Domani i cittadini e i bambini delle scuole elementari di Modena potranno incontrare alcuni esponenti della comunità musulmana locale. Ma nella città è già polemica per i protagonisti dell’evento. L’iniziativa si chiama «Moschee aperte» ed è patrocinata dal Comune, che per l’occasione ha diffuso una nota in cui spiega di che cosa si tratta. Entrando nelle moschee della città, i bambini potranno assistere a una serie di lezioni sulle tradizioni culturali e religiose dell’islam, alle quali parteciperà anche il presidente dell’Ucoii, Mohammed Nour Dachan. Una presenza controversa che si è spesso contraddistinta per dichiarazioni ambigue, se non esplicitamente estremiste. Dachan, per esempio, ritenne giusto commentare la reciprocità evocata da Papa Benedetto XVI con queste parole: «Magari i musulmani fossero trattati nei Paesi che si rifanno a Dio come i cristiani sono trattati nei Paesi islamici». Soprattutto gli si rimprovera di aver assunto posizioni inaccettabili al ministero dell’Interno in sede di Consulta islamica, rifiutandosi di firmare la Carta dei valori come invece hanno fatto gli altri membri. […]
L’articolo completo è consultabile sul sito del Giornale
Evidentemente, per i cattolici le “visite pastorali” sono tutte uguali, ma alcune sono più uguali di altre: finchè si tratta di sacerdoti, va bene, ma quando si parla di islamici (siano essi dell’Ucoii o no) tutti vogliono il contraddittorio o il rispetto della neutralità delle scuole… La “sana” laicità, ogni giorno che passa, si appalesa sempre di più per quello che è: continuare a mantenere i privilegi per chi la propone. Fermo restando che iniziative del genere, in una scuola laica, non dovrebbero esserci.
Chi volesse farsi una “cultura” sulla vicenda può leggersi il comunicato stampa di Isabella Bertolini.
Mi sembra che il Comune di Modena abbia avuto una pessima idea. Evidentemente al PD non è bastata la batosta alle ultime elezioni per capire che quando “apri” una moschea dentro ci trovi Berlusconi. Vogliono che arrivi anche a Modena?
Tutti gli studenti delle scuole pubbliche dovrebbero essere liberi di visitare chiese, moschee e sinagoghe senza “avvalersi” della guida di organizzazioni religiose di qualsiasi tipo. Comunque non mi risulta che il Comune di Modena abbia mai patrocinato la partecipazione di tutti gli studenti, musulmani compresi, alla giornata della cultura ebraica, nonostante la presenza di una sinagoga monumentale e l’importanza che la presenza ebraica ha avuto nella storia del ducato estense.
Mentre naturalmente la Bertolini non si deve preoccupare del fatto che tutti gli studenti modenesi sappiano chi erano Lanfranco e Wiligelmo, o che il duomo fa parte del patrimonio dell’Unesco. Una scuola di Modena è perfino dedicata a Wiligelmo.