Fuori i volti storici e le nuove star politiche del movimento lgbt, nella XVI legislatura la bandiera dei parlamentari apertamente omosessuali rimane in mano alla sola Paola (Anna Paola) Concia, eletta alla Camera in Puglia con il Partito democratico. Rimane fuori per un pelo, invece, (è il primo dei non eletti in Lombardia e potrebbe subentrare se qualcuno si dimettesse) Ivan Scalfarotto. […]
Candidati lgbt, solo Paola Concia va in Parlamento
17 commenti
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Ma figuriamoci se i gay hanno diritto ad essere ben rappresentati in parlamento!!
ma siamo pazzi?? c’ è il rischio che si arrivi a creare pseudomatrimoni come i Pacs
sarebbe la fine del mondo!! e la famiglia tradizionale? ditemi che fine farebbe minacciata in questo modo?
meglio che non dica la parolaccia che ho in mente adesso…
Spererei che qualche eletto in Lombardia si facesse da parte per Scalfarotto! In ogni caso, molto deprimente anche questo aspetto della sonora sconfitta delle sinistre.
Che si farà al Pride di Bologna, corsi di spagnolo? (O inglese, francese, tedesco, olandese, ecc ecc)
Non è vero, Grillini ha più volte dichiarato che parecchi esponenti del centro destra sono gay. Attendiamo sorprendenti outing durante la legislatura, o arresti x adescamenti di poliziotti in aeroporti.
@gigetta
fammi capire:
la tua è ironia trolleggiante oppure sei Padre Livio di Radio Maria sotto mentite spoglie?
Vico, essere un parlamentare gay e impegnato è ben diverso che esserlo segretamente (e magari farsi baccare in qualche scandalo)… è chiaro che più parlamentari appartengono alla seconda categoria.
Purtroppo credo che questo parlamento rappresenti ben poco o niente. Forse non rappresenta nemmeno se stesso, visto che è composto da una sequenza infinita di zombi o cloni. E’ un parlamento che si definirebbe “frattale”. Nasce già da una legge-truffa dove gli eletti vengono praticamente selezionati in anticipo da un gruppo ristretto di persone, e poi esclude da ogni rappresentanza qualche milione di cittadini che “osano” non omologarsi con il “partitone”. Se sul piano formale rappresenta “tutto”, sul piano sostanziale non rappresenta niente. Forse la gente tornerà a riempire le piazze per far valere i propri diritti e questo sarebbe finalmente auspicabile.
@flavio
la mia era solo una battuta, o ci ridiamo sopra o passiamo direttamente al suicidio di massa. E dopo i cristiani si offendono.
Parlando seriamente, se vuoi, il problema non è quello del numero dei gay presenti in parlamento, quanto il rispetto della libertà sessuale, la lotta all’omofobia, i diritti delle copie. E nella legislatura precedente nonostante Grillini e Vladimir non siamo mica andati gran che bene. (e non per colpa loro)
L’unica soddisfazione è che in parlamento non ci sarà la Gardini e ognuno potrà fare pipì nel bagno che vuole.
@RazioCigno
ma per favore!! e poi chi cavolo è padre livio!!
non sono un troll tranquilli! 😀
è ironia ma non trolleggiante
Cosa c’entra chi c’è o non c’è in Parlamento? In Emilia, Toscana, Umbria e Marche i PACS si potrebbero fare domani. Basta che ci decidiamo a fare anche noi i padroni a casa nostra. A meno che il PD non voglia perdere le prossime elezioni anche qui.
sempre per RazioCigno
ah ora ho capito perchè mi hai chiesto se sono padre livio tu sei un fan di radio maria!!
ho visto che hai qualche articolo a riguardo… no mi dispiace non sono liviuzzo…deluso??
p.s. io Radio Maria la odio mi dispiace! se mi citi i protagonisti di una stazione che non ascolto…mah! finchè mi parli dello zoo di 105 possiamo anche andare d’accordo! 😉
@gigetta
mi spiace contraddirti.
Non sono un fan di Padre Livio Fanzaga, casomai è il viceversa, visto che minimo 2 volte a settimana cita il mio canale video… ne deduco che sia un assiduo frequentatore di YouTube.
Rimane il fatto che se la tua era ironia, la sua era una “seria” analisi del voto (secondo il suo delirante punto di vista)
se bazzica su you tube si vede che ha il computer…quindi è molto povero!
bravo padre liviazzo esempio di coerenza per tutti noi!
dobbiamo prevedere le quote rosa-rosa anche per i gay
le quote rosa andrebbero abolite anche per le donne. è un modo come un altro di ghettizzarle! sono fermamente contraria.
Cosa ci va a fare a questo punto in parlamento la Concia? Vada a prendere il tè con la sua amica Abelarda Binetti. Ci hanno abbandonato tutti. In qualche modo faremo. Temo che arriverà anche una notte dei cristalli per i gay e le lesbiche a questo punto. Il clima è così anti-diverso (di qualsiasi genere) che prima o poi ci scappa qualcosa di grave.
Spero che il parlamento europeo faccia rimostranze SERIE all’Italia per questa situazione. Se non abbiamo diritti come cittadini italiani, non li avremo almeno come cittadini europei?
Per inciso, io ieri Rutelli al Mieli non l’avrei fatto entrare. Prima boccia qualsiasi forma di diritto incluse la legge anti-omofobia insieme ad Abelarda e poi finge di essere dispiaciuto di questo incidente? Ipocrita.
Come mai l’Europa non ci ha ancora sbattuto fuori dai suoi confini? Seguiamo qualcuna delle sue direttive? Sarebbe meglio che entrassimo nella confederazione degli stati africani. Almeno lì non sono ipocriti, dicono che impiccano e lapidano “i peccatori” e lo fanno per davvero. In Italia l’OMOCIDIO dura una vita intera. E’ una morte lenta.
Forse staremmo meglio sotto Gheddafi. Senza diritti ma pagheremmo la benzina pochi centesimi.
Va bene, lucidi e gelidi. Macchiavelli aveva ragione. Qualche gay deve morire.
Sarete inorriditi, ma purtroppo è vero: se vogliamo fermare l’omofobia in questo miserabile paese SERVE la morte eclatante di un gruppo di gay, massacrati da fanatici.
Solo il sangue di queste vittime potrà spingere i politici a fare delle leggi anti-omofobia.
Come per gli incidenti agli incroci pericolosi, servono i morti per far mettere il semaforo…
L’Italia è una fogna morale dove si avvelenano le coscienze civili.