Molti credenti che non credono più ai dogmi, o li ignorano, o li hanno dimenticati, continuano invece a credere appassionatamente nei corpi. Nel corpo vivo del Papa, accolto ovunque da folle assai più numerose di quelle che frequentano le chiese. E nei corpi sepolti dei santi, riesumabili a richiesta come Padre Pio, che da oggi viene esposto allo sguardo dei devoti e delle televisioni.
Fatto salvo il rispetto per il frate e i suoi seguaci, a lui legati da un rapporto non liquidabile con la mera superstizione, resta l’enormità del fenomeno: riportare alla luce un cadavere e offrirlo all’appetito adorante di una massa di fedeli e di curiosi. Gli antichi Egizi, sapienti mummificatori e popolo più spirituale del nostro, ci prenderebbero probabilmente per sacrileghi.
Gli atei parlano con troppa superficialità di ritorno al Medioevo, mentre non esiste evento più contemporaneo di questo. L’esibizione del corpo. Non accade di continuo sui muri, per la strada e dentro i tanti schermi da cui osserviamo il mondo (e lui osserva noi)? La magia dell’allusione che evoca senza rivelare sembra essersi smarrita nei gorghi della nostra accidia esistenziale spacciata per bisogno incessante di emozioni violente e tangibili.
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L’articolo completo di Massimo Gramellini è consultabile sul sito de La Stampa
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Eh, sì. Gli atei sono sempre gretti e meschini. A parte questo, ci sarebbe da dire che la tradizione cristiana ha sempre ostentato una certa attenzione – per certi versi abbastanza “discutibile” – per il corpo (Cristo, il sangue, il martirio, le reliquie). E da che mondo è mondo questa tradizione cristiana risale al medioevo. Poi se vogliamo dire che una bionda su un cartellone e un corpo morto di un santo “pari sono”…
Questa esibizione del corpo si chiama anche pornografia.
Esibizione del corpo…vivo!!! Quello riesumato morto da 40 anni non sarebbe il caso di esporlo ma si sa che i cattolici sono necrofili e allora si unisce l’utile al dilettevole e si guadagnano moltissimi soldi (per di più dalla gente appassionata di decomposizione).
gramellini ha gli occhi ben aperti.
osservando questa forma di culto ci indica qualcosa?
forse che questo potrebbe essere il VERO e CONCRETO culto cristiano: il culto della persona.
effettivamente il culto di Amon è durato 3500 anni e giù di lì, vuol dire che funziona!
il fatto che il potere da spirituale si trasformi in materiale è logico e conseguente, no?
ma mi vien da domandare: riusciremo mai, e come, a separare definitivamente il culto dal potere?
e, soprattutto, PERCHè?
“Fatto salvo il rispetto per il frate e i suoi seguaci, a lui legati da un rapporto non liquidabile con la mera superstizione…”
No, infatti, si tratta di feticismo…
Qualcuno dice che tra feticismo e superstizione non c’à alcuna differenza? Bè, ma questo lo può pensare solo un ateo in malafede che non capirà mai quanto possa elevare lo spirito la vista di un corpo… non importa se un pò rabberciato per renderlo presentabile.
Presentabile allo spirito, naturalmente.
Questa e’ necrofilia,questi sono malati di perversione,e’ una morbosa curiosita’ e il gusto dell’orrido.
Spero che muoiano in fretta,spero che diventino il ritratto di dorian grey.
Purtroppo in questo caso non si puo’ invocare nessuna giustizia divina che possa esaudire i nostri desideri nei loro confronti.
Ho sentito oggi alla radio che il giro d’affari attorno a padre pio si aggira sui 4 miliardi di euro………………..
Sono convinto che molti credenti “fans” di padre pio badino esclusivamente all’insegnamento spirituale del santo; tuttavia orde di persone sembrano attratte esclusivamente da stigmati, corpi mummificati, miracoli: questa è superstiione, negaione dell’intelligenza e voglia di vivere nel medioevo!
L’articolo è condivisibile.
Non era offensivo per gli atei.
Trovo fuori luogo, maligno e fuorviante il commento sotto l’articolo.
