
Articolo di Don Paolo Farinella apparso su Micromega
don farinella papa subito!!!!
non male…sembra scritto da Bakunin 🙂
Come è possibile contattare don Paolo? Avrei delle novità da raccontargli personalmente sull’onorevole Volontè.
La sinistra italiana è anche una pia illusione. Abbiamo avuto 20 anni di fascismo e 40 continuativi di democrazia cristiana. Siamo l’unico paese in europa senza un partito socialista. L’Italia è storicamente un paese “di destra” e reagisce istintivamente rifugiandosi paternalisticamente a destra ogni volta che si presenta qualche difficoltà. Ogni tanto i risultati elettorali ce lo ricordano.
“Spesso la verità è appannaggio di minoranze e a volte di singole persone”
Questa me la incornicio…
bell’articolo, ma non fa stare meglio leggerlo…
“”Queste elezioni sono la sconfitta del cristianesimo e particolarmente del cattolicesimo””
magari fosse davvero così, invece non c’è stato neanche questo… 🙁
Forse il cristianesimo ha perso, ma il vaticano ha vinto.
Silesio noi ce l’abbiamo un partito socialista, non sarà perfetto ma c’ è solo che…quasi nessuno l’ha votato! Poteva essere un piccolo spiraglio di luce nell’oscurità invece la gente se n è fregata alla grande dei socialisti e del loro programma!
Silesio ha centrato il punto: paternalismo.
L’infantilismo permette di avere “bambini” sempre alla ricerca di ordini e di deresponsabilizzazione, incapaci di decidere perchè inetti alla maturità.
Come ho scritto, la paura ha mosso l’elettorato a destra, non una consapevole scelta.
Fosse una scelta consapevole e matura potrei accettarlo, ma allora sarebbe una destra seria ed europea, non la ciabatta nostrana…
I poteri forti non lavorano per una maturazione del popolo, bensì per la conservazione dell’infanzia e della debolezza, dipendenza e dei capricci di tale condizione mentale.
Temo per la vita dell’autore dell’articolo. Se non e’ gia’ successo, verra’ almeno scomunicato e seppellito in terra sconsacrata.
Certo che è una analisi lucidissima del disastro. Ci fossero giornalisti in Italia, a parte Marco Travaglio e pochi altri, che scrivessero articoli del genere su giornali nazionali. Ci sarebbe un po’ di speranza. Al momento invece speranza qui non ne vedo per le persone oneste, nè per loro, nè per i laici e gli atei, nè per i gay, nè per le lesbiche. Ci dovrebbero inviare i baschi blu dell’ONU, anche se quelli spesso fanno più danni che altro. Condoglianze a tutti.
Mah, quà ormai si sentono letture del risultato di tutti i tipi, e in questa c’è molta amarezza, dettata dall’aver scoperto di vivere in una nazione lontanissima dai propri ideali. Io sono un operaio del nord e ho votato PD, ma la maggior parte dei miei colleghi (inutile dirlo) hanno votato lega: che dovrei fare domattina appena entrato in fabbrica, dirgli che ‘”hei amigos, guarda che per me tu sei feccia”? La gente guarda al soldo, tutto il resto è solo contorno. A ben vedere il vecchio PCI era questo: voto PCI per avere più soldi in busta paga, questo era il pensiero dell’operaio di quei tempi (che in parte sono stati anche i miei). Ma la sinistra di oggi mi sembra abbia altre priorità, pone la questione salariale in maniera timida, quasi avesse paura di apparire retrograda e demodé. Tra gli operai i comunisti sono diventati quelli che difendono i rom, i clandestini, le coppie di fatto. Per quanto nobili possano essere le intenzioni, non credo che appiattendosi su queste tematiche la sinistra possa guadagnare in popolarità. Il vecchio PCI sapeva ricorrere, alla bisogna, anche alla facile strumentalizzazione (uno strumento che ora invece la destra usa in abbondanza, e i risultati si vedono). Per esempio, partendo dalla perdita di potere d’acquisto dei salari, potrebbe porre come priorità il ripristino della scala mobile (al referendum ricordo che io votai contro la sua abolizione). Purtroppo vinse Craxi, il socialista protettore di Berlusconi (che sia questo il motivo della scomparsa dei socialisti in Italia?).
