Il papa all’Onu: fede pubblica e critiche alla scienza

NEW YORK – “Rispetto dei diritti unica vera via per la sicurezza”; “libertà di religione anche nella sfera politica”; “il diritto dell’Onu ad intervenire a tutela delle popolazioni”, una missione che l’accomuna con il ruolo della Chiesa cattolica nel mondo e “il diritto a vivere pubblicamente la propria fede”. E poi il duro monito contro una ricerca scientifica che rischia di mettere in discussione “l’ordine della creazione”, minacciando il “carattere sacro della vita” e arrivando a “derubare la persona umana e la famiglia della loro identità naturale“. Sono i passaggi fondamentali dell’intervento di Papa Benedetto XVI davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione del 60 anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Più tardi un altro appuntamento carico di significati: la visita a una sinagoga a poche ore dalla Pasqua ebraica.

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L’articolo completo è consultabile sul sito di Repubblica, in più, un interessante approfondimento di Sandro Magister su L’Espresso.

22 commenti

Bruno Gualerzi

Confrontandomi in un post precedente con Silesio – che giustamente chiedava di non prestare più alcuna attenzione a ciò che dice il papa perché tanto si tratta sempre del solito disco rotto, per cui si è costretti a ripetere a nostra volta sempre le solite cose – ribattevo che, purtroppo, ci sarà sempre chi proporrà questi luoghi comuni come il distillato di una saggezza antica che solo le radici cristiane bla, bla bla…
Questo intervento all’ONU – prima notizia di tutti i media – non ne è, come era facile prevedere, che una conferma… Anche se forse meritava di essere posto all’attenzione proprio per l’attacco che vi viene portato alla scienza: di per sé anch’esso tutt’altro che nuovo, ma quasi sempre in testa alle ossessioni di questo residuo del medioevo.

Valentino Salvatore

E’ inevitabile seguire certe notizie: non possiamo ignorarle. Figurati quanto possono piacermi, essendo proprio quello che le posta.
D’altra parte, ho cercato – già dal titolo – di dare una impostazione del tutto diversa rispetto all’ossequio generalizzato dei media (come già avevo fatto per la questione dei preti pedofili), mettendo l’accento sui tentativi papali di insistere sulla fede pubblica (discorso apparentemente innocente, ma che fa da preludio a ben più pesanti invadenze) e sulle critiche antiscientifiche, fondate su un'”antropologia” sui generis – tutt’altro che scientifica… Poi ognuno tragga le sue conclusioni.

Bruno Gualerzi

Scusa Valentino, ma il mio non voleva essere certo un appunto, ma – proprio come dici tu – la constatazione di come sia impossibile, per una ragione o per l’altra, ignorare queste notizie.

Valentino Salvatore

No, non ti preoccupare, non l’ho presa come un appunto, ci mancherebbe.

Grazia Annen

Che il Papa parli all’ONU – da che pulpito, vien spontaneo chiedersi, dopo apparizioni storiche come quelle dei grandi paladini dei diritti umani Arafat ed Achmedinejad. L’ONU è al pari di Bruxelles un grande apparato burocratico (con 52mila funzionari al servizio dei rispettivi governi e quindi non neutrali e apartitici!), e come tale terreno di lotta per imporre il volere dei più potenti e salvaguardare gli interessi nazionalistici di ciascun stato membro. Cosa che molti comuni mortali ignorano. Ormai gli equilibri di potere in seno ad organi come il consiglio per i diritti umani si sono spostati lentamente ma inesorabilmente a favore delle forze reazionarie e antidemocratiche, con tutti i rischi che ciò comporta per i valori dell’Occidente. Ed il papa vi troverà più di un animo sensibile al richiamo della religione e al rifiuto del progresso scientifico. Il Vaticano conosce l’importanza delle PR, e il viaggio promozionale in America è stata una mossa più che vincente in termini di immagine e consenso mediatico.

Alessandro Bruzzone

E’ un disco rotto, sì… ma il problema vero è che continua a girare.

