Le elezioni a Roma secondo Ezio Mauro e Michele Serra

Rutelli al Comune ha preso 55 mila voti in meno di quanti ne ha conquistati sul territorio cittadino Nicola Zingaretti, neopresidente eletto della Provincia di Roma. Poiché le schede bianche e nulle per Rutelli sono la metà di quelle per Zingaretti, questo significa che decine di migliaia di cittadini – di sinistra, evidentemente – hanno votato per Zingaretti alla Provincia e contro Rutelli (dunque per Alemanno) al Comune. Un voto, bisogna dirlo con chiarezza e subito, del tutto ideologico, che viene in gran parte dalla sinistra radicale, così convinta della tesi autoassolutoria che vede nel PD la colpa della sua scomparsa dal Parlamento, da far pagare al PD la battaglia di Roma, lavorando contro Rutelli. Per questi cannibali fratricidi, grillisti e antagonisti, Rutelli era il bersaglio ideale, come anche per qualche estremista del PD: troppo cattolico, importatore della Binetti, amico dei vescovi, come se la scommessa fondativa e perenne del PD non fosse quella di tenere insieme, a sinistra, cattolici ed ex comunisti. Un ideologismo a senso unico: che serve ad azzoppare la sinistra, facendola perdere, mentre non scatta per bloccare l’uomo di AN in marcia verso il Campidoglio. Anzi.

Dall’editoriale di Ezio Mauro su Repubblica

Speriamo che qualcuno, nel centrosinistra, adesso faccia lo sforzo di quantificare quanto è costata, al candidato Rutelli, la diffidenza degli elettori laici. E più in generale quanto decisivo sia, nella marea dell’astensionismo (anche alle recenti politiche), il senso di spaesamento e quasi di esclusione di milioni di cittadini italiani (non credenti e credenti) che non sopportano più il papismo di molti, troppi politici.
Massimo rispetto per il “cattolico rinato” Rutelli, le scelte personali in materia di fede non si discutono per principio. Tra l’altro, è stato un buon sindaco e lo sarebbe stato ancora. Ma evidentemente, almeno a sinistra, c’è un prezzo politico da pagare alla percepibile vaghezza con la quale ci si batte, e spesso non ci si batte, per i diritti civili, la laicità dello Stato e della politica. Rutelli, anche nel corso della lunga e non dimenticata vicenda dei Dico e del referendum sulla fecondazione assistita, ha dato la netta impressione di non tenere in gran conto le opinioni dei laici. Quando si va a votare, non è solo il clamore per i vari “allarmi sicurezza” a muovere le mani degli elettori. Esiste anche una spinta ideale (oggi si preferisce dire: identitaria). Esiste anche la politica. Il centrosinistra ha perduto Roma per ragioni politiche.

Michele Serra su Repubblica

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34 commenti

Cosimo B.

E mi deve dispiacere che abbia perso il viscido baciapile? pliiis!

Marco.g

Come avrebbe detto il cowboy di Bruno Bozzetto in West and Soda: “dopotutto quest’uomo meritava di perdere”.

fabrizio

Ma che cattivi, eh, Ezio Mauro, gli elettori di sinistra-sinistra, che ancora ci tengono a distinguere un clericale da un laico! Cattivoni, che fanno tanto piangere il buon Walter. No, Mauro, non sono ottusi ideologizzati, sono molto più realisti di quanto credi tu, e opportunamente rassegnati al peggio, come richiedono i tempi. I giochi erano già fatti il 13 aprile, e se per caso il PD avesse piazzato Rutelli a Roma sarebbe cambiato qualcosa (poco) solo per i numeri della politica, quasi niente per i cittadini.

enrico matacena

strisciare ai piedi del vaticano non paga ! Porta all’astensione gli elettori laici e di sinistra , senza far conquistare nulla al centro. Speor che ora nel pd finalmente lo capiscano !

