Treviso: ripudiata perchè non più vergine, denuncia il marito per diffamazione

Il marito scopre la notte di nozze che la moglie non è vergine, la ripudia e lei reagisce denunciandolo per diffamazione. La vicenda si è verificata in un centro dell’area pedemontana trevigiana, ed ha avuto per protagonisti due novelli sposi marocchini, di fede musulmana, da molti anni residenti nella Marca.

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Il lancio completo è consultabile sul sito de La Tribuna di Treviso 

26 commenti

myself

Sta cosa della verginità non la capisco, guardate che dall’ultimo rapporto sessuale poi le donne si lavano…

Carlo

Si ma ci sarebbe una cosa chiamata “imene” che non si ricostruisce lavandosi 🙂
O forse volevi dire che non ha alcun senso considerare più “pura” una donna che non ha mai avuto rapporti… sono senz’altro d’accordo.
Anzi, io la prima notte di nozze sarei ben lieto di passarla con una donna che ha già esperienza… tanto di guadagnato per entrambi, no? 😉

Valli a capire questi religiosi, scambiano superstizioni per “valori”. E poi i valori veri invece li buttano nel cesso.

bardhi

e lui come fa a sapere che non era vergine, è forse un ginecologo o ha esperienze in merito??

Kaworu

avranno avuto un rapporto e lei non avrà perso sangue.

al tipo sfugge che però non è che questo succede a tutte le donne.

Sergio

Non per fare il bastian contrario: ma se uno ci tiene tanto a sta cosa, la verginità, è poi non la riscontra e si crede defraudato, è logico che poi smani e corra dall’avvocato. Nel contratto lui prevedeva sta cosa (esplicitamente, o implicitamente secondo la sua tradizione) e la controparte l’ha ingannato.

Badate che ste cose avvengono anche tra occidentali. Mi è noto un caso.
Il matrimonio è un contratto che prevede certe cose e adempimenti.
Si potrà pure argomentare che sta cosa è una scemenza da trogloditi, però resta il fatto che un qualsiasi contratto debba essere rispettato (a meno che non includa cose vietate dalla legge, per esempio sadismo, schiavitù ecc.).

Zack

@Sergio

Uhm.. ma non penso che nel ‘contratto’ di cui parli ci sia l’obbligatorieta’ della verginita’. Per legge, intendo dire.

Asatan

@Sergio:
Come è già stato fatto notare la maggioranza delle donne non sanguina al primo rapporto sessuale e, visto che è l’unica “prova” che il maschio può avere, ha ragione la ragazza a denunciarlo per diffamazione.
Ma ti rendi conto di cosa significa farsi la fama della putt@n@ in certi ambienti? Rischia il liciaggio.

E, come ha detto qualcun’altro, la dice lunga sulla pochezza interiore di questo tipo e sulla suo incapacità di amare.

Ad ogni modo in quel punto il contratto di matrimonio prevede la verginità? In nessuno, lameno secondo le leggi italiane.

Davide

Ehm, per il nostro ordinamento il matrimonio è un negozio giuridico e non più un contratto, in quanto non rientrante nella definizione di contratto prevista dall’art 1321 del codice civle, se poi vogliamo rifarci ad altri ordinamenti anche passati allora è diverso.
Nel codice non sono previsti obblighi di verginità prima del matrimonio, e non penso che un giudice possa dichiarare nullo il matrimonio civile per ignoranza da parte del coniuge della perdita della verginità dell’altro coniuge, non è considerato motivo sufficiente l’infedeltà prematrimoniale figuriamoci la semplice perdita di verginità.
discorso a parte meriterebbe il matrimonio concordatario, ma in questo caso non c’entra.

Toptone

……e lui, invece, era vergine??

O la morale dei religiosi è sempre a senso unico??

Domanda oziosa………….

Billy Belial

Sembra una notizia tratta dalla cronaca italiana di cinquant’anni fa

Ma amava lei o un lembo di pelle ?

L’amore è un sentimento che lega due persone, nell’islam non si può parlare di amore, visto che prevede la poligamia, tuttalpiù, nei casi migliori, si può parlare di un concetto ampio di rispetto

avranno avuto un rapporto e lei non avrà perso sangue.

Di norma può capitare, ma non sempre, che alla rottura dell’imene segua una piccola perdita di sangue; nella mente dei credenti maschi, invece, la rottura dell’imene è uno spettacolo granguignolesco degno Herschell Gordon Lewis, perché il maschio credente, con l’atto della deflorazione intende uccidere simbolicamente la sposa, sottometterla per sempre da quel giorno in poi

bisogna avere rispetto delle differenze culturali

Bisogna avere rispetto delle libere scelte

gigetta

vorrei sapere da cosa se n’è accorto! mica è così semplice stabilire se una è vergine o no. quello voleva solo mollarcela altrochè..

dysphoria_noctis

@ Sergio: da quando in qua la pratica del sadismo fra due persone adulte e consenzienti è vietata per legge?

