Clonazione mirata per animali a rischio estinzione

ROMA – Potrebbe essere la strada per salvare gli animali in via d’estinzione. Alcuni ricercatori del Royal Zoological Society of Scotland e dell’università di Edimburgo hanno fatto sapere che al più presto utilizzeranno una rivoluzionaria forma di clonazione per riprodurre il rinoceronte bianco settentrionale.

Questo mammifero è vicinissimo alla scomparsa, dato che gli individui che vivono liberi nella savana non sono più di una decina. Gli scienziati hanno annunciato sulle pagine del quotidiano inglese “The Indipendent” di voler tentare di preservare i geni di questo raro rinoceronte in cattività, sfruttando una tecnica che fonde le cellule della pelle dell’animale in pericolo con gli embrioni di uno stretto cugino, il rinoceronte bianco meridionale, una specie non ancora in pericolo, tant’è che in un censimento del 2006 sono stati contati circa 11.000 individui. Il risultato sarà una “chimera”, ossia un animale composto da una miscela di cellule provenienti da entrambe le specie.

I ricercatori però ipotizzano che alcune di esse possano crescere fino a produrre spermatozoi e ovuli del tutto simili a quelle del rinoceronte bianco settentrionale. Sarebbe la salvezza dell’animale in via d’estinzione. Se questo esperimento dovesse avere successo, i biologi sperano di poter estendere questa tecnica a una vasta gamma di altre specie in pericolo.

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L’articolo completo di Luigi Bignami è consultabile sul sito di Repubblica 

17 commenti

Marduk

Clonare gli animali è inutile se il loro habitat viene distrutto…

gigetta

ma perchè forzare la natura se l’animale è in via d’estinzione è la volontà di dio che si estingua no? lasciamo che la volontà del buon padre eterno faccia il suo corso! 😀

Lorenzo G.

Scusate, approfitto di quest’articolo per porre una domanda che mi faccio da tempo, non so se qualcuno mi sa rispondere; lo stampatello non é urlato, ma serve solo ad evidenziare:

MA LA CLONAZIONE UMANA E’ POSSIBILE O NO?

Al di là di qualunque considerazione etica.

gigetta

che io sappia no ma viene utilizzata come spauracchio dalla chiesa per confonderla con la clonazione terapeutica ciò non esclude che un giorno non sia possibile ma non riscuoterà gran successo chi è il pazzo che vuole un doppio?? per quanto mi riguarda di me ne basta e avanza una!! 😉

Lorenzo G.

Scusa, ma non riesco proprio a capire cosa ci sarebbe di “pazzo” nell’avere eventualmente un “doppio”. Tanto più che un simile timore non avrebbe alcun senso: punto primo, se io, mettiamo, che ho quasi 38 anni, venissi clonato, nascerebbe un bambino che solo fra 38 anni sarebbe fisicamente identico a me ora; ma allora sarò io ad essere fisicamente un po’ diverso.
Ma soprattutto, un bambino clonato, nato ora da certi genitori in un certo posto non potrà mai assolutamente diventare uguale a me che sono nato da altri genitori in un’altra epoca e in un altro luogo. Ognuno di noi due avrà percorsi di vita completamente differenti e diventerà due persone completamente differenti: come ben si sa, la personalità non é clonabile. Ed é appunto la personalità che contraddistingue un individuo e lo rende unico.
Per questo mi paiono delle vere idiozie tutti i gridi di orrore che si levano a 360° contro l’ipotesi della clonazione umana (ricordo anni fa, forse in occasione della clonazione della pecora Dolly, un gruppo di contestatori al Parlamento Europeo con il volto coperto da maschere bianche tutte uguali, che gridavano contro l’idea di “un esercito di replicanti” ed altre baggianate del genere…ma x favore!), proprio perchè non é assolutamente come forse la concepisce chi la avversa tanto.
E poi, non vedo proprio perchè uno fisicamente identico a me (solo fisicamente), ma diverso nel carattere – come lo é chiunque altro – dovrebbe essere una specie di abominio che non ha diritto di esistere e di vivere. Secondo me é solo l’idea che, così, di primo acchito, fa paura.

gigetta

non lo so a me personalmente fa un pò impressione…ma se poi io sono predisposta a qualche brutta malattia questo clone se la becca non mi sembra mica tanto giusto per cosa? per il mio egoismo di voler essere immortale? non lo so poi parto dal presupposto che certe persone davvero a parte gli scherzi meglio restino uniche te lo immagini un prete con due cloni? o il papa clonato?!?

gigetta

diverso nel carattere? io so che proprio perchè è un clone non è come un fratello gemello preciso in tutto ma diverso nel carattere, no è proprio un altro te o un altra me capito?? preciso e identico in tutto compreso il carattere con tutti i pregi e i difetti dell’ originale

Lorenzo G.

