Oggi, 25 aprile, alcuni circoli UAAR (in particolare Cagliari, Lecce, Milano, Roma) parteciperanno alle manifestazioni per la Giornata della Liberazione. Striscioni e cartelli saranno all’insegna del motto: “Non è per questa Italia clericale che si sono battuti i partigiani”.
25 aprile UAAR
33 commenti
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la festa di liberazione deve essere la festa di tutti gli italiani, destra e sinistra, non capisco davvero perchè certi politici usino in modod strumentale questa festa per mettere zizzania.
Poveri partigiani, vedere un paese così deve far loro molto male.
Purtroppo, e tra non molto, verremo a sapere (è nel programma ‘culturale’ di chi ha stravinto le elezioni) che i partigiani, non solo non si erano battuti anche per uscire da un’italia clericale, ma, al contrario, solo per imporre il comunismo ateo contro il quale inutilmente si erano generosamente battuti la Chiesa assieme al suo Uomo della Provvidenza!
@ bruno gualerzi
Questa è un’incredibile assurdità! Scusami tanto se te lo dico. Evitiamo di strumentalizzare la lotta di liberazione per sostenere l’anticlericalismo perchè è decisamente fuori luogo. I partigiani si sono battuti per un’italia libera dal nazifascismo. Punto. Non ignoriamo che la resistenza è stata fatta anche dai cattolici i quali hanno scritto la costituzione poi assieme ad altre forze. Vi erano addirittura preti tra i partigiani. Poi parlare di ateismo nella resistenza….!!! Definire i comunisti atei è riduttivo. Erano comunisti con tutto ciò che di più elevato si può pensare. Etichettandoli come atei si svilisce il loro spessore ideale e culturale. Lo dico a te e ad altri. Come al solito si gira anche la lotta di liberazione per sostenere le ragioni atee. Ma che povertà…
Oggi è anche il V-Day 2, se non sbaglio.
@ Daniela
La festa della Liberazione non sarà mai accettata dalla destra(almeno da una parte di esssa)per il semplice motivo che i nazisti invasori erano loro alleati e compagni di stragi.
Boh, non credo che i partigiani bianchi fossero troppo preoccupati dal clericalismo, in effetti: chi poi propose l’inserimento in Costituzione dei Patti Lateranensi da dove veniva?
Non credo che il 25 aprile sia il giorno più adatto per parlare direttamente di anticlericalismo: la lotta di liberazione nazionale fu condotta proprio mettendo temporaneamente da parte, tra l’altro, le polemiche fra democristiani e laici sul ruolo della Chiesa nella vita pubblica. Piuttosto era meglio, nello slogan, insistere sui valori enunciati (sia pur con qualche sbavatura) dalla Costituzione nata dalla Resistenza (ad esempio quelli proposti all’art. 3…).
@Claudio
No, etichettando i comunisti come atei semmai si aumenta il loro spessore culturale.
Bhè in questo caso io sono d’accordo con Claudio.
Secondo me è fuori luogo la frase “non è per questa Italia clericale che si sono battuti i partigiani”. Che connessione esiste fra la lotta partigiana e l’ateismo?
La libertà che si voleva all’epoca era ben altra, quella più opprimente, e cioè quella per debellare l’occupazione tedesca e il regime fascista. All’epoca il cattolicesimo era molto più incisivo che adesso, e la stragrande maggioranza dei partigiani credo che fossero cattolici, e non solo lottavano per la liberazione, ma pregavano anche per la stessa (mio zio fu condannato per azioni antifasciste, fu un partigiano deportato, e proprio l’altro ieri leggendo il suo diario che scrisse nel campo, ho potuto notare quanto siano ricorrenti le parole: fede, dio, signore).
Attribuire alla lotta partigiana degli aspetti di lotta anticlericale secondo me è stata un’opera successiva, amplificata dai commentatori e dagli storici, che lodando i propositi degli uomini che la fecero, pensarono bene di inserire ideali di libertà associati alla resistenza, che non erano certo nella coscienza di chi lottava, facendo della loro lotta una lotta che liberasse l’Italia da ogni male, e quindi anche dal clericalismo.
Non dimentichiamoci che nonostante tutto siamo in una democrazia, e lo siamo grazie anche alla resistenza italiana. Ed è per questo che si lottò, per la libertà, non per eliminare la chiesa.
Per questa lotta ci siamo noi, partigiani della laicità!! W l’Italia, W la libertà.
