Una cifra che alla fine, quando tutti i conti saranno chiusi, arriverà a sfiorare il milione di euro.
È quella che enti pubblici (Comune e Provincia) e Diocesi savonese hanno previsto di spendere per rendere la città più bella e accogliente per la visita che Papa Benedetto XVI effettuerà a Savona tra meno di tre settimane, nel pomeriggio di sabato 17 maggio. Una spesa importante per un evento che comunque entrerà nella storia della città e la cui fetta più grande, circa 400 mila euro, sarà a carico delle casse comunali. Altri 170 mila euro verranno spesi dall’amministrazione provinciale, mentre la Diocesi dovrebbe mettere sul piatto alcune centinaia di migliaia di euro, buona parte dei quali rientreranno comunque nelle sue casse attraverso i contributi già assicurati da parte di Autorità portuale, Unione industriali, Fondazione Carisa e istituti di credito vari che operano sul territorio cittadino. Per arrivare come detto a una cifra complessiva che si avvicinerà molto al milione di euro.
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L’articolo completo di Gianluigi Cancelli è consultabile sul sito de Il Secolo XIX
tanto paghiamo noi…
Ci vuole la visita del papa per dare una ripulita alle città, è come in caserma quando arrivava il generale pulizia e rancio speciale, il solio cliché.
ehi ma che vuoi che sia un milione di euro in cambio della salvezza eterna, eddai
Qualche ingenuo (ma molto!) pensava che la ragione (con annessa scienza) costasse molto, mentre per la fede si trattava di un contatto con dio a costo zero. Allora, chiedete a un ricercatore precario cosa si potrebbe fare con un milione di euro, lasciando i fedeli a pregare gratis e in silenzio (se hanno fede dovrebbe bastare). La fede del ricercatore (cattolico) non potrà che accrescersi. Poi, al paziente che chiede al ricercatore se ci sono novità per la sua malattia, ditegli di no, ma che può sempre pregare.
Queste visite si riducono infine a “dispendiosissimi flop” sul piano della partecipazione e sul piano commerciale. Le folle oceaniche che farebbero la fortuna di ristoratori, baristi, paninoteche ecc. non ci sono più, mentre sono sempre più le persone residenti che approfittano della vista del papa in città per andare a cercar pace da qualche altra parte.
Tra non molti mesi arriverà pure qua a cagliari a dire le sue cose che potrebbe benissimo dire altrove. E salteranno fuori altri soldi… nostri.
Ormai la nostra politica ha bisogno dell’intercessione celeste per trovare ispirazione,infatti se oggi siamo qui lo dobbiamo al famoso”miracolo italiano”.
..che squallore: invece di impegnarsi sempre per rendere la propria città al top ci vuole un papa per la normale manutenzione.
non se ne può più di questo revanchismo monarchico: l’Italia è una Repubblica, tutti i cittadini sono uguali, lucidare a nuovo una città perchè arriva un monarca è una contraddizione.
Le città sono di chi le abita, per loro devono essere pulite, ordinate, non per turisti blasonati.
Direi che Savona ci guadagna….
p.s.
un dato positivo: si pubblicizza il costo dei viaggi del monarca vaticano
facciamo un altro passo: facciamo come in Svizzera
referendum popolare per approvare il preventivo, la Svizzera non è perfetta ma ha un federalismo serio (non come quello ridicolo della LegaNord) e chi tarocca i preventivi non ha molto spazio: Ci pensano i giornalisti a sbugiardarlo.
Chissà se l’eco di qualche fischio partito per Bagnasco il 25 aprile a Genova non si faccia sentire anche a Savona il 17 maggio…
La giustificazione sarà come al solito “Ok, li spediamo per il papa ma tutti i miglioramenti restano alla città!”… perché in Italia si spendono soldi per le città solo sotto elezioni e quando si può dimostrare deferenza a qualche sovrano. E chi ci vive ogni giorno si attacchi.
Oggi si parla di costi! Vorrei sapere quanto ci costa il vaticano in capo ad un anno. Se c’è qualcuno che lo sà me lo dica. Allora potremo cercare di fare un referendum.
