Chiesa cattolica e pena di morte

Curate da Francesco D’Alpa, responsabile dell’Osservatorio UAAR sui fenomeni religiosi (osservatorio@uaar.it), sono ora disponibili sul sito le Risposte alle domande più frequenti sull’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti della pena di morte. Pubblicato, e liberamente scaricabile, anche Benedetto XVI e la pena di morte, capitolo tratto dall’imminente libro di D’Alpa “Il “sì” cattolico alla pena di morte” (Laikos 2008).

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24 commenti

venezia63jr

La chiesa apertamente non ha mai appoggiato la pena di morte,ha terrorizzato l’umanita’ con le punizioni e castighi eterni,ha sempre fatto finta di parteggiare per la pace ma ha sempre appoggiato le nazioni che in suo nome hanno fatto pulizie etniche,si salva da tutto perche’ fa paura alle coscienze dei deboli di spirito.
Il cammino per l’emancipazione e’ ancora agli inizi ma inesorabile.

claudio

Ho letto quanto si scrive sul rapporto tra chisa e pena di morte. La chiesa è contraria alla pena di morte. Riporto il brano annotato anche dai curatori della ricerca, la cui paternità appartiene a Giovanni Paolo II: «Nel medesimo orizzonte (di speranza) si pone altresì la sempre più diffusa avversione dell’opinione pubblica alla pena di morte, anche solo come strumento di legittima difesa, in considerazione delle possibilità di cui dispone una moderna società di reprimere efficacemente il crimine». Più di ciò… cosa cerchiamo? Una posizione più netta non potrebbe esserci.

Sergio

La Chiesa arriva sempre per ultima (democrazia, diritti umani, libertà di coscienza, libertà religiosa, pena di morte, antisemitismo ecc.) e poi pretende lo stesso la leadership, presume di essere mater et magistra.

Nemmeno nel Nuovo Catechismo, sotto la supervisione di Ratzinger, ha avuto il coraggio di rinnegare la pena di morte: da comminare solo in particolari e – si dice – ormai rare circostanze, ma pur sempre legittima.

Caro Claudio, sai chi era Mastro Titta? Il boia pontificio dell’Ottocento, tale Bugatti, che esercitò l’arte per circa mezzo secolo prima di andare in pensione. Giustiziò in vari modi i condannati (impiccagione, decapitazione), condannati che venivano prima tormentati con tenaglie roventi e dopo l’esecuzione squartati e messi in mostra per giorni. Converrai – spero – che era una cosa orrenda (Dickens assistette a uno di questi truci spettacoli e lo descrisse), «oggi» non più concepibile. Vedi come cambiano i tempi, come cambia la sensibilità? Grazie al relativismo.
Oggi se un papa ordinasse ancora uno di questi spettacoli – che erano inscenati ad ammonimento del popolo (papà portava anche il figlioletto ad assistervi) – rischierebbe di essere buttato, giustamente, nel Tevere. Studia la storia, Claudio. Karlheinz Deschner sta attendendo da vent’anni a una monumentale “Storia dei crimini del cristianesimo” in dieci volumi (ne sono stati pubblicati otto, tradotti anche in italiano). Non s’inventa niente: usa le fonti disponibili.

La Chiesa si adegua quando non può farne a meno. L’abolizione della pena di morte non la dovremo né a Ratzinger né a GP II, questo è certo. Del resto manca ancora una netta presa di posizione di Ratzinger in merito: ancora non c’è arrivato, legato com’è alla tradizione.

Kaworu

un po’ come la malafede di B16 che in america ha abbassato le orecchie sulla pena di morte dici?

macs

“Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia.”
Memorandum per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto, Ratzinger 2004.
claudio sveglia: ora c’è lui e non un altro papa

macs

quindi nessuna meraviglia di fronte al silenzio di b16 sulla decisione della corte suprema, che non bisogna dimenticare è in maggioranza cattolica, semplicemente perchè è d’accordo.

eloisa

Scusa Claudio ma, nel brano che citi l’avversione è dell’opinione pubblica, non della chiesa. O non capisco io l’italiano?
Perché il refrain, chiaro, dogmatico, icastico, su aborto e eutanasia non include anche la pena di morte?
saluti

lacrime e sangue

Ma Claudio legge il catechismo della CHiesa Cattolica Apostolica Romana, o è un poveraccio cristo-fai-da-te?
Dal sito del VATICANO, CATECHISMO, 5 comandamento: non uccidere: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm
“[LEGITTIMAZIONE DELLA GUERRA=] A questo titolo, i legittimi detentori dell’autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità.