@magar
quindi l’ateismo aumenta lo spessore culturale?
i cristiani allora sono ultrapiatti?
Anch’io esprimo qualche perplessità nel legare uaar e 25 aprile.
Non sto facendo revisionismo berlusconian/bossiano, ma solo fatico a vedere nella liberazione dal nazi-fascismo *anche* una qualsivoglia forma di liberazione dall’oppressione clericale. E come ha fatto notare ad esempio Claudio, fra i partigiani c’erano anche clericali.
Non dimentichiamo che la nostra (peraltro) preziosa costituzione nata dal 25 aprile ci ha regalato anche il famigerato articolo 7 e la tacita suddivisione post-bellica dei campi di azione (e perciò di potere) tra comunisti e clericali.
per claudio,
e perchè “etichettandoli” come atei si svilirebbe il loro spessore ideale e culturale. Questa è incredibile assurdità e dimostra una preoccupante povertà intelettuale.
Mi sa che l’unico che ragiona per etichette sei proprio tu.
Negli ultimi anni l’informazione sta cercando di fare passare l’idea che quella del 25 aprile non sia una festa condivisa ed esistano due italie da conciliare, questo è un falso epocale, che non deve passare. Anche la sinistra ha commesso errori in tal senso, ricordo un intervento di Violante che equiparava i morti di salò alle vittime partigiane. in questo 25 aprile bisogna sottolineare che:
La resitenza fu un movimento di popolo, largamente condiviso, che coinvolse tutti, dai monarchici ai comunisti e che unì, invece di dividere.
Che, confermando pietà e rispetto per i morti dell’altra parte esiste una fondamentale differenze, i nostri morti combattevano per la giustizia e per la libertà.
Per quel che riguarda le vittime del dopoguerra, che vengono strumentalizzate per caratterizzare la resistenza in modo negativo (in particolar modo quella comunista) vorrei ricordare le centinaia di stragi compiute dai nazifascisti sul nostro territorio. Vorrei ricordare che fu Togliatti il ministro della giustizia che promulgò l’amnistia x i crimini di guerra.
Che sarebbe ora di aprire un serio dibattito sui crimini di guerra commessi dagli italiani nella ex jugoslavia con campi di sterminio con migliaia di morti, che furono le cause scatenanti della ritorsione titina e del fenomeno delle foibe (l’unico documentario fatto dalla bbc è stato mandato il onda dalla 7 a tarda ora), sull’uso dei gas in etiopia, sugli omicidi in libia…. e fare del giorno della memoria un momento di riconciliazione, questo si doveroso, con i popoli che la crudeltà italiana hanno subito.
A tutti buon 25 aprile, con le parole di Arrigo Boldrini, Bulow, morto quest’anno:
ABBIAMO COMBATTUTO PER QUELLI CHE C’ERANO, PER QUELLI CHE NON C’ERANO E ANCHE PER CHI ERA CONTRO…
Non posso che condividere in piano i commenti precedenti. Sulla questione del comunista ateo… voglio dire questo: i comunisti atei? Una volta si ma non erano atei era molto più! Die semplicemente atei non li caratterizza. Oggi il comunismo può essere anche non ateo perchè la cultura marxista è annacquata e i partiti comunisti hanno aperto ad altre culture accomunate dall’obiettivo rovesciamento del capitalismo e della realtà.
pardon, intendevo scivere intellettuale
@ Caludio (e altri)
Ma cosa hai capito? Stavo solo denunciando una tendenza revisionista, di cui la destra intende farsi sostenitrice, che tenta di stravolgere il significato della resistenza e di chi – comunisti, socialisti, CATTOLICI, liberali, pefino monarchici – l’ha combattuta per liberare l’Italia dal nazifascismo. E prospettavo, appunto, una tutt’altro che improbabile rilettura tendente a screditare la resistenza e rivalutare il fascismo in quanto ‘diga’ contro il comunismo ateo. IL CLERICO-FASCISMO NON LìHO INVENTATO IO, anche se, e per fortuna, non rappresenta certo tutto l’universo cattolico.
Di solito mi scuso per non essere stato abbastanza chiaro, ma stavolta sono solo sconcertato per un così incredibile fraintendimento.
