Saranno impegnati domani in un’ora di educazione fisica i sei-sette allievi (su 41) della scuola media «Golfo Paradiso» di Pieve Ligure i cui genitori non ritengono opportuno farli assistere alla visita dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco.Lo ha annunciato la preside Vanda Roveda che ha accolto oggi l’alto prelato nella visita al plesso della vicina Sori. In un clima sereno il cardinale Bagnasco ha incontrato gli alunni di Sori secondo il programma della visita pastorale al vicariato «Bogliasco-Pieve-Sori», da tempo concordato dal vicario don Silvio Grilli con i responsabili dell’istituto scolastico. Secondo quanto stabilito dal programma, domani mattina, il cardinale Bagnasco si recherà alle ore 11 nelle scuole elementari, alle 11.30 nella scuola materna ed alle 12 nella scuola Media di Pieve Ligure. Qui i genitori di sei-sette alunni su 41 avevano espresso perplessità sull’opportunità della visita, ma il consiglio d’istituto, investito della questione dal preside, aveva approvato con una sola astensione l’iniziativa.
Vanda Roveda, preside dei sei plessi scolastici (Recco, Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Uscio e Camogli) nei quali è articolata la scuola, anche oggi ha voluto smorzare i toni della polemica affermando: «Non credo che ci saranno assolutamente delle contestazioni, delle opposizioni che non sono mai utili» in quanto «la scuola dovrebbe stare fuori da questi contrasti».
E a Sori tutto si è svolto senza problemi . «La polemica della media Golfo Paradiso? Il cardinale ha risposto con un semplice sorriso, senza fare commenti – riferisce don Silvio Grilli, vicario di Bogliasco, Pieve e Sori, il giorno dopo della polemica sollevata sulla visita del porporato alla scuola media dell’istituto comprensivo del Levante genovese – la visita si farà, e non c’è nessun “caso Sapienza”. Il cardinale Bagnasco farà ai ragazzi una visita di cortesia di mezz’ora, un incontro per il quale ha ricevuto un invito». «Credo, prosegue don Grilli – che questa faccenda sia una tempesta scatenata in un bicchier d’acqua. Chi ha protestato, poi, non ha ben idea di cosa sia il laicismo, e si trincera dietro una forma di integralismo che poco lascia spazio al dibattito e all’incontro».
Nel frattempo la polemica ha innescato reazioni a livello politico. «Le proteste anti-Bagnasco di Pieve Ligure dimostrano che quello dell’Università La Sapienza è un caso tutt’altro che chiuso. Come avvenne due mesi fa al Papa, al quale fu impedito di parlare all’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo romano, così la contestazione per una semplice visita in un istituto scolastico da parte del Presidente della Cei conferma la presenza nel Paese di un laicismo intollerante nemico della democrazia e della laicità», ha dichiarato Luca Volonté (Udc).
Mentre la vicenda non ha sorpreso l’Unione atei e agnostici che «appoggia e ringrazia i genitori degli alunni della scuola media di Pieve Ligure, che nei giorni scorsi hanno protestato per la visita pastorale del cardinal Bagnasco in orario scolastico». La Uaar ha già in corso diverse iniziative legali su casi simili a quello ligure: «la visita pastorale è finalizzata all’evangelizzazione e ogni atto di culto nella scuole è espressamente vietato dalla legge, in seguito alle intese stipulate con le confessioni religiose di minoranza dopo la revisione del Concordato del 1984.» E poi, precisa Adele Orioli, responsabile delle iniziative legali della Uaar, «ci sarebbe l’articolo 97 della Costituzione, a ricordare che la pubblica amministrazione deve essere imparziale». «La cosa è quasi ovvia: gli atei – conclude Carcano – hanno tutto il diritto di protestare perché le visite pastorali nelle scuole non vanno fatte, sono illegali e anticostituzionali».
ma ancora parla il trombato Luca Volontè?
Il non eletto Luca Volontè se ne torni a casa a pregare.
Grazie davvero alle famiglie dei “magnifici sette”.