Daniele Gallesio

nell’islam non si può parlare di amore, visto che prevede la poligamia,

Non sono molto d’accordo. Secondo me la monogamia è una imposizione culturale né più né meno che la poliginia islamica.

L’essere umano può essere poliamoroso.

Quanto alla storia della verginità, allora sì: se ti interessa più di un presunto “sigillo di garanzia” che della persona, allora è difficile parlare di amore.

gigetta

@ daniele gallesio

non è per tutti così alcuni sono monogami di natura in quel caso sono destinati all’estinzione.
in generale però è vero la “poligamia” (il matrimonio non esiste in natura) è la regola
la monogamia l’eccezione che conferma la regola e che si configura più che altro come una deviazione.
da monogama mi rendo conto di non essere normale

paolo malberti

@ Billy

ho ripetuto il mantra che si recita di solito in queste e analoghe occasioni
anche in questo blog, purtroppo.

Chris

il matrimonio non è un contratto
è in effetti un negozio giuridico bilaterale, come giustamente fatto notare da Davide,
ciò che distingue il matrimonio dai contratti è che non ha natura patrimoniale (ha alcuni effetti patrimoniali, ma la natura è personale, le parti si impegnano a livello personale e non patrimoniale, obbligandosi ad aiutarsi, rispettarsi, sopportarsi 😀 )
Il matrimonio è poi un negozio strettamente tipizzato, questo significa che il contenuto dell’accordo negoziale è previsto dalla legge in modo preciso e tassativo (quindi non derogabile dalle parti). L’inderogabilità è assoluta per i diritti-doveri personali, c’è una piccola autonomia per quelli patrimoniali, perché accessori, come la scelta del regime patrimoniale (comunione legale o separazione) questo perché come detto la natura del matrimonio è personale e non patrimoniale.
Per cui ogni accordo sui diritti-doveri personali che sia contrario alla legge sarebbe certamente nullo, così le parti non possono sottoporre il vincolo matrimoniale ad una condizione risolutiva (ad esempio che sarà annullato il matrimonio se alla prima notte di nozze la donna non sarà più vergine) oppure sospensiva (il matrimonio rimane sospeso fino allo sverginamento della donna da parte del marito e solo da questo momento si concluderà davvero).
Anzi, con la celebrazione del matrimonio il signore marocchino era obbligato a rispettare sua moglie, e l’averla pubblicamente insultata diffondendo informazioni sulla loro vita sessuale è di certo giusta causa di addebito di una eventuale separazione e probabilmente lo espone anche al dovere di risarcirle il danno di immagine subito 🙂

lacrime e sangue

E si dispera?
E’ la sua occasione: accetti il ripudio, scappi in un’altra città (sennò i familiari magari la sgozzano o lapidano e poi la seppelliscono in giardino), cambi nome con l’aiuto di una delle varie associazioni di aiuto alla donna e si faccia una vita libera, con un compagno vero che la ami per la persona che è, non per un lembo di pelle.
Concordo con Billy Belial “nella mente dei credenti maschi, invece, la rottura dell’imene è uno spettacolo granguignolesco degno Herschell Gordon Lewis, perché il maschio credente, con l’atto della deflorazione intende uccidere simbolicamente la sposa, sottometterla per sempre da quel giorno in poi”
Per i credenti maschi la prima copula è un atto di violenza, di dominio, che deve ferire, lacerare la femmina.
Chi approfondisce le fiabe popolari sa benissimo che esiste la paura della donna libera e forte, rappresentata dalla vagina dentata (un vero incubo per i maschi, la paura della castrazione della perdita della forza), alla quale vanno strappati i denti, facendo fuoriuscire il sangue. E’ roba preistorica, ma vale ancora oggi.

venezia63jr

Scusa lacrime e sangue ma la tua preistoria e’ misurata in anni o in ere,perche’ allora noi in italia ci siamo ancora.L’uomo inteso come essere vivente ha paura della sua natura animale diciamo della sua debolezza di fronte al resto del creato e per non farsi fregare quello che possiede ha deciso unitamente ad una moltitudine di amici di mettere dei freni per non farsi fregare il bene.
Questo e’ undiscorso che vale per tutti i due sessi,vai a spiegare che e’ normale nella natura far fuori una cucciolata del rivale vinto per poter riprodursi.
Non siamo deboli,non nasciamo con il peccato originale ma ci viene inculcato al pari del rispetto che i sottoposti hanno per la gerarchia.

Giuva

Io do il diritto all’uomo, Perche a comprato qualche cosa per nuova,ed era gia usata;(

gigetta

@ Chris
cosa sei un enciclopedia giuridica parlante? 😉
comunque sopportarsi non è previsto nel negozio giuridico bilaterale dal momento che esiste un altro istituto apposito per evitare le sopportazioni…. 🙂

antonella

Una proposta: incisione chirurgica obbligatoria dell’imene a tutte le bambine alla nascita.
Pratica semplice, eseguibile ambulatorialmente, non più dolorosa dei fori ai lobi delle orecchie.
Sarebbe come vaccinarsi contro la stupidità.

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