@vico
Sì, ultrapiatti! Anzi, al plasma (di Cristo)… 😛
E se, nonostante le mie buone intenzioni, non sono ugualmente stato chiaro, volevo solo far presente che ho avuto come stimatissimo collega di insegnamento il fratello di Giuseppe Dossetti (Ermanno, purtoppo deceduto poco tempo fa), cattolico praticante, capo partigiano, per due legislature deputato DC, che non intendeva certo, col suo impegno politico, né disconoscere. né ovviamente tanto meno rilanciare, il clerico fascismo, pur con un rapporto con la chiesa tanto coerente dal suo punto di vista, quanto difficile da capire da parte mia.
(Scusate la eccessiva personalizzazione di tutto quanto)
MANGANELLO E ASPERSORIO, leggetelo, poi discutiamo.
C’è un’Italia che non ha mai accettato il 25 aprile, ed è quella che ha votato Berlusconi. Svuotare la data fatidica da ogni significato politico attraverso l’insistenza su singoli episodi extrapolati dal contesto storico, politico e miltare dell’epoca (vedasi Jugoslavia) sarà quello che farà questo governo. In più c’è un clima revisionistico già in atto da tempo che, mentre ha ignorato l’armadio della vergogna, ha dato un gran risalto al plasma versato dai vinti. Certo, forse qualche errore è stato fatto anche dai vincitori, se è vero che questa celebrazione assomiglia sempre più a una messa cantata che non appassiona i giovani. Qualcuno ha notato che i rifiuti di Napoli sono spariti dalla TV? O che nessuno ha fatto notare che nelle ultime elezioni le schede bianche sono tornate ad essere quelle di sempre, dopo il broglio del 2006 (1.000.000 di schede bianche finite a forza italia per costrure il pareggio ed inguaiare Prodi)? Forse Grillo non ha tutti i torti, in Italia c’è un pericoloso deficit d’informazione. C’è da scommettere che non appena Alemanno sarà diventato sindaco spariranno anche gli stupri operati dagli extracomunitari e i furti nelle villette. I vertici clericali sono abituati a schierarsi sempre con i vincitori di turno chiunque essi siano, quindi tutto questo non è per loro un problema.
mi sa che avete le idee poco chiare,anche oggi nessuno tranne pochi parlano apertamente male del’operato della chiesa,anzi vengono ignorati tipo l’otto per mille che nessuno si chiede come mai dopo averlo dato la chiesa chieda continuamente fondi e sovvenzioni a tutti.
Noi inveiamo contro i politici ma nessuno apertamente contro il clero.
Una volta essere comunisti non era un delitto,e’ stato con la scomunica del papa che e’ stato dato un taglio,ma mai netto perche’ subdolamente li ha sempre circuiti e pubblicamente chiamati a rientrare nel gregge.
Siamo ancora allo stato microscopico come laicita’.
Il 25 e’festa per tutti perche’ e’ finita la guerra e la fame.PUNTO
da repubblica
Silvio Berlusconi sostiene che “purtroppo seguì la guerra civile, l’occupazione da parte dei tedeschi, che creò un segno di sangue nella memoria italiana. Generò un odio tra vincitori e vinti che segnò la coscienza del Paese. Ormai tutto questo è storia e adesso è tempo di dare al 25 aprile un senso italiano popolare e nazionale, un senso di libertà e di pace”
E’ INCREDIBILE CHE IL FUTURO PREMIER CONFONDA IL 25 APRILE 1945 DATA DELLA LIBERAZIONE, CON IL 25 LUGLIO 1943 DATA DELLA CADUTA DEL FASCISMO
@ bruno gualerzi
Le tue parole erano chiare. Ora hai corretto. In questo modo siamo d’accordo! Ltendenze revisioniste di destra vanno ostacolate. E’ vero…
Vico wrote : E’ INCREDIBILE CHE IL FUTURO PREMIER CONFONDA IL 25 APRILE 1945 DATA DELLA LIBERAZIONE, CON IL 25 LUGLIO 1943 DATA DELLA CADUTA DEL FASCISMO
Ah beh … se è per così poco non preoccuparti : qui a Roma qualche consigliere di FORZA ITALIA pensava che il XX SETTEMBRE fosse associato alla resistenza !
E ancora. Il nostro prossimo premier è talmente preparato in storia della resistenza che, a chi gli ricordava l’esempio di Papà Cervi, rispondeva che lui sarebbe stato ben contento di incontrarlo in qualsiasi momento. Peccato che Papà Cervi fosse morto ormai da decenni…
Va bè che per un ‘unto dal signore’ questo non sarebbe stato un ostacolo insormontabile!