Non riesco a capire che c’entri la sinistra con il ritorno di Berlusconi. Quelli che non volevano attuare il programma per cui erano stati eletti erano tutti di centro: Dini, Mastella, Margherita.
Non mi pare sia stata la sinistra a opporsi ai Dico, alla revisione della legge Biagi, al decurtamento delle spese militari ecc. Tutte cose che erano nel programma e che sono state fatte fuori in seguito coi “12 punti”.
Non ho mai capito questa storia per cui della sinistra si vogliono i voti ma non si vogliono accogliere nessuna delle sue ragioni. Bel modo democratico di ragionare.
Non dobbiamo essere così pessimisti, mi ricordo che la Lega aveva trionfato a Milano elegendo il sindaco. Ma dopo cinque anni , a casa!
Poi quando governano mostrano i loro limiti e la gente tornerà a mandarli a casa|
In realtà Berlusconi ha vinto due volte solo per la pochezza del centro sinistra, non per meriti suoi. Infatti le due volte che ha governato poi ha perso!
“Queste elezioni sono la sconfitta del cristianesimo e particolarmente del cattolicesimo che rinnega i principi costitutivi della sua stessa esistenza”
non e’ che non provi simpatia per il signor paolo farinella, e concordo anche su diversi punti da lui sollevati, ma accidenti, i cattolici hanno votato per mussolini, franco, hitler, pavelic, pinochet, videla, eccetera eccetera eccetera….. e a partire dal loro rappresentante piu amato negli ultimi secoli continuano pure a rivendicare come giusta la scelta di aver mandato al potere dittature sanguinarie.
quindi non capisco il suo stupore nel vedere cattolici che votano a maggioranza per bossi e berlusconi, che per quanto pessimi non possono certo competere con pinochet…
e se come mi pare di intuire e’ pure un prete cattolico non capisco come faccia a stare ancora in quell’organizzazione. ok il desiderio di cambiarla dall’interno, ok che la pazienza e la perseveranza sono delle virtu, ma se non sono bastati un paio di millenni…
> che dovrei fare domattina appena entrato in fabbrica, dirgli che:
> ”hei amigos, guarda che per me tu sei feccia”?
> La gente guarda al soldo
allora presentagli una bella lista di premi nobel per l’economia convinti che l’isolazionismo simil-leghista porti a lungo termine a decrescita economica, che i dazi alle frontiere finiscono con avere l’effetto di tasse per chi importa, che il governo dovrebbe influire il meno possibile nelle vicende di alitalia e malpensa, ecc…
Come fa a essere prete? Il manicheismo non è più eresia? Fiammeggiante, ma non molto acuto.
Luciano ha scritto: “Tra gli operai i comunisti sono diventati quelli che difendono i rom, i clandestini, le coppie di fatto”
Ben detto, Luciano, hai colto uno dei problemi. E hai giustamente sottolineato il cedimento della classe dirigente della sinistra.
Clarence, i colleghi di Luciano come i miei capiscono e sanno solo contare i soldi in busta paga…:-)
“Spesso la verità è appannaggio di minoranze e a volte di singole persone”
…ma anche tutto l’articolo: non è troppo… …manicheo?
Invece evviva gli operai che votano PD e che si fanno un’idea loro.
Bravo Luciano!
Parlando di… Zapatero segnalo agli amici forumisti che il secondo B. nazionale (B3), appena eletto da un giorno e non ancora investito di nessuna carica ha già causato un incidente diplomatico con il governo spagnolo, praticamente irridendo la composizione “rosa” del governo di Zapatero. Incominciamo bene! L’articolo può essere letto su El Mundo all’indirizzo
http://www.elmundo.es/elmundo/2008/04/16/espana/1208359103.html
Prego prestare attenzione all’ultima frase dell’articolo.