«la scuola dovrebbe stare fuori da questi contrasti»
La scuola dovrebbe prima di tutto stare all’interno della legalità.
In quanto alle solite menzogne di Volontè, sinceramente cos’altro di diverso potevamo aspettarci?
Don Grilli, in compenso lei sa benissimo cos’è il fondamentalismo, poiché lo pratica.
Ridicolo cmq il modo in cui il giornalista torna continuamente sul “6-7 alunni su 41”. Perché le minoranze hanno l’obbligo di conformarsi alla maggioranza? E poi che vuol dire 6-7 alunni? C’è un mezzo alunno da contare? Mah…
Eh, sì, Alessandro, si chiama “tirannia della maggioranza”…
La cosa che piu mi preoccupa e questa visione becera e violenta della democrazia ,
in pratica “guai ai vinti”, anche se gli atei sono una minoranza lo stato è aconfessionale e
laico non può permettere soprusi di nessun tipo.
Ricordo che il ricorso all’opinione comune è un ‘errore logico ( benchè abusato dalla classe politica mondiale)
sono 6 o 7 i “dissidenti”? mi sembra imporante, ché se sono pari possono utilmente praticare qualche sport di squadra senza che uno resti fuori…
«la scuola dovrebbe stare fuori da questi contrasti»…NO E’ BAGNASCO CHE DOVREBBE RESTARE FUORI DALLA SCUOLA!
CosimoB.: E l’arbitro dove lo mettiamo?
Seriamente: meno male che non c’era un figlio di atei disabile (lo so, lo so, ci sono persino le paralimpiadi).
io credo che si potrebbe aggiungere un altro 6 -7, solo che non tutti i genitori dimostrano lo stasso coraggio.
A Jerago con Orago dove abito son messi molto peggio,altro che visita del Cardinale…vorrei che l’UAAR ne prendesse nota.
Il Comune di Jerago con Orago ha deciso di affidare il Comune alla Beata Vergine Maria ritenendolo necessario e che ha addirittura favorito il progresso civile e sociale…
Inoltre nella mia ex Scuola Media quest’anno e gli scorsi anni è passato il prete della Parrocchia di Jerago e quest’anno è venuto anche quello della Parrocchia di Orago…
In tutte le classi della scuola son presenti crocifissi…
E colmo dei colmi volevo segnalarvi 1 episodio accaduto lo scorso anno scolastico nella mia classe…
Era 1 Mercoledì,il 1 Quadrimestre era già passato perciò era sicuramente a Febbraio o dopo…
Le ultime 2 ore (Dalle 11.15 alle 13.05)ho una verifica di Gramamtica assieme ai miei compagni di classe…
In quel momento c’erano le 2 prof di Italiano e Storia e Geografia.
Durante la verifica entra il Vicepreside e chiede agli alunni di religione non cattolica di uscire dalla classe…
Allora non ero ateo perciò ero rimasto in classe…i non cattolici avevano portato fuori dalla classe la verifica…
Entra in classe il prete di Jerago e fa la benedizione con consegna di santino…
Finisce la benedizione,il prete esce con il Vicepreside e mentre noi rimaniamo in classe,i non cattolici hanno avuto il tempo fuori dalla classe di completare la verifica aiutandosi a vicenda senza che ci fosse qualcuno a controllarli.
Il mio paese è Vergognoso.
@ Alex1993
Benvenuto nel club! A te avviene in un paesino, a me in un capoluogo di regione (L’Aquila)!
6 o 7 ragazzi possono sembrare pochi, ma si badi bene si parla di scuola media dove gli alunni sono ancora piuttosto giovani e difficilmente hanno già maturato una coscienza laica.
Avrei voluto vedere se la visita si fosse svolta in un istituto superiore, per non parlare di una università… di cui tutti hanno visto l’esito.
Forse se invece che un sudata ora di ginnastica, fosse stato proposto, in alternativa alla visita, la possibilità di uscire prima da scuola i “disertori” sarebbero stati decine.