Inoltre chi afferma che dal medioevo deriva il religioso culto dell’immagine e del corpo dovrebbe, per uscire dall’abisso di ignoranza in cui annega, andare a vedersi un po’ di chiese medievali.
Dario Fo, che non è certo credente, fece uno spettacolo poetico e preciso prorpio sul Duomo di Modena e Wiligelmo, scultore dotato di un grande senso della spiritualità.
Prima del Rinascimento, dato che si dava più apetto al lato evocativo e spirituale dell’atre, neanche venivano rispettate le proporzioni del corpo umano!
Sarebbe auspicabile, per dare un’immagine migliore degli atei:
1. Imparare la storia
2. Imparare a leggere
3. Smetterla di scagliarsi contro chi esprime pensieri diversi come un branco di caproni: esistono tanti altri modi per sfogarsi evitando di fare brutta figura
Sole:
lascia perdere Wiligelmo e Dario Fo
O Signor, per cortesia,
manname la malsanìa
Iacopone da Todi.
Oppure vedi la novella di Fra Cipolla del Boccaccio oppure la letteratura religiosa del
1200-1300 in genere.
Vedrai che le masse praticavano un coacervo di superstizioni scambiate per religione
E prima di trinciare giudizi studia un po’ di storia tu per favore e’ leggi documenti originali.
Mica era tutto prova ontologica dell’esistenza di dio, anzi la maggior parte dei chierici era
analfabeta, sempre nel 1600 in Spagna nell’opera picaresca “Lazarillo de Tormes”, nell’episodio del venditore di bolle (gia’ di per sè sintomatico) si parla di preti ordinati a forza di quattrini piu’ che per dottrina.
Leggiti un po’ di letteratura originale e lascia perdere gli sproloqui di Dario Fo e Benigni
se ti vuoi rendere conto di che cosa era la religiosita’ effettiva in qeulla epoca.
@Sole:
Ma certo la chiesa di San Bernardino alle Ossa (milano) interamente doecorata con osa umane, non esiste.
La chiesa della Rotonda della Besana (Milano) con i capitelli decorati di teschi, non esiste.
Il culto di parti di cadavere inziato con la madre di Costantino (quello del ‘300 DC non Vitagliano) non esiste.
Il buisiness delle relliquie che ha attraversato TUTTO il medioevo non esiste.
E’ nel medioevo che nasce e si radica il culto feticistico per cadaveri e pezzi di cadaveri. Per culto del corpo qui nessuno intende il moderno culto della bellezza, ma il culto feticistico per le spoglie mortali di supposti santi. Necrofilia del sacro.
Ad ogni modo hai ragione l’involuzione artistica dall’epoca romana a quella medioevale è evidentissima. C’è una perdita di baglio tecnico e un imbarbarimento delle relizzazioni impressionante.
Basterebbe fare un confronto con la statuaria e gli affreschi pompeiani. Così come invece di parlare di lato spirituale dell’arte sarebbe il caso di parlare di perdita del baglio tenico dovuta agli sconvolgimeti politici e bellici, che come conseguenza hanno avuto anche l’interruzione dell’insegnamento.
Parlare di lato spirituale è abbastanza ridicolo se si considera che nel medio evo l’artista era un servo che realizzava i “manifesti pubblicitari del padone”, non aveva come lavoratore una rilevanza sociale o indipendenza nella realizzazione.
E’ un residuo dell’antico rito cannibalico. Il cadavere del capo o del personaggio di prestigio veniva divorato al fine di acquisirne le virtù. “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”. Oggi non si può più fare, ma ci si accontenta di consumare questo rito in forma più discreta. Il cadavere lo si mangia con gli occhi.
Non riuscite a capire un dato elementare:
Il corpo di Padre Pio – il corpo del 1º sacerdote stigmatizzato nella storia della Chiesa – é stato per 50 anni crocifisso insieme con Cristo – per questo ora é RELIQUIA, DONO, LASCITO per i fedeli.
@ Valentino Salvatore
Conosco da anni Massimo Gramellini, e il suo editoriale è la prima cosa che mi interessi leggere. Ha un senso dell’ironia molto sottile (british, direi), e può capitare talvolta che possa sfuggire. Fidati, comunque, che il suo pensiero non aveva nulla contro noi atei, e anzi era del tutto contrario a queste forme di superstizione necrofila.