(Nota in margine autocritica. Brutto segno quando ci si compiace di mettere in ridicolo chi detiene tanto potere… Ricorda tanto le barzellette che circolavano sul Duce durante il ventennio. Per non parlare delle barzellette spinte raccontate da certi preti ‘mondani’ per far vedere quanto siano spiritosi e ‘liberi’)
Bagnasco fischiatissimo a Genova…
Penso anch’io che abbia poco senso “appropriarsi” del 25 aprile…
Come minimo, si fa la figura di chi usa ogni possibile occasione per “farsi vedere”.
Ma nemmeno non presentarsi alle celebrazioni con la scusa che gli altri se ne appropriano. Se non ci vai, non puoi accusare gli altri di appropriarsene…
Molto spesso sento confondere l’operato dei cattolici con l’operato della Chiesa cattolica.
Che lo facciano i cattolici (che hanno una fede cieca nella loro Chiesa) passi, ma noi non coinvolti nella loro fede religiosa non dovremma davvero cadere nello stesso equivoco. Poiché si può capire molto di quello che è storicamente accaduto solo dividendo le due storie: quella di una Chiesa gerarchicamente organizzata, schierata dalla parte dei regimi totalitari fascisti e nazisti e quella di una importante parte della base cattolica che, pur non opponendosi mai direttamente alla propria Chiesa, ha saputo combattere anche contro gli amici della propria Chiesa. W il 25 aprile (in questo modo anche) anticlericale.
Mi permetto con rispetto di stupirmi del fatto che fino ad ora nessuno abbia parlato (qui e ora, intendo, certo in passato lo si è fatto ma la data del 25 aprile sarebbe stata perfetta) del ruolo di pio xii e della sua non certo inimicizia con Mussolini, con Hitler, con gli ustascia croati, e del ruolo avuto dal vaticano nel mettere in salvo un notevole numero di criminali di guerra. Anche questo andrebbe ricordato oggi.
per correttezza berlusconi (miracolo) non aveva sbagliato era la notizia di repubblica scritta male.
@Stefano Bottoni
Non lo faranno mai. Rovinerebbe l’illusione di cattolici=unici paladini del bene e della libertà che si sono auto creati.
@ massimo
ma che dici? ahahah
Oggi sono molte le responsabilità insabbiate che, di necessità, portarono alla lotta di Resistenza e alla Liberazione del 25 aprile, quale riscatto dell’Italia stessa (per la quale 43.000 partigiani diedero la vita). Ma anche del dopo il 25 aprile si insabbiano parecchie cose. Ad esempio che per il referendum fra Repubblica e Monarchia del 2 giugno1946, nel quale fu eletta anche la costituente, l’elemento essenziale di organizzazione del blocco monarchico furono i quadri della Chiesa cattolica (tanto è vero che le sue più alte gerarchie sconsigliarono a Vittorio Emanuele e a Umberto la doppia abdicazione. A causa di questo la Dc non fu in grado di dare una sua precisa indicazione di voto. De Gasperi, che aveva partecipato alla Resistenza e ne era segretario, solo nell’imminenza del voto dichiarò il suo voto personale per la Repubblica. Vinse la Repubblica (con una divisione netta dell’Italia in due). La Repubblica prevalse dall’Umbria al piemonte. Mentre la Monarchia prevalse dal Lazio alla Sicilia. La differenza determinante si può riconoscere proprio nella liberazione per mano degli Alleati e dall’influenza della Chiesa cattolica al centro-sud e dalla partecipazione alla Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo con la lotta partigiana a centro-nord. Dopodichè solo con le prime elezioni dell’Italia repubblicana del 18 aprile 1948 la strgrande maggioranza delle forse contrarie alla Repubblica conversero nella Dc (questa condizione e la forzatura della Chiesa cattolica per un’alleanza della Dc con la destra monarchica e fascista sono all’origine delle dimissioni di De Gasperi) E ci trovammo nelle singolare situazione che a gestire la Repubblica e la sua nuova Costituzione furono in gran parte quelle forze che alla Repubblica e alla Costituzione furono contrarie. Oggi siamo all’epilogo (a mio avviso, la storia dell’oggi non si può comprendere senza comprendere il decorso di questa parabola discendente, nell’allontanarsi da quei valori e da quei sentimenti che furono della Resistenza).
Mi si scusino i molti errori grammaticali per l’aver scritto di getto e senza correzioni.