2267 [LEGITTIMAZIONE DELLA PENA DI MORTE] L’insegnamento tradizionale della Chiesa NON ESCLUDE, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, IL RICORSO ALLA PENA DI MORTE, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani.”

Claudio, sei pregato di imparare a leggere e anche a capire cosa c’è dietro le parole, cioè il sostegno al potere, soprattutto anticomunista, antilaico, antisocialista, antifemminista, antiegualitario etc.

Ma perchè i cattolici sono così ciechi? Non mi aspetto che diventino agnostici, ma almeno che di fronte all’evidenza ragionino. Davvero è così difficile dire: “la Chiesa è un’autorità politica e non rappresenta la parola di Gesù”?

davide

ecco non capisco nemmeno io il discorso che fa Claudio. Cmq quanto ha riportato macs è la chiara dimostrazione dell’ipocrisa indescrivibile del concetto della Chiesa di difesa della vita

pope eye

Quando Woitila si è affacciato al balcone insieme a Pinochet era a favore o contro la pena di morte??

Franco

Riguardo alla pena di morte è chiara la posizione della chiesa, e cioè, solo come legittima DIFESA se bene oggi questa difesa è garantita senza farne ricorso alla pena di morte, ecco ció che dice il “Compendio” (catechismo più breve), cito:

469. Quale pena si può infliggere?
2267
La pena inflitta deve essere proporzionata alla gravità del delitto. Oggi, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere il crimine rendendo inoffensivo il colpevole, i casi di assoluta necessità di pena di morte «sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti» (Evangelium vitae). Quando i mezzi incruenti sono sufficienti, l’autorità si limiterà a questi mezzi, perché questi corrispondono meglio alle condizioni concrete del bene comune, sono più conformi alla dignità della persona e non tolgono definitivamente al colpevole la possibilità di redimersi.

http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html#«AMERAI%20IL%20PROSSIMO%20TUO%20COME%20TE%20STESSO»

non possumus

magari su chiesa e pena di morte bisognerebbe chiedere a Giordano Bruno………..lui si che ne sa……….

enrico

Mi ha sempre lasciato un po’ perplesso l’aggettivazione “ingiusto” riferita all’aggressore che, secondo l’art. 2267 del catechismo, legittimerebbe la pena di morte. Allora, se l’aggressore è “giusto” non può essere messo a morte. Quindi gli iracheni perchè si ostinano ad ammazzare gli aggressori che, come ben sappiamo, in questo caso sono “giusti”?