@Silesio
NON E’ POSSIBILE!!!!
l’ultima frase dell’articolo (o forse tutto l’articolo?!?) sarebbe stato meglio non leggerla. Grazie per il link ora non riuscirò a dormire per tre giorni!
Condivido a larghi tratti quest’articolo, anche se onestamente la Lega e berlusconi con il libero mercato, c’entrano ben poco, infatti hanno perso le ultime elezioni a causa del loro immobilismo
nello smobilitare le corporazioni, ha fatto di piu’ Bersani con le sue microliberalizzazioni, visto che perlomeno ha introdotto le parafarmacie.
Vedremo cosa saranno capaci di fare questa volta, non hanno piu’ alibi.
“Tra gli operai i comunisti sono diventati quelli che difendono i rom, i clandestini, le coppie di fatto. Per quanto nobili possano essere le intenzioni, non credo che appiattendosi su queste tematiche la sinistra possa guadagnare in popolarità.”
Solo su queste probabilmente no, ma….allargare un po’ i propri orizzonti e occuparsi un po’ di tutto?
Posso anche capire per i rom e i clandestini, ma degli operai, presumibilmente di sinistra, contro le coppie di fatto, come sembrerebbe di intuire…..mi lascia perlomeno perplesso (visto che non pochi di loro, magari, convivono).
Ma tant’é. Se pure loro si sono messi a votare a destra…….capisco che la sinistra li abbia delusi, ma sperano davvero che la destra faccia di meglio?!?! Qui ha ragione da vendere e anche da regalare Lui: chi vota contro i propri interessi é un coglione. O uno schizofrenico, aggiungo io. Anche se B. naturalmente non intendeva in questo senso, il ragionamento é sensatissimo: é come se, rimanendo in tema, una coppia non sposata votasse un partito familista tradizionalista contro i diritti alle coppie di fatto. Come si potrebbe definire gente simile? Forse masochisti?
Mi auguro francamente che lo imparino sulla loro pelle. Il male non é mai troppo per chi se lo va a cercare.
Ormai è così, te ne vai all’estero e appena giri la schiena, tutti a ridere alle tue spalle. “Ehi, ma quello è un italiano”, “Che? AHAHAH quel posto dove comanda Berlusconi? AHAHAH.”
” Per la seconda volta la sinistra regala l’Italia a Berlusconi.”
certo Dini e Mastella si sa sono noti comunisti, anche De Gregorio è un comunista dispettoso
qualcuno avverta i signori del piddi che il governo Prodi è caduto perchà Dini e Mastella si sono opposti. Almeno la decenza.
Veltroni con un colpo di genio (si fa per dire) disse corro da solo, a destra gli hanno risposto che correvano tutti insieme, e così il solitario corridore ha perso, pure rinnegando l’esperienza Prodi. Dejavu, se uno vuole perdere è la tattica giusta. Solo che stavolta il guaio è grosso: già tutto inizia male, Veltroni si presenta come un oppositore bolso, spero in qualche guizzo della Bindi e di D’Alema, piùà della Bindi.
@luciano
hai ragione ma quando c’era il PCI si vendeva il sole dell’avvenire, avevamo Hasta la vittoria siempre, il Che, Ho chi minn che legnava i mericani, adesso abbiamo una comunicazione complessa, e senza media vista la situazione sulle tv e sui giornali (probabilmente manifesto, unità e liberazione non vendono 100.000 copie,) i nostri messaggi sono sempre troppo complessi. La sinistra in italia è assolutamente incapace di comunicare.
@clarence
la feccia è l’eletto, non l’elettore . Digli che hanno eletto una m. e tra 5 anni saranno nella m.
w cambronne
@silesio
per lavoro ho contatti con una serigrafia. Credo che mi arricchirò vendendo on line una maglietta con scritto in tutte le lingue “non ho votato berlusconi” per gli italiani che non vanno all’estero
@vatatze
a parte la critica alla sinistra che con prodi è stata morbidissima (al punto che tu non l’hai votata) l’analisi mi sembra buona, ripeto lo voglio papa.