Nifft

Dalle parole del papa si evince ancora una volta l’ineguatezza ed i limiti fondamentali del discorso religioso di fronte ai problemi fondamentali (guerra, mancanza di libertà, povertà) che si affacciano sulla scena globale. Queste parole sono deleterie, direi “diseducative” soprattutto per chi non ha strumenti culturali per filtrarle. Vista la risonanza mediatica del personaggio, in questo senso io considero B16 “un terrorista”, perché mina le potenzialità intellettuali dell’Uomo, unica risorsa per affrontare efficacemente e risolvere i propri problemi.

In particolare l’n-esimo attacco alla scienza è ancora l’n-esima sparata terroristica:

“Il punto di mediazione tra scienza e tecnologia, secondo Benedetto XVI, sta nel trovare un metodo scientifico che sia veramente rispettoso degli imperativi etici.”

Questa frase sembra apparentemente innocua, ma non saprei nemmeno dove incominciare per descrivere quanto è sbagliata e pericolosa (se assorbita senza filtri culturali). Cosa vuol dire B16 quando parla di imperativi etici? Il metodo scientifico è per definizione “etico” in quanto si basa proprio sul rispetto assoluto della verità e dell’evidenza. Il problema non è il metodo scientifico!

Non etico sarebbe piuttosto limitare la ricerca della verità in nome di un “etica” pregiudiziale che si pone arbitrariamente al di fuori della ricerca della verità stessa. Quest’ultima cosa sì che è immorale, pericolosa e porta ad ingustizie ed infelicità. Con questo discorso confuso B16 distrugge nella testa della gente semplice gli anticorpi per riconoscere queste situazioni dove la verità è calpestata, e la rende incapace di valutare e gestire la propria libertà di pensiero.

Questo ievitabilmente a lungo andare (neanche tanto lungo, basta guardarsi intorno) porta al proliferare di condizioni sociali illiberali dove la verità è subordinata al potere e quindi, sulla scena globale, all’incremento di guerre, mancanza di libertà e povertà.

Francesco Paoletti

Dalla pagina :