enrico mini

claudio

@ lacrime e sangue
Sbagli! Do un chiarimento cercando di essere chiaro. Innanzitutto i discorsi fatti dal papa come qquello da voi riportato non hanno molto valore. Noi dobbiamo vedere i documenti ufficili della chiesa. Lo è sicuro Evangelium vitae di Giovanni paolo II e lo è il catechismo chiesa cattolica.
Penso che siamo tutti d’accordo che sia legittimo usare le armi per difendere il proprio territorio minacciato. O no? Correggetemi se sbaglio!
Per quanto riguarda l’aggettivo ingiusto. E’ molto semplice. “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”. Così si esprime il codie penale. Cosa vuole dire con ofesa ingusta? Ritorna lo stesso vocabolo. Cosa si vuol dire qui e lì? Si potrebbe dire non giustificata in qualche modo. Un aggressione giusta potrebbe essere quella di chi agisce in stato di legittima difesa per esempio.
Spiego meglio quello che la chiesa dice nel catechismo che racchiude la sintesi della fede cattolica. La pena di morte può essere giustificato solo e soltanto se, per circostanze particolari, non ci potrebbe essere nessun modo per isolare persone pericolose che potrebbero attentare alla vita altrui. In tal caso la necessità di difendere la vita di altri legittimerebbe l’uccisione del delinquente. Il catechismo però se leggete precisa che oggi non vi sono condizioni che possano giustificare questo comportamento. Esistono cioè sistemi per isolare individui pericolosi nella nostra società quindi la pena di morte è da condannare.
Eccoti spiegato. quando non capisci chiedi spiegazioni prima di sparare sentenze. E’ meglio per tutti. Cade cosi l’idea delle idee anticomuniste sistenti deitro la chiesa e antifemministe. Ma chi ve le mette in testa ste cose!:D Non fermatevi agli slogan andate a fondo nelle cose.
Il rpoblema della pena di morte è altro. dietro l’idea della pena di morte vi è una concezione del diritto penale di stretta retribuzione per cui è necessario ricomporre il crimine con una punizione proporzionale che può arrivare sino alla soppressione. E’ questa la visione da ostacolare e combattere:la funzione della pena come castigo! Nel nostro ordinamento la pena deve tendere alla rieducazione del condannato (vai a capire poi però come il carcere possa rieducare!). Lo dice la costituzione e se vi andate a vedere gli atti della costituente vedrete che questo principio è stato ispirato proprio dalla componente cattolica dell’assemblea. Che strano eh! Ancora una volta vi debbo dire di studiare!!MAnnaggia!!!!!

Nifft

@Claudio
Caro Claudio leggiti la costituzione italiana e fai un confronto con il “catechismo ufficiale” della Chiesa. Vedrai che risultati! In particolare, sulla pena di morte, non c’è bisogno di fare tanti giri di parole:

“Art. 27.

– La responsabilità penale è personale.
– L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
– Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
– Non è ammessa la pena di morte.”

Chiaro. Semplice. Lineare. Se la chiesa fa tanti giri di parole è perché non è completamente contraria alla pena di morte. Come su tante altre questioni legate ai diritti civili, essendo questi completamente laici ed aconfessionali, essa non sa che pesci prendere e nel migliore dei casi maifesta un ritardo culturale imbarazzante.

I diritti civili moderni (compresa l’abolizione della pena di morte) derivano dall’umanesimo illuminista che si è sviluppato solo in epoca moderna in opposizione alla chiesa (in particolare cattolica). E’ su questo movimento culturale che si basano le costituzioni dei paesi moderni (compresa l’Italia, ma ancora per poco…), altro che “radici cristiane”.

lacrime e sangue

Claudio, è sicuro: tu non capisci l’italiano.
Arrampicati pure sugli specchi, che ci fai morire dal ridere…

Se tutti i cattolici sono come te, povera Ragione!

enrico

Insomma, parliamoci chiaro, se non fosse esistita la pena di morte, gesù avrebbe avuto al massimo l’ergastolo e quindi non sarebbe mai esistito il cristianesimo! Come puoi non ammettere una pena senza la quale non sarebbe esistita la religione che ti dà da vivere (e nel lusso)? Una pena che, fra l’altro, applicata alla grande da te stessa chiesa nel corso dei secoli, ti ha permesso di difendere e mantenere i tuoi privilegi?
Sarebbe come sputare nel piatto in cui si mangia e quindi, come molte altre religioni, è preferibile sputare nel piatto in cui mangiano gli altri.

enrico mini

macs

john kerry, che si è sempre dichiarato favorevole al diritto delle donne di ricorrere all’IVG è stato minaciato di scomunica. george bush, il politico americano che ha il record funesto di condanne a morte, che ha autorizzato i più degradanti comportamenti contro i prigionieri di guantanamo – e di tutte le carceri segrete affidate a società private – è anche l’ autore di una legge da governatore del texas che autorizza la sospensione d’imperio delle cure qualora non ci sia niente da fare ANCHE SENZA IL CONSENSO DEI FAMILIARI. una delle persone a cui questa legge è stata applicata è stato Sun Hudson, un bimbo di 6 mesi, al quale i medici hanno staccato la spina nonostante le implorazioni della madre a non farlo.
http://en.wikipedia.org/wiki/Sun_Hudson
http://lawprofessors.typepad.com/healthlawprof_blog/2005/03/lifesupport_sto.html
i vescovi americani tanto solerti con kerry dove erano? non glielo hanno detto a b16 che il suo alleato nella guerra al terrorismo, con tanto di torture e omicidi extra-giudiziari, è uno che l’eutanasia l’ha imposta per legge (negli ospedali pubblici)?