Ottimo articolo anche se non lo condivido appieno. Non starò a snocciolare le ragioni dell’astensionismo… dico solo che pensare che se avesse vinto Veltroni le cose sarebbero andate diversamente è pura ingenuità. Se vogliamo dirla tutta, è meglio che abbia vinto Berlusconi adesso per governare 5 anni piuttosto che per governarne 25 fra qualche mese (tanto Veltroni sarebbe crollato o gli avrebbe regalato un posto nella grande coalizione). Ultima nota: non è stata la Sinistra (giustamente distrutta a furor di popolo dall’astensionismo indignato per la sua mala condotta) a regalare l’Italia a Berlusconi, è stato Veltroni. Non vi ricordate pochi mesi fa? Berlusconi era morto e quasi sepolto, abbandonato dai suoi stessi alleati e con un governo Prodi ancora stabile, pur con tutte le sue pecche. In pochi mesi Veltroni è riuscito là dove nessuno osava immaginare: ha resuscitato Berlusconi, ha distrutto la Sinistra, ha messo in difficoltà il governo di cui faceva parte, si è suicidato annunciando la corsa da solo, non ha voluto cambiare o far cambiare la legge elettorale che ha inculato lui e tutti i suoi ex-alleati, ha condotto una campagna elettorale efficace quanto una scoreggia in pubblico a una conferenza stampa, ha promesso cose di cui non gliene fregava nietne a nessuno ma comunque impossibili da mantenere o inique quanto quelle di Berlusconi e mi fermo qui… insomma, secondo me è un agente in incognito del PdL.
Questo passo proprio non lo condivido:
“Coloro che, date le circostanze e in queste condizioni e allo stato delle cose in questo preciso momento storico della nostra nazione, non hanno votato Veltroni, nonostante sia Walter o Uolter, e si sono dispersi in mille rivoli o hanno disertato le urne, ubriachi di se stessi, oggi hanno perso il diritto di parola, di critica e di protesta: possono solo tacere. Coloro che hanno favorito il «regno» di Berlusconi devono tacere per la durata dell’intera legislatura. Lo esige la decenza.”
Questo PD era assolutamente invotabile.
Be’, non c’entrerà molto, ma io non sono d’accordo con queste due affermazioni: “Il popolo è sovrano e ha scelto” e “la sinistra regala l’Italia a Berlusconi”. In realtà due terzi del popolo italiano hanno scelto e la sinistra ha regalato due terzi dell’Italia a Berlusconi.
Questa volta non è più un fatto ideologico, è geografico, identitario e culturale: l’Italia che vive tra il Po e il Tevere, che ha resistito al papa re, al fascismo e alla DC, non ha mai votato Berlusconi. Se la sinistra non vuole perdere anche questa parte d’Italia che continua a darle fiducia, deve cominciare col difendere le nostre libertà e la nostra autonomia.
Non riesco comunque a prescindere dal dato di fondo, che cioè questo articolo lo scrive un sacerdote.
Eppure scrive tantissime cose più che condivisibili; almeno rende onore alla coerenza dell’essere “cristiani” e la mia non è una ruffianeria politica data dalla comunanza su alcuni giudizi, ce ne fossero di esponenti della chiesa così.
E resta un’altra cosa che in fondo condivido e apprezzo: l’idea che quello che chiamiamo “popolo” ha le sue responsabilità; sono sinceramente stufo di sentire da ogni dove parlare di “gente” condizionata, anestetizzata dalla tv ed impaurita dai luoghi comuni: lo sappiamo tutti che è così, ma non basta dire che la politica è “lontana dal sentire della gente”, che cavolo vuol dire? che la politica deve inseguire ringhiando le amenità più banali? Sono d’accordo che quando non si magna della laicità non gliene frega a nessuno (purtroppo) ma serve stare vicino alle persone non per sciommiottarle o ricavarne sondaggi, ma per instillare una cultura quotidiana della civiltà. Difficilissimo, lo so.
Sul fatto che “…tornano [o meglio, si incrementano] lanzichenecchi, mafiosi e inquisiti…” è incontestabile.
Ma Farinella si è bevuto il cervello ?
l’antiberlusconismo l’ ha reso non vedente?
