La sorella di Contrada: “Eutanasia per Bruno”

Catania – Nuovo colpo di scena nel caso Contrada. Il suo legale, Giuseppe Lipera, su mandato della sorella dell’ex 007 che sta scontando una condanna a dieci anni per mafia, ha presentato un’istanza formale di eutanasia. Nell’istanza presentata al giudice tutelare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ma anche agli ex Presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, si legge che la decisione è stata presa “con immenso dolore”. Contrada vuole morire perché “questa sembra l’unica strada percorribile per mettere fine alle sue infinite pene”.

La richiesta di eutanasia Con una lettera inviata a due presidenti emeriti della Repubblica ed al magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, la sorella di Bruno Contrada presenta una istanza formale di eutanasia. Nel messaggio si spiega: “Sembra una richiesta assurda, ma a tutt’oggi si presenta come l’unica strada percorribile affinché Bruno Contrada possa mettere fine alle sue infinite pene, chiudendo con coraggio e con forza d’animo una intera vita vissuta all’insegna della intransigente onestà, della correttezza ed anche di quella Giustizia che oggi gli viene costantemente negata”.

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L’articolo completo è consultabile sul sito de Il Giornale

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9 commenti

San Gennaro

1) Perché la lettera non l’ha scritta l’interessato (non è paralizzato a letto)?
2) Perché indirizzarla anche a due senatori?
3) Perché il richiamo all’intransigente onestà e alla correttezza?
4) Perché non vi provvede personalmente?

Eutanasia è cosa diversa dal suicidio.

Piergiorgio

E’ giustamente solo un “colpo di scena” mediatico. Forse sperano che ora con il berluska al potere troveranno qualche scappatoia x questo martire “della intransigente onestà”.

Sherasade

Mi ricorda tanto quegli alti generali nazisti che si sono impiccati alla vigilia del processo di Norimberga.
L’eutanasia dev’essere garantita in un paese civile a casi gravissimi e irreversibili di malattia, ma lui ha il diabete, per dio!

Stefano Bottoni

E’ vero, è solo pubblicità mediatica. L’eutanasia è una cosa, il suicidio un’altra. Non mi sento di giudicare (tanto meno di condannare… non sono nessuno per poterlo fare) chi sceglie il suicidio. Ma che non vada confuso con l’eutanasia che è tutta un’altra cosa. E sulla quale occorrerebbe una seria legislazione. Che ci sogneremo, col nuovo governo…
Già, perchè con quello precedente invece…

paolo malberti

Contrada conferma di essere un vero mafioso,
che le cose le manda a dire e ricatta.
Ha avuto il suo regolare processo attraverso tutti i gradi giudiziari previsti dalla legge, ed è stato condannato. Punto e basta.
Adesso, se è stanco della vita, si arrangi, come tutti noi altri dobbiamo fare.
Ma non getti fango, con questa deformazione del concetto di eutanasia, su quei poveri disgraziati che ne hanno veramente bisogno, e non possono fare altro quando il dolore fisico è ad un livello devastante.
Questa deformazione poi, contribuisce solo a rendere ancora piu’ difficile la soluzione del problema, come dimostra un ironico commento precedente di uno di quelli che che
o non capiscono o non vogliono capire.

Magar

Flatus vocis. Parole in libertà, dette giusto perché il tema dell’eutanasia è recentemente stato oggetto di discussione pubblica, e dunque quel termine avrebbe potuto richiamare attenzione mediatica da parte di stampa e TV. Cosa che puntualmente si è verificata.

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