claudio

Tralasciando il messaggio di enrico che non merita commento perchè sconclusionato e poco chiaro, passo a rispondere agli altri. La storia se non la si sa, la si può imparare!!! forza!!!! Capisco che bisogna smontare ormai tanti luoghi comuni però con onesta intellettuale, se uno ama trovare il vero, può far chiarezza. Se poi ciò che interessa è tutelare una idea della qulae si è innamorati è altro discorso.
Provo a spiegarmi! Voi impegnatevi a capire però…
E’ vero! La lotta contro la pena di morte parte con Beccaria e siamo nell’illuminismo napoletano. Certe idee fanno però fatica ad attecchire. Agli inizi del secolo una grande lotta fu compiuta da Lucchini e altri studiosi in Italia di scienza giuridiche, ma bisognerà aspettare il codice precedente al rocco perchè le isanze vengano accolte, salvo poi ritornare indietro cn il regime fascista. Siamo d’accordo.
Che sia nato il pensiero in opposizione alla chiesa (specie cattolica) è una cosa che fa sorridere (è vero Lacrime e sangue?). LA pena di morte era praticata dal potere laico initerrottamente così come la tortura nei secoli precedenti. LA chiesa chiedeva trattamenti di clemenza e cmq rifiutava di eseguire le condanne sulla base della massima secondo la quale la chiesa ha orrore del sangue. Anche dopo processi celabrati dalla chiesa, l’esecuzione toccava alo stato, al potere civile. La laicista francia rivoluzionaria praticava la pena di morte, gli stati uniti oggi la praticano. Non diciamo assurdità… Ragionate con la testa vostra e studiando … Provate ad informarvi per esempio su “storia del diritto penale” di G. Alessi edito da LAterza (non Laikos, un nome un programma di obiettività! ahahah E’ come se vi proponessi un libro di edizioni paoline…iihih).
Per quel che riguarda la costituzione, ho fatto un discorso un po’ più articolato forse che nn tutti hanno chiaro. Dicevo che il problema della pena di morte affonda le idee nella concezione della pena di stampo retributivo. Se la concezione della pena e di ripagare il torto commesso, è chiaro che giustificazione trova anche la pena di morte. L’idea invece secondo cui la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, viceversa, esclude la pena di morte. Questo principio di emenda è stato accolto, se si vedono i lavori, sostenuto dalla componente cattolica della costituente.
La costituzione è più chiara? Ma la costituzione è un testo diverso dal catechismo! ehehe Sono dei principi che orientano il legislatore. La costituzione bandiva la pena di morte ma delagava le leggi penali di guerra a stabilire i casi in cui era permessa. Non poteva dire lei i casi, doveva essere necessariamente il legislatore!!! Il catechismo della chiesa dice che è amessa non secondo le leggi di guerra (è un testo diverso, è chiaro), ma qualora non ci siano-in linea astratta- le possibilità di isolare un colpevole che può costituire una minaccia sociale. Specifica però che ai nostri giorni, questa possibilità nel nostro modo civilizzato non esiste. Quindi la condanna. VEdi? Non vi è alla base un’idea retributiva di pena, vi è solo la preoccupazione dalla tutela sociale. Immagina in un villaggio dell’amazzonia? potrebbero non esserci mezzi per isolare un delinquente pericoloso per la pubblica incolumità, per esempio! LA chiesa come impostazione è volta all’emenda, al perdono del reo alla conversione dal peccato. Quindi è chiaro che culturalemnte sposa un’idea di risocializzazione del reo. E quando dice di ammettere la pena di morte, si riferisce a casi, oggi non esistenti, in cui si potrebbe porre un problema di pubblica incolumità. E’ chiaro che il catechismo contiene verità valide oggi, ieri e domani. Non possono essere cambiate quindi deve prevedere in astratto tutti i casi che potrenno verificarsi in futuro e in altre parti del globo.
LA condanna è ferma!
Spero sia chiaro!