Ma dalla parte che piace a lui non ci sono gli “anticlericali” radicali ?
Non riesco a comprendere come in maniera cosi sfacciata e ipocrita si continua a dare la colpa alla sinistra per la caduta del governo Prodi .
La Sinistra è stata si un po in agitazione quando ha visto che il governo non rispettava il programma elettorale ma non gli ha fatto mai mancare la fiducia.
Il piccolo sgambetto al Senato sulla mozione del Ministro degli Esteri D’Alema riguardo la politica estera del Governo attribuito ai senatori Turigliatto e Rossi e stata solo un’astuta messa in scena di D’Alema per mettere alle strette la cosidetta “sinistra radicale”, infatti il voto al senato non era obligatorio, e poi nessuno dice che la responsbilità maggiore fu dei senatori Giulio Andreotti, Sergio Pininfarina e Francesco Cossiga.
Certa gente dovrebbe fare autocritica e ammettere che Prodi ha iniziato a scricchiolare dopo la costituzione di quel blob che è il PD ed è stato finito da “moderati” come Mastella e Dini.
Il caro “Uolter” con il suo PD è riuscito a resucitare Berlusconi che era un uomo finito abbandonato da tutti i suoi alleati e allo stesso tempo è riuscito ad annientare la sinistra in Italia.
In più
Don Farinella è prete
che ci fa in una rivista di Atei ?
> Ormai è così, te ne vai all’estero e appena giri la schiena, tutti a ridere alle tue spalle.
> “Ehi, ma quello è un italiano”,
> “Che? AHAHAH quel posto dove comanda Berlusconi? AHAHAH.”
ci vuole poco per trasformare la risata in sguardo preoccupato, basta ricordargli che al’epoca mezza europa ha copiato a mani basse da mussolini, e che sarkozy sta gia copiando a mani basse da berlusconi: sta gia infiltrando l’opus dei nelle istituzioni francesi, sta demolendo la laicita dello stato e si atteggia a novello enrico di navarra. piu che sfottere dovrebbero toccarsi le palle.
Quoto tutti quelli che lo vorrebbero Papa!
@ Two Heads
per quello che può contare, sottoscrivo in pieno ogni tua singola parola: quando a sinistra ci cureremo dall’idea che le voci “contro” provenienti dall’interno siano solo disfattisti che fanno il gioco dell’avversario?
Quoto quello che quota quelli che lo vorrebbero papa! :-)E leggere di tali cose in questo sito è tutto dire.
x Silesio
Aguirre è la parte più alla destra della destra spagnola … se anche lei critica a Berlusconi …
Questo “don” Farinella è un prete sul libro paga del Vaticano. Non può esserci mai nulla di buono in un dipendente vaticano. Ma soprattutto, a motivazione del mio commento, non può esserci nulla di cristiano in chi si occupa di vicende politiche, laddove il cristianesimo è la negazione stessa di qualsiasi tipo di autorità politica, militare, religiosa. Mi auguro che anche voi atei possiate, un giorno, comprendere questa semplice quanto indiscutibile evidenza evangelica. In quanto al “don” mi auguro, come da lui auspicato, che vada ben presto a predicare il suo vangelo in pieno deserto, magari seguito a ruota dal tutto il carrozzone clericale : sarebbe ora!. Capo compreso, s’intende. Grazie per lo spazio concesso….forse.
tremo all’idea del berlusca in visita in francia per incontrare il suo amico sarcòzzi. non oso immaginare le emozioni che il presidente del consiglio saprà regalare quando avrà di fronte carla bruni.
“Tra gli operai i comunisti sono diventati quelli che difendono i rom, i clandestini, le coppie di fatto”
La difesa delle coppie di fatto, o meglio l’estensione dei diritti civili, è una delle anime della sinistra…ma visto che la sinistra è percepita come la protrettice di Rom e clandestini, anche la difsa dei diritti civili assume una connotazione ositiva…La cosa che non condivido è continuare a dare la colpa a Bertinotti, quando le responsabilità della caduta di Prodi stanno tra la parte centrista della coalizione…E poi, non è stato Veltroni che ha leggitimato Berlusconi, in un suo momento di grave crisi, scegliendolo come unico interlocutore per la legge elettorale? …escludendo la sinistra, Casini e Fini..