Nifft

Potrebbe essere la “goccia” finale per far partire una valanga di cambiamenti in seno alla sinistra. Potrebbe succedere che finalmente si possa formare un movimento veramente laico con idee forti, che anche se ridimensionato, non sia solo lo 0.001% dell’elettorato…

Ma sapete una cosa? Non ci credo proprio. Credo che questa sia la fine dell’Italia come paese moderno e di cultura. Questa Italia era già morta da tempo, ma ora c’è almeno un funerale ufficiale. Benevenuti nella nuova era.

anteo

certo Rutelli non è un campione di laicità ma Alemanno? ci si rende conto?

attribuire alla sinistra arcobaleno la responsabilità di quest’altra sconfitta mi sembra troppo: Ezio Mauro farebbe meglio ad analizzare il PD che “corre da solo”, si sceglie il candidato, poi cerca compagnia, poi si indigna per lo scarso entusiasmo.
Non va bene. La serva e i suoi figli esigono rispetto. Sempre.

p.s.1.
analogia: nel 2001 Rutelli si presentò alle politiche senza PRC perdendo, Veltroni ha amplificato “corro da solo” riperdendo. Schema di gioco sbagliato, partita persa e ripersa.
Forse il modello non funziona. Di solito si licenzia l’allenatore…
p.s.2.
Rutelli 2001 “faremo opposizione dura” , Veltroni 2008 “faremo opposizione intelligente” , l’opposizione rutelliana ha permesso scempi legislativi ed è stata assente a Genova 2001, temo quella intelligente….
a che diamine l’opposizione si fa non si dichiara, che siano quelli della maggioranza a lamentarsi degli eccessi di opposizione.

Massimo

Sono dispiaciuto dei risultati elettorali (di tutta la sinistra) ma “gli illuminati” che giudicano “dall’alto dei loro giornali” e che ora criticano, hanno ostentato tutte le derive molto poco laiche e di sinistra che hanno portato a questo risultato. In questa “resa dei conti” neo democristiana da una parte e clerical-reazionaria dall’altra ha vinto il peggio.
Però, ostinandosi a non restituire nulla del maltolto dal precedente governo di centrodestra alle classi più disagiate prima (né in termini di ricchezza, né in termini di laicità) e lasciandole senza speranza poi cosa pensavate che potesse succedere a sinistra?. Tutto è stato fatto perché accadessa questo, senza lasciare niente di intentato. Dunque, perché meravigliarsi se chi per voi “non avrebbe dovuto esistere” si è dileguato, assecondando le vostre stesse eterne fobie in fatto di “popolo”?

bardhi

spero tanto che Alemanno sia piu laico di Ruteli, pero leggete questo;

CAMPIDOGLIO: ALEMANNO SCRIVE AL PAPA
“Nel momento in cui vengo eletto Sindaco di Roma dal suffragio degli elettori rivolgo il mio deferente saluto a Lei, Santita’, Vescovo di questa citta’, assicurando piena collaborazione con la comunita’ cattolica per il bene di tutti i cittadini romani.” Questo e’ il testo del telegramma inviato dal nuovo Sindaco di Roma Gianni Alemanno a sua Santita’ Benedetto XVI.

Bruno Gualerzi

A proposito del testo di Alemanno.
Rutelli avrebbe scritto le stesse cose (e anche di più), ma gli si sarebbe potuto contestare il fatto di essere stato eletto (nel caso lo fosse stato) da una sinistra pur sempre ancora in parte ‘laica’.
Ad Alemanno nessuno potrà, in questo senso, contestare niente.
Contestare è una magra consolazione? Vero. Ma tolta anche questa, cosa resta?

Aldissimo

Ezio Mauro ha superato il senso del ridicolo.

Questi non vogliono capire che più baciano pile più perdono consensi, è dimostrato nei fatti. Se ne facciano una ragione.

Federico

Anche “il Manifesto” ha detto di votare Rutelli, quindi Ezio Mauro poteva risparmiarci il cattivo gusto di commenti così stizziti e ipocriti. Il fatto è che Rutelli proprio non si guarda. Ormai leggo “la Repubblica” con lo spirito di chi legge la Pravda.