Nifft

@claudio
La pena di morte è in teoria vigente nello Stato della Città del Vaticano, “al caso di attentato contro la vita, l’integrità o la libertà personale del Papa o di attentato contro il capo di uno Stato estero”, quando la legge di tale Stato prevede appunto questa pena (Legge Vaticana 7 giugno 1929, n. 11, art. 4). E, come è stato già citato: “Difendere il bene comune della società esige che si ponga l’aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, l’insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte” (art. 2266 del Catechismo).

In pratica la chiesa ammette il principio della liceità della pena di morte. Questo ovviamente non vuol dire essere “a favore” della pena di morte, ma perlomeno è imbarazzante e rende poco credibili le frasi del papa quando parla contro di essa. In effetti molti cattolici vorrebbero che l’art.2266 non ci fosse proprio e chiedono con forza un “rinnovo dottrinale” della Chiesa.

In ogni caso, anche ammettendo la buona fede del papa (e dei cattolici che lo seguono), un laico dovrebbe dire: “benvenuti figlioli, meglio tardi che mai”, come si fa a dei compagni un po’ duri di comprendonio… (ma perché avete aspettato così tanto? Chi ve l’ha ordinato di rimanere legati ad un’istituzione così a-scientifica, a-democratica, sessuofobica, e così in ritardo nel campo dei diritti civili? il dottore?)

A parte gli scherzi, e’ questo ritardo storico, non solo per la pena di morte ma anche in merito ad altri diritti civili (come la libertà di coscienza), che dovrebbe farti riflettere ed inquietare, soprattutto se esso caratterizza un’istituzione che si propone alla società oderna come unica garante dei diritti fondamentali dell’uomo e della Verità. La conclusione logica è che l’apparato dogmatico e religioso della chiesa ha l’effetto di una zavorra per un’autentica evoluzione di quest’ultima verso la “scoperta” e l’accettazione dei diritti dell’uomo. Liberandosi di questa zavorra si procede molto più velocemente per una società più civile.

lacrime e sangue

“La chiesa chiedeva trattamenti di clemenza e cmq rifiutava di eseguire le condanne sulla base della massima secondo la quale la chiesa ha orrore del sangue.”

Come no, magari nel dolcissimo Malleus maleficarum, oppure nell’altrettanto dolcissima pratica della tortura effettuata sempre dal’inquisitore…
La chiesa ha orrore del sangue? Chiediamolo al vescovo ruandese Soromba (o quel che era) che ha ucciso 2000 persone e adesso è in prigione, come pure ai francescani che col mitra mitragliavano i serbi ortodossi…

A proposito fai uno sforzetto: prova a leggere Storia della tortura (George Riley Scott) o l’altro, Storia della tortura di Giovanni Laterra. Sorpresa! I preti non fanno gli schizzinosi davanti al sangue…

claudio

@ lacrime e sangue
So che è difficile non seguire la moda di parlare contro la chiesa! Ragiona con la tua testa!
@ Nifft
Ma tu che dici? se non ci sono mezzi per isolare un reo pericoloso per la comunità tu cosa faresti? Gli faresti uccidere altre persone? Ti prego di rispondere! Quell’articolo che dici fa riferimento rporprio a questo. Dimmi un po!

Nifft

@claudio
“Ma tu che dici? se non ci sono mezzi per isolare un reo pericoloso per la comunità tu cosa faresti? Gli faresti uccidere altre persone? Ti prego di rispondere! Quell’articolo che dici fa riferimento rporprio a questo. Dimmi un po!”

Cioè tu ammazzeresti una persona perché non ci sono carceri o ospedali psichiatrici? Ma la chiesa non era contro ogni discorso utilitaristico per la difesa della vita in assoluto? Faccio notare inoltre che qui si parla di *sentenze* di pena di morte prese a freddo, non di leggittima difesa (che è appunto leggittima ed è infatti contemplata in ogni codice penale).

In ogni caso l’aspetto inquietante della faccenda sui diritti civile è che in questo ambito la chiesa segue in un’affannosa rincorsa le concezioni laiche della società civile anche se essa dipinge se stessa come *vera* paladina di queste istanze ed accusa il laicismo come fonte di ogni male.

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