Condivido ogni singola parola del commento di Luciano: la Caporetto della SA mica nasce dai due anni di governo Prodi ( che pure hanno contato eccome ) , ma dal fatto che la classe dirigente, anche quella della sinistra più radicale, ha perso qualsiasi aderenza alla realtà dei ceti più deboli.
In nome di visioni identitarie, fedeltà ideologiche, principi spesso troppo astratti rispetto alla concreta realtà di tutti i giorni, si è andato dietro a temi che operai , pensionati, ceti deboli non sentono affatto sulla propria pelle: penso alla Dal Molin, alla TAV, ai continui niet sulle fonti energetiche in nome di un ambientalismo solo ideologico, utopistico e astratto.
Sai che gliene frega alla gente della TAV se poi le busta paga si assottigliano, il lavoro è precario, e addirittura si muore di lavoro ?
E vogliamo poi spendere due parole sulla questione della legalità e della sicurezza ? Lo si vuole capire che solidarietà e sicurezza sociale non sono concetti antitetici ? E che anzi sono proprio le periferie urbane popolari quelle che vivono in prima persona questo disagio?
E’ vero le ideologie sono finite, e il sole dell’avvenire non c’è più, proprio per questo una classe dirigente che si dice di sinistra sinistra, dovrebbe essere nelle fabriche, nei quartieri, nei mercati a contatto con i problemi reali della gente.
Invece si continua ad andare dietro a concetti astratti in nome dell’identità e della fedeltà agli ideali, o si pensa che gli interlocutori possono essere minoranze che sono molto rumorose ma alla fine esigue ( vedi i movimenti , sgonfiatisi come neve al sole nel giro di niente) .
Sottolineo che queste considerazioni valgono per l’area della sinistra detta antagonista o radicale che dir si voglia.
Ne avrei tante da dire anche per la sinistra riformista , ma diventerebbe un discorso troppo lungo in un solo commento.
Per quanto riguarda il PD, direi che analoghe considerazioni devono valere anche per la sinistra riformista.
Lasciare da parte gli steccati ideologici per aprirsi alla società che cambia e accettare il mercato e una visione non classista ma democratico-liberale della società non vuol dire certo parlare solo con i poteri forti.
Cosa rimane di due anni di governo Prodi ( che cmq secondo me saranno rivalutati in futuro) ? La sensazione è quella di un governo che ha puntato troppo e solo su una visione tecnocratica ( i conti da risanare) , rinviando a dopo le istanze di coniugare rigore con equità e sviluppo.
Azione di governo troppo tecnocratica e poco attenta alla politica.
Certo, è vero che i numeri erano risicatissimi, e dunque è statpo un governo che ha dovuto agire sotto mille compromessi e ricatti, e con il timore di poter cadere ogni giorno, e dunque ecco il perchè di riforme tiepide o l’immobilismo sui temi sociali e della laicità.
Purtroppo questa maggioranza si reggeva in piedi su un nonnulla, e dunqiue c’era poco da sperare in provvedimenti forti e decisi, ma la sensazione però resta, e il voto è di pancia e non di cervello.
Ad ogni modo, forse è meglio così: meglio una chiara sconfitta che assegna alla destra responsabilità ineludibili , che situazioni ibridi e confuse ( pareggi e larghe coalizioni) : i tempi sono difficili e Berlusconi stavolta non potrà avere alcun alibi.
Non mi piace proprio per niente questa esternazione di Farinella, il cui vero senso e’ secondo me completamente svelato dalla parte dove ingiunge a chi non ha votato Veltroni e non e’ di destra di espiare il suo gravissimo peccato con cinque anni di rimorso e silenzio (costui neanche sa fare i conti, mi pare, dato che non sarebbe bastato comunque a Veltroni per vincere).
Sono di sinistra, non ho votato Veltroni e meno che mai lo votero’ ora che e’ riuscito a distruggere definitivamente la sinistra politica.