http://uaarroma.altervista.org/contributi/20080419-paoletti-gioco-tre-carte.php

IL GIOCO DELLE TRE CARTE ALL’ONU

19 aprile 2008

Non avrei voluto fare commenti circa il discorso che il capo di stato vaticano ha tenuto all’ONU ma, come tutti sanno, “un bel tacer non fu mai scritto”.
Credo che pochi nutrissero dubbi sul fatto che la presenza di B16 fosse finalizzata a portare anche in quel settore la voce del confessionalismo, però (dato il contesto) ci si sarebbe aspettata quanto meno si una linea di coerenza più solida, anziché arrivare a riproporre anche nella suddetta sede il solito “gioco delle tre carte” che nel nostro paese è già riuscito a condizionare la classe politica oltre ogni limite di accettabilità.
Due sono i punti più inquietanti dell’intervento papale (non che gli altri non lo siano, ma preferisco soprassedere) : il primo è costituito dalla questione ritrita e ricotta della “espressione pubblica delle religioni” che (per chi non lo ricordasse) è stata inserita anche nello statuto del PD.
Orbene : secondo il Sig. Ratzinger le religioni avrebbero diritto ad un’espressione pubblica, ma senza spiegare esattamente cosa egli intenda con tale terminologia.
Allo stato attuale, almeno nei paesi nei paesi democratici, nessuno ha mai negato l’espressione pubblica di una religione (fintanto che questa viene intesa come rispetto di quanto contenuto all’art. 18 della Dichiarazione Universale), ma se per espressione pubblica si intende “espressione istituzionale” (nel senso che la voce di un rappresentante religioso diventa legge per tutti) forse il “buon Joseph” dovrebbe rivedere le sue posizioni insieme a chi gli fa eco, perché attraverso tale interpretazione della cosiddetta “espressione pubblica” si pretende di fatto di istituire la teocrazia.
Personalmente come “non credente militante” mi sono sempre battuto per la libertà di espressione della “concezione del mondo” che rappresento, ma non ho mai preteso di imporla come verità istituzionale che tutti (anche i credenti) dovrebbero rispettare.
Posso aver chiesto il rispetto di una convenzione stabilita per legge o per costituzione (questo sì), ma non ho mai preteso di imporre agli altri le mie convizioni a-religiose (chiedere l’esposizione nei luoghi pubblici dell’emblema della Repubblica Italiana al posto del crocifisso, non significa imporre l’ateismo o l’agnosticismo a tutti, come qualcuno vorrebbe far credere, ma solo rispettare la laicità dello stato).
Se tutti gli uomini nascono uguali, non si può pretendere libertà di parola invocando l’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e poi cercare (in virtù del proprio diritto canonico) di vedere imposte a tutti le proprie convinzione religiose negando a chiunque il diritto di dissentire ed ignorando così l’art. 30 dello stesso documento.
Se tutti gli uomini nascono uguali, non si può pretendere di fare le vittime accusando gli altri di violare la propria libertà di espressione, quando con quella libertà di espressione si negano di fatto le libertà agli altri.
Se tutti gli uomini nascono uguali, non si può chiedere per se stessi il rispetto di un diritto richiamato da un articolo e poi, una volta ottenuto, si negano agli altri i 29 rimanenti articoli sanciti dalla stessa convenzione che viene invocata.
Ed ecco che (quasi per induzione) arriviamo proprio al secondo punto invocato dal teocrate : il rispetto dei diritti umani !
Per chi non lo sapesse (o non lo ricordasse) il Vaticano è uno dei pochi paesi al mondo che non ha mai riconosciuto la Dichiarazione Universale.
Ora però il suo capo di stato si reca all’ONU a invocarne il rispetto.
Non basta, egli aggiunge (parole testuali riportate su REPUBBLICA) : “Ogni Stato ha il dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani … “.
Cosa farà quando tornerà a casa ?
In qualità di capo di uno stato in cui si verificano “gravi e continue dei diritti umani”, inizierà a esercitare pressioni su se stesso ?
Si metterà davanti ad uno specchio in un monologo da “scenografia shakesperiana” tentando di convincere la sua metà oscura (che molti hanno ironicamente raffigurato nell’imperatore Palpatine) che in fondo anche gli altri hanno diritto a credere in quello che vogliono e che in fondo i governi di tutti i paesi (dovendo governare su genti di ogni cultura e religione) dovrebbero varare leggi non ispirate a dottrine religiose (dottrine che chiunque è però libero di rispettare nel proprio privato) e che anche lui dovrebbe fare la stesa cosa in quei 40 ettari di cui è monarca, mentre l’oscura figura dall’altra parte lo incita a sterminare i nemici della fede come gli atei, gli omosessuali, gli abortisti o gli scienziati ?

Parlando dal punto di vista umano, provo pietà per un personaggio del genere che è costretto ad arrivare a simili espedienti dialettici di bassa lega e ad arrampicarsi sugli specchi al fine di invocare il contrario di ciò che egli stesso propina, per non tentare neanche per un istante di rimettersi in discussione, prigioniero com’è del suo ruolo e di una dottrina a cui ha deciso di votare in modo acritico tutta la propria esistenza.

Sailor-Sun

Sbaglio o il vaticano non ha mai firmato i diritti umani?
Perchè se è così il discorso di Ratzy è stato leggermente ipocrita…

Stefano Bottoni

b16 continua a dire le solite cose (e non potrei aspettarmi il contrario). E noi continuiamo a controbattere ripetendo le solite cose, sensate sì, ma ormai ripeture e stra-ripetute.
So di non essere nessuno per proporlo, ma non si potrebbe smetterla di postare la fotocopia della fotocopia della fotocopia dell’ultimo discorso del monarca vaticano?

g.b.

