Pieve Ligure: proteste contro visita pastorale di Bagnasco presso una scuola

Genova. L’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco prepara una visita nella scuola di Pieve Ligure, un piccolo comune del Golfo Paradiso, e scoppia un caso. La visita in orario di lezione, domani, non è piaciuta ad alcuni genitori (tre dichiarati, altri defilati)che hanno protestato in nome della laicità della scuola pubblica. Richiesta di chiarimenti alla preside, Vanda Roveda, una lettera riservata diventata pubblica, una professoressa che solleva obiezioni, in breve tutto il paese ne parla. La lettera arrivata sul tavolo del consiglio di istituto, che ha poi approvato la visita con un solo astenuto, aveva allegato un testo scaricato dal sito dell’Unione atei e agnostici razionalisti. Il testo definisce le visite confessionali nelle scuole: “La legge non consente – scrive la Uaar – che nelle scuole pubbliche statali il normale svolgimento delle lezioni venga modificato per celebrazioni di carattere confessionale”. Gli atei e agnostici consigliano di diffidare la scuola e rivolgersi al tribunale civile. “Volevamo solo documentare la giurisprudenza in materia – spiega Carla Scarsi, mamma di uno studente – ma soprattutto volevamo chiedere informazioni e ricordare che ci sono regole. Due mesi fa era stata annunciata la proiezione alle elementari di un video sui volontari nelle missioni in Africa. Poi sono venuti in classe dei militari in divisa e hanno proiettato un video con i marines che si paracadutavano”.
Cosa farà a scuola il cardinale Bagnasco? “Non è una visita confessionale – spiega la preside -, non c’è alcun momento di liturgia, niente messe, niente preghiere collettive, è solo un saluto”. Ma la situazione ha imposto una nuova organizzazione: “Nessuno è obbligato a partecipare – dice la preside -. I ragazzi che non fanno l’ora di religione avranno a disposizione un’attività alternativa durante la visita. Se qualche professore lo preferisce potrà fare lezione”. Quello che la preoccupa,ora, è la scorta di Bagnasco: “Spero che rimangano fuori dalla scuola”. Un micro-caso Sapienza “Ma quale Sapienza – dice don Grili, vicario del Levante -. Rispetto l’opinione di tutti ma chi contesta è una infinitesima minoranza che non ha capito lo spirito della visita di cortesia. Non c’è nessuna volontà di ingerenza della Chiesa. Certi atteggiamenti sono frutto di un integralismo laicista. A scuola ci vanno i calciatori e non ci può andare il vescovo?” [sic!]. Il cardinale Bagnasco ieri era a Roma. “Gli ho spiegato la situazione per telefono – dice don Grilli – e ne ha sorriso con me”. Quindi verrà? “Sicuro, sereno come sempre. I problemi sono altri”. Bagnasco è sempre sotto scorta e le misure di sicurezza in attesa della visita del Papa a Genova il 17 maggio sono aumentate. Due giorni fa sono stati denunciati due ragazzi di 17 e 24 anni che scrivevano su un muro “Morte al papa”, uno è figlio di un ex assessore comunale di Rifondazione. Gli atei e Agnostici preparano uno “sbattezzo” collettivo (la richiesta di essere cancellati dagli elenchi parrocchiali) e manifesti per illustrare “quanto ci costa la Chiesa e qusta visita papale”. Chi si dichiara esterrefatto per l’arrivo della Digos sono i quaranta curdi riuniti in un ostello a Savona. “Siamo qui per un incontro culturale. Del Papa non sapevamo nulla”.
L’articolo del Corriere di Erika Dellacasa è consultabile nella rassegna stampa della Camera

Il Giornale, evidentemente più papista del papa, rincara subito parlando proprio di analogie col caso Sapienza. Si parla inoltre di “clima teso” per la denuncia dei due giovani genovesi: evidentemente, certi ambienti politico-culturali non si accorgono come proprio l’Uaar rappresenti uno degli argini legali e istituzionalizzati contro certe derive semplicisticamente anticlericali…

11 commenti

ren

Non bastano i saluti che da dalla televisione più o meno con cadenza giornaliera? Lui e gli eltri eminentissimi reverendissimi amici?