Peraltro, proprio in queste ore ci sono i primi abboccamenti di Uolter con Casini. Mi chiedo che cosa distingua una formazione politica pd+udc dalla vecchia dc: D’Alema?
Comunque condivido le analisi di molti di quelli che mi hanno preceduto sul fatto che se Veltroni ha distrutto la sinistra, quest’ultima ha fatto tutto il possibile ed alcune cose che neanche sembravano possibili per farsi distruggere. L’intervento di Luciano e’ limpido: SA non era piu’ percepita come forza di sinistra per il semplice fatto che non lo era piu’: era diventato un club intellettuale radical-chic.
A quanto detto da altri, aggiungo il mio personale delenda carthago: la presenza degli ambientalisti in SA ha secondo me dato un contributo decisivo alla sua disintegrazione. Penso che molte persone davvero di sinistra vedano i verdi come il sottoscritto: una insopportabile setta religiosa antiprogressista e new age, che con la sinistra non ha proprio nulla a che vedere.
La sinistra è andata. Non c’è speranza di ricostruirla, tanto ala fine ci rimetterebbero a capo uno come Bertinotti, il quale il giorno della disfatta era da Vespa e da Mentana a prendersi i complimenti dei due lacchè, a sentirsi dire quanto sta simpatico a tutta la destra bla bla bla …
Aveva ragione Eliot che la primavera è il mese più crudele … Questa la ricorderemo a lungo. Ho la sensazione che siamo arrivati al capolinea.
Condivido a pieno l’articolo, c’è dentro la stessa rabbia che mi sento dentro da lunedì.
Don Paolo Farinella avrà tutte le ragioni di questo mondo, rispettabili, ma non capisco cosa ci faccia nella Chiesa Cattolica quando ha più volte apertamente contestato il Papa e la Chiesa…non glielo ha ordinato il dottore di farsi prete e poi di rimanerci…
vico, dai l’impressione di essere tenero con la SA per salvare il PD nella comune sventura; oppure cerchi di motivare i neoelettori del PD (ex-SA) comprensibilmente irritati? :-). Il PD ha tutto il diritto di compiere la sua scalata verso il dominio del mondo, non approvo ma so che è legittimo; altra cosa è la valutazione degli effetti della scalata sull’area di centrosinistra: la politica del PD in tal senso non ha fornito alcuna alternativa praticabile al vecchio Centrosinistra, lo dico ora come lo dicevo prima del voto (le mie previsioni nella sostanza si sono avverate). Tuttavia, avendo colmato alla vigilia del voto la distanza tra la posizione di piersky e quella di Murante (se non ho frainteso le loro parole), ora aggiungo che non tutto il male, forse, viene per nuocere: pur nella tristezza che provo nel guardare la composizione delle Camere, penso che, toccato il fondo, sia possibile far nascere qualcosa di buono in opposizione alla sinistra opportunista di Bertinotti e alla destra light di Veltroni.
Problema di comunicazione nella sinistra? “Cedimento della classe dirigente della sinistra” rende meglio l’idea: lavoratori e politici hanno cominciato a comunicare con difficoltà quando gli ultimi si sono voltati dall’altra parte; i simboli e l’URSS erano importanti, ma non confondiamo la paccottiglia ideologica e la sponda sovietica con la necessità di difendere i diritti dei lavoratori, niente e nessuno ha obbligato quelli del PCI a seguire l’esempio di Craxi. Era semplicemente tutto più difficile, e loro non se la sono sentita. Da qui la mutazione antropologica (termine con cui anni fa Veltroni descriveva la svolta craxiana) dal PCI al PD (a conti fatti penso che Rifondazione e SA siano solo forme intermedie).
Dice Farinella: “Non mi rassegno all’immoralità di una politica asservita a biechi interessi capitalistici” con riferimento al berlusconismo.
Ecco, un problema comune a molti elettori del PD: non leggono il programma del partito che sostengono, commentano con ebete soddisfazione le candidature di Calearo e Ichino e alla fine sparano idiozie come quella che ho appena citato.