“La mia lista arriverà all’8 per cento e anche di più in Lazio e in Lombardia, perché la gente è stufa di questa situazione” (Giuliano Ferrara, leader di Aborto No Grazie, Corriere della sera, 14 febbraio 2008).
“Le mie liste prenderanno il 6-7 per cento in tutte le regioni in cui ci presenteremo” (Giuliano Ferrara, “In mezz’ora”, Rai3, 17 febbraio 2008).
“Abbiamo tra il 4 e il 6 per cento” (Giuliano Ferrara, Il Giornale, 28 febbraio 2008)
“I sondaggi mi danno allo 0,5 per cento? Sbagliano. Raccoglierò non meno del 4,5% dei consensi, puntando sul voto di passione” (Giuliano Ferrara, Corriere. it, 28 marzo 2008)
“Trenta deputati, per un totale di 2 milioni di voti. Questo è il risultato che conta di raggiungere Giuliano Ferrara alle elezioni politiche con la sua lista ‘Aborto No Grazie” (Libero, 13 aprile 2008)
Ma Giuliano Ferrara che cosa “fuma”. Sarebbe meglio si dedicasse ai tornei di briscola.
Adesso a cosa si convertirà?
Cos’altro potrebbe attaccare?
Il diritto di libera stampa?
Nel caos più totale, in mezzo alla completa distruzione (temo definitiva) della cosiddetta “democrazia rappresentativa”, almeno una consolazione ce l’abbiamo.
Giuliano… PRRRRRR!
Dato che ha Vinto perloppiù la Lega Nord vai tranquillo che sposerà la loro causa…
Della serie Giulanone padan-celtico-gnurant-razzista? 😆 Già me lo vedo al raduno del Dio Po con l’elmo cornuto che si esibisce nel lancio del menhir.
Visto l’idea irreale e hollywoodiana che questa manica di capre ignoranti hanno dei celti.
La Lega in quanto partito potrà sposare tutte le cause che vuole, però anche le donne leghiste sono ancora libere di non sposarle.
😉
Comunque a Ferrara va il merito di aver dimostrato che in fondo in fondo (molto in fondo) gli italiani non sono come sembrano (e come dimostra il vota domenica e lunedì).
Benché ormai stiamo raschiando il fondo, il non voto a Ferrara può essere un tenue barlume in un oceano di oscurità (oscurantismo).
Curioso quanto scontato notare le stime del Giulianone riviste sempre al ribasso col passare del tempo… 🙂
Riflettevo su un fatto: spesso, quando gli opinionisti delle politica si danno alla politica vera (o in qualche modo ci tornano, nel caso di Ferrara), dimostrano di essere dei perfetti idioti.
godo
l’unico spunto divertente di queste elezioni
Magra consolazione, però…
Ora dovremmo vedere se le scemenze di Ferrara saranno assunte e portate avanti dai clerico-fascisti al Governo.
Perchè allora la pernacchia a Ferrara sarà solo una vittoria di Pirro.
Intanto notiamo che la Lega sta già facendo chiasso……………………………………
Adesso ho capito, Ferrara non è grasso, ha quella forma per via di tutte le diverse casacche politiche che ha indossato nel corso della carriera, mettendosele l’una sull’altra…
E ora a cosa si darà? Magari lo vedremo con Bossi, chissà
Interessante che abbia a poco a poco abbassato le percentuali dei pronostici… forse capiva, a forza di striscioni e uova in faccia, che non’era molta gente che gli dava corda…
puntando sul voto di passione
qualcuno potrebbe spiegarmi di cosa si tratta questo voto di passione.
ne ha avuti due o tre ma non certo di passione semmai di “compassione”!!!
Ferrara non è l’unico punto piacevole di queste elezioni.
C’è anche la Santachè e «Stalin e champagne».
Trenta deputati? Semmai 30 elettori! Forse sto anche esagerando.
Ferrara vergognati!
credo che l’ipotesi lancio del menhir sia da scartare. nonostante la somiglianza con quell’adorabile ciccione di obelix, il nostro giulianone credo sia fondamentalmente allergico ad ogni minimo sforzo fisico. inoltre una tenzone del genere si terrebbe lontano dal locale scic del momento che ferrara frequenta per fare sfoggio della sua intelligenza
Ferrara, dammi i numeri del lotto… Così gioco tutti gli altri! 8)
Beh, è vero, è una magra consolazione per noi il suo ridicolo risultato elettorale. Ma se è l’unica consolazione (a parte l’elezione di Emma Bonino e di Umberto Veronesi), prendiamo pure quel poco che c’è.
S’è visto che il voto di passione non c’è stato e che ogni riferimento ideologico conta ormai poco: gli operai che votano Lega perché hanno in mente tasse e sicurezza, quelli a cui piacciono gli slogan di Belrusconi, l’Udc che si salva per il rotto della cuffia…
Si spera solo che il PD capisca che le campagne si fanno attaccando l’avversario, e non evitando di parlarne… a fra 5 anni, col nano presidente della repubblica.
Tutti, in queste elezioni speravano di ottenere qualcosa di “sostanzioso” come se l’elettorato italiano fosse una specie di pozzo di San Patrizio. Sono state elezioni governate dalla deformazione della percezione della realtà. La stessa forza allucinatoria che ha portato qualcuno agli altari, ha trascinato altri nella polvere.
Ammettiamolo, qualcosa di buono è uscito dalle urne: la fine del partito di ferrara!
Sul resto, meglio soprassedere…….
La figuraccia dell’elefantone non mi consola. Mi preoccupa di più la nuova vittoria di Cesare Ottaviano Disgusto e dei suoi amici.
D’ora in poi Ferrara potra arrivare solo fino a Brescia,il prefisso è lo 030……
Prima delle elezioni mi ero posto una domanda che in realtà non c’entra niente con Ferrara. La risposta data dal voto sembra, però, interessante.
http://lombardia.indymedia.org/?q=node/5273
Per Luciano.
Non ho visto il documentario di Deaglio e non avevo pensato a questa “strana” sproporzione tra schede bianche del 2006 e quelle di adesso (e di prima).
Però qualcosa di strano l’avevo percepito anch’io…
Vuoi vedere che il marcio verrà fuori tra qualche anno (quando tutto sarà prescritto, ovvio)?
Non è per il gusto di andare controcorrente, e tantomeno per difendere Giuliano Ferrara figuriamoci!), ma questo flop della sua lista può dimostrare:
a) per qualcuno quanto sia ‘laico’ un elettorato composto prevalentemente da cattolici;
b) per qualcun altro quanto sia labile e disposta al compromesso la fede di quanti si dichiarano credenti;
c) per altri ancora – più in generale, diciamo in linea di principio (come per me) – quanto sia ingannevole questa nozione di ‘laicità’, sinonimo più che di tolleranza e apertura mentale, di schizofrenia. Se, cattolico coerente, credo in ciò che dice Ferrara ma non lo voto… e però continuo a dichiararmi cattolico militante… o lo faccio per opportunismo, o mi condanno alla schizofrenia. Alla fine un ‘laico credente’ resta una contraddizione in termini: o è laico, o è credente.
(Sarei quasi tentato di ringraziare Ferrara per avermi confermato – si può immaginare quanto suo malgrado – in questa convinzione).
@ Bruno Gualerzi
Se tutte le persone in Italia fossero intelligenti e riflessive come te, vivremmo in un Paese molto migliore. E non lo dico per adularti.
Spero ci sia la possibilità di incontrarci, magari al prossimo congresso nazionale dell’UAAR.
Ti saluto con grandissima stima.