Grazie
quel che fa vera tristezza è occorre aspettare la visita di un papa per vedere comuni e province darsi da fare per rendere decenti le città……
squallidi …
qui ci si indebita per imbandire una sontuosa accoglienza: non è il caso, si adatti l’ospite alle condizioni non floride, meno pompa , un po di umiltà farà bene anche a un papa. La pompa magna non ce la si può pemettere, il boccone del prete non va bene. Ci sono altre priorità: scuole, asili, salute, ecc.
“è come in caserma quando arrivava il generale pulizia e rancio speciale, il solio cliché.”
Solo che quando il generale arrivava in caserma si mangiava tutti bene e non c’era alcuna trattenuta sulla decade (caporale Stefano Bottoni, Prima Compagnia, 4° battaglione fanteria Guastalla, 6° scaglione 1989)
cari il papa verrà anche quì nella mia bellissima isoletta sperduta nel mediterraneo a settembre…la storia è sempre uguale che vada in liguria in toscana o nel lazio paghiamo sempre noi…io neanche andrò a vederlo eppure…dalla mia tasca sparirà qualcosa…che sia un miracolo?? perchè per sparire, spariscono sempre i soldi (e per quali m……e!) ma per apparire che mazzo che bisogna farsi!!!
Beh, non mi sembra così negativo. La visita del Papa fa sì che i soldi pubblici siano usati per abbellire le città, ammodernare e rifinire le infrastrutture. Se si guarda il fatto con pragmatismo, tutta la cittadinanza ha da guadagnarsi.
Aggiungo un’altra considerazione. Il fatto è abbastanza normale. Quando in una città va in visita un capo di stato, accade regolarmente che vi sia un miglioramento dell’ambiente urbano. Ma non nuoce a nessuno. Dà lavoro a molte persone. Favorisce la visibilità della città. Perché lamentarsene?
Il Papa va ad incontrare i suoi correligionari, e tutta la cittadinanza, indirettamente, anche se ignora la visita del Papa in sé, comunque ci guadagna.
Ok Mizar, quindi quando è in visita è capo di stato? no, perché devo orientarmi tra le tante versioni del papa… se non ricordo male, quando ingerisce nelle vicende italiane è il capo della chiesa cattolica, giusto? perché se fosse capo di stato, in quel caaso, sarebbe un incidente diplomatico, no?
Mizar,
quello che a noi da più fastidio è che i milioni per la città si trovano solo quando viene il papa di turno, poi di solito il ritornello è “non c’è dinero per nulla”.
Sono solo passeggiate propagandistiche – il pastore che controlla il gregge – e occasione per far sfoggio di oro e broccati.
Da uno che predica il valore della povertà (quella degli altri), ci si aspetterebbe più sobrietà e coerenza.
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No… è qui che sbagliano… quello che si preparano a vivere è una visita che riguarda solo il mondo religioso e assolutamente NON riguarda TUTTI i savonesi…genovesi…italiani…
…Riguarda solo il mondo religioso, è vero ma il conto lo pagano tutti anche quelli che odiano la religione con annessi e connessi, un mio amico mi ha riferito che in Friuli tanto tempo fa hanno rifiutato una visita papale perchè i soldi che dovevano sborsare per il pontefice li hanno utilizzati per ricostruire la città…Se uno ci tiene tanto a vedere Ratzinger perchè non si fa un giretto nel ricchissimo stato vaticano e lascia che i soldi della città vadano spesi per la gestione della stessa? Non mi sembra chiedere troppo
Sono mesi che va avanti questa storia sul papa, qui a Genova. Fiumi di inchiostro su questa visita…peccato non sia stato lo stesso per la partecipazione alla manifestazione del 25 aprile per il Capo dello Stato. Per lui non sono state riparate strade o preparati addobbi floreali. Intanto oggi il Secolo parla della manifestazione in programma il 17-18 maggio e ricompare lo spettro del G8 (ma va’?) http://tinyurl.com/4ydst5
Sulla (giusta) considerazione di Watchdogs sul distinguo tra il “papa capo di stato” e il “papa capo di una religione”, la distinzione rimane comunque teorica, perché se da un lato la città del vaticano è un o stato (e quindi il papa è capo di stato), dall’altro lato la chiesa universale è un ordinamento sovrano e ha soggettività di diritto internazionale (in quanto chiesa, a prescindere dallo stato cdv). E dunque, il papa, comunque vada, ha dignità di capo di stato, e ogni distinguo è abbastanza capzioso e poco utile a livello pratico.