BAGDAD – Nuovo messaggio audio di Ayman al-Zawahiri. In una registrazione diffusa su Internet, quattro giorni dopo un proclama simile, il numero due di Al Qaeda lancia un altro appello all’insurrezione in Iraq, sollecitando i fedeli islamici a unirsi. «Invito tutti i musulmani ad accorrere sui campi di battaglia della ‘Jihad’ (la guerra santa agli infedeli; ndr), specialmente in Iraq», afferma al-Zawahiri. Nella precedente occasione, l’ideologo dell’organizzazione terroristica fondata da Osama bin Laden aveva invece esortato i correligionari a fare del Paese arabo «una fortezza dell’Islam». L’uno e l’altro messaggio costituiscono la risposta in due parti a un centinaio di domande poste a Zawahiri dai militanti fondamentalisti attraverso i forum loro dedicati sul web (una serie denominata «dialogo aperto» nella quale il medico egiziano risponde alle domande poste dai frequentatori dei forum islamici lo scorso gennaio).
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Almeno possiamo sapere quale tipo di “riforme” ha mai proposto l’UDC?
Al peggio non c’è mai fine?
Questa è in assoluto l’era in cui i più scemi del villaggio globale hanno la più grande copertura mediatica della storia. Non parlo solo di Al Zawahiri, of course. Il mondo è pieno di quelli come lui, in America, in Italia sopratutto… E’ una razza in continua crescita. Guarda caso le persone più da ricovero sono quelle che si fanno sempre scudo della religione per giustificare i loro problemi personali e le loro frustrazioni.
Abbia pazienza: una cosa alla volta!
In questo momento i musulmani sciiti e sunniti in Iraq
hanno un gran da fare nel massacrarsi vicendevolmente.
* ren
Scusa sono dei cattolici coloro i quali in Italia si fanno scudo della religione per giustificare le proprie frustrazioni?
@ Enrico
Tu che ne dici?
* ren
Io non sò quali sono i cattolici che grazie alla religione coprono le loro frustrazioni.
@Enrico:
Quelli che voglio imporre la loro pseudo morale da tre soldi a tutti per legge, qualli che cercano sistematicamente di zittire chi non la pensa come loro accusando di terrorrismo chi non la pensa come loro, quelli che mettono le bombe alle macellerie islamiche, quelli che pestano i gay, etc…
MA SOPRATUTTO CHI CONTINUA AD APPROVARE E SOTENERE UNA CHIESA COLPEVOLE DI COPERTURA MAIOSA DEI PEDOFILI, DI INFINITI SCANDALI E OSCENITA’ FINANZIARIE, CHE SFRATTA IPOEVERACCI DALLE CASE PER FARCI ALBERGHI DI LUSSO ECC… avete le mani sporche di sangue?
A quando la beatificazione di Maciel delgado?
@ Enrico,
fra i religiosi, persino fra le alte gerarchie è risaputo ci sia un altissimo numero di gay. Non si accettano e allo stesso tempo vogliono fare parte di un sistema-nido, una sorta di welfare alla svedese dove tutto è assicurato, dal seminario alla morte, soldi, vitto e alloggio. Posizione rispettabile, ognuno dovrebbe essere libero di vivere come vuole. Ma nel frattempo covano e montano tantissima rabbia e livore e li sfogano prendendosela con chi invece vive la propria sessualità onestamente e affronta la vita senza salvagenti. Rifletti prima di parlare. La loro rabbia non si ferma a gay e lesbiche, loro fratelli e simili in quanto esseri umani. Mi pare che le scritture alle quali sei molto affezionato parlino di amore e fratellanza. Invece se la prendono anche con tutti coloro che con il loro comportamento libero: divorziati e separati che vogliono rifarsi una vita, scienziati e persone razionali che non accettano più i loro dogmi, liberi pensatori, rei di mettere in pericolo il loro cosmos.
comunque la notizia positiva è che la campagna di sangue inaugurata da al zarcaui e proseguita dai suoi successori ha avuto come conseguenza un’ondata di odio nei confronti di:
1) i militanti di al qa’ida, contro cui si sono ribellati intere zone, scacciandoli a fucilate
2) dei chierici in generale. “Violence Leaves Young Iraqis Doubting Clerics” (new york times 4 aprile 2008) http://www.nytimes.com/2008/03/04/world/middleeast/04youth.html?fta=y
* ren
Scusate ma quali atti fà la chiesa contro le persone omosessuali? e contro gli scienziati ( non parlate di Galileo? Divorziati e separati sono parte della chiesa e come tutti soggetti alle regole decise da Dio.