“ Diritto a vivere pubblicamente la propria fede”: e chi glielo nega? Evidentemente dietro a questa frase insulsa si nasconde altro, e cioè la volontà che i principi religiosi siano alla base della legislazione dei popoli.

gigetta

“Rispetto dei diritti unica vera via per la sicurezza”

cominci lui a rispettare i diritti degli altri

gigetta

E poi il duro monito contro una ricerca scientifica che rischia di mettere in discussione “l’ordine della creazione”, minacciando il “carattere sacro della vita” e arrivando

ma questo parla di ricerca!! ha preso male adesso!!! non ne capisce nulla deve smetterla di pronunciarsi su cose che non conosce! l’ordine della creazione poi!!! quale creazione chi se ne frega dell’ordine della creazione! il carattere sacro della vita lo mette in pericolo lui! la vita è quella dei malati di cancro, di diabete di sclerosi laterale amiotrofica che aspettano con ansia una cura risolutiva! è quella la Vita non quella di due cellule non ancora differenziate! basta con queste sciocchezze!

Piergiorgio

“il diritto dell’Onu ad intervenire a tutela delle popolazioni” vale anche x i Palestinesi??

ren

“ Diritto a vivere pubblicamente la propria fede”

E diritto a vivere pubblicamente la propria sessualità no?

saviadision

@Piergiorgio
il dovere, per uno stato, di proteggere la propria popolazione da violazioni grave e continue dei diritti umani vale anche per Israele?

Lorenzo G.

“Sbaglio o il vaticano non ha mai firmato i diritti umani?”

Esatto. Del resto, come poteva?

Druso

Disgraziatamente, ho seguito larga parte di quella kermesse. Di quanto affermato da 16 non ho ascoltato molto, ho preferito cambiare canale: ero certo che ne avrei avuto un riassunto esaustivo dal tg… Mai sentito tante boiate in un solo momento.
Mi è piaciuto l’intervento del segretario generale, soprattutto quando ha precisato: qui nono ci sono simbolli religiosi né cappelle, abbiamo solo una sala di meditazione. Il massimo del piacere è stato quando, parlando di libertà delle persone, etc (i soliti discorsi), ha ricordato che va tutelata la libertà di credere e di essere atei.
In quel momento speravo di veder stramazzare 16 al suolo, con la bocca piena di bava….

lacrime e sangue

Il papa ha invocato una dittatura mondiale dell’ONU (guidata dai fondamentalismi religiosi islamici e cristiani)!!!
Se l’ONU si sente autorizzato ad intervenire dentro i confini nazionali dei singoli stati per imporre le proprie direttive – preindirizzate dal Vaticano e dai suoi oscuri compari islamici – capite bene che di democrazia al mondo non si potrà più parlare.
E i capi dell’ONU desiderano il potere come tutti i burocrati di ‘sto meschino pianeta… con la benedizione del Benedetto, poi, sai che spettacolo!

cesare

Che l’omarello biancovestito dica delle cretinate mi sembra ovvio, ma non è questo il punto. Molti ne dicono, e poi le ascolti chi vuole. Quello che non si sopporta è questo linguaggio pretesco e gesuitico, viscido e untuoso, come la vaselina che serve per mettertelo in quel posto per non farti troppo male. Per il tuo bene. Perchè lui ti ama. Perchè dio ti ama. Come fai a non capirlo?

venezia63jr

Oggi nessuno dice che il papa e’ infallibile,tutti riderebbero pensando che e’ una stupidaggine,eppure finivi sul rogo.
Anche i credenti(ignoranti da ignorare)credono che vivono nella liberta’ perche’ e’ la chiesa ad averla concessa,i divorziati fanno i salti mortali per rientrare,uscire vivi da un ospedale italiano e’ un miracolo anche per i medici.
Se la ricerca si presentasse per la raccolta fondi con i santini avrebbe piu’ successo.
Diamo tutto per scontato eppure quelli che siamo diventati atei abbiamo tutti un percorso comune ma prima della folgorazione eravamo credenti e guai a toccare il crocefisso perche’ era lui la nostra bandiera.
La via dell’evoluzione passa per la rivoluzione.

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