Francesco Paoletti

LA MIA LETTERA AD EZIO MAURO

Gentile Sig. Ezio Mauro

Le scrivo per l’ennesima volta sempre riguardo lo stesso tema.
Le scrivo in qualità di rappresentante di un’associazione presente sul territorio di Roma.
Le scrivo anche in qualità di cittadino di Roma che è andato a votare senza scadere nelle devianze della politica (scelte radicali di cambiamento o espressione della sinistra estrema) che lei ha esposto nel suo ultimo editoriale.

Leggendolo mi sono imbattuto nel seguente passo : “… come se la scommessa fondativa e perenne del Pd non fosse quella di tenere insieme, a sinistra, cattolici ed ex comunisti.”
Se davvero questa è la scommessa fondativa del PD, allora forse in quel partito qualcuno continua ad ignorare un problema grave e sono sempre più convinto che il suddetto problema continui ad essere ignorato anche da grandi firme come la sua quando arrivano a scrivere certe cose e senza aver letto quanto già le avevo esposto in una precedente lettera che le avevo mandato all’indomani dei fatti della SAPIENZA :

http://uaarroma.altervista.org/contributi/20080116-paoletti-lettera-ezio-mauro.php.

In teoria non ci sarebbe alcun problema nel far convivere i cattolici con gli ex comunisti, fintanto che tanto i cattolici (quanto gli ex comunisti) sanno essere laici : ossia sanno parlare un linguaggio comune e condiviso.
Ma se si arriva all’assurdo per cui un cattolico valga l’altro, se non si comprende che differenza c’è tra una Binetti ed una Bindi o tra un Prodi ed un Buttiglione, è perfettamente inutile che stiamo qui a perdere tempo sul perchè una certa sinistra sarà sempre più scontenta del PD e sul perchè le ultime elezioni hanno conosciuto questo risultato.
Un cattolico confessionalista non è la stessa cosa di un cattolico laico, un cattolico confessionalista non parla la nostra stessa lingua, non ha i Diritti Umani come base fondante della propria visione politica.
Un confessionalista (cattolico o anche ateo come Ferrara) non può convivere bene con nessuno che non sia la teocrazia che egli stesso tenterà di imporre a tutti con ogni mezzo (subdolo o manifesto) magari facendola passare per radici culturali o espressione della cultura nazionale.

Ma del resto lo stesso PD è nato con tutte le carte in regola per essere la vittima ideale dell’entrismo confessionalista dato che espone in bella mostra nel proprio statuto la cosiddetta “espressione pubblica delle religioni” e senza far nulla per impedire che la stessa sia confusa con la ben più pericolosa “espressione istituzionale” (nel senso che la voce di un rappresentante religioso diventa legge per tutti); per cui non mi stupisco se anzichè valutare quelle che sono le problematiche principali del perchè il partito di Veltroni è pieno di tante (troppe) contraddizioni che ne mineranno sempre di più la solidità e le relazioni con l’esterno, si tenti di dare la colpa ad una sinistra (a cui non appartengo) che lei stesso ha definito : “Un ideologismo a senso unico: che serve ad azzoppare la sinistra, facendola perdere, mentre non scatta per bloccare l’uomo di An in marcia verso il Campidoglio”.

Non mi risulta che Nicola Zingaretti sia un uomo che abbia le carte per poter essere considerato espressione della sinistra estrema, eppure a totalizzato 60.000 voti in più ed è stato eletto lì dove Rutelli ha fallito.
Non sarà per caso che venendo dall’esperienza europea aveva altre credenziali che non fossero costituite da “vescovi e dintorni” ?