Sul fatto poi che non esista un evento più contemporaneo di questo… dovrai convenire che purtroppo ha tutte la ragioni del mondo.
@Marforio
Onestamente io continuo a non capire. Che ve ne frega delle reliquie? Non si tratta in fondo, dell’involucro di grezza materia che un tempo ospitò l’anima di Padre Pio (che ora si trova altrove)? Ha delle proprietà magiche per caso?
Io faccio fatica a non bollare tutto questo come “feticismo”.
il periodo in cui viviamo è un periodo di forte reazione, da parte di una fetta consistente della popolazione, nei confronti della scienza, della laicità e in modo più profondo di tutte quelle libertà civili che sono state una conquista fondamentale del novecento. Quando ci sono cambiamenti importanti ci sono sempre moti reazionari, bisogna affrontali con il giusto piglio e con grande risolutezza, e poi passeranno, almeno spero. Insomma per un passo indietro se ne faranno tre avanti.
Secondo me non gli piacciano i morti… scommetto che se alla salma di pio cadesse la maschera di cera e si scoprisse il suo volto decomposto tutti si impressionerebbero e distoglierebbero lo sguardo.
Avete mai fatto caso che su queste questioni i papisti evitano il dibattito, più che con gli atei, con i protestanti ed i TdG?
Infatti gli atei negano tutto e si può sempre rispondere loro che sono senza Dio e che non comprendono le cose di religione (come se le scritture non fossero lette più dagli atei che dai cattolici..), mentre altrettanto non si può dire ai protestanti ed ai TdG che li affrontano proprio sul piano biblico.
E le autorità ecclesiastiche sanno benissimo che, da un punto di vista biblico, quella che il loro popolo pratica non è altro che IDOLATRIA!
Certo la CCAR ha finemente distinto fra idolatria e venerazione, ma è dato di comune evidenza che i fedeli si comportino davanti alle reliquie ed alle immagini sacre come i pagani davanti ai feticci.
I due atteggiamenti sono indistinguibili.
Ma tant’è, gli idoli sono fonte di sicuro richiamo per la gente e, storicamente, una delle principali ragioni del successo di s.Romana Chiesa.
Saluti a tutti. GdL
un consiglio a tutti i deboli di stomaco:
questa sera a cena meglio evitare qualsiasi telegiornale.
Il rischio è quello di vedersi sparare sullo schermo,
mentre state mangiando, la faccia della preziosissima mummia.
Giovanni da Livorno:
oltre che di sicuro richiamo anche di sicuri quattrini.
In tv hanno fatto vedere la “mummia”. Di primo acchito è molto meno rovinata di una notevole percentuale di persone ben vive. Certo che fra saio, silicone e ammenicoli vari, lì sotto potrebbe esserci chiunque o anche niente.
Quello che più mi ha colpito è comunque l’espressione inebetita e i commenti di molti che l’hanno vista. Come si fa a venerare una succursale del museo delle cere?
enrico mini
@giovanni da livorno
Con quali protestanti?Sono 1300 denominazioni.
I T.d.G. ? Nessun protestante li considera cristiani.
@ Lucas
Tutte le confessioni protestanti (ed il loro numero è un ulteriore prova di una fede vissuta più liberamente e più autenticamente di quella cattolica) sono ugualmente critiche nei confronti dell’idolatria papista.
Ed è notevole il fatto che il dibattito scritturale su questo ed altri punti venga sempre evitato (i preti preferiscono parlare di politica….).
I TdG sono cristiani nei fatti, mi sembra, a prescindere dalla considerazione che ne hanno i protestanti.
Comunque non li considerano cristiani perchè non ammettono la trinità che è un tratto comune fra cattolci e protestanti.
Non sono però i soli (si pensi agli unitariani).
Saluti. GdL
Neanch’io penso che Gramellini intendesse bacchettare gli atei, è persona intelligente e nient’affatto clericale.
Sul feticismo dei cattolici, e in generale dei monoteisti: è parte del loro atteggiamento, basterebbe il culto (antichissimo) delle reliquie a testimoniarlo. Di nuovo, nell'”evento” Padre Pio c’è solo la massiccia massmediatizzazione. Che poi anche questa, ormai, è roba già vista…