Piergiorgio

I Promoter non devono avere accesso alle scuole, qualunque “prodotto” pubblicizzino.

Stefano Bottoni

Scrivere su un muro “Morte al papa” non mi trova per niente d’accordo. Detto questo, anche se ufficialmente non si tratta di “visita pastorale” mi sembra comunque che sia vietata dalla legislazione vigente.
E spero che l’iniziativa per lo sbattezzo abbia grande seguito e altrettanto grande pubblicità.

San Gennaro

@Stefano Bottoni
la “legislazione vigente” vieta gli atti di culto in orario di lezione nelle scuole.
Sta alla sensibilità del dirigente scolastico invitare, o accettare autoinviti, di chiunque abbia qualcosa di interessante da dire, cioè … EHM! … siamo alle solite 🙁

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

rosalba sgroia

Tutto ciò che inneggia all’odio e alla violenza è deprecabile, comprese le invettive che molti ecclesiastici lanciano contro gli atei. Non diranno morte agli atei, ma li connotano in modo altamente dispregiativo, come fossero il male assoluto.
Ribadisco, ovviamente, ciò che scrive Stefano Bottoni, cioè che sono in disaccordo totale con queste frasi scritte sui muri.

and the worldwill be as one

*** Cosa farà a scuola il cardinale Bagnasco? “Non è una visita confessionale – spiega la preside -, non c’è alcun momento di liturgia, niente messe, niente preghiere collettive, è solo un saluto”. ***

… e tu fai interrompere le lezioni perchè un portavoce di una confessione religiosa possa salutare i ragazzi? ammazza che preside “avanti” che sei…

La scuola è LAICA!!! punto!!!

Gianni Pivo

Siete stati cancellati alle ultime elezioni dal voto laico degli italiani

ADSUM

“Sta alla sensibilità del dirigente scolastico invitare, o accettare autoinviti, di chiunque abbia qualcosa di interessante da dire,…” Bravo San Gennaro! Sono d’accordo con te. Se la scuola ha perso gran parte del suo ruolo educativo, conservi almeno quello di istruire e diffondere conoscenze che aiutino l’uomo ad essere più tolleranti e meno aggressivi.

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“Sta alla sensibilità del dirigente scolastico invitare, o accettare autoinviti, di chiunque abbia qualcosa di interessante da dire,…” Bravo San gennaro. Sono d’accordo con te. Se la scuola ha perso gran parte del suo ruolo educativo. conservi almeno quello istruttivo e informativo per aiutare l’umanità ad essere più tollerante e meno aggressiva.

Sabo

Essendo ligure, ho avuto la “fortuna” di assistere ad una trasmissione televisiva di un rete locale, interamente dedicata alla prossima visita papale, dove esponenti politici di tutti gli schieramenti, e di associazioni compresa la Protezione Civile per tre ore hanno discusso e illustrato tutta l’enorme e complessa organizzazione che occorre istituire per governare un evento dove un uomo andrà in giro un pò qua e un pò là a parlare del nulla, e a lanciare ammonimenti su argomenti che non piacendo a lui devono piacere a nessuno! ed era allo stesso tempo divertente e preoccupante ascoltare queste persone ed il giornalista moderatore magnificare e descrivere fin nei minini particolari quanto verrà fatto. come se il 100% della popolazione fosse entuasiasta della cosa, e che tutti non aspettano altro da mesi, e dell’attesa gigantesca dell’evento ecc.ecc. E questa sarebbe informazione, e questo sarebbe un paese moderno e soprattutto laico ?

lacrime e sangue

Qualcuno qui non ha ancora capito che razionalisti, atei, agnostici non sono solo a sinistra.
Anche molti a destra lo sono.
Si guardano bene però dal dirlo apertamente, secondo la vecchia regola politica che “Parigi (o Roma, o Londra) val bene una messa”.

La Chiesa scalpita: io lo ripeto da tempo. Non saranno associazioni come l’UAAR a ridimensionare la Chiesa, ma i soldi: il centro commerciale sprofonderà la fede…

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