Nel lasciarle questo dato su cui meditare le porgo cordiali saluti

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IL COORDINATORE DEL CIRCOLO UAAR DI ROMA
Francesco Saverio Paoletti

Rudy

Incredibile come il “mal di pancia” che ha azzerato riformisti e sinistra in Italia fino l’altro ieri era sacro, ed ora invece Ezio Mauro sbirignaia incacchiato contro chi, forse, ha infilato qualche rimostranza di ideale nell’urna.
Ma si sa la pancia è la pancia.
Però comunque è vero….Alemanno..ma come si fa?
😀

robi

Io sarei stato uno dei 60.000 romani dal voto disgiunto. E’ ora di creare una lobby anticlericale. Se portano il cilicio si facciano votare dai portatori di cilicio…

Syd

Ezio Mauro deve cambiare spacciatore, questi campano su un altro pianeta…secondo lui quelli “ideologici” avrebbero votato un fascista pur di far perdere rutelli? Ma come si fa a dire una cavolata del genere?

venezia63jr

Adesso i trombati di qualsiasi colore dovrebbero togliere il disturbo come fanno negli usa,darsi all’ippica e al giardinaggio invece di occcupare il posto,largo ai giovani,cioe’ giovani sotto i 50 anni.
Via le ragnatele.

Stefano Bottoni

Sottoscrivo in pieno la lettera di Francesco Saverio Paoletti, anche se mi permetto di dubitare che sarà pubblicata.

Comunque sin da subito, quando ho saputo che il candidato sindaco di Roma sarebbe stato Rutelli, e memore dei disastri causati per il Giubileo (le persone non hanno la memoria così corta come spera certa gente…), ho immaginato che avrebbe perso, chiunque fosse stato lo sfidante. Fosse stato pure er Piotta o Gasperino er carbonaro…

cartman666

Mandano un baciapile a sindaco e poi si lamentano che quelli di sinistra non lo votano. Come si puo’ votare Rutelli, in tutta onestà, che scompaia e presentino un candidato meno appecoronato
verso il vaticano.

Chiara

Dopo le elezioni, sono almeno tre le amache di Serra da tenere e incorniciare.
Grazie Michele.

Guidus

La situazione italiana attuale e’ un perfetto test per la validita’ dal Taoismo.

Se il Tao e’ vero, tutte queste spinte a destra produrranno l’effetto contrario di alimentare la sinistra. Quella vera, intendo; quella che ideologicamente si colloca a 180 gradi rispetto al berlusconismo. Il PD, credo che sia ormai chiaro, non puo’ essere considerato sinistra. Al massimo una parodia della vecchia DC.

Se il Tao funziona, ovvero: se vedo rinascere una vera sinistra in questo disgraziato paese, accendero’ una candelina per Lao Tzu.

anteo

chiosando Serra

speriamo che ora qualcuno nel centro(di cosa?)sinistra( di cosa?) faccia i conti su quanto è costato presentarsi come la novità a tutti i costi, rinnegando l’esperienza dell’Unione e del governo Prodi. Speriamo che il nuovismo e il carrierismo lascino il passo ad analisi, proposte, praxi connesse con la realtà italiana, dando un taglio agli americanismi d’accatto (I care, we can , wrong or right is my country, e altre balle ops bullshit).
Solo Prodi potrebbe rimediare alle scemenze del PD, ma forse si è stufato di rammendare, Bindi potrebbe provarci.

ren

Si è capito che inseguire la destra porta alla distruzione della sinistra. Zapatero ha fatto una campagna di sinistra vera e guardate dov’è. Basta col medioevo, se volete rinascere liberatevi di tutti i dirigenti falliti e tornate al buon senso.

Giuseppe Murante

E’ bellissima questa idea che chi fa riferimento all’area della sinistra politica debba votare per il PD e contro il suo avversario di turno, “a prescindere”, come direbbe Toto’, e che la colpa della sconfitta del PD sia degli ideologici cattivi della sinistra che non hanno votato Rutelli. Quando invece se non lo votano i centristi, il PD fa prontamente autocritica per non aver saputo attrarre quel tipo di elettorato.
Ma per favore.

