Aveva affisso nella scuola alcuni avvisi destinati ai genitori in vista delle imminenti comunioni. Una riunione a cui, tuttavia, non si è presentato nessuno. A quel punto, più sorpreso che insospettito, il parroco di Santa Maria a Colle, frazione periferica sulla via Sarzanese, ha voluto sincerarsi di persona su cosa fosse accaduto e si è recato alla elementare di via della Chiesa. Qui, meravigliato, si sarebbe visto rispondere che gli annunci erano stati rimossi per non urtare la suscettibilità degli alunni extracomunitari. Meravigliato, il sacerdote avrebbe anche domandato lumi sull’assenza, nell’aula in cui si trovava, del crocefisso, ricevendo dall’insegnante la stessa risposta.
Mortificato, il parroco ieri mattina, durante l’omelia, ha voluto informare i fedeli di ciò che era successo, manifestando, comunque, la convinzione che le rimozioni non fossero state chieste dalle famiglie dei bimbi immigrati, bensì decise dalla scuola stessa in maniera autonoma. Della vicenda, a quanto pare, il prete si sarebbe lamentato anche con l’arcivescovo monsignor Italo Castellani il quale ne avrebbe informato, chiedendo lumi, il provveditorato. La vicenda, inutile negarlo, è destinata a suscitare polemiche e proteste sia degli abitanti del paese sia del corpo insegnante che vorrà rispondere al sacerdote. E’ probabile che la direzione didattica vorrà aprire una sorta di indagine per appurare come si siano svolti, esattamente, i fatti.
[…]
L’articolo completo di Aldo Grandi è consultabile sul sito de La Nazione
ma come si permettono di far gazzarra se non c’è il crocifisso in una scuola!
come se un insegnante si lamentasse che in chiesa non è esposta la carta geografica dell’Europa!
poi, dovrebbero smetterla di usare la scuola come punto di propaganda delle iniziative parrocchiali.
facce di tolla!
Una domanda banalissima.
Ma il Provveditorato, in base a quale legge o regolamento o altro,
E’ TENUTO a fornire chiarimenti alla Curia ?
In base a quale principio il clero si immischia dei fatti inerenti alla scuola pubblica e statale ?
Perchè non si occupa solo delle sue BEN PAGATE scuole private ?
“…. domandato lumi sull’assenza, nell’aula in cui si trovava, del crocefisso, ricevendo dall’insegnante la stessa risposta.”
risposta sbagliata! e che diamine: la risposta doveva e deve essere “questa è una scuola non confessionale, è pubblica, è laica” e punto.
è grottesco questo “politically correct”, occorre ribadire laicità invece di giustificare la rimozione di un simbolo religioso “per non urtare sensibilità”, così si forniscono (involontariamente??) argomenti ai tradizionalisti, invece occorre ribadire/rivendicare la laicità della scuola pubblica.
Purtroppo questa decisione e’ stata presa non per un principio di laicita’, ma per fare una concessione (non richiesta) ai figli dei musulmani…
@Focaral
Mi sembra comunque un’applicazione del principio di laicità anche se tardiva.
Non imporre un simbolo religioso a una minoranza è un’atteggiamento sicuramente laico.
Tardiva perchè quel simbolo non doveva starci a prescindere dalla presenza o meno della suddetta minoranza (o della presenza di altre minoranze tipo gli atei che si scordano sempre).
Tutte le iniziative a carattere laico e aconfessionale sono da sostenere senza se e senza ma…
Questa decisione mi rasserena, sono felice che in Italia ci siano scuole senza l’onnipresenza del simbolo della croce, è certo un piccolo passo, ma bisogna insistere in questa direzione… ostinatamente… e i musulmani non c’entrano proprio niente! Quelli che “rompono” e “invadono” e non “pagano mai” da sempre sono i cattolici in Italia… o no?
democrazia è anche rispetto delle minoranze
peccato che non sia il mainstream corrente, molti sono impegnati sul filone governabilità declinato come “diritto della maggioranza a governare” , qulcuno dice “comandare” svelando ambizioni diverse : si comanda ai servi, si governano i pari, che tempi!
Anche io sono d’accordo sul fatto che i crocifissi vadano tolti per laicità non per non offendere altre religioni, poi un uomo crocifisso è anche un immagine oscena.
Nelle scuole non ci dovrebbero essere crocifissi nè altri simboli religiosi.
chiede lumi? ma vaf… si comportano come i padroni del mondo, come se la scuola fosse la sua. Domani vado in chiesa a chiedere come mai non c’è il poster di Ibrahimovic, visto che sono interista
Vorrei che qualche scultore si adoperasse a costruire una icona alternativa e più moderna: il “sedioelettrizzato” ossia una raffigurazione di Gesù bruciato sulla sedia elettrica.