Già, ma un bel po’ di laici clonati, non farebbero bene all’Italia e al mondo?
Certo, dipenderebbe da chi si clona…..in certi casi, come quelli da te citati, farebbe orrore anche a me! Come sempre il problema vero non sta nelle scoperte o nelle invenzioni della scienza, ma NELL’USO CHE SE NE FA. E purtroppo molta gente non é in grado di operare questa distinzione.
Quanto alle malattie, é un po’ lo stesso discorso dei genitori che le trasmettono ai figli.
E voler essere immortali non mi pare affatto un egoismo, ma un desiderio umanamente più che comprensibile. Che poi sia, al momento, tecnicamente irrealizzabile é un altro discorso.

gigetta

non sono convinta che sia come la trasmissione delle malattie ai figli. l’ho scritto prima ma non è uscito. il clone dovrebbe essere in tutto e per tutto preciso all originale se a un figlio in qualche modo puoi evitare di trasmettergli le tue magagne al clone mi sa proprio di no è un altro te capito?

gigetta

se si può clonare il laico si può clonare il prete…no, no meglio che le cose restino come sono 😉

lacrime e sangue

Allora, clonazione, qualcuno ha chiesto se ci sono problemi per la clonazione umana. Ci sono problemi etici (non religiosi) da considerare.
1) Mettiamo che sia possibile ottenere attraverso opportune modifiche genetiche poi clonate in migliaia di individui, il soldato perfetto: obbediente, non pensante, indifferente alla morte etc.. Ecco, questo sarebbe un problema

2) come sopra, ma ottenendo il suddito perfetto: obbediente, incapace di reagire, pecorone, lavoratore non pagato, etc.

3) Mettiamo di poter curare le degenerazioni cellulari e le malattie genetiche, ma che le terapie restino per soli ricchi…

Sulla clonazione edgli animali a rischio: non è vera clonazione, ma si utilizza materiale di altri di razza affine, per ottenere un ibrido. Quindi è un pagliacciata: non salvi un bel niente di originale.

enrico

Fra l’altro, dopo averlo clonato, lo introduci in un ambiente, che nel frattempo gli hai distrutto, e che magari non è più idoneo per lui e lo fa ri-estinguere? Cattiveria!

enrico mini

Lorenzo G.

“Allora, clonazione, qualcuno ha chiesto se ci sono problemi per la clonazione umana. Ci sono problemi etici (non religiosi) da considerare.
1) Mettiamo che sia possibile ottenere attraverso opportune modifiche genetiche poi clonate in migliaia di individui, il soldato perfetto: obbediente, non pensante, indifferente alla morte etc.. Ecco, questo sarebbe un problema

2) come sopra, ma ottenendo il suddito perfetto: obbediente, incapace di reagire, pecorone, lavoratore non pagato, etc.”

E io ripeto come sopra: il problema non sta nelle scoperte o nelle invenzioni della scienza, ma NELL’USO CHE SE NE FA (invece del soldato o del suddito obbediente e non pensante si potrebbe anche ottenere esattamente il contrario), e molta gente non é in grado di operare questa distinzione. E’ come al solito, un problema strettamente CULTURALE.

“Mettiamo di poter curare le degenerazioni cellulari e le malattie genetiche, ma che le terapie restino per soli ricchi…”

Questa non l’ho ben capita. Mi pare un rischio eventualmente presente in qualunque tipo di futura terapia. Allora, per evitare che le terapie restino per soli ricchi, non si dovrebbe più cercare di trovare una cura alle patologie oggi incurabili?

lacrime e sangue

Mi limitavo ad elencare i problemi etici sollevati dalla clonazione, non a respingere la clonazione – della quale mi interessa la possibilità di far ringiovanire le cellule (regresso da adulta addirittura a indifferenziata), anticamera della rigenerazione cellulare all’infinito, senza passaggio verso il decadimento…
Sui problemi, elencavo l’uso politico, militare ed economico. Che poi l’ultimo coincida con altri esempi medici, non fa che confermare il problema.
La Chiesa non si interessa dei primi due punti (anzi, se si accorgesse di queste possibilità, un pensierino lo farebbe: per il momento si accontenta della povertà e dell’ignoranza per ottenere i pecoroni-sudditi), ma usufruisce dei privilegi del terzo: ricordo che ai papi medievali veniva somministrata polvere d’oro per rinforzare la salute. Al GioPaII venne offerta quella cura sperimentale a base di concentrati vitaminici o di chissà che cosa ad opera del medico privato a suo solo servizio… Di questo intruglio, che pareva aver rallentato la malattia, non si è più parlato, almeno per i comuni mortali.
Quindi la domanda che poni, non farla a me, ma a chi vuole una società divisa in classi o caste…

Lorenzo G.

“Quindi la domanda che poni, non farla a me, ma a chi vuole una società divisa in classi o caste…”

Chiedevo solo spiegazioni su una frase di cui non avevo ben capito il senso.

lacrime e sangue

@Lorenzo G.
Purtroppo le terapie saranno sempre più per soli ricchi, perchè la situazione andrà degenerando in un medioevo bancario e teocratico.

L’unica speanza è che i 400 milioni di europei si accorgano che sono comandati da una ventina di individui mai eletti da nessuno e che si ricordino di come si risolse il problema nel 1789.

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