Io non sono di Roma, ma Rutelli non lo avrei votato.. avrei votato controvoglia Zingaretti e scheda bianca al comune. Sono un ideologo cattivo e masochista, lo so.

Jean Meslier

Vorrei capire per qualche motivo il voto ideologico (o “astensione ideologica”), cioe’ espressione di idee e principi che si sente di condividere, debba essere automaticamente piu’ disprezzabile del voto di calcolo (perche’ tale sarebbe stato), cioe’ del voto fatto turandosi il naso in favore del meno peggio.

Semplifichiamo la politica! Non mettiamo i bastoni tra le ruote per biechi motivi ideologici, accodiamoci sempre alle ideologie maggioritarie!

Che bella concezione della politica…

darik

una considerazione semplice semplice, ke molti ancora sembrano non capire;
se la sinistra (pseudosinistra) fa di tutto per assomigliare alla destra;
tanto vale votare direttamente per quest’ultima…………..
elementare; nooo?!?

darik

Giol

Grande, come al solito, Michele Serra.

E grande LEZIONE DI VITA per Rutelli e per tutto il centro-sinistra.
I laici siano ascoltati.

Vico

Premesso che ho votato PD devo notare che il risultato di roma è largamente giustificato

Abbiamo chiesto agli elettori di sinistra “radicale” (l’ho fatto anch’io) di votare veltroni turandosi il naso per non fra vincere Berlusconi. Circa la metà degli elettori della sinistra “radicale” ci ha ascoltato e dopo le elezioni ho sentito qualcuno del PD essere soddisfatto della scomparsa di Rifondazione e c.. Roma è il prezzo di questa idiozia e la scelta di un crericale come rutelli ha peggiorato le cose.

Veltroni avrebbe dovuto riconoscere di essere anche il rapppresentante di quegli elettori, di non avere sfondato al centro, e agire di conseguenza. Oggi di fronte a questo ulteriore disastro “il principale esponente dello schieramento dei perdenti di successo” propone un congresso anticipato dove però la sua leadership non deve essere messa in discussione.

Se un congresso si deve fare le cose da discutere sono la linea politica, la posizione europea, la leadership, i valori (basta con le fusioni fredde). Queste scelte provocheranno spaccature, uscite,discussioni, ma saranno le basi per le vittorie future.

Proprio in questo contesto bisogna che noi laici ci impegniamo per fare quell’OPA sul PD. Io, nel mio piccolo ci voglio provare. Poi, se non funziona avremo qualche anno per creare un’alternativa.

Daniela

ma zingaretti come fa a dire che lui ha vinto perchè ha intercettato i voti di destra? Spero che stia facendo lo gnorri, perchè altrimenti staimo davvero messi male, ma se tutti hanno capito che rutelli è stato punito dai non-voti dei laici com’è che non l’ha capito lui?

Luciano

Rutelli era una minestra riscaldata, per questo ha perso. Tra l’altro nemmeno lui voleva accettare la candidatura, ma è stato quasi obbligato da una dirigenza superficiale e dilettantesca. Alla gente non piaceva e non l’ha votato, punto. Andare alla ricerca dei colpevoli tra gli elettori è ridicolo. Se dei colpevoli vanno ricercati è tra coloro che l’hanno proposto come candidato.

gigetta

ma cosa cambia! la scelta voglio dire era tra alemanno e rutelli! un voto in più un voto in meno condoglianze a tutti i romani!

stefano

c’è poco da commentare; i romani hanno scelto il meno peggio (mi duole dirlo) fra 2 contendenti che all’estero farebbero fatica a trovare un posto come commesso in un supermarket 🙂 ; da un parte un clerico fascista, dall’altra un povero galletto azzimato, pieno di se e convinto di affascinare tutte le donne del mondo con il suo sgaurdo ammaliante di macho latino 50nne radical chic, abituato a frequentare i salotti bouni della capitale sia in privato che in tv (Vespa docet)…che vi aspettavate? di laicità manco a parlarne, ne dall’una ne dall’altra parte.

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