Vivo a Lucca e qui si respira un clima da succursale vaticana..Non dimenticate che qui è nato Pera l’ateo devoto suddito di Ruini… e abbiamo un sindaco ex Dc, che ha già fatto il Sindaco negli anni 70..
fatto bene!! sono proprio contenta. ma quale indagine! i manifesti se li affigga in parrocchia!
Sono contanta. Mi dispiace solo che bisogna appellarsi al sentimento degli extracomunitari: se fossero invece italiani atei o di altre religioni, nessuno li calcolerebbe….
In Italia non c’e’ nessuna legge che dice che nelle aule delle scuole pubbliche ci devono essere i crocifiossi:
Dal Nostro sito http://www.uaar.it
Nel novembre 2003 il TAR del Veneto si è pronunciato sul primo ricorso presentato da due soci dell’UAAR, i coniugi A., d’intesa con l’associazione. Con una sua ordinanza il TAR ha definito «non manifestamente infondata», con riferimento al principio della laicità dello Stato, la questione della legittimità costituzionale delle norme del Ventennio che consentono l’esposizione dei crocifissi, rimettendo il ricorso alla Corte Costituzionale affinché esprima il suo parere in merito.
Il pronunciamento della Consulta è alfine giunto il 15 dicembre 2004 (ordinanza n. 389) accompagnato dai toni trionfalistici di molti media, che non hanno capito – o fatto finta di non capire – il significato dell’ordinanza emessa: la maggioranza dei mezzi di comunicazione hanno inteso far passare il messaggio che “il crocifisso deve rimanere dov’è”, laddove invece la Consulta ha stabilito semplicemente che la questione non la riguarda, in quanto non esiste alcuna legge che imponga la presenza di crocifissi nei luoghi pubblici.
Sarebbe bene che non cantassimo vittoria…
questo prete non deve chiedere nessuna spiegazione e nessun insegnante o provveditore deve dargliela; il crocefisso nelle scuole pubbliche non dovrebbe essere esposto in nessun luogo di questa papistizzata italietta, ne quello ne i simboli di altre religioni.
Il crocefisso va rimosso perchè l’Italia, almeno sulla Carta, è uno Stato laico. La giustificazione, peraltro non dovuta allo Stato (straniero!!!) del Vaticano, potrebbe fornire un pretesto politico alla Lega per una qualche campagna di “difesa” della storia e della cultura italiana contro gli stranieri “invasori”.
quello che non mi piace è che il crocifisso sia stato tolto x no urtare la sensibilità dei credenti in un altra religione. Il crocifisso va tolto xchè la scuola deve essere laica.
Sono perfettamente d’accordo con l’ultimo commento di Vico. La scuola deve essere laica e infischiarsene delle fisime di qualsivoglia religione. Di conseguenza bravi gli insegnanti se hanno agito per motivi laici, male se hanno tolto gli avvisi in ossequio ad una religione che è altrettanto castrante e liberticida di quella cattolica.
Questo prete è pazzo. C’è poco da aggiungere.
Solo un pazzo furioso, integralista ed intollerante, può pretendere che il simbolo della propria ideologia venga esposto obligatoriamente in un luogo pubblico, per di più in un luogo di istruzione pubblica.
Questa cosa fa a pugni con la Laicità in un modo talmente ovvio che non dovremmo neanche star qui a discuterne. In un Paese “normale” chiunque non farebbe altro che compatire il povero integralista… e dimenticarlo al più presto assieme alle sue assurde pretese, da non prendere nemmeno in considerazione.
Altrettanto ovvio deve essere il fatto che i simboli ideologici-religiosi non devono esistere in osservanza ad un supremo principio di Laicità, e NON perchè c’è un’altra ideologia religiosa che rivendica la stessa assurda pretesa!
In altr parole: NON E’ CERTO IN NOME DELL’ISLAM CHE VANNO TOLTI I CROCEFISSI, ma in nome del Buonsenso, della Civiltà, e della comune convivenza (tutte proprietà di cui le religioni, tutte, difettano!).
Togliere i crocefissi per mettere le mezzalune sarebbe come togliere le zecche per far posto alle sanguisughe. Noi non vogliamo nè le une nè le altre.
@silesio
pensa che se cristo l’avessero ammazzato i turchi, i cattolici andrebbero in